Perché Gesù sputò e poi mise le mani per guarire il cieco?

Marco 8:23-25

Questo brano è difficile, perché è così diversi dagli altri racconti dei miracoli di Gesù. È difficile capire perché Gesù sputò sugli occhi del cieco, e perché la guarigione fu in due tempi invece di istantanea.

Prima di tutto, Gesù condusse il cieco fuori dal villaggio. Questo è non così difficile da capire. In un contesto in cui Gesù ordinò ai guariti di non parlarne (Mc 7:26), in cui c'era una ricerca sbagliata per segni (Mc 8:11), e una mancanza di comprensione del significato dei segni (Mc 8:19-21), Gesù probabilmente volle che poche persone sapessero quello che faceva. È più difficile sapere esattamente perché Gesù sputò. Sicuramente non era necessario: era in grado di guarire solo con una parola anche non essendo presente fisicamente (Mc 7:29; Mt 8:5-13). Quindi l'atto fisico di toccare sembra di essere per aiutare l'ammalato, come segno comprensibile che Gesù faceva qualcosa, soprattutto nei casi di un cieco (come qui) o un sordomuto (Mc 7:32-35). La guarigione in due tempi sembra invece di essere una parabola con le azioni invece delle parole. I discepoli erano spiritualmente ciechi (Mc 8:18), non capendo chi fosse Gesù. Quando venne l'illuminazione spirituale dei discepoli da Dio, venne in due tempi: prima capirono chi era Gesù (Mc 8:29) ma non il significato di chi era (Mc 8:32-33) che sarebbe venuto dopo. In altre parole, vedevano Gesù come Cristo nello stesso modo di vedere un uomo come un albero che cammina. Un'alternativa è che Gesù guarì in due tempi per rafforzare la fede del cieco. La guarigione parziale era evidenza che Gesù poteva guarire completamente, e il cieco ebbe ancora più fede in quello che Gesù poteva fare.