Nuova Riveduta:

Genesi 42:32

siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non è più, e il più giovane è oggi con nostro padre nel paese di Canaan".

C.E.I.:

Genesi 42:32

Noi siamo dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'è più e il più giovane è ora presso nostro padre nel paese di Canaan.

Nuova Diodati:

Genesi 42:32

siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non è più, e il più giovane è oggi con nostro padre nel paese di Canaan".

La Parola è Vita:

Genesi 42:32

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 42:32

siamo dodici fratelli, figliuoli di nostro padre; uno non è più, e il più giovine è oggi con nostro padre nel paese di Canaan.

Diodati:

Genesi 42:32

Noi eravamo dodici fratelli, figliuoli di nostro padre, e l'uno non è più; e il minore è oggi con nostro padre, nel paese di Canaan.

Commentario abbreviato:

Genesi 42:32

29 Versetti 29-38

C'è qui il racconto che i figli di Giacobbe fecero al loro padre. Rattristarono di nuovo quel buon uomo. Anche il denaro che Giuseppe restituì loro, per amore di suo padre, lo spaventò. Egli fece ricadere la colpa sui suoi figli: conoscendoli, temette che provocarono gli egiziani portando a casa il denaro con la frode. Giacobbe diffidava in verità dei suoi figli, ricordandosi che non vide più Giuseppe dall'ultima volta che fu con loro. È una brutta cosa quando in una famiglia i figli si comportano così male verso i loro genitori fino a indurli a non avere più fiducia in loro. Giacobbe perse le speranze verso Giuseppe e adesso pure Simeone e Beniamino erano in pericolo. Per questo dice: "Tutto è contro di me". Ma ha pure provato che tutto fu in suo favore, quando esso contribuiva al bene suo e al bene della sua famiglia. Noi spesso pensiamo che sia contro di noi ciò che invece è veramente per noi. Siamo afflitti nel corpo, nelle proprietà, nel nome e nei nostri rapporti e pensiamo che tutto sia contro noi, mentre serve ad essere veramente un peso che si trasformerà in gloria. Il Signore Gesù nasconde così se stesso e il suo favore, rimproverando e castigando in questo modo quelli che ama. Per correggerci e umiliarci egli spezzerà la stoltezza e piegherà l'orgoglio del nostro cuore per indurci al pentimento. Ancora prima che i peccatori lo riconoscano completamente e sappiano quanto Egli è buono, Egli li mette alla prova nei loro beni e scuote le loro anime per farli tendere a Lui. Che possa essere così, non cedendo mai allo scoraggiamento ed essendo determinati a non cercare alcun altro rifugio se non Lui, umiliandoci sempre più sotto la sua mano potente. A tempo debito egli risponderà alle nostre preghiere e farà per noi molto più di quanto possiamo aspettarci.

Riferimenti incrociati:

Genesi 42:32

Ge 42:13

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