3Giovanni 1

Questa epistola è indirizzata a un gentile convertito. Lo scopo è quello di lodare la sua fermezza nella fede e la sua ospitalità, soprattutto nei confronti dei ministri di Cristo.

Capitolo 1

L'apostolo elogia Gaio per la sua pietà e ospitalità 3G 1-8

Lo mette in guardia dallo schierarsi con Diotrefe, che era uno spirito turbolento; ma raccomanda Demetrio come uomo di eccellente carattere 3G 9-12

Spera di vedere presto Gaio 3G 13-14

Versetti 1-8

Chi è amato da Cristo, amerà i fratelli per amor suo. La prosperità dell'anima è la più grande benedizione al di qua del cielo. La grazia e la salute sono compagni di vita. La grazia impiegherà la salute. Un'anima ricca può essere ospitata in un corpo debole; e la grazia deve essere esercitata nel sottomettersi a tale condizione. Ma possiamo desiderare e pregare che coloro che hanno un'anima prospera abbiano anche un corpo sano; che la loro grazia possa risplendere dove c'è ancora più spazio per l'attività. Quanti professori ci sono per i quali le parole dell'apostolo devono essere invertite, e noi dobbiamo ardentemente augurarci e pregare che le loro anime prosperino, come la loro salute e le loro circostanze! La vera fede opera con l'amore. Chi riceve il bene è tenuto a darne notizia; non può non testimoniare alla Chiesa ciò che ha trovato e sentito. Gli uomini buoni si rallegrano della prosperità dell'anima altrui e sono lieti di sentir parlare della grazia e della bontà degli altri. E come è una gioia per i buoni genitori, sarà una gioia per i buoni ministri vedere il loro popolo abbellire la propria professione. Gaio trascurava le piccole differenze tra i cristiani seri e aiutava liberamente tutti coloro che portavano l'immagine e facevano l'opera di Cristo. Era retto in ciò che faceva, come un servo fedele. Le anime fedeli possono ascoltare le proprie lodi senza gonfiarsi; l'elogio di ciò che c'è di buono in loro, le pone ai piedi della croce di Cristo. I cristiani dovrebbero considerare non solo ciò che devono fare, ma anche ciò che possono fare; e dovrebbero compiere anche le azioni comuni della vita e della buona volontà, secondo un modello divino, servendo Dio e progettando la sua gloria. Coloro che fanno conoscere liberamente il Vangelo di Cristo, dovrebbero essere aiutati da altri a cui Dio dà i mezzi. Coloro che non possono proclamarlo da soli, possono comunque accogliere, aiutare e sostenere coloro che lo fanno.

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