Nuova Riveduta:

1Re 21

La vigna di Nabot; condotta scellerata di Acab e di Izebel
Mi 2:1-3; Ec 3:16-17
1 Nabot d'Izreel aveva una vigna a Izreel presso il palazzo di Acab, re di Samaria. 2 Acab parlò a Nabot, e gli disse: «Dammi la tua vigna, di cui voglio farmi un orto, perché è contigua alla mia casa; e al suo posto ti darò una vigna migliore; o, se preferisci, te ne pagherò il valore in denaro». 3 Ma Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il SIGNORE dal darti l'eredità dei miei padri!» 4 E Acab se ne tornò a casa sua triste e irritato per quella parola dettagli da Nabot d'Izreel: «Io non ti darò l'eredità dei miei padri!» Si gettò sul suo letto, voltò la faccia verso il muro, e non prese cibo.
5 Allora Izebel, sua moglie, andò da lui e gli disse: «Perché hai lo spirito così abbattuto, e non mangi?» 6 Acab le rispose: «Perché ho parlato a Nabot d'Izreel e gli ho detto: "Dammi la tua vigna per il denaro che vale; o, se preferisci, ti darò un'altra vigna invece di quella"; ed egli m'ha risposto: "Io non ti darò la mia vigna!"» 7 Izebel, sua moglie, gli disse: «Sei tu, sì o no, che eserciti la sovranità sopra Israele? Àlzati, mangia, e sta' di buon animo; la vigna di Nabot d'Izreel te la farò avere io». 8 Scrisse delle lettere a nome di Acab, le sigillò con il sigillo di lui, e le mandò agli anziani e ai notabili che abitavano nella città di Nabot. 9 In quelle lettere scrisse così: «Bandite un digiuno, e fate sedere Nabot in prima fila davanti al popolo; 10 mettetegli di fronte due malfattori, i quali depongano contro di lui, dicendo: Tu hai maledetto Dio e il re; poi portatelo fuori dalla città, lapidatelo, e così muoia».
11 La gente della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella città, fecero come Izebel aveva loro ordinato, scrivendo le lettere che aveva loro mandate. 12 Bandirono il digiuno, e fecero sedere Nabot davanti al popolo. 13 Poi vennero i due malfattori. Si misero di fronte a lui, e deposero così contro di lui, davanti al popolo: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Allora lo condussero fuori dalla città, lo lapidarono, ed egli morì. 14 Poi mandarono a dire a Izebel: «Nabot è stato lapidato ed è morto». 15 Quando Izebel udì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad Acab: «Àlzati, prendi possesso della vigna di Nabot d'Izreel, che egli rifiutò di darti per denaro; poiché Nabot non vive più, è morto». 16 Quando Acab udì che Nabot era morto, si alzò per scendere alla vigna di Nabot d'Izreel, e prenderne possesso.

Severa condanna di Acab e Izebel; pentimento di Acab
(Sl 7:11-16; Is 3:11)(1R 22:30-38; 2R 9:6-37; 10:1-11)
17 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, il Tisbita, in questi termini: 18 «Àlzati, va' incontro ad Acab, re d'Israele, che sta a Samaria; egli è nella vigna di Nabot, dov'è sceso per prenderne possesso. 19 E gli parlerai in questo modo: "Così dice il SIGNORE: Dopo aver commesso un omicidio, vieni a prendere possesso?" E gli dirai: "Così dice il SIGNORE: 'Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Nabot, i cani leccheranno anche il tuo'"». 20 Acab disse a Elia: «Mi hai trovato, nemico mio?» Elia rispose: «Sì ti ho trovato, perché ti sei venduto a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE. 21 Ecco, io ti farò cadere addosso una sciagura, ti spazzerò via, e sterminerò ogni uomo della tua casa, schiavo o libero che sia, in Israele; 22 e ridurrò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasa, figlio di Aiia, perché tu hai provocato la mia ira e hai fatto peccare Israele. 23 Anche riguardo a Izebel il SIGNORE parla e dice: "I cani divoreranno Izebel sotto le mura d'Izreel. 24 Quelli di Acab che moriranno in città saranno divorati dai cani, e quelli che moriranno nei campi saranno divorati dagli uccelli del cielo"».
25 In verità non c'è mai stato nessuno che, come Acab, si sia venduto a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, perché era istigato da sua moglie Izebel. 26 Si comportò in modo tanto abominevole, andando dietro agli idoli, come avevano fatto gli Amorei che il SIGNORE aveva cacciati davanti ai figli d'Israele.

