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Commentario:1Corinzi 9:11Corinzi 9:1-22 L'esempio dato da Paolo. Come vero Apostolo di Cristo 1Corinzi 9:1-3, egli avrebbe il diritto d'essere mantenuto dalle chiese 1Corinzi 9:4-14; ma vi ha rinunziato, come a tanti altri diritti, per guadagnare anime al Vangelo 1Corinzi 9:15-22 Non è soltanto per l'avvenire nè solamente in fatto di cibi 1Corinzi 8:13 che Paolo è disposto all'abnegazione per il bene altrui. È stata ed è tuttora questa la sua norma, in tutto il suo ministero. Non sono io libero? (testo emend.) di fronte agli uomini ed alle cose, di quella libertà di cui Cristo ci ha francati Galati 5:1,13? Non sono io Apostolo? rivestito, cioè, del più alto ufficio nella Chiesa, ed in possesso dei diritti ad esso inerenti? Si; checchè ne dicano certi suoi avversari, Paolo è Apostolo al par degli altri: egli pure ha veduto il Signor Gesù risuscitato, ed i frutti del suo apostolato attestano la realtà della sua vocazione. Non ho io veduto Gesù, il Signor nostro (testo emend.)? Paolo poteva aver veduto Gesù prima della sua crocifissione 2Corinzi 5:16; ma egli allude quì all'apparizione del Signore sulla via di Damasco Atti 9:3; 1Corinzi 15:8, e alle altre concessegli di poi Atti 22:15; 26:16; 2Corinzi 12:1-5. Quelle bastavano a costituirlo testimone di Gesù. Non siete voi stessi l'opera mia nel Signore? cioè: nella sfera delle cose del Signore, in cui io sono adoperato come strumento. Se il mio fosse un mandato usurpato, il Signore non l'avrebbe coronato di così ricchi frutti. Riferimenti incrociati:1Corinzi 9:11Co 9:2,3; 1:1; 15:8,9; At 9:15; 13:2; 14:4; 22:14,15; 16:17,18; Rom 1:1,5; 11:13; 2Co 11:5; 12:11,12; Ga 1:1,15-17; 2:7,8; 1Ti 2:7; 2Ti 1:11; Tit 1:1-3 Dimensione testo: |