Come poterono Adamo ed Eva nascondersi da Dio, se Dio è dappertutto?

Genesi 3:8

Prima di tutto, dopo aver peccato Adamo ed Eva cercarono di nascondersi da Dio fra gli alberi del giardino, per la vergogna e senso di colpa per quello che avevano fatto, e per la paura delle conseguenze. Però, questo atto è più un commento sulla condizione umana che sull'onnipresenza di Dio. Anche noi, quando pecchiamo, cerchiamo di "nascondere" il nostro peccato da Dio, creando scuse e giustificazioni, oppure negando la nostra azione, come se Dio non potesse vedere quello che abbiamo fatto. Tuttavia, in questo caso particolare, Adamo ed Eva non si nascosero da Dio, ma "si nascosero dalla presenza di Dio". Dio si manifestava a loro in una forma visibile, come fece alcune volte nella storia biblica, e Adamo ed Eva non volevano essere visti da quella manifestazione che "camminava nel giardino sul far della sera". Allo stesso tempo che Dio si manifestava ai primi umani, era onnipresente in tutto l'universo, come sempre, e sapeva quello che era stato fatto in segreto anche se si nascosero (Sal 139:7-10; Ger 23:23-24; Mt 6:6). Così, quando Dio chiese, "Dove sei?", "Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare", e "Perché l'hai fatto?" (Gen 3:9,11,13), non era perché non sapeva le risposte, ma perché voleva che Adamo ed Eva ammettessero la loro colpa - che, fra parentesi, non fecero bene, dando piuttosto la colpa agli altri.