Nuova Riveduta:

Genesi 2:15-17

15 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».

Genesi 3:1-7

Il peccato di Adamo e la prima promessa
Mt 4:1-11 (2Co 11:3; 1Ti 2:14) Mt 6:13
1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

Gm 1:13-15 (Ro 5:12-21; 8:20-22)
7 Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture.

Romani 5:12-19

Il peccato e la grazia
1Co 15:21-22, 45-49, 56-57; Ro 6:23
12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. 14 Eppure la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. 15 Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. 16 Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. 17 Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. 18 Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. 19 Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

Tentazione di Gesù
=(Mr 1:12-13; Lu 4:1-13) Ge 3:1-6 (Sl 27:2; Eb 4:15) 1Gv 2:16
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».
5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:
"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,
ed essi ti porteranno sulle loro mani,
perché tu non urti con il piede contro una pietra
"».
7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"».
8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"».
11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.

Salmi 32

La felicità del peccatore perdonato
2S 12:13 (Sl 6; 51; 130) Ro 4:6-8; Is 55:6-9
1 Di Davide. Cantico.
Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata,
e il cui peccato è coperto!
2 Beato l'uomo a cui il SIGNORE non imputa l'iniquità
e nel cui spirito non c'è inganno!
3 Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano
tra i lamenti che facevo tutto il giorno.
4 Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me,
il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate. [Pausa]
5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato,
non ho taciuto la mia iniquità.
Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE»,
e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. [Pausa]
6 Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato;
e qualora straripino le grandi acque,
esse, per certo, non giungeranno fino a lui.
7 Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità,
tu mi circonderai di canti di liberazione. [Pausa]
8 Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare;
io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te.
9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto,
la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia,
altrimenti non ti si avvicinano!
10 Molti dolori subirà l'empio;
ma chi confida nel SIGNORE sarà circondato dalla sua grazia.
11 Rallegratevi nel SIGNORE ed esultate, o giusti!
Gioite, voi tutti che siete retti di cuore!

C.E.I.:

Genesi 2:15-17

15 Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».

Genesi 3:1-7

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Romani 5:12-19

12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. 13 Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, 14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. 16 E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione. 17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. 19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. 3 Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
».
5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio 6 e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede
».
7 Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo».
8 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: 9 «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 10 Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto
».
11 Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

Salmi 32

1 Esultate, giusti, nel Signore;
ai retti si addice la lode.
2 Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
3 Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
4 Poiché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
5 Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
6 Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
7 Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
8 Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
9 perché egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste.
10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
11 Ma il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
12 Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
13 Il Signore guarda dal cielo,
egli vede tutti gli uomini.
14 Dal luogo della sua dimora
scruta tutti gli abitanti della terra,
15 lui che, solo, ha plasmato il loro cuore
e comprende tutte le loro opere.
16 Il re non si salva per un forte esercito
né il prode per il suo grande vigore.
17 Il cavallo non giova per la vittoria,
con tutta la sua forza non potrà salvare.
18 Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
19 per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
20 L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
21 In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome.
22 Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.

Nuova Diodati:

Genesi 2:15-17

15 L'Eterno DIO prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 E l'Eterno DIO comandò l'uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino; 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai».

Genesi 3:1-7

Il peccato di Adamo e la prima promessa
1 Or il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l'Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino"?». 2 E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 4 Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».

Caduta dell'uomo
6 E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. 7 Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; così cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi.

Romani 5:12-19

Morte in Adamo, vita in Cristo
12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato; 13 perché, fino a che fu promulgata la legge, il peccato era nel mondo; ora il peccato non è imputato se non vi è legge; 14 ma la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, che è figura di colui che doveva venire. 15 La grazia però non è come la trasgressione; se infatti per la trasgressione di uno solo quei molti sono morti, molto più la grazia di Dio e il dono per la grazia di un uomo, Gesù Cristo, hanno abbondato verso molti altri. 16 Riguardo al dono, non è avvenuto come per quell'uno che ha peccato, perché il giudizio produsse la condanna da una sola trasgressione, ma la grazia produsse la giustificazione da molte trasgressioni. 17 Infatti, se per la trasgressione di quell'uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, molto di più coloro che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno, che è Gesù Cristo. 18 Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita. 19 Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

La tentazione di Gesù
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 Ora il tentatore, accostandosi, gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». 4 Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio"». 5 Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, lo pose sull'orlo del tempio 6 e gli disse: «Se sei il Figlio di Dio, gettati giù, perché sta scritto: "Egli darà ordine ai suoi angeli riguardo a te; ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché non urti col tuo piede in alcuna pietra"». 7 Gesù gli disse: «Sta anche scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 8 Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, 9 e gli disse: «Io ti darò tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"». 11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli gli si accostarono e lo servivano.

