POI FU LA LUCE

Apocalisse 12:9

Scritto da giudrago.

21/11/2007

Numero di voti per questo studio: 0





Apocalisse 12:9 Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli.
2 Pietro 2:4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissòÂ…Â…Â…..,
EÂ’ chiaro che Lucifero, fu sprofondato nella voragine della terra, e con lui, Dio inabissò anche i suoi angeli.
Perché Dio, dopo che ha punito Lucifero, non lo ha distrutto con tutti i suoi angeli?
Se, Dio lo avesse sterminato, si sarebbe dimostrato che Dio non è perfetto, e che in fondo vi è stato un errore che ha mandato in fallimento il suo progetto, e siccome Dio è “perfettissimo”, non volle distruggerlo, ma sanare la sua opera, infatti, Dio permetterà ancora che satana ed i suoi angeli usciranno dalla terra con il compito di sedurre lÂ’uomo.
Giobbe 1:6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana venne anchÂ’egli in mezzo a loro.
Dopo questa parentesi, torniamo al verso Genesi 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.
La prima cosa che decide di fare, Dio, è quella di sostituire, la luce di Lucifero che illuminava la terra, ma adesso i progetti cambiano, questa luce non deve più illuminare gli angeli, ma deve illuminare la materia (la nuova generazione dellÂ’anima vivente) che Dio si appresterà a creare sulla terra.
Dio, dopo avere controllato ogni punto della terra e considerato tutte le possibilità del soggiorno della nuova creatura, incomincia a creare la luce, e se prima era tutto in funzione degli angeli, ora Egli usa la materia, almeno questa, non lo tradirà; ma vedremo che anche questa, sotto lÂ’influsso di satana, scricchiola (ne parlerò in seguito).
Dio, come creò la luce?
Ricordiamo che nel Regno di Dio, non vi sono astri, che illuminano qualcosa, ma che Dio stesso è Luce che illumina il tutto.
Apocalisse 22:5 Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.
La fonte inimmaginabile, piccola o grande, ma che ha la potenza infinita, di illuminare tutto il suo Regno ed anche tutto ciò che non conosciamo, è Dio stesso. Egli è anche sorgente dellÂ’unica luce esistente, ed essa risiede in Lui.
Da questo è facile immaginare con quale facilità Dio ha creato la luce Genesi 1:4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.
Qui, dobbiamo intendere che siamo nella prima fase della creazione; eÂ’ chiaro che Dio separò la luce dalle tenebre, come dire la terra dal mare, ma su questo evento non abbiamo nessuna evidenza, che si possa evincere guardando lÂ’universo, eppure la luce cÂ’è.
EÂ’ da immaginare, quindi, che lÂ’universo sia stato diviso in una parte non specificata di tenebre ed in unÂ’altra non specificata di luce, e che la linea di demarcazione possa essere anche visibile, ma non dalla terra.
Se lÂ’universo, dove noi siamo, è buio, certamente stiamo nella parte ove sono le tenebre, come sarebbe dÂ’altronde da immaginarlo, dato che nella terra vi è stata una battaglia. Allora, lÂ’estesa della luce, dove si troverebbe?
Si trova, certamente, nella posizione dominante sulle tenebre, e quindi, io suppongo che la luce avvolge il nostro universo come lÂ’atmosfera avvolge la terra, ed essendo i corpi celesti sferici, sferico è anche lÂ’universo.
Dio, separò le tenebre, e le racchiuse nella parte interna della luce, come parte sottomessa, e la luce, contiene e controlla le tenebre, come lÂ’atmosfera, appunto, fa con la terra.
In teoria, secondo la mia ipotesi, non biblica, una navicella oltrepassando lÂ’universo a noi conosciuto, dovrebbe trovare lÂ’universo di luce, a forma di corona circolare; ma quello non è ancora il Regno di Dio, oltre questa corona circolare dovrebbe esserci il Regno di Dio.
Allora entriamo nellÂ’ordine delle parole riferite da San. Paolo dalla sua testimonianza.
2 Corinzi 12:2 Conosco un uomo in Cristo, che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo.
Quindi i cieli sarebbero: lÂ’universo che vediamo, quello di luce che avvolge il primo, e poi quello di Dio. In tutto, il numero dei cieli sono tre, come lo è la Trinità di Dio. Questi sono i cieli che attraversò lÂ’Apostolo Paolo “col corpo o senza corpo, non si sa”.

continua
giudrago