Nuova Riveduta:

Atti 16:36

Il carceriere riferì a Paolo queste parole, dicendo: «I pretori hanno mandato a dire che siate rimessi in libertà; or dunque uscite, e andate in pace».

C.E.I.:

Atti 16:36

Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: «I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace».

Nuova Diodati:

Atti 16:36

E il carceriere riferì a Paolo queste parole: «I pretori hanno mandato a dire che siate lasciati liberi; quindi uscite e andate in pace».

Riveduta:

Atti 16:36

E il carceriere riferì a Paolo queste parole, dicendo: I pretori hanno mandato a mettervi in libertà; or dunque uscite, e andatevene in pace.

Diodati:

Atti 16:36

E il carceriere rapportò a Paolo queste parole, dicendo: I pretori hanno mandato a dire che siate liberati; ora dunque uscite, e andatevene in pace.

Commentario abbreviato:

Atti 16:36

35 Versetti 35-40

Paolo, pur essendo disposto a soffrire per la causa di Cristo e senza alcun desiderio di vendicarsi, non scelse di andarsene con l'accusa di aver meritato una punizione ingiusta, e quindi chiese di essere congedato in modo onorevole. Non si trattava di un mero punto d'onore per l'apostolo, ma di giustizia, e non tanto verso se stesso quanto verso la sua causa. E quando vengono fatte le dovute scuse, i cristiani non dovrebbero mai esprimere rabbia personale, né insistere troppo rigidamente sulle ammissioni personali. Il Signore li renderà più che vincitori in ogni conflitto; invece di essere abbattuti dalle loro sofferenze, diventeranno consolatori dei loro fratelli.

Riferimenti incrociati:

Atti 16:36

At 15:33; Eso 4:18; Giudic 18:6; 1Sa 1:17; 20:42; 25:35; 29:7; 2Re 5:19; Mar 5:34; Giov 14:27

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