Salmi 32

Felicità del peccatore perdonato
1 [Di Davide. Cantico.] Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquità, e nel cui spirito non c'è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all'arsura d'estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. (Sela) 6 Perciò ogni uomo pio t'invocherà nel tempo che puoi essere trovato; anche se le grandi acque dovessero straripare, esse non giungeranno fino a lui. 7 Tu sei il mio luogo di rifugio, tu mi preserverai dall'avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela) 8 Io ti ammaestrerò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò il mio occhio su di te. 9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, e la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti si avvicinano. 10 Molti sono i dolori dell'empio, ma chi confida nell'Eterno sarà circondato dalla sua benignità. 11 Rallegratevi nell'Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia, voi tutti, retti di cuore.

La Parola è Vita:

Genesi 2:15-17

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Genesi 3:1-7

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Romani 5:12-19

12 Quando Adamo peccò, il peccato entrò in tutta la razza umana. Il peccato di Adamo seminò la morte per tutto il mondo, e da allora ogni cosa incominciò ad invecchiare e a morire, perché tutti peccarono. 13 Anche prima che Mosè ricevesse le leggi di Dio, la gente del mondo peccava, ma Dio non la giudicava colpevole, proprio perché non aveva ancora dato delle leggi da osservare.
14 Nonostante ciò, tutti, dai tempi di Adamo fino a Mosè, morirono, ma non a causa dei loro peccati, visto che non avevano disobbedito, come aveva fatto Adamo, ad alcun ordine di Dio. (La loro morte fu causata, invece, dal fatto che, quando Adamo peccò, noi tutti fummo dichiarati colpevoli insieme a lui).
Che contrasto fra Adamo e Cristo, che doveva venire! 15 E che differenza fra il peccato dell'uomo e la grazia di Dio!
Perché, se in seguito al peccato di un solo uomo, Adamo, tutti gli altri furono colpiti dalla morte, sempre per mezzo di un unico uomo, Gesù Cristo, Dio ci ha dato in abbondanza la sua grazia e il perdono per tutti. 16 Quindi, il dono di Dio ha l'effetto inverso del peccato di Adamo: la condanna di quell'unico peccato è stata la pena di morte per tutti, mentre il dono di Dio, togliendo molti peccati gratuitamente, ci rende giusti ai suoi occhi. 17 Il peccato di quell'uomo, Adamo, fece sì che la morte regnasse su tutto; ma tutti quelli che accettano il dono del perdono di Dio e la sua assoluzione, parteciperanno al regno e alla vita, unicamente per mezzo di Gesù Cristo. 18 In breve, dunque: come il peccato di un solo uomo, Adamo, ha causato la condanna per tutti gli uomini, così l'opera di un solo uomo, Gesù Cristo, ha reso giusti gli uomini davanti a Dio, perché possano avere la vita eterna. 19 Per la disubbidienza di un solo uomo, Adamo, tutti risultarono peccatori, mentre per l'ubbidienza di un solo uomo, Cristo, molti saranno accettati da Dio come giusti.

Matteo 4:1-11

Le tentazioni di Gesù.
1 Poi Gesù fu condotto nel deserto dallo Spirito Santo, per essere tentato da Satana. 2 Dopo un digiuno di quaranta giorni e quaranta notti in cui non mangiò niente ebbe una gran fame.
3 Allora il diavolo tentatore lo sfidò:
«Dato che tu sei il Figlio di Dio, cambia queste pietre in filoni di pane», insinuò.
4 Ma Gesù gli disse: «No! Perché le Scritture ci dicono che non è il pane che nutre l'anima dell'uomo, ma è l'obbedienza ad ogni parola di Dio ciò di cui abbiamo bisogno».
5 Allora il diavolo tentatore lo portò a Gerusalemme sul tetto del tempio. 6 «Poiché tu sei il Figlio di Dio, salta!» gli disse, «perché le Scritture dichiarano: "Egli ordinerà ai suoi angeli di proteggerti ovunque andrai: ti porteranno in palmo di mano in modo che tu in nessun sasso possa inciampare"».
7 Ma Gesù replicò: «Nelle Scritture è anche detto di non tentare il Signore con stupide prove!»
8 Poi Satana lo portò sulla cima di una montagna altissima e gli mostrò tutte le nazioni del mondo e la loro gloria. 9 «Le darò tutte a te», disse, «soltanto se tu t'inginocchierai per adorarmi».
10 «Vattene di qui, Satana!» disse Gesù, «Le Scritture dicono: "Adora solo il Signore, Dio tuo. Ed ubbidisci soltanto a lui!"»
11 Allora Satana se ne andò e vennero gli angeli a prendersi cura di Gesù.

