La salvezza è passata, presente o futura?

1Pietro 1:5

Di solito parliamo della nostra salvezza nel passato, per esempio "Siamo salvati". Ma benché la Bibbia parli della salvezza passata (per esempio Rom 8:24; Ef 2:5,8; 2Tim 1:9; Tit 3:5; Giuda 3), riferimenti ad una salvezza futura in realtà sono più comuni (per esempio Rom 5:9-10; 13:11; 1Cor 3:15; 1Tim 4:16; Ebr 9:28; 1P 1:5; 2:2). Ci sono anche dei riferimenti alla salvezza come esperienza presente (1Cor 1:18; 2Cor 2:15). La domanda quindi è: La salvezza è passata, presente o futura?

La risposta è che la parola "salvezza" si riferisce a diversi aspetti della nostra esperienza di entrare in un rapporto con Dio, e che la Bibbia si riferisce a diverse caratteristiche della salvezza che occorrono in momenti diversi della nostra vita. I versetti che parlano della salvezza nel passato sottolineano la base della salvezza, che è già stata ottenuta da Gesù Cristo e che è sicura, siccome siamo già entrati in un rapporto con Dio. La salvezza futura sottolinea che saremo salvati dall'ira di Dio per il nostro peccato (siccome per fede accettiamo che Gesù ha portato sia il peccato sia l'ira sulla croce per noi). La manifestazione finale e completa dell'ira di Dio è all'ultimo giorno, il giorno di giudizio, che è ancora futuro. Così la Bibbia dice che saremo salvati da questa ira. Rom 5:9-10 contiene tutti e due questi sensi. Siamo già stati giustificati e riconciliati con Dio mediante la morte di Gesù (e quindi salvati in quel senso), e quindi è sicuro che saremo salvati dalla sua ira. In questi due sensi, la salvezza ha un inizio e una fine (anche se non è un processo, né è possibile iniziare e non finire; è sempre un'unica cosa) e possiamo dire che stiamo sperimentando la salvezza adesso, cioè è anche una realtà presente, come nei due brani menzionati nel paragrafo precedente.