Nuova Riveduta:

Esodo 15:27

Poi giunsero a Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono lì presso le acque.

C.E.I.:

Esodo 15:27

Poi arrivarono a Elim, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l'acqua.

Nuova Diodati:

Esodo 15:27

Giunsero quindi ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e vi si accamparono presso le acque.

La Parola è Vita:

Esodo 15:27

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 15:27

Poi giunsero ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono quivi presso le acque.

Diodati:

Esodo 15:27

Poi vennero in Elim, e quivi erano dodici fontane d'acqua, e settanta palme; e si accamparono quivi presso all'acque.

Commentario abbreviato:

Esodo 15:27

22 Versetti 22-27

Nel deserto di Sur gli Israeliti non avevano acqua. A Mara essi ebbero acqua, ma era talmente amara da non poterne bere. Dio può rendere amaro quello da cui speriamo dolcezza e in questo modo fa spesso nel deserto di questo mondo, in modo che le nostre speranza disilluse dalle creature possono condurci al Creatore, nel cui favore può esserci il conforto vero. Per questa prova il popolo si irritò e litigò con Mosè. Gli ipocriti possono mostrare alti sentimenti e apparire sinceri nelle pratiche religiose, ma nell'ora della tentazione cadono. Anche i credenti veri, durante le prove dure, saranno tentati di lasciar perdere, diffideranno e mormoreranno. Ma in ogni prova noi dovremmo gettare la nostra attenzione sul Signore e effondere i nostri cuori davanti a Lui. Comprenderemo allora che una volontà arrendevole, una coscienza pacifica e il conforti dello Spirito Santo renderanno la prova amara più tollerabile e veramente meno gravosa. Mosè fece quello che il popolo aveva trascurato di fare, egli pianse al Signore. E Dio l'ascoltò amorevolmente. Egli diresse Mosè verso un legno che doveva gettare nelle acque e immediatamente, esse furono rese dolci. Alcune vedono in questo bastone un esempio della croce di Cristo, che addolcisce le acque amare dell'afflizione per tutti i fedeli e permette loro di rallegrarsi nelle tribolazioni. Ma un Israelita ribelle non è tanto meglio di un egiziano ribelle. La minaccia è solo implicita mentre la promessa è chiara. Dio è il grande medico. Se siamo mantenuti in buona salute, è a Lui che si deve; se siamo guariti, è Lui che lo permette . Egli è la nostra vita e la durata dei nostri giorni. Non dimentichiamo che saremo al riparo dalla distruzione e salvati dai nostri nemici se saremo i servi del Signore. A Elim essi ebbero buona acqua e a sufficienza. Sebbene Dio ordini, per un certo tempo, alla sua gente di accamparsi presso le acque amare di Mara, non sarà sempre così. Non veniamo meno perciò nelle tribolazioni.

Riferimenti incrociati:

Esodo 15:27

Nu 33:9; Is 12:3; Ez 47:12; Ap 7:17; 22:2

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