Gesù comincia a predicare.

Salmi 32

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 2:15-17

15 L'Eterno Iddio prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino d'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: 'Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; 17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai'.

Genesi 3:1-7

Il peccato d'Adamo e la prima promessa
1 Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: 'Come! Iddio v'ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?' 2 E la donna rispose al serpente: 'Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero ch'è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire'. 4 E il serpente disse alla donna: 'No, non morrete affatto; 5 ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male'. 6 E la donna vide che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, ch'era bello a vedere, e che l'albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch'era con lei, ed egli ne mangiò. 7 Allora si apersero gli occhi ad ambedue e s'accorsero ch'erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.

Romani 5:12-19

Il peccato e la grazia. I due Adami
12 Perciò, siccome per mezzo d'un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v'è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo; ma il peccato non è imputato quando non v'è legge. 14 Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avean peccato con una trasgressione simile a quella d'Adamo, il quale è il tipo di colui che dovea venire. 15 Però, la grazia non è come il fallo. Perché se per il fallo di quell'uno i molti sono morti, molto più la grazia di Dio e il dono fattoci dalla grazia dell'unico uomo Gesù Cristo, hanno abbondato verso i molti. 16 E riguardo al dono non avviene quel che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; poiché il giudizio da un unico fallo ha fatto capo alla condanna; mentre la grazia, da molti falli, ha fatto capo alla giustificazione. 17 Perché, se per il fallo di quell'uno la morte ha regnato mediante quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. 18 - Come dunque con un sol fallo la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così, con un solo atto di giustizia la giustificazione che dà vita s'è estesa a tutti gli uomini. 19 Poiché, siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'ubbidienza d'un solo, i molti saran costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

La tentazione di Gesù
(Marco 1:12,13; Luca 4:1-13)
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengan pani. 4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio. 5 Allora il diavolo lo menò seco nella santa città e lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: Egli darà ordine ai suoi angeli intorno a te, ed essi ti porteranno sulle loro mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra. 7 Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 8 Di nuovo il diavolo lo menò seco sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli disse: 9 Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori. 10 Allora Gesù gli disse: Va', Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. 11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano.

Salmi 32

1 Di Davide. Cantico.
Beato colui la cui trasgressione è rimessa
e il cui peccato è coperto!
2 Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquità
e nel cui spirito non è frode alcuna!
3 Mentr'io mi son taciuto le mie ossa si son consumate
pel ruggire ch'io facevo tutto il giorno.
4 Poiché giorno e notte la tua mano s'aggravava su me,
il mio succo vitale s'era mutato come per arsura d'estate. Sela.
5 Io t'ho dichiarato il mio peccato,
non ho coperta la mia iniquità.
Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno;
e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. Sela.
6 Perciò ogni uomo pio t'invochi nel tempo che puoi esser trovato;
e quando straripino le grandi acque,
esse, per certo, non giungeranno fino a lui.
7 Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai da distretta,
tu mi circonderai di canti di liberazione. Sela.
8 Io t'ammaestrerò e t'insegnerò la via
per la quale devi camminare;
io ti consiglierò e avrò gli occhi su te.
9 Non siate come il cavallo
e come il mulo che non hanno intelletto,
la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia,
altrimenti non ti s'accostano!
10 Molti dolori aspettano l'empio;
ma chi confida nell'Eterno, la sua grazia lo circonderà.
11 Rallegratevi nell'Eterno, e fate festa, o giusti!
Giubilate voi tutti che siete diritti di cuore!

Diodati:

Genesi 2:15-17

15 Il Signore Iddio adunque prese l'uomo, e lo pose nel giardino di Eden, per lavorarlo, e per guardarlo.
16 E il Signore Iddio comandò all'uomo, dicendo: Mangia pur d'ogni albero del giardino. 17 Ma non mangiar dell'albero della conoscenza del bene e del male; perciocchè, nel giorno che tu ne mangerai per certo tu morrai.

Genesi 3:1-7

1 OR il serpente era astuto più che qualunque altra bestia della campagna, che il Signore Iddio avesse fatta. Ed esso disse alla donna: Ha pure Iddio detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino? 2 E la donna disse al serpente: Noi possiamo mangiare del frutto degli alberi del giardino. 3 Ma del frutto dell'albero, ch'è in mezzo del giardino, Iddio ha detto: Non ne mangiate, e nol toccate, chè non muoiate. 4 E il serpente disse alla donna: Voi non morreste punto. 5 Ma Iddio sa che, nel giorno che voi ne mangereste, i vostri occhi si aprirebbero; onde sareste come dii, avendo conoscenza del bene e del male.
6 La donna adunque, veggendo che il frutto dell'albero era buono a mangiare, e ch'era dilettevole a vedere e che l'albero era desiderabile per avere intelletto, prese del frutto, e ne mangiò, e ne diede ancora al suo marito, acciocchè ne mangiasse seco. Ed egli ne mangiò. 7 Allora gli occhi di amendue loro si apersero, e conobbero ch'erano ignudi; onde cucirono insieme delle foglie di fico, e se ne fecero delle coperte da cignersi attorno.

