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Commentario:Atti 18:28Riflessioni 1. Apollo è un esempio magnifico di quel che possa in un predicatore la combinazione dei doni naturali coi frutti della grazia. Apollo è eloquente Atti 18:24; è versatissimo nelle Scritture Atti 18:24; è istruito nella dottrina del Signore Atti 18:25; ha uno zelo ardente Atti 18:25; possiede una qualità che è tanto più bella quanto più è rara; è umile, cioè; non crede di saper tutto, ma è disposto ad imparare quel che non sa, senza badare alla condizione sociale di chi glielo insegna Atti 18:26. Apollo non possiede tutta quanta la verità; ma è fedele in quel che possiede. Egli è una di quelle "lampade ardenti e lucenti" Giovanni 5:35, che stanno alla porta della nuova economia, diffondono una luce vivida e chiara, e mostrano ai loro discepoli la porta che mena nella casa del Padre. 2. E com'è istruttivo il fatto di questi due operai, Aquila e Priscilla Atti 18:26, che metton dentro alle segrete o piuttosto "alle profonde cose di Dio" 1Corinzi 2:10 un uomo come Apollo, che, già tanto stimato nella sinagoga, avrà poi tanta influenza nella Chiesa di Cristo 1Corinzi 1:12; 3:22; 16:12! Chi conosce a fondo Gesù è atto ad impartire istruzione dottrinale anche ai più dotti del mondo, che ignorano o conoscono imperfettamente la via della salvazione. 3. Apollo fu di grande utilità ai credenti di Corinto Atti 18:27; ma Luca ha cura di dirci il segreto di cotesta utilità: fu per la grazia di Dio. Lo ricordino i predicatori "eloquenti", "versati nelle Scritture", "istruiti nella dottrina del Signore" e "pieni di zelo"; lo ricordino; i loro trionfi non si debbono alle loro doti ed alle loro qualità; si debbon tutti alla grazia di Dio. Riferimenti incrociati:Atti 18:28At 18:5,25; 9:22; 17:3; 26:22,23; Lu 24:27,44; 1Co 15:3,4; Eb 7:1-10:39 Dimensione testo: |