Il cammello, l'irace e la lepre ruminano?

Levitico 11:3-6

Dio comandò agli Israeliti di mangiare solo gli animali che avevano l'unghia spartita, il piede forcuto, e che ruminavano. Poi diede degli esempi: il cammello, l'irace e la lepre ruminavano, ma non avevano l'unghia spartita, per cui non dovevano essere mangiati. Però, nel senso scientifico, né l'irace né la lepre sono ruminanti, cioè non rigurgitano il cibo per masticarlo un'altra volta né hanno multipli stomaci. La spiegazione è che la definizione della parola ebraica tradotta "ruminare" non può dipendere dalle scoperte scientifiche moderne. Quando un ebraico antico diceva o sentiva questa parola, pensava di qualcosa che era comprensibile a lui. In questo caso, la parola ebraica vuol dire "far alzare quello che era inghiottito". E l'irace e la lepre sembrano di fare così. Infatti, Carl Lenneo, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli animali, li considerò ruminanti dalle sue osservazioni. Inoltre, la lepre fa un processo simile alla ruminazione, chiamata refezione o pseudo-ruminazione, in cui mangia certe feci per ottenere più nutrienti che non ha potuto assorbire nel primo passaggio del cibo. In altre parole, "ruminare" non è una buona traduzione della parola ebraica in questi versetti, perché dà un significato alla parola ebraica che non poteva avere. Sarebbe meglio tradurre, "sembrare di reingerire il proprio cibo". Questa definizione era più utile per un Israelita, che osservava come un animale mangiava per decidere se potesse essere mangiato, e non lo apriva per contare quanti stomaci aveva.