I tre testimoni

1Giovanni 5:7-8

Scritto da Richard Wilson.

31/10/2002

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I versetti 1Giovanni 5:7-8 hanno una storia interessante. La Vulgata inserisce fra "testimonianza" e "lo Spirito" le parole "in cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra:". Ma le parole non appaiono in nessuno delle migliaia di manoscritti greci del Nuovo Testamento che sono stati copiati prima del quindicesimo secolo, non appaiono nelle traduzioni del NT in altre lingue (tranne in latino – e comunque non nel testo latino di Girolamo, che ha tradotto la Vulgata), e non sono mai citate in greco da un padre della chiesa (nonostante il fatto che sarebbero molto utili nei dibattiti sulla Trinità).

Quando Erasmo ha creato la prima edizione stampata del Nuovo Testamento in greco nel 1516, non ha messo la frase nelle prime due versioni del libro. Quando alcuni gli hanno chiesto di inserirla, ha risposto che l'avrebbe fatto se ci fosse stato un solo manoscritto greco con la frase (perché sapeva che non c'era). Ma qualcuno, nel 1520, ha scritto velocemente un manoscritto con la frase, e Erasmo è stato costretto "a causa del suo giuramento", ma comunque protestando, ad includere la frase nella terza edizione del suo NT greco. Dopo l'ha tolta di nuovo. Ma le altre Bibbie che sono state stampate l'hanno inclusa, perché era in alcune edizioni di Erasmo, e così è entrata in quello che è chiamata la "Textus Receptus", cioè il testo ricevuto comunemente. Di solito, il Textus Receptus segue la maggioranza dei manoscritti greci (ma non in 1Giovanni 5:7-8), ma non i più vecchi, che non erano ancora scoperti. Così, le versioni moderne che traducono il Textus Receptus (per esempio la Diodati e la Nuova Diodati) o la Vulgata (alcune versioni cattoliche) contengono la frase, ma le versioni che usano i manoscritti greci scoperti negli ultimi 500 anni non la contengono.