Gr 23:29; Sl 78:34-38; Gn 3:4-10; Is 66:2
27 Quando Acab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coprì con un sacco, e digiunò; dormiva avvolto nel sacco, e camminava a passo lento. 28 E la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, il Tisbita, in questi termini: 29 «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché egli si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è ancora vivo; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio».

C.E.I.:

1Re 21

1 In seguito avvenne il seguente episodio. Nabot di Izreèl possedeva una vigna vicino al palazzo di Acab re di Samaria. 2 Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; siccome è vicina alla mia casa, ne farei un orto. In cambio ti darò una vigna migliore oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale». 3 Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità dei miei padri».
4 Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l'eredità dei miei padri». Si coricò sul letto, si girò verso la parete e non volle mangiare. 5 Entrò da lui la moglie Gezabele e gli domandò: «Perché mai il tuo spirito è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?». 6 Le rispose: «Perché ho detto a Nabot di Izreèl: Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, te la cambierò con un'altra vigna ed egli mi ha risposto: Non cederò la mia vigna!». 7 Allora sua moglie Gezabele gli disse: «Tu ora eserciti il regno su Israele? Alzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la darò io la vigna di Nabot di Izreèl!».
8 Essa scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai capi, che abitavano nella città di Nabot. 9 Nelle lettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot in prima fila tra il popolo. 10 Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino: Hai maledetto Dio e il re! Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia». 11 Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabele, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedite. 12 Bandirono il digiuno e fecero sedere Nabot in prima fila tra il popolo. 13 Vennero due uomini iniqui, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo uccisero lapidandolo. 14 Quindi mandarono a dire a Gezabele: «Nabot è stato lapidato ed è morto». 15 Appena sentì che Nabot era stato lapidato e che era morto, disse ad Acab: «Su, impadronisciti della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato di vendertela, perché Nabot non vive più, è morto». 16 Quando sentì che Nabot era morto, Acab si mosse per scendere nella vigna di Nabot di Izreèl a prenderla in possesso.
17 Allora il Signore disse a Elia il Tisbita: 18 «Su, recati da Acab, re di Israele, che abita in Samaria; ecco è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in possesso. 19 Gli riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi! Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue». 20 Acab disse a Elia: «Mi hai dunque colto in fallo, o mio nemico!». Quegli soggiunse: «Sì, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore. 21 Ecco ti farò piombare addosso una sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio, schiavo o libero in Israele. 22 Renderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebàt, e come la casa di Baasa, figlio di Achia, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. 23 Riguardo poi a Gezabele il Signore dice: I cani divoreranno Gezabele nel campo di Izreèl. 24 Quanti della famiglia di Acab moriranno in città li divoreranno i cani; quanti moriranno in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria».
25 In realtà nessuno si è mai venduto a fare il male agli occhi del Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabele. 26 Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva distrutto davanti ai figli d'Israele.
27 Quando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa. 28 Il Signore disse a Elia, il Tisbita: 29 «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura durante la sua vita, ma la farò scendere sulla sua casa durante la vita del figlio».