Romani 5:12-19

12 PERCIÒ, siccome per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato; 13 (perciocchè fino alla legge il peccato era nel mondo; or il peccato non è imputato, se non vi è legge; 14 nondimeno la morte regnò da Adamo infino a Mosè, eziandio sopra coloro che non aveano peccato alla somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che dovea venire. 15 Ma pure la grazia non è come l'offesa; perciocchè, se per l'offesa dell'uno que' molti son morti, molto più è abbondata inverso quegli altri molti la grazia di Dio, e il dono, per la grazia dell'un uomo Gesù Cristo. 16 Ed anche non è il dono come ciò ch'è venuto per l'uno che ha peccato; perciocchè il giudicio è di una offesa a condannazione; ma la grazia è di molte offese a giustizia. 17 Perciocchè, se, per l'offesa di quell'uno, la morte ha regnato per esso uno; molto maggiormente coloro che ricevono l'abbondanza della grazia, e del dono della giustizia, regneranno in vita, per l'uno, che è Gesù Cristo). 18 Siccome adunque per una offesa il giudicio è passato a tutti gli uomini, in condannazione, così ancora per un atto di giustizia la grazia è passata a tutti gli uomini, in giustificazione di vita. 19 Perciocchè, siccome per la disubbidienza dell'un uomo que' molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza dell'uno quegli altri molti saranno costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

1 ALLORA Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni, e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, accostatoglisi, disse: Se pur tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengano pani. 4 Ma egli, rispondendo, disse: Egli è scritto: L'uomo non vive di pan solo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio. 5 Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, e lo pose sopra l'orlo del tetto del tempio. 6 E gli disse: Se pur sei Figliuol di Dio, gettati giù; perciocchè egli è scritto: Egli darà ordine a' suoi angeli intorno a te; ed essi ti torranno nelle lor mani, che talora tu non t'intoppi del piè in alcuna pietra. 7 Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 8 Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo, e la lor gloria, e gli disse: 9 Io ti darò tutte queste cose, se, gettandoti in terra, tu mi adori. 10 Allora Gesù gli disse: Va', Satana; poichè egli è scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e servi a lui solo. 11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco, degli angeli vennero a lui, e gli ministravano.

Salmi 32

1 <<Maschil di Davide.>>
BEATO colui la cui trasgressione è rimessa, E il cui peccato è coperto! 2 Beato l'uomo a cui il Signore non imputa iniquità, E nel cui spirito non vi è frode alcuna! 3 Mentre io mi son taciuto, le mie ossa si sono invecchiate, Nel mio ruggire di tutto dì. 4 Perciocchè giorno e notte la tua mano era aggravata sopra me, L'umor mio era divenuto simile ad arsure di state. (Sela.) 5 Io ti ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquità, Io ho detto: Io confesserò le mie trasgressioni al Signore; E tu hai rimessa l'iniquità del mio peccato. (Sela.) 6 Perciò ogni uomo pio ti farà orazione Nel tempo che tu puoi esser trovato; Nel tempo di diluvio di grandi acque, esse non pur perverranno a lui.
7 Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai di distretta, Tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela.) 8 Io voglio ammaestrarti ed insegnarti la via, Per la quale devi camminare; E consigliarti, avendo l'occhio sopra te. 9 Non siate come il cavallo, come il mulo, che sono senza intelletto; La cui bocca conviene frenare con morso e con freno, Altrimente non si accosterebbero a te. 10 Molti dolori avverranno all'empio; Ma benignità intornierà colui che si confida nel Signore. 11 Rallegratevi nel Signore, e fate festa, o giusti; E giubilate, voi tutti che siete diritti di cuore.

