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Commentario:2Corinzi 8:5E non [hanno fatto solamente] come speravamo, ma si sono dati loro stessi al Signore anzitutto, e poi a noi per la volontà di Dio. Molti suppliscono: «E non [hanno dato solamente] Come...», ma il pensiero è più generale. In ispirito di abnegazione. In spontaneità, in generosità, essi hanno oltrepassato le speranze che Paolo avea concepite, conoscendo la loro situazione. Più che i loro beni, essi hanno dato sè stessi, anzitutto al Signor Gesù che li ha redenti ed al quale si sono mostrati disposti a sacrificare quel che sono e quel ch'essi hanno. Il dono di sè al Signore è l'atto essenziale nell'affare della sovvenzione; il metter sè stessi ed i loro doni materiali a disposizione di Paolo è la forma che la loro carità ha rivestito: forma determinata dalle circostanze. Paolo ed i suoi compagni essendo in quest'opera gli strumenti di cui il Signore si serve per raccogliere e recare a destinazione i soccorsi, essi hanno stimato che fosse la volontà di Dio, per la miglior riuscita dell'opera, di mettersi a disposizione dei servi di Cristo. Riferimenti incrociati:2Corinzi 8:52Co 5:14,15; 1Sa 1:28; 2Cron 30:8; Is 44:3-5; Ger 31:33; Zac 13:9; Rom 6:13; 12:1; 14:7-9; 1Co 6:19,20 Dimensione testo: |