Daniele

Questa espressione appare in 106 versetti (i versetti 1-50 sono mostrati):

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1Cronache 3,1

Questi sono i figli che nacquero a Davide in Ebron: il primogenito Amnòn, nato da Achinoàm di Izreèl; Daniele secondo, nato da Abigàil del Carmelo;

1Cr 3,1 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Esdra 8,2

dei figli di Pincas: Ghersom;
dei figli di Itamar: Daniele;
dei figli di Davide: Cattus

Esd 8,2 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Neemia 10,7

Daniele, Ghinneton, Baruch,

Ne 10,7 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

1Maccabei 2,60

Daniele nella sua innocenza fu sottratto alle fauci dei leoni.

1Macc 2,60 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Ezechiele 14,14

anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, dice il Signore Dio.

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Ezechiele 14,20

anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.

Ez 14,20 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Ezechiele 28,3

ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.

Ez 28,3 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Daniele 1,6

Fra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Anania, Misaele e Azaria;

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Daniele 1,7

però il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzàr; Anania Sadràch; Misaele Mesàch e Azaria Abdènego.

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Daniele 1,8

Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare.

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Daniele 1,9

Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari.

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Daniele 1,10

Però egli disse a Daniele: «Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re».

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Daniele 1,11

Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria:

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Daniele 1,17

Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni.

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Daniele 1,19

Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e Azaria, i quali rimasero al servizio del re;

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Daniele 1,21

Così Daniele vi rimase fino al primo anno del re Ciro.

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Daniele 2,13

Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.

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Daniele 2,14

Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia,

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Daniele 2,15

e disse ad Ariòch, ufficiale del re: «Perché il re ha emanato un decreto così severo?». Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele.

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Daniele 2,17

Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria,

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Daniele 2,18

ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia.

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Daniele 2,19

Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:

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Daniele 2,24

Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: «Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione del sogno».

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Daniele 2,25

Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: «Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno».

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Daniele 2,26

Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr: «Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?».

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Daniele 2,27

Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da indovini;

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Daniele 2,46

Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi.

Da 2,46 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Daniele 2,47

Quindi rivolto a Daniele gli disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero».

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Daniele 2,48

Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia;

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Daniele 2,49

su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.

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Daniele 4,5

Infine mi si presentò Daniele, chiamato Baltazzàr dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito degli dèi santi, e gli raccontai il sogno

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Daniele 4,16

Allora Daniele, chiamato Baltazzàr, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si rivolse: «Baltazzàr, il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione». Rispose Baltazzàr: «Signor mio, valga il sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari.

Da 4,16 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Daniele 5,12

Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione».

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Daniele 5,13

Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea?

Da 5,13 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Daniele 5,17

Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.

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Daniele 5,29

Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno.

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Daniele 6,2

A capo dei sàtrapi mise tre governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne soffrisse il re.

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Daniele 6,3

Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno.

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Daniele 6,4

Perciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno.

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Daniele 6,6

quegli uomini allora pensarono: «Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio».

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Daniele 6,11

Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.

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Daniele 6,12

Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio.

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Daniele 6,14

«Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».

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Daniele 6,15

Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.

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Daniele 6,17

Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!».

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Daniele 6,18

Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele.

Da 6,18 in tutte le versioni | Mostra capitolo | Mostra contesto

Daniele 6,21

Quando fu vicino, chiamò: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?».

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Daniele 6,22

Daniele rispose: «Re, vivi per sempre.

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Daniele 6,24

Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio.

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Daniele 6,25

Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.

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