Commentario abbreviato:

Genesi 2:15-17

15 Versetto 15

Dopo che Dio ebbe fatto Adamo, lo mise nel giardino, lasciando fuori ogni altra vanità. Solo Colui che ci ha fatti può renderci felici: Lui che è il Creatore dei nostri corpi e il Padre delle nostre anime e nessun altro se non Lui, può permettere completamente la felicità di entrambi. Anche in paradiso l'uomo doveva lavorare. Nessuno di noi è stato mandato nel mondo per essere sfaccendato. Egli, che ha fatto le nostre anime e i nostri corpi, ci ha dato anche qualcosa da fare: Egli, che ci ha dato questa terra come nostra abitazione, ci ha dato pure un lavoro. I figli e gli eredi del cielo, mentre sono in questo mondo, devono fare qualcosa su questa terra per impiegare parte del loro tempo e dei loro pensieri e se lo fanno con un occhio rivolto verso Dio, effettivamente lo servono tramite esso, come quando pregano in ginocchio. Osservate come il matrimonio sia una chiamata antica e onorata: era necessario anche in paradiso. Inoltre, c'è un piacere vero in questa chiamata di Dio. Adamo non poteva essere felice se fosse stato inattivo ed ancora dice la Parola di Dio che colui che non lavora non ha alcun diritto di mangiare, 2Tim. 3:10.

16 Versetti 16, 17

Non facciamo mai la nostra volontà se va contro la santa volontà di Dio. L'uomo non aveva solo la libertà di prendere i frutti del paradiso, ma la vita eterna gli veniva assicurata dalla sua ubbidienza. Dio scelse una prova per la sua ubbidienza. Per mezzo della trasgressione egli sarebbe stato privato del favore divino e il dispiacerlo avrebbe portato tutti i suoi terribili effetti con sé, cosicché egli sarebbe diventato responsabile del suo dolore, della sua malattia e della sua morte. Ma peggio ancora, egli avrebbe perduto l'immagine santa di Dio e tutti le benedizione che scaturivano da essa e avrebbe provato il tormento di passioni peccaminose e il terrore della vendetta del suo Creatore che sarebbe perdurato per sempre nella sua anima eterna. La prova della proibizione di mangiare del frutto di un albero particolare fu saggiamente adatta allo stato dei nostri progenitori. Nel loro stato di innocenza e separati da chiunque altro, quale opportunità e per mezzo di quale tentazione potevano cadere infrangendo uno qualunque dei dieci comandamenti? L'avvenimento prova che l'intera razza umana fu coinvolta nella prova e nella caduta dei nostri primi genitori. Argomentare contro queste cose significa lottare contro fatti incontestabili come la divina Rivelazione, infatti, l'uomo è peccaminoso e lo dimostra fin dalle sue prime azioni; anche in seguito dimostra che è subito pronto a commettere il male. Egli è la causa del dispiacere divino che lo ha esposto alla sofferenze e alla morte. Le Sacre Scritture parlano sempre dell'uomo e del suo carattere peccaminoso e di questo suo miserabile stato e queste cose sono vere per gli uomini di tutte le età e di tutte le nazioni.

Genesi 3:1-7

1 Capitolo 3

Il serpente inganna Eva Gen 3:1-5

Adamo ed Eva trasgrediscono il comando Divino e cadono in peccato e inisgrazia Gen 3:6-8

Dio invita Adamo ed Eva a rispondere Gen 3:9-13

Il serpente viene maledetto, la discendenza promessa Gen 3:14, 15

La punizione dell'umanità Gen 3:16-19

Il primo vestiario dell'umanità Gen 3:20, 21

Adamo ed Eva sono cacciati dal paradiso Gen 3:22-24

Versetti 1-5

Satana assalì i nostri progenitori per indurli a peccare e la tentazione si rivelò mortale per loro. Il tentatore era il demonio sotto la forma e l'aspetto di un serpente. Il piano di Satana era quello di indurre i nostri progenitori a peccare per separarli così tra loro e dal loro Dio. Quindi il demonio fu fin dall'inizio un assassino e il grande ingannatore. La persona tentata fu la donna: la tattica di Satana consistette nel discutere con lei quando la trovò da sola. Ci sono molte tentazioni in cui essere da soli è un grande svantaggio, ma la comunione dei santi ci dà molta forza e sicurezza. Satana fu avvantaggiato, inoltre, per averla trovata vicino all'albero proibito. Essi, che non avrebbero mai mangiato il frutto proibito, non dovevano nemmeno avvicinarsi all'albero proibito. Satana tentò Eva affinché, per mezzo suo, potesse tentare Adamo. Ed è una sua tattica tentare per mezzo di gente che non sospettiamo nemmeno e per mezzo di coloro che hanno maggior influenza su di noi. Satana chiese se era peccato o no mangiare di questo albero. Egli non manifestò apertamente i suoi progetti ma pose una domanda che sembrava innocente. Colei che doveva mettersi al sicuro, cominciò timidamente a parlare con il tentatore. Egli le presentò il comando divino come sbagliato e le parlò beffardamente. Il demonio, in quanto bugiardo, fu schernitore fin dal principio e gli schernitori sono suoi figli. È arte di Satana parlare della legge Divina come incerta o irragionevole e indurre così la gente a peccare. La nostra saggezza deve consistere nel mantenerci nella solida convinzione del comando di Dio e rispettarlo in sommo grado. Dio non dirà anche più tardi apertamente: "Tu non mentirai, né pronuncerai il mio nome invano, né sarai ubriaco, ecc."? Sì, certo che l'ha detto e questo è il bene per la mia anima e, per mezzo della sua grazia, mi atterrò fermamente a questo. La debolezza di Eva si manifestò nell'avventurarsi a discutere col serpente: ella avrebbe dovuto percepire nella sua domanda che non aveva buone intenzioni e perciò doveva fuggire. Satana insegna agli uomini prima a dubitare e quindi a negare. Il tentatore promise vantaggi dal loro cibarsi di questo frutto. Egli cercò di renderli insoddisfatti del loro stato presente, come se non fosse buono quel che avevano e doveva desiderare altro. Nessuna condizione porterà soddisfazione a meno che non sia la mente a convincersi. Egli li indusse a cercare qualcosa di meglio e cioè ad essere dei. Satana rovinò se stesso per tentare di essere simile all'Altissimo, e così cercò di infettare i nostri progenitori con lo stesso desiderio, in modo tale da rovinare anche loro. E ancora il demonio conduce la gente secondo il suo interesse, suggerendo loro pensieri sbagliati su Dio e la falsa speranza di ottenere vantaggi peccando. Pensiamo, quindi, sempre positivamente di Dio come il vero Bene, e pensiamo negativamente del peccato come il male peggiore, così resisteremo al demonio ed egli fuggirà da noi.