Nuova Diodati:

1Re 21

La vigna di Naboth. Condotta scellerata di Achab e di Jezebel sua moglie
1 Dopo queste cose avvenne che Naboth di Jezreel aveva in Jezreel una vigna vicina al palazzo di Achab, re di Samaria. 2 Così Achab parlò a Naboth e gli disse: «Dammi la tua vigna per farne un orto, perché si trova vicina alla mia casa. In cambio ti darò una vigna migliore o, se preferisci, ti darò l'equivalente in denaro». 3 Ma Naboth rispose ad Achab: «Mi guardi l'Eterno dal cederti l'eredità dei miei padri!». 4 Perciò Achab tornò a casa sua triste e adirato per la risposta che Naboth di Jezreel gli aveva dato: «Non ti cederò l'eredità dei miei padri!». Si gettò sul suo letto, volse la faccia da un lato e non volle prendere cibo. 5 Allora Jezebel, sua moglie, venne da lui e gli disse: «Perché hai lo spirito così contristato e non mangi?». 6 Egli le rispose: «Perché ho parlato a Naboth di Jezreel e gli ho detto: "Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, ti darò un'altra vigna in cambio". Ma egli mi ha risposto: "Non ti cederò la mia vigna!"».

Complotto di Jezebel e uccisione di Naboth
7 Allora sua moglie Jezebel gli disse: «Non sei tu che regni ora sopra Israele? Alzati, prendi cibo e il tuo cuore si rallegri; la vigna di Naboth di Jezreel te la farò avere io». 8 Così ella scrisse alcune lettere a nome di Achab, le sigillò col suo sigillo e le mandò agli anziani ed ai notabili che abitavano nella stessa città con Naboth. 9 Nelle lettere scrisse così: «Bandite un digiuno e fate sedere Naboth in prima fila davanti al popolo; 10 ponetegli di fronte due scellerati che depongano contro di lui, dicendo: "Tu hai bestemmiato DIO e il re"; poi conducetelo fuori, lapidatelo e così muoia». 11 La gente della città di Naboth, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua città fecero come Jezebel aveva mandato loro a dire, come era scritto nelle lettere che ella aveva loro inviato. 12 Bandirono il digiuno e fecero sedere Naboth davanti al popolo. 13 Poi vennero due scellerati che si sedettero di fronte a lui; e questi scellerati deposero contro Naboth davanti al popolo, dicendo: «Naboth ha maledetto DIO e il re». Quindi lo condussero fuori della città e lo lapidarono con pietre; così egli morì. 14 Poi mandarono a dire a Jezebel: «Naboth è stato lapidato ed è morto». 15 Quando Jezebel venne a sapere che Naboth era stato lapidato ed era morto, disse ad Achab: «Lèvati e prendi possesso della vigna di Naboth di Jezreel, che egli rifiutò di darti per denaro, perché Naboth non vive più ma è morto». 16 Come Achab udì che Naboth era morto, si levò e scese a prendere possesso della vigna di Naboth di Jezreel.

Profezia di Elia contro Achab
17 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini, dicendo: 18 «Lèvati e scendi incontro ad Achab, re d'Israele, che sta in Samaria; ecco, egli è nella vigna di Naboth, dove è sceso a prenderne possesso. 19 Gli parlerai in questo modo: Così dice l'Eterno: "Prima hai ucciso un uomo e poi ne hai usurpato la proprietà". Quindi gli dirai: Così dice l'Eterno: "Nel medesimo luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Naboth, i cani leccheranno anche il tuo stesso sangue"». 20 Achab disse ad Elia: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Elia rispose: «Sì, ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno. 21 Ecco, io farò venire su di te la sventura, spazzerò via i tuoi discendenti e sterminerò della casa di Achab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. 22 Renderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasha, figlio d'Ahijah, perché tu mi hai provocato ad ira e hai fatto peccare Israele. 23 Anche riguardo a Jezebel l'Eterno parla e dice: "I cani divoreranno Jezebel sotto le mura di Jezreel". 24 Quelli di Achab che moriranno in città saranno divorati dai cani, quelli invece che moriranno nei campi saranno divorati dagli uccelli del cielo». 25 In verità non ci fu mai alcuno che si vendette a fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno come Achab, perché era sospinto da sua moglie Jezebel. 26 Egli si comportò in modo abominevole, andando dietro agli idoli, come avevano fatto gli Amorei che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele. 27 Quando Achab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coperse il corpo con un sacco e digiunò; si coricava avvolto nel sacco e camminava dimesso. 28 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, dicendo: 29 «Hai visto come Achab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è in vita; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio».

