In che senso era Noè giusto e integro?

Genesi 6:9

Questo versetto non afferma che Noè era perfetto, e non lo dobbiamo considerare in quel modo. Era un peccatore, come tutti dopo la caduta di Adamo (vedi Gen 9:21). Il versetto dice solo che era giusto e integro "ai suoi tempi" o "tra i suoi contemporanei" (come la C.E.I. e la Nuova Diodati). Gen 7:1 dice similmente. Cioè, in confronto con gli altri, era più giusto. Infatti, non solo in confronto con i suoi contemporanei, ma in confronto con tutti dell'Antico Testamento, di cui è contato fra i tre più giusti (Ez 14:14,20). In alcune versioni (soprattutto in inglese), "integro" è tradotto invece "perfetto". Ma la parola non ha il senso di perfezione morale. Lo vediamo da Giob 1:1,8; 2:3,8; 9:21-22; 12:4; 27:5; 31:6 in cui Dio, Giobbe stesso, e la moglie di Giobbe chiamano Giobbe integro - la stessa parola che è usata in Gen 6:9. Eppure, Giobbe sapeva che non si poteva essere giusti davanti a Dio (Giob 9:2), e che aveva iniquità, peccato, e trasgressioni (Giob 10:6; 14:16-17).