6 Versetti 6-8

Osservate i momenti della trasgressione: niente passi in avanti ma solo indietro verso la fossa. 1. Ella vide: molti peccati entrano tramite l'occhio. Non indugiamo mai su quello che ci può portare a concepire desideri pericolosi Mat. 5:28; 2. Ella prese: fu un suo proprio atto e una sua iniziativa. Satana può tentare, ma non può forzare; può convincere a buttarci giù ma egli non può buttarci giù Mat 4:6; 3. Ella mangiò: quando la donna guardò l'albero forse non intendeva prenderne i frutti o quando li prese, non intendeva mangiarne: ma non finì così, per cui è meglio bloccare i primi fomiti del peccato e farli passare prima di trovarsi immischiati in esso; 4. Ella lo diede pure a suo marito che era con lei: quelli che fanno il male cercano di attirare gli altri a fare lo stesso; 5. Ella ne mangiò: nel trascurare l'albero della vita, di cui gli era permesso mangiare, e mangiando dell'albero della conoscenza, che era proibito, Adamo dimostrò chiaramente un disprezzo di ciò che Dio gli diede e un desiderio per ciò che Dio non decise di dargli. Dio gli avrebbe dato tutto quello che piaceva all'uomo e ciò che lo poteva soddisfare veramente, ma il suo peccato fu, con una parola sola, disobbedienza, Ro 5:19; disobbedienza a un piano e a un facile e preciso comando. L'uomo non aveva alcuna natura corrotta che lo portasse a tradirlo ma pieno di libero arbitrio, non indebolito né danneggiato. L'uomo si rivoltò subito a Dio e condusse tutta la sua posterità nel peccato e nella rovina. Chi, quindi, può affermare che il peccato di Adamo è una cosa banale? Quando fu troppo tardi, Adamo ed Eva si resero conto della follia di aver mangiato il frutto proibito. Essi videro la felicità da cui decaddero e la miseria in cui caddero. Videro un Dio affettuoso provocato e la privazione della sua grazia e del suo favore. Vedete quale disonore e quale difficoltà è il peccato: porta scompiglio dovunque entra e distrugge ogni cosa buona. Prima o poi farà vergognare sia per la vergogna del pentimento vero che termina in gloria sia per la vergogna e per il disprezzo eterno per il quale il malvagio risorgerà nel grande giorno. Vedete qui la "normale" follia di coloro che peccano. Essi si curano maggiormente di salvare la loro faccia davanti agli uomini piuttosto che cercare il perdono da Dio. Le scuse che gli uomini danno per coprire e ridurre i loro peccati sono vane e frivole e anche con le cinture di foglie di fico essi non poterono migliorare la situazione. Ma ciò nonostante siamo sempre pronti a coprire le nostre colpe come Adamo. Prima di peccare essi gradivano le dolci visite di Dio con umile gioia; ma ora Egli faceva a loro terrore. Nessuna meraviglia se essi erano pure terrore a se stessi e pieni di confusione. Questo mostra la falsità del tentatore e le frodi delle sue tentazioni. Satana promise che essi sarebbero stati al sicuro ma adesso non la pensavano più così! Adamo ed Eva erano ora dei miserabili consolatori l'uno dell'altro!