La Parola è Vita:

1Re 21

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La Parola è Vita
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Riveduta:

1Re 21

La vigna di Naboth. Condotta scellerata di Achab e di Izebel sua moglie
1 Or dopo queste cose avvenne che Naboth d'Izreel aveva in Izreel una vigna presso il palazzo di Achab, re di Samaria. 2 Ed Achab parlò a Naboth, e gli disse: 'Dammi la tua vigna, di cui vo' farmi un orto di erbaggi, perché è contigua alla mia casa; e in sua vece ti darò una vigna migliore; o, se meglio ti conviene, te ne pagherò il valore in danaro'. 3 Ma Naboth rispose ad Achab: 'Mi guardi l'Eterno dal darti l'eredità dei miei padri!' 4 E Achab se ne tornò a casa sua triste ed irritato per quella parola dettagli da Naboth d'Izreel: 'Io non ti darò l'eredità dei miei padri!' Si gettò sul suo letto, voltò la faccia verso il muro, e non prese cibo. 5 Allora Izebel, sua moglie, venne da lui e gli disse: 'Perché hai lo spirito così contristato, e non mangi?' 6 Quegli le rispose: 'Perché ho parlato a Naboth d'Izreel e gli ho detto: Dammi la tua vigna pel danaro che vale; o, se più ti piace, ti darò un'altra vigna invece di quella; ed egli m'ha risposto: - Io non ti darò la mia vigna!' - 7 E Izebel, sua moglie, gli disse: 'Sei tu, sì o no, che eserciti la sovranità sopra Israele? Alzati, prendi cibo, e sta' di buon animo; la vigna di Naboth d'Izreel te la farò aver io'. 8 E scrisse delle lettere a nome di Achab, le sigillò col sigillo di lui, e le mandò agli anziani ed ai notabili della città di Naboth che abitavano insieme con lui. 9 E in quelle lettere scrisse così: 'Bandite un digiuno, e fate sedere Naboth in prima fila davanti al popolo; 10 e mettetegli a fronte due scellerati, i quali depongano contro di lui, dicendo: Tu hai maledetto Iddio ed il re; poi menatelo fuor di città, lapidatelo, e così muoia'. 11 La gente della città di Naboth, gli anziani e i notabili che abitavano nella città, fecero come Izebel avea loro fatto dire, secondo ch'era scritto nelle lettere ch'ella avea loro mandate. 12 Bandirono il digiuno, e fecero sedere Naboth davanti al popolo; 13 i due scellerati vennero a metterglisi a fronte; e questi scellerati deposero così contro di lui, dinanzi al popolo: 'Naboth ha maledetto Iddio ed il re'. Per la qual cosa lo menarono fuori della città, lo lapidarono, sì ch'egli morì. 14 Poi mandarono a dire a Izebel: 'Naboth è stato lapidato ed è morto'. 15 Quando Izebel ebbe udito che Naboth era stato lapidato ed era morto, disse ad Achab: 'Lèvati, prendi possesso della vigna di Naboth d'Izreel, ch'egli rifiutò di darti per danaro; giacché Naboth non vive più, è morto'. 16 E come Achab ebbe udito che Naboth era morto, si levò per scendere alla vigna di Naboth d'Izreel, e prenderne possesso. 17 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini: 18 'Lèvati, scendi incontro ad Achab, re d'Israele, che sta in Samaria; ecco, egli è nella vigna di Naboth, dov'è sceso per prenderne possesso. 19 E gli parlerai in questo modo: - Così dice l'Eterno: Dopo aver commesso un omicidio, vieni a prender possesso! - E gli dirai: - Così dice l'Eterno: Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Naboth, i cani leccheranno pure il tuo proprio sangue'. - 20 Achab disse ad Elia: 'M'hai tu trovato, nemico mio?' Elia rispose: 'Sì t'ho trovato, perché ti sei venduto a far ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno. 21 Ecco, io ti farò venire addosso la sciagura, ti spazzerò via, e sterminerò della casa di Achab ogni maschio, schiavo o libero che sia, in Israele; 22 e ridurrò la tua casa come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e come la casa di Baasa, figliuolo d'Ahija, perché tu m'hai provocato ad ira, ed hai fatto peccare Israele. 23 Anche riguardo a Izebel l'Eterno parla e dice: I cani divoreranno Izebel sotto le mura d'Izreel. - 24 Quei d'Achab che morranno in città saran divorati dai cani, e quei che morranno nei campi saran mangiati dagli uccelli del cielo'. - 25 E veramente non v'è mai stato alcuno che, come Achab, si sia venduto a far ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno, perché v'era istigato da sua moglie Izebel. 26 E si condusse in modo abominevole, andando dietro agl'idoli, come avean fatto gli Amorei che l'Eterno avea cacciati d'innanzi ai figliuoli d'Israele. - 27 Quando Achab ebbe udite queste parole, si stracciò le vesti, si coperse il corpo con un sacco, e digiunò; dormiva involto nel sacco, e camminava a passo lento. 28 E la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini: 29 'Hai tu veduto come Achab s'è umiliato dinanzi a me? Poich'egli s'è umiliato dinanzi a me, io non farò venire la sciagura mentr'egli sarà vivo; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita del suo figliuolo'.

