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Commentario:Filippesi 3:3Poichè siam noi i circoncisi; noi, il cui culto è nello Spirito di Dio; che ci gloriamo in Cristo Gesù, e che non confidiamo nella carne. La loro è circoncision della carne soltanto; la nostra è circoncisione del cuore (Cfr. Romani 2:25-29; Efesini 2:11; Colossesi 2:11; cfr. Levitico 26:41; Deuteronomio 10:16; 30.6; Geremia 6:10; 9:25-26; Ezechiele 44:7). E la prova che la nostra è la vera circoncisione del cuore, eccola: Il nostro culto non è nè il culto rigido e formalistico dell'Israele secondo la carne, nè il culto meschino e bigotto di quei «mutilati» là, ma è un culto ispirato dallo Spirito di Dio e quindi, pieno di lode, di espansione, di gratitudine, di vita; noi non ci gloriamo in noi stessi, o in qualcosa di nostro; non nella circoncisione, non nel fatto che discendiam dai lombi d'Abramo, ma in Cristo Gesù ci gloriamo, ch'è l'unica sorgente di ogni vera giustizia (Cfr. Romani 2:17; 1Corinzi 1:31; 2Corinzi 10:17; Galati 6:14); e, finalmente, noi non confidiamo nella carne; non confidiamo, cioè, in quei privilegi esterni che quei giudaizzanti là vantano tanto, come se potessero di per sè assicurare o render più facile la salvazione. Carne, qui (Cfr. 2Corinzi 11:18; Galati 6:13-14), equivale alla somma di tutti i privilegi esterni fuori di Cristo; osservanze legali, circoncisione, discendenza da Abramo, prescrizioni rituali senza spirito di fede e di assoluta filiale sottomissione a Dio, e tutto quanto riassunto da Paolo in una parola: carne. Riferimenti incrociati:Filippesi 3:3Ge 17:5-11; De 10:16; 30:6; Ger 4:4; 9:26; Rom 2:25-29; 4:11,12; Col 2:11 Dimensione testo: |