Romani 5:12-19

12 Versetti 12-14

Il disegno di ciò che segue è chiaro. È quello di esaltare le nostre opinioni riguardo alle benedizioni che Cristo ci ha procurato, confrontandole con il male che è seguito alla caduta del nostro primo padre; e mostrando che queste benedizioni non solo si estendono alla rimozione di questi mali, ma vanno ben oltre. Peccando Adamo, la sua natura si è resa colpevole e corrotta, e così è accaduto ai suoi figli. Così in lui tutti hanno peccato. E la morte è dovuta al peccato, perché la morte è il salario del peccato. Allora entrò tutta la miseria che è il dovuto deserto del peccato: la morte temporale, spirituale ed eterna. Se Adamo non avesse peccato, non sarebbe morto; ma una sentenza di morte è stata emessa, come su un criminale; è passata attraverso tutti gli uomini, come una malattia infettiva a cui nessuno sfugge. A riprova della nostra unione con Adamo e della nostra partecipazione alla sua prima trasgressione, osserviamo che il peccato prevalse nel mondo per molte epoche prima della promulgazione della legge da parte di Mosè. E la morte regnò in quel lungo periodo non solo sugli adulti che peccavano volontariamente, ma anche su moltissimi bambini, il che dimostra che erano caduti in Adamo sotto la condanna e che il peccato di Adamo si estendeva a tutta la sua posterità. Egli era una figura o un tipo di colui che sarebbe venuto come garante di una nuova alleanza, per tutti coloro che sono legati a lui.

15 Versetti 15-19

Per il reato di un solo uomo, tutta l'umanità è esposta alla condanna eterna. Ma la grazia e la misericordia di Dio, e il dono gratuito della giustizia e della salvezza, avvengono per mezzo di Gesù Cristo, in quanto uomo; tuttavia il Signore dal cielo ha portato la moltitudine dei credenti in uno stato più sicuro ed elevato di quello da cui erano caduti in Adamo. Questo dono gratuito non li ha posti nuovamente in uno stato di prova, ma li ha fissati in uno stato di giustificazione, come sarebbe stato posto Adamo, se fosse rimasto in piedi. Nonostante le differenze, c'è una sorprendente somiglianza. Come per l'offesa di uno solo, il peccato e la morte hanno prevalso per la condanna di tutti gli uomini, così per la giustizia di uno solo, la grazia ha prevalso per la giustificazione di tutti coloro che sono legati a Cristo dalla fede. Per grazia di Dio, il dono della grazia è abbondato a molti per mezzo di Cristo; eppure molte persone scelgono di rimanere sotto il dominio del peccato e della morte, piuttosto che chiedere le benedizioni del regno della grazia. Ma Cristo non scaccerà in alcun modo coloro che sono disposti a venire a lui.