Diodati:

1Re 21

1 ORA, dopo queste cose, avvenne che, avendo Nabot Izreelita una vigna, la quale era in Izreel, presso del palazzo di Achab, re di Samaria, Achab parlò a Nabot, dicendo: 2 Dammi la tua vigna, acciocchè io ne faccia un orto da erbe; perciocchè ell'è vicina allato alla mia casa; ed io te ne darò in iscambio una migliore; ovvero, se ti aggrada, io ti darò danari per lo prezzo di essa. 3 Ma Nabot rispose ad Achab: Tolga il Signore da me che io ti dia l'eredità de' miei padri. 4 Ed Achab se ne venne in casa sua, conturbato e sdegnato, per la parola che Nabot Izreelita gli avea detta, cioè: Io non ti darò l'eredità dei miei padri; e si coricò sopra il suo letto, e rivoltò la faccia indietro, e non prese cibo.
5 Allora Izebel, sua moglie, venne a lui, e gli disse: Che cosa è questo, che tu sei così conturbato nello spirito, e non prendi cibo? 6 Ed egli le disse: Perchè io avea parlato a Nabot Izreelita, e gli avea detto: Dammi la tua vigna per danari; ovvero, se così ti aggrada, io te ne darò un'altra in iscambio. Ma egli ha detto: Io non ti darò la mia vigna. 7 Ed Izebel, sua moglie, gli disse: Eserciteresti tu ora il regno sopra Israele? levati, prendi cibo, e sia il cuor tuo lieto; io ti farò avere la vigna di Nabot Izreelita. 8 Ed ella scrisse lettere a nome di Achab, e le suggellò col suggello di esso, e le mandò agli Anziani e a' principali della città di Nabot, che abitavano con lui. 9 E scrisse in quelle lettere in questa maniera: Bandite il digiuno, e fate stare Nabot in capo del popolo; 10 e fate comparire contro a lui due uomini scellerati, i quali testimonino contro a lui, dicendo: Tu hai bestemmiato Iddio ed il re. Poi menatelo fuori, e lapidatelo, sì che muoia. 11 E la gente della città di Nabot, gli Anziani, e i principali che abitavano nella città di esso, fecero come Izebel avea lor mandato, secondo ch'era scritto nelle lettere che avea lor mandate. 12 E bandirono il digiuno, e fecero star Nabot in capo del popolo. 13 Poi vennero que' due uomini scellerati, e si presentarono contro a Nabot, e testimoniarono contro a lui, davanti al popolo, dicendo: Nabot ha bestemmiato Iddio ed il re. Laonde coloro lo menarono fuori della città, e lo lapidarono, sì ch'egli morì. 14 Poi mandarono a dire ad Izebel: Nabot è stato lapidato, ed è morto. 15 E quando Izebel ebbe inteso che Nabot era stato lapidato, e ch'era morto, disse ad Achab: Levati, prendi la possessione della vigna di Nabot Izreelita, la quale egli avea ricusato di darti per danari; perciocchè Nabot non vive più, ma è morto. 16 E quando Achab, ebbe udito che Nabot era morto, si levò per iscendere alla vigna di Nabot Izreelita, per prenderne la possessione.
