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Commentario:2Tessalonicesi 3:6Sezione B 2Tessalonicesi 3:6-15 ORDINE DI ALLONTANARSI DAI FRATELLI OZIOSI La febbrile aspettazione del Ritorno di Cristo aveva indotto certi fratelli a tralasciare i doveri della vita ordinaria per darsi all'agitazione del fanatismo religioso. Nella prima Epistola Paolo li aveva esortati al lavoro pacifico che li avrebbe tenuti lontani dalla tentazione d'immischiarsi nelle faccende altrui e li avrebbe resi indipendenti dai fratelli per la loro sussistenza 1Tessalonicesi 4:11-12. Aveva perfino esortato la chiesa ad ammonire i disordinati 1Tessalonicesi 5:14; ma pare che il male, invece di sparire, fosse peggiorato in seguito alla erronea credenza diffusasi nella chiesa che il giorno del Signore fosse imminente. Informato di questo, Paolo ritorna sull'argomento per insistere sul dovere del lavoro per tutti e dare ingiunzioni più severe circa i disordinati. Ora, fratelli, vi ordiniamo, nel nome del Signor Gesù Cristo di allontanarvi da ogni fratello che tiene una condotta disordinata e non conforme all'insegnamento che avete ricevuto da noi. L'apostolo ha espresso in 2Tessalonicesi 3:4 la fiducia che i Tessalonicesi si mostrerebbero ubbidienti alle sue ingiunzioni, e viene subito a formulare quella che gli sta più a cuore, dandole tutta la solennità possibile col ricordare che non di sua personale autorità, ma come ambasciatore che parla nel nome del Signore della Chiesa, egli trasmette loro quest'ordine. Non essendo state sufficienti le esortazioni a correggere gli scioperati, egli prescrive alla maggioranza sana della chiesa di ritrarsi da ogni fratello che cammina disordinatamente. Il ritrarsi, l'allontanarsi, implica la rottura quasi completa delle relazioni amichevoli, fraterne, cordiali. Lo scopo cui mira una siffatta rottura è indicato in 2Tessalonicesi 3:14: «affinchè ne provi vergogna». La condotta disordinata che l'apostolo ha in vista qui è quella descritta più oltre in 2Tessalonicesi 3:11: è la vita oziosa che menavano alcuni sotto pretesto religioso. Questo non era conforme alla paradosis, vedi 2Tessalonicesi 2:15; all'insegnamento orale o scritto dato ai Tessalonicesi da Paolo, e confermato dal suo esempio. Invece dell'avete ricevuto da noi del codice vaticano, altri antichi manoscritti ((alef) A D) seguiti dal Tischendorf e dallo Hort portano: che essi hanno ricevuto. Il plurale si riferirebbe al collettivo «ogni fratello». All'insegnamento esplicito dato sul dovere morale del lavoro, Paolo allude pure in 2Tessalonicesi 3:10. Riferimenti incrociati:2Tessalonicesi 3:61Co 5:4; 2Co 2:10; Ef 4:17; Col 3:17; 1Te 4:1; 1Ti 5:21; 6:13,14; 2Ti 4:1 Dimensione testo: |