Quali rapporti non dobbiamo avere con gli infedeli?

2Corinzi 6:14-15

Paolo dice di non aver relazioni con gli infedeli, mettendosi sotto un giogo inopportuno per un fedele. Il significato della frase è abbastanza chiaro, la difficoltà sta nel decidere esattamente quali tipi di relazioni sono sbagliati. Tante risposte sono state date, da chi dice che solo pochi rapporti particolari sono proibiti, a chi dice che nessun contatto con l'infedele è possibile. Non voglio dare una risposta definitiva con un elenco completo di relazioni sbagliate, ma do alcuni principi che possono aiutare a decidere in casi particolari.

Paolo dice di non metterci sotto un giogo che non è per noi, cioè essere costretti a fare cose inappropriate. Quasi tutti sono d'accordo che il matrimonio fra un credente e un non credente è di questo tipo, perché è un legame permanente che limita le nostre possibilità di servire Dio. Ma ci sono tanti altri "gioghi" che potrebbero essere inappropriati, come fare affari con qualcuno o partecipare ad un'associazione. Dico "potrebbero", perché dipende da tanti fattori - se il rapporto è permanente o per un tempo limitato, quanto devo condividere con gli altri, e così via. Il principio rimane: Sono obbligato a fare cose inappropriate, oppure a non fare cose appropriate?

Possiamo anche dire che l'estremo di non aver nessun rapporto con nessun infedele non può essere giusto. Lo sappiamo perché i Corinzi avevano malinteso Paolo e non si mischiavano con i fornicatori, avari, ladri e idolatri infedeli. Paolo dice che è sbagliato non mischiarsi con loro, perché altrimenti dovremmo uscire dal mondo (1Cor 5:9-10). Il motivo è che "mischiarsi" con loro è diverso da "mettersi sotto un giogo" con loro, e noi dobbiamo mischiarci senza metterci sotto un giogo. In questo abbiamo l'esempio di Gesù, che fu molto criticato perché frequentava i pubblicani e i peccatori, parlando e mangiando con loro, ma lo faceva senza mettersi sotto un giogo con loro. Lo faceva per cambiare loro, senza essere cambiato lui.