Nuova Riveduta:

Genesi 41:24

Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non c'è stato nessuno che abbia saputo spiegarmelo».

C.E.I.:

Genesi 41:24

Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho detto agli indovini, ma nessuno mi dà la spiegazione».

Nuova Diodati:

Genesi 41:24

Quindi le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non vi è stato alcuno capace di darmi una spiegazione».

La Parola è Vita:

Genesi 41:24

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 41:24

E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai magi; ma non c'è stato alcuno che abbia saputo spiegarmelo'.

Diodati:

Genesi 41:24

E le spighe minute tranghiottirono le sette spighe belle. Or io ho detti questi sogni a' Magi; ma non vi è stato alcuno che me li abbia saputi dichiarare.

Commentario abbreviato:

Genesi 41:24

9 Versetti 9-32

I tempi di Dio per l'allargamento del suo popolo sono i tempi più adatti. Se il capo coppiere avesse fatto liberare Giuseppe dalla prigione, probabilmente egli sarebbe ritornato in Palestina. Pertanto egli non avrebbe avuto, né lui stesso né la sua famiglia, quella benedizione che ebbe in seguito, quando si presentò a Faraone per dare gloria a Dio. Faraone sognò di essere sulla riva del fiume Nilo e vide le vacche, sia quelle grasse che quelle magre, venire fuori dal fiume. L'Egitto non ebbe più pioggia e la piena del fiume dipendeva dal traboccare del fiume Nilo. Vedete in quanti modi la provvidenza dispensa i suoi regali e come la nostra dipendenza perdura ancora da questa Prima Causa che rende ogni creatura ciò che essa è per noi, sia essa pioggia o fiume. Vedete a quali cambiamenti sono soggetti gli agi di questa vita. Non possiamo essere sicuri che domani sarà come questo giorno o l'anno prossimo come questo corrente. Dobbiamo imparare a volere, come pure a governare l'abbondanza. Fate attenzione alla bontà di Dio per l'invio dei sette anni di abbondanza prima di quelli della carestia per fare provviste. I prodotti della terra sono talvolta più abbondanti e talvolta meno, ciò nonostante consideriamo positivi l'uno e l'altro: colui che raccoglie molto non ha in eccesso e colui che raccoglie poco non manca di nulla, Es. 16:18. E vedete la natura temporanea dei godimenti terreni. I grandi raccolti degli anni di abbondanza sono veramente persi e inghiottiti dagli anni di carestia e quello che sembrava moltissimo serve solo per mantenere la gente in vita. C'è del pane che dura per la vita eterna che è degno di essere sudato. Coloro che fanno delle cose di questo mondo le loro buone cose troveranno poco piacere nel ricordare che li hanno già goduti.

Riferimenti incrociati:

Genesi 41:24

Ge 41:8; Eso 8:19; Dan 4:7

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