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Commentario:1Pietro 3:17Perchè è meglio, se pur tale è la volontà di Dio, che soffriate facendo il bene, anzichè facendo il male. Soffrir bisogna in un modo o nell'altro. Anche gli altri uomini soffrono. "La via degli empi non è esente da dolori anche nel tempo presente" (Leigh.). Son soggetti alle miserie comuni della vita, alle calamità che colpiscono i popoli, soffrono delle conseguenze dei propri peccati e soffrono per la malvagità dei loro simili: la lor coscienza è turbata o nei loro dolori non hanno consolazione vera; la morte proietta la sua ombra paurosa su tutta la loro vita. Ma, a rincalzo dell'esortazione ad aver buona coscienza, l'apostolo soggiunge che se Dio, nei suoi disegni imperscrutabili, chiama i cristiani a soffrire come tali, è meglio che soffrano facendo il bene, perchè sarà quello un nobile e santo soffrire, mentre sarebbe cosa vergognosa per un cristiano il patire per aver fatto il male. Meglio essere un perseguitato innocente che un trasgressore giustamente punito. Riferimenti incrociati:1Pietro 3:17Dimensione testo: |