Matteo 4:1-11

Capitolo 4

La tentazione di Cristo Mt 4:1-11

L'apertura del ministero di Cristo in Galilea Mt 4:12-17

Chiamata di Simone e altri Mt 4:18-22

Gesù insegna e fa miracoli Mt 4:23-25

Versetti 1-11

Per quanto riguarda la tentazione di Cristo, osservate che subito dopo essere stato dichiarato Figlio di Dio e Salvatore del mondo, fu tentato; grandi privilegi e segni speciali del favore divino non assicurano a nessuno di essere tentato. Ma se lo Spirito Santo testimonia che siamo stati adottati come figli di Dio, questo risponderà a tutti i suggerimenti dello spirito maligno. Cristo era diretto al combattimento. Se presumiamo della nostra forza e tentiamo il diavolo a tentarci, provochiamo Dio ad abbandonarci a noi stessi. Altri sono tentati, quando sono trascinati dalla propria concupiscenza e allettati, Giac 1:14; ma il nostro Signore Gesù non aveva una natura corrotta, perciò fu tentato solo dal diavolo. Nella tentazione di Cristo appare che il nostro nemico è sottile, dispettoso e molto audace; ma gli si può resistere. Ci conforta il fatto che Cristo abbia sofferto, essendo tentato; perché così appare che le nostre tentazioni, se non cedono, non sono peccati, ma solo afflizioni. Satana mirava in tutte le sue tentazioni a portare Cristo a peccare contro Dio. 1. Lo tentò a disperare della bontà di suo Padre e a non fidarsi della sua cura nei suoi confronti. È una delle astuzie di Satana quella di approfittare della nostra condizione esteriore; chi si trova in difficoltà deve raddoppiare la guardia. Cristo rispose a tutte le tentazioni di Satana con "Sta scritto"; per darci l'esempio, si appellò a ciò che era scritto nelle Scritture. Questo metodo dobbiamo adottare quando, in qualsiasi momento, siamo tentati di peccare. Impariamo a non prendere strade sbagliate per approvvigionarci, quando le nostre necessità sono così pressanti: in un modo o nell'altro il Signore provvederà. 2. Satana tentò Cristo di presumere del potere e della protezione del Padre suo, in un punto di sicurezza. Non ci sono estremi più pericolosi della disperazione e della presunzione, soprattutto negli affari della nostra anima. Satana non ha obiezioni ai luoghi sacri come teatro dei suoi assalti. Non perdiamo la guardia in nessun luogo. La città santa è il luogo in cui egli tenta, con il massimo vantaggio, gli uomini all'orgoglio e alla presunzione. Tutti i luoghi elevati sono luoghi scivolosi; i progressi nel mondo rendono un uomo un bersaglio su cui Satana può scagliare i suoi dardi infuocati. Satana conosce così bene le Scritture da poterle citare facilmente? È così. È possibile che un uomo abbia la testa piena di nozioni della Scrittura e la bocca piena di espressioni della Scrittura, mentre il suo cuore è pieno di aspra inimicizia verso Dio e verso ogni bene. Satana ha travisato le parole. Se usciamo dalla nostra strada, dal nostro dovere, perdiamo la promessa e ci mettiamo fuori dalla protezione di Dio. Questo passo, Deut 8:3, è stato fatto contro il tentatore, che quindi ne ha omesso una parte. La promessa è solida e valida. Ma dobbiamo continuare a peccare, affinché la grazia possa abbondare? No. 3. Satana tentò Cristo all'idolatria con l'offerta dei regni del mondo e della loro gloria. La gloria del mondo è la tentazione più affascinante per i non pensanti e gli sprovveduti; con essa gli uomini sono più facilmente soggiogati. Cristo fu tentato di adorare Satana. Egli respinse la proposta con avversione. "Vattene, Satana!". Alcune tentazioni sono apertamente malvagie e non vanno semplicemente contrastate, ma respinte subito. È bene essere rapidi e fermi nel resistere alle tentazioni. Se resistiamo al diavolo, egli fuggirà da noi. Ma l'anima che delibera è quasi vinta. Sono pochi quelli che riescono a respingere con decisione le esche che Satana offre; eppure che vantaggio ne trae un uomo se guadagna il mondo intero e perde la propria anima? Cristo fu soccorso dopo la tentazione, per incoraggiarci a proseguire nella sua impresa e per incoraggiarci a confidare in lui; infatti, come sapeva, per esperienza, cosa significava soffrire, essendo tentato, così sapeva cosa significava essere soccorsi, essendo tentati; quindi possiamo aspettarci che non solo si senta a favore del suo popolo tentato, ma che venga loro incontro con un sollievo tempestivo.

Salmi 32

1 Capitolo 32

La felicità di un peccatore perdonato Sal 32:1-2

La miseria che ha preceduto e il conforto che ha seguito la confessione dei peccati Sal 32:3-7

I peccatori istruiti, i credenti incoraggiati Sal 32:8-11

Versetti 1-2

Il peccato è la causa della nostra miseria; ma le trasgressioni alla legge divina del vero credente sono tutte perdonate, essendo coperte dall'espiazione. Cristo ha denunciato i suoi peccati, quindi non gli sono stati imputati. Poiché la giustizia di Cristo ci è stata riconosciuta e noi siamo diventati giustizia di Dio in lui, la nostra iniquità non è imputata, poiché Dio ha scaricato su di lui l'iniquità di tutti noi e lo ha reso un'offerta di peccato per noi. Non imputare il peccato è un atto di Dio, perché è lui il giudice. È Dio che giustifica. Notate il carattere di colui al quale sono stati perdonati i peccati: è sincero e cerca la santificazione per mezzo dello Spirito Santo. Non professa di pentirsi con l'intenzione di indulgere nel peccato, perché il Signore è pronto a perdonare. Non abuserà della dottrina della libera grazia. E all'uomo la cui iniquità è perdonata, è promessa ogni sorta di benedizione.

3 Versetti 3-7

È molto difficile portare l'uomo peccatore ad accettare umilmente la misericordia gratuita, con una piena confessione dei suoi peccati e della sua autocondanna. Ma la vera e unica via per la pace della coscienza è confessare i nostri peccati, affinché siano perdonati; dichiararli per essere giustificati. Sebbene il pentimento e la confessione non meritino il perdono della trasgressione, sono necessari per godere realmente della misericordia perdonante. E quale lingua può dire la felicità di quell'ora in cui l'anima, oppressa dal peccato, è in grado di versare liberamente le sue pene davanti a Dio e di afferrare la sua misericordia alleