Nuova Riveduta:

Genesi 24:37

Il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: "Non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, nel paese dei quali abito;

C.E.I.:

Genesi 24:37

E il mio padrone mi ha fatto giurare: Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,

Nuova Diodati:

Genesi 24:37

E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: "Non prenderai per mio figlio una moglie tra i figli dei Cananei, nel paese dei quali dimoro;

La Parola è Vita:

Genesi 24:37

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 24:37

E il mio signore m'ha fatto giurare, dicendo: - Non prenderai come moglie per il mio figliuolo alcuna delle figlie de' Cananei, nel paese de' quali dimoro;

Diodati:

Genesi 24:37

E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: Non prender moglie al mio figliuolo delle figliuole de' Cananei, nel cui paese io dimoro.

Commentario abbreviato:

Genesi 24:37

29 Versetti 29-53

La preparazione del matrimonio tra Isacco e Rebecca è stato dettagliatamente descritta. Notiamo la provvidenza di Dio negli eventi comuni della vita umana e nell'esercizio della prudenza e delle altre grazie. Labano parlò al servo di Abraamo, ma non lo fece finché egli non vide l'orecchino e il braccialetto nelle mani di sua sorella. Conosciamo il carattere di Labano, la sua condotta successiva e si può pensare che egli lo abbia generosamente intrattenuto perché sperava di potere essere da lui ben ricompensato. Il servo era intento però nello svolgimento dei suoi compiti. Sebbene fosse in viaggio e capitato in una casa ospitale, egli non avrebbe mangiato finché non avesse terminato il suo compito. Lavorare per il raggiungimento di fini onesti e santi, sia per Dio che per gli uomini, dovrebbe essere da noi preferito al cibo: la carne e la bevanda del nostro Salvatore furono fare la volontà di Dio, Giov. 4:34. Il servo riferì a Labano il compito che il suo padrone gli aveva affidato e le motivazioni e collegando quel che era avvenuto alla ulteriore proposta vide la dimostrazione del dito di Dio in esso. Quegli eventi che possono sembrarci frutto di una scelta, del caso o della fortuna, non accadono senza Dio. Questo non ci impedisce, ma anzi piuttosto ci incoraggia ad usare tutti i mezzi leciti per raggiungere i nostri buoni fini. Essi liberamente e allegramente condivisero la proposta e ogni cosa risulta essere buona quando proviene dal Signore. Il servo di Abramo riconobbe con gratitudine il buon successo che egli aveva ottenuto. Egli era un uomo umile e gli umili non si vergognano in tutte le situazioni della vita che possono accadere. Tutte le nostre preoccupazioni temporali sono dolci se viste alla luce della fede.

Riferimenti incrociati:

Genesi 24:37

Ge 24:2-9; 6:2; 27:46; Esd 9:1-3

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