17 Allora la parola del Signore fu indirizzata ad Elia Tisbita, dicendo: 18 Levati, scendi incontro ad Achab, re d'Israele, il quale risiede in Samaria; ecco, egli è nella vigna di Nabot, dove egli è sceso, per prenderne la possessione. 19 E parla a lui, dicendo: Così ha detto il Signore: Avresti tu ucciso, e anche possederesti? Poi digli: Come i cani hanno leccato il sangue di Nabot, leccheranno altresì il tuo. 20 Ed Achab disse ad Elia: Mi hai tu trovato, nemico mio? Ed egli gli disse: Si, io ti ho trovato; perciocchè tu ti sei venduto a far ciò che dispiace al Signore. 21 Ecco, dice il Signore, io ti fo venire del male addosso, e torrò via chi verrà dietro a te, e sterminerò ad Achab fino al piccolo bambino, chi è serrato, e chi è abbandonato in Israele; 22 e ridurrò la tua casa come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat; e come la casa di Baasa, figliuolo di Ahia; perciocchè tu mi hai provocato ad ira, ed hai fatto peccare Israele. 23 Il Signore parlò eziandio contro ad Izebel, dicendo: I cani mangeranno Izebel all'antimuro d'Izreel. 24 Colui della casa di Achab, che morrà dentro alla città, i cani lo mangeranno; e colui che morrà per li campi, gli uccelli lo mangeranno. 25 (E veramente non vi era stato ancora alcuno simile ad Achab, il quale si era venduto a far ciò che dispiace al Signore; perciocchè Izebel, sua moglie, l'incitava. 26 Laonde egli fece cose molto abbominevoli, andando dietro agl'idoli, interamente come aveano fatto gli Amorrei, i quali il Signore avea scacciati d'innanzi a' figliuoli d'Israele.) 27 E quando Achab ebbe udite quelle parole, stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra le carni e digiunò, e giacque in sacco, e camminava a passo lento. 28 E la parola del Signore fu indirizzata ad Elia Tisbita, dicendo: 29 Hai tu veduto come Achab si è umiliato davanti a me? Perciocchè egli si è umiliato davanti a me, io non farò venir quel male a' suoi dì; io lo farò venir sopra la casa sua, a' dì del suo figliuolo.

Commentario abbreviato:

1Re 21

1 Capitolo 21

Acab brama la vigna di Nabot 1R 21:1-4

Nabot ucciso da Izebel 1R 21:5-16

Elia denuncia giudizi contro Acab 1R 21:17-29

Versetti 1-4

Nabot, forse, era contento di avere una vigna così vicina al palazzo, ma la situazione gli fu fatale; molti possedimenti di un uomo sono stati la sua insidia e la sua vicinanza alla grandezza, una conseguenza negativa. L'insoddisfazione è un peccato che è la sua stessa punizione e fa sì che gli uomini si tormentino. È un peccato che è il suo stesso genitore; non nasce dalla condizione, ma dalla mente: come troviamo Paolo contento in una prigione, così Acab era scontento in un palazzo. Aveva a disposizione tutte le delizie di Canaan, quella terra amena, le ricchezze di un regno, i piaceri di una corte, gli onori e i poteri di un trono; eppure tutto ciò non gli serviva a nulla senza la vigna di Nabot. I desideri sbagliati espongono l'uomo a continue preoccupazioni e chi è disposto ad agitarsi, per quanto sia benestante, può sempre trovare qualcosa per cui agitarsi.

5 Versetti 5-16

Quando, invece di un aiuto, un uomo ha un agente di Satana, sotto forma di una moglie astuta, senza principi, ma amata, ci si possono aspettare effetti fatali. Mai nessun principe diede ordini più malvagi di quelli che Izebel inviò ai governanti di Izreel. Nabot deve essere ucciso in nome della religione. Non c'è malvagità così vile, così orribile, ma a volte la religione ne è stata fatta una copertura. Inoltre, deve essere fatto sotto il colore della giustizia e con le formalità del processo legale. Da questa triste storia, ci stupiamo della malvagità dei malvagi e del potere di Satana nei figli della disobbedienza. Affidiamo a Dio la custodia delle nostre vite e delle nostre comodità, perché l'innocenza non sarà sempre la nostra sicurezza; e rallegriamoci nella consapevolezza che tutto sarà rimesso a posto nel grande giorno.

17 Versetti 17-29

Il beato Paolo si lamenta di essere stato venduto al peccato, in Rom 7:14, come un povero prigioniero contro la sua volontà; ma Acab era consenziente, si è venduto al peccato; per scelta, come atto e azione propria, ha amato il dominio del peccato. Izebel, sua moglie, lo incitava alla malvagità. Acab viene rimproverato e il suo peccato gli viene messo davanti agli occhi da Elia. È molto miserabile la condizione di quell'uomo che ha fatto della parola di Dio un suo nemico; e molto disperata quella di chi considera i ministri di quella parola suoi nemici, perché gli dicono la verità. Acab indossò l'abito e la veste di penitente, ma il suo cuore era intatto e immutato. Il pentimento di Acab era solo quello che poteva essere visto dagli uomini, era solo esteriore. Questo incoraggia tutti coloro che si pentono veramente e che credono sinceramente al Santo Vangelo: se un finto penitente parziale andrà a casa sua ripreso, senza dubbio un sincero penitente credente andrà a casa sua giustificato.

Riferimenti incrociati:

1Re 21

1 1Re 20:35-43; 2Cron 28:22; Esd 9:13,14; Is 9:13; Ger 5:3
1Re 18:45; Gios 19:18; Giudic 6:33; 1Sa 29:1; Os 1:4,5

2 Ge 3:6; Eso 20:17; De 5:21; 1Sa 8:14; Ger 22:17; Abac 2:9-11; Lu 12:15; 1Ti 6:9; Giac 1:14,15
2Re 9:27; De 11:10; Ec 2:5; CC 4:15
Ge 16:6; 1Sa 8:6; 29:6

3 Ge 44:7,17; Gios 22:29; 24:16; 1Sa 12:23; 24:6; 26:9-11; 1Cron 11:19; Giob 27:5; Rom 3:4,6,31; 6:2,15; 7:7,13; 1Co 6:15; Ga 6:14
Lev 25:23; Nu 36:7; Ez 46:18

4 1Re 20:43; Giob 5:2; Is 57:20,21; Gion 4:1,9; Abac 2:9-12
1Re 21:3; Nu 22:13,14
Ge 4:5-8; 2Sa 13:2,4; Ec 6:9; 7:8,9; Ef 4:27; Giac 1:14

5 1Re 21:25; 16:31; 18:4; 19:2; Ge 3:6
2Sa 13:4; Ne 2:2; Est 4:5

6 1Re 21:2; Est 5:9-14; 6:12; Prov 14:30; 1Ti 6:9,10; Giac 4:2-7
1Re 21:3,4

7 1Sa 8:4; 2Sa 13:4; Prov 30:31; Ec 4:1; 8:4; Dan 5:19-21
1Re 21:15,16; Mic 2:1,2; 7:3

8 2Sa 11:14,15; 2Cron 32:17; Esd 4:7,8,11; Ne 6:5; Est 3:12-15; 8:8-13
Nu 11:16; De 16:18,19; 21:1-9
1Re 21:1; 2Re 10:1-7,11

9 Ge 34:13-17; Is 58:4; Mat 2:8; 23:14; Lu 20:47; Giov 18:28

10 De 19:15; Mat 26:59,60; At 6:11
De 13:13; Giudic 19:22
Eso 22:28; Lev 24:15; Mat 26:59-66; Giov 10:33; At 6:13

11 Eso 1:17,21; 23:1,2; Lev 19:15; 1Sa 22:17; 23:20; 2Re 10:6,7; 2Cron 24:21; Prov 29:12,26; Dan 3:18-25; Os 5:11; Mic 6:16; Mat 2:12,16; At 4:19; 5:29

12 1Re 21:8-10; Is 58:4

13 Eso 20:16; De 5:20; 19:16-21; Sal 27:12; 35:11; Prov 6:19; 19:5,9; 25:18; Mal 3:5; Mar 14:56-59
Giob 1:5,11; 2:9; Mat 9:3; At 6:11
Ec 10:20; Is 8:21; Am 7:10; Lu 23:2; Giov 19:12; At 24:5
Lev 24:11-16; Nu 15:35,36; De 13:10; 21:21; 22:21,24; Gios 7:24,25; 2Re 9:26; Ec 4:1; At 7:57-59

14 2Sa 11:14-24; Ec 5:8; 8:14

15 1Re 21:7; Prov 1:10-16; 4:17

16 2Sa 1:13-16; 4:9-12; 11:25-27; 23:15-17; Sal 50:18; Is 33:15; Abd 1:12-14; Rom 1:32; 2P 2:15

17 2Re 1:15,16; 5:26; Sal 9:12; Is 26:21

18 1Re 13:32; 2Cron 22:9

19 Ge 3:11; 4:9,10; 2Sa 12:9; Mic 3:1-4; Abac 2:9,12
1Re 22:38; Giudic 1:7; 2Sa 12:11; 2Re 9:25,26; Est 7:10; Sal 7:15,16; 9:16; 58:10,11; Mat 7:2

20 1Re 18:17; 22:8; 2Cron 18:7,17; Am 5:10; Mar 12:12; Ga 4:16; Ap 11:10; Am 5:10; Mar 12:12; Ga 4:16; Ap 11:10
1Re 21:25; 2Re 17:17; Is 50:1; 52:3; Rom 7:14
1Re 16:30; 2Re 21:2; 2Cron 33:6; Ef 4:19

21 1Re 14:10; Eso 20:5,6; 2Re 9:7-9; 10:1-7,11-14,17,30
1Sa 25:22,34
1Re 14:10; De 32:36; 2Re 9:8,9; 14:26

22 1Re 15:29; 16:3,11
1Re 14:16; 15:30,34; 16:26

23 1Re 21:25; 2Re 9:10,30-37

24 1Re 14:11; 16:4; Is 14:19; Ger 15:3; Ez 32:4,5; 39:18-20; Ap 19:18

25 1Re 21:20; 16:30-33; 2Re 23:25
1Re 21:20; 2Re 17:17; Is 50:1; 52:3; Rom 6:19; 7:14
1Re 21:7; 11:1-4; 16:31; 18:4; 19:2; Prov 22:14; Ec 7:26; Mar 6:17-27; At 6:12; 14:2

26 2Cron 15:8; Is 65:4; Ger 16:18; 44:4; Ez 18:12; 1P 4:3; Ap 21:8
Ge 15:16; Lev 18:25-30; 20:22,23; De 12:31; 2Re 16:3; 21:2,11; 2Cron 33:2,9; 36:14; Esd 9:11-14; Sal 106:35-39; Ez 16:47

27 Ge 37:34; 2Re 6:30; 18:37; Gion 3:6
2Sa 12:17; Giob 16:15; Is 22:12; 58:5-8; Gioe 1:13
Is 38:15

29 Ger 7:17; Lu 7:44
Eso 10:3; Sal 18:44; 66:3; 78:34-37
Sal 86:15; Ez 33:10,11; Mic 7:18; Rom 2:4; 2P 3:9
1Re 21:21-23
2Re 9:25,26,33-37; 10:1-7,11

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