1. La creazione (Genesi 1-2)

La creazione (Gen 1:1-2:3)

Nel principio Dio creò tutto (Gen 1:1). Prima non c'era niente di materiale, e poi ci fu (Ebr 11:3). Questo fatto ci dice che la creazione e la storia non sono ciclici, come alcune filosofie e religioni insegnano. Invece c'è un inizio, che suggerisce un motivo o proposito per questo inizio, e una storia lineare.

Il mezzo della creazione è il decreto verbale di Dio. Dio disse che ci fosse qualcosa, e quella cosa fu. A questo punto nella rivelazione, vuol dire che Dio aveva autorità su tutto, anche su quello che non esisteva. Gli bastava parlare per esprimere la sua volontà, e quello che voleva cominciò ad esistere (Sal 33:6,9). Poi nel Nuovo Testamento, la parola che era il comando di Dio, viene spiegata come il Figlio, Gesù Cristo - ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui, e in lui sono state create tutte le cose (Gv 1:3; Col 1:16). Non solo, Gesù anche sostiene tutte le cose con la sua parola (Ebr 1:3; 2P 3:5-7). Se Gesù fosse disattento per solo un attimo, noi e tutto quello che vediamo scompariremmo!

La creazione ci insegna anche molte qualità di Dio, per esempio la sua potenza, sovranità, unicità, e trascendenza (Sal 19:1; Rom 1:20). Quando guardiamo intorno a noi, vediamo le sue opere grandissime e meravigliose nella natura. Quando guardiamo in su, possiamo vedere (nelle migliori condizioni atmosferiche) migliaia di stelle. Però questo è solo nel nostro "quartiere" della nostra galassia - gli astronomi stimano che in tutte le galassie ci siano un quadrilione di stelle, cioè uno e poi 24 zeri. All'incirca il numero di granelli di sabbia in tutte le spiagge del mondo. Non solo Dio le ha create, ma le conta e le chiama tutte per nome (Sal 147:4). Siccome Dio ha creato tutte queste cose, e per la sua volontà furono create ed esistono, è degno di ricevere la gloria, l'onore e la potenza (Ap 4:11), e la nostra risposta deve essere di adorarlo sempre e per sempre.

Quello che questi capitoli sottolineano della creazione è la separazione e la struttura, il movimento dal caos all'ordine. All'inizio della creazione, non aveva né forma né contenuto (Gen 1:2). Poi nei primi tre giorni Dio creò struttura o forma, separando la luce dalle tenebre, le acque di sotto il cielo dalle acque di sopra, e i mari dalla terraferma (Gen 1:4,7,9). Così la creazione non era più informe. Dal quarto al sesto giorno, Dio riempì la struttura: mise le stelle, il sole e la luna nel cielo, i pesci nel mare e gli uccelli nel cielo, e gli animali e umani sulla terra (Gen 1:17,20,24,27). I pesci, gli uccelli e gli animali ricevettero il comando esplicito di riempire il proprio ambiente (Gen 1:22,28). Così la terra non era più vuota.

Un'altra caratteristica della creazione è che è buona. Sei volte Dio vide che quello che aveva fatto era buono (Gen 1:4,10,12,18,21,25), e alla fine della creazione affermò che tutto quello che aveva fatto era molto buono (Gen 1:31). L'unica eccezione alla bontà della creazione era che non era bene che l'uomo fosse solo (Gen 2:18), un fatto di cui parleremo nella prossima sezione. Un'osservazione importante a questo punto è che non c'è uno standard esterno con cui Dio misurò la bontà della sua creazione. Ciò renderebbe Dio non sovrano e non supremo su tutto, perché ci sarebbe un principio ("la bontà") a cui Dio si sarebbe dovuto sottomettere, con cui avrebbe dovuto misurare la sua creazione. Invece, una cosa è buona nella misura in cui riflette la natura di Dio. Dio definisce il buono, non perché decide in modo arbitrario quello che è buono o cattivo, ma perché Dio è buono e quello che dimostra la grandezza e la perfezione di Dio è quindi buono. Per quanto riguardo la creazione, capiamo quindi che la struttura e l'attività del paragrafo precedente sono buone, perché riflettono il carattere di Dio - non è un Dio capriccioso o caotico, ma fa le cose con un suo ordine. Inoltre, tutto il creato lavorava insieme in modo armonioso, con rapporti giusti fra i diversi elementi, come vedremo nella prossima sezione. Dio era preminente in questi rapporti, come era giusto, e anche in questo modo la creazione era buona.

L'ultimo elemento della creazione era il riposo. Dopo che compì la creazione dell'universo, si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva creata (Gen 2:2-3). Il significato di questo riposo in tutta la Bibbia sarà spiegato nello studio 7 di questo testo.

I rapporti giusti dell'uomo (Gen 1:26-31; 2:7-25)

L'uomo è il pinnacolo della creazione. Questo è visto non solo dall'ordine del racconto in Gen 1 (in cui l'uomo è l'ultima cosa creata) e dallo spazio dedicato all'uomo in Gen 2, ma dai rapporti dell'uomo con Dio e con il resto della creazione.

Con Dio

La prima caratteristica descritta dell'uomo è che fu creato a immagine di Dio (Gen 1:26-27; 5:2). BDDio è plurale? Cosa vuol dire "immagine di Dio"? C'è molta discussione sul senso preciso di questo termine, ma è probabilmente meglio capirlo nel senso "come immagine di Dio". Infatti, il termine è approfondito in Gen 1:26 con due altre frasi, "conforme alla nostra somiglianza" e "avere dominio" su tutti gli animali. L'uomo ricevette alcuni aspetti di Dio, che potevano essere visualizzati da altri. Gli unici "altri" a questo punto erano gli animali, per cui l'uomo doveva mostrare l'autorità di Dio agli animali; in altre parole, l'uomo ebbe dominio su di essi. Era una sorte di viceré di Dio, governando il creato per lui. Ci sarà un approfondimento sull'utilizzo del termine "immagine di Dio" in tutta la Bibbia nelle domande per la riflessione.

Poi Dio benedisse l'uomo e la donna (Gen 1:28; 5:1). Non è una caratteristica solo dell'umanità, ma anche dei pesci e degli uccelli (Gen 1:22). Vuol dire che Dio vuole bene alle persone, ma anche che è superiore perché è in grado in benedirle.

Dio anche comandò l'uomo e la donna, dettò quello che potevano e non potevano fare (Gen 1:28-30; 2:16-17). Di nuovo, dimostra la sua autorità sulla sua creatura.

Con la creazione

All'uomo fu dato il dominio sugli animali (Gen 1:26,28; Sal 8:6-8), con il compito di lavorare e custodire il giardino di Eden (Gen 2:15). BDL'umanità ha il mandato di sfruttare la terra? Questo "dominio" non era nel senso di dominare, per sfruttare per trarne il proprio vantaggio. Piuttosto era governare e avere autorità, un'autorità manifestata nel fatto che l'uomo diede i nomi agli animali (Gen 2:19). Come immagine di Dio, l'uomo doveva riflettere la natura di Dio agli animali, che vuol dire avere autorità sopra di essi, ma un'autorità esercitata per fare il bene agli animali e benedirli. Questo tipo di autorità era visto nel giardino, dove l'uomo prendeva cura delle piante. Come Dio operò nella creazione, così anche l'uomo lavorò nel paradiso di Eden - ma era un lavoro piacevole senza le difficoltà che vedremo nel prossimo studio.

All'uomo fu dato il comando anche di riempire la terra e rendersela soggetta (Gen 1:28). Questo è simile al paragrafo precedente, e infatti sono insieme nel versetto Gen 1:28. L'idea non è di rendere la terra soggetta affinché possiamo farne quello che vogliamo, riempiendola per sfruttare ancora di più della terra, ma di renderla soggetta alla nostra cura, lavorando e custodendo tutta la terra. Solo in quel modo l'umanità sarà l'immagine di Dio, sarà come Dio alla terra, quando la trattiamo come Dio la tratterebbe.

Anche se l'uomo ha uno stato privilegiato nella creazione, rimane una parte della creazione e così una creatura di Dio, completamente dipendente da Dio per tutto. Infatti, in Gen 2:7 Dio formò l'uomo dalla polvere della terra (siamo una parte della creazione; vedi anche Gen 3:19), e Dio gli soffiò nelle narici un alito vitale affinché diventasse un'anima vivente (dipendiamo da Dio - la vita viene da Dio).

Con altri

L'unica cosa non buona nella creazione era che l'uomo era solo (Gen 2:18). Dio è un Dio con rapporti, sia con sé stesso (anche se questa caratteristica non è ancora spiegata a questo punto della Bibbia) sia con altri esseri (Gen 1:26). L'uomo, in quanto l'immagine di Dio, dovrebbe avere dei rapporti. Fu creato per avere rapporti non solo con Dio e con la creazione, ma con i suoi simili. Quindi Dio formò dall'uomo (non dalla polvere) una donna (Gen 2:21-22). La distinzione fondamentale nell'umanità e che Dio la creò maschio e femmina (Gen 1:27; 5:1). Il rapporto fondamentale è quando l'uomo lascia la sua famiglia per unirsi alla moglie diventando una stessa carne (Gen 2:24). BDQual era il rapporto fra l'uomo e la donna alla creazione?

Nella Bibbia: La creazione

In questa sezione (e in simili sezioni negli altri studi), esamineremo un tema che viene sviluppato nella Bibbia. Perché la Bibbia contiene una rivelazione progressiva: non tutto è rivelato subito all'inizio, ma di solito c'è una spiegazione generale iniziale, che viene approfondita nel corso della storia, e soprattutto dalla rivelazione di Gesù Cristo. Spesso ci sarà un commento molto sintetico. Bisogna leggere i brani biblici per capire esattamente quello che viene insegnato. Inoltre, molte volte gli studi successivi spiegheranno quello che è detto qui in poche parole.

 

La prima creazione era molto buona (Gen 1:31). Però, a causa del peccato dell'uomo, venne maledetta e corrotta, e ora aspetta la liberazione (Gen 3:17-19; Rom 8:19-23). Dopo il diluvio, ci fu una nuova creazione simile alla prima, come se fosse una ripartenza (Gen 8:15-19; 9:1-7). Ma di nuovo il peccato rovinò la creazione. Dopo la creazione della nazione di Israele come popolo di Dio, Dio promise di portare il popolo ad un paese paradisiaco, un "buon" paese (Dt 8:6-10). Sempre a causa del peccato, questa volta degli Israeliti che dimenticarono Dio, il paese risultò non così perfetto come fu promesso. Così i profeti cominciarono a promettere un nuovo paradiso, una pace futura e il restauro di Israele (Is 11:1-10; 51:3; 65:17-25; Ez 36:33-36).

Quando Gesù venne, ebbe dominio sulla creazione e mostrò di aver autorità su tutte le maledizioni - la natura, il diavolo, la malattia e la morte (Mc 4:35-5:43) - perché è il capo della creazione (Col 1:16-17). In un certo senso, Cristo è l'inizio di una nuova creazione (1Cor 15:42-49). Così quelli che sono in Cristo diventano nuove creature, una parte della nuova creazione (2Cor 5:17; Gal 6:15). Noi viviamo in un'epoca di sovrapposizione fra la vecchia creazione e la nuova creazione.

Però nel futuro, al giorno del Signore, la creazione si dissolverà e ci sarà una nuova creazione di giustizia (2P 3:10-13), una nuova creazione perfetta (Ap 21:1-8; 22:1-5).

Domande

1. Adoriamo Dio quando osserviamo la grandezza e la bontà della creazione? Come possiamo creare questa abitudine?

2. In quale misura quello che facciamo (al posto di lavoro, in casa, nei luoghi pubblici con altri) è per custodire la creazione? Come può cambiare il nostro atteggiamento quando ci rendiamo conto che anche i lavori banali o noiosi fanno parte dal compito affidatoci da Dio per servire la sua creazione?

3. Il matrimonio è il rapporto fondamentale dell'umanità. Come l'immagine di Dio, riflette anche alcuni rapporti che ha Dio (in modo particolare, Cristo). Secondo Ef 5:22-33, cosa ci insegna il rapporto ideale di Dio (cioè Cristo con la sua sposta, la Chiesa)?

4. Come abbiamo seguito il tema della creazione nella Bibbia (e seguiremo molti altri temi negli altri studi), nello stesso modo seguirai il tema dell'immagine di Dio nella Bibbia.
a) Che cosa impariamo dell'immagine di Dio in Gen 1:26-28?
b) Quali sono le conseguenze in Gen 9:6; Giac 3:8-10?
c) Chi è l'immagine di Dio in 2Cor 4:3-4; Col 1:15? Qual è il rapporto con l'immagine di Dio in Gen 1:26?
d) Quale cambiamento ci sarà secondo Rom 8:29; 1Cor 15:42-49; 2Cor 3:18? Quando?
e) Quindi che cosa dobbiamo fare adesso secondo Ef 4:21-24; Col 3:9-10? Che cosa dovresti cambiare adesso per fare questo? Ef 4:25-32 e Col 3:5-8 danno alcuni suggerimenti.

Inizio

  1. Introduzione
  2. La creazione (Genesi 1-2)
  3. La caduta (Genesi 3)
  4. Il peccato (Genesi 4-11)
  5. I patriarchi (Genesi 12-50)
  6. L'esodo (Esodo 1-15)
  7. Israele al Sinai e nel deserto (Esodo 16-Deuteronomio)
  8. La conquista (Giosuè)
  9. La vita nella terra promessa (Giudici e Rut)
  10. Il regno (1 e 2Samuele, 1Cronache)
  11. I regni (1 e 2Re, 2Cronache)
  12. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)
  13. La poesia (Salmi)
  14. La saggezza (Giobbe, Proverbi-Cantico)
  15. In esilio (Ester, Ezechiele, Daniele)
  16. Il ritorno dall'esilio (Esdra e Neemia, Aggeo-Malachia)
  17. Fra i testamenti (L'apocrifa)
  18. Dio con noi (Matteo-Giovanni)
  19. La chiesa (Atti e Lettere)
  20. La fine (Apocalisse)