Con chi lottò Giacobbe?

Genesi 32:24-32

Giacobbe lottò con qualcuno che è descritto semplicemente come "un uomo". Però sembrava dal racconto di essere qualcosa di più di una semplice lotta fra due persone. Anche Giacobbe lo capì, dichiarando dopo, "Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata" (Gen 32:30; vedi anche Gen 32:28 in cui a Giacobbe fu dato il nome Israele, cioè "colui che lotta con Dio"). Anche se l'uomo non è mai chiamato un angelo, l'evento è simile a quelli in cui apparve l'angelo del Signore, in cui l'angelo è descritto in diversi modi anche nello stesso brano - vedi il commento su Genesi 16:7-11. Come nei casi dell'angelo del Signore, non possiamo affermare la sua identità con certezza. Alcuni ritengono che sia stato un uomo normale, altri un angelo (per alcuni Giudei, era il principe o l'angelo di Esaù), altri ancora la seconda persona della Trinità. In questo caso, Os 12:4-5 ci aiuta, perché spiega che Giacobbe, "lottò con Dio; lottò con l'Angelo e restò vincitore; egli [cioè Giacobbe] pianse e lo supplicò. A Betel lo trovò, là egli [cioè Dio] parlò con noi". In altre parole, secondo la Bibbia, Giacobbe lottò con un angelo (anzi, l'Angelo, un angelo speciale), che viene identificato con Dio, proprio come è il caso con alcune delle apparizioni dell'angelo del Signore.

Una domanda secondaria sorge da questa identificazione: come e perché Dio (o un angelo) lottò con Giacobbe? Noi siamo abituati a separare la sovrannaturale dal naturale, e ci sembra strano o anche impossibile. Ma non è così strano nel mondo biblico. Come Dio prese carne per diventare umano nella persona di Gesù, così poteva prendere la forma di una persona per apparire a Giacobbe. Ma perché lottò con Giacobbe, che era comunque un'attività insolita per Dio anche nella Bibbia? Era per insegnare a Giacobbe (e a noi) alcune cose. Giacobbe aveva lottato, spesso con inganno, tutta la sua vita per avere quello che voleva, prima con suo fratello Esaù, addirittura anche dal grembo (Os 12:4), e poi con Labano. Anche se Giacobbe vinceva la lotta, l'uomo toccò l'anca di Giacobbe per slogarla (Gen 32:25,31-32), per indicare che Dio avrà sempre il sopravvento. Anche il fatto che l'uomo diede un nuovo nome a Giacobbe, cioè Israele, mentre non rivelò il proprio nome, insegna che è Dio che aveva autorità su Giacobbe, Giacobbe non poteva fare quello che voleva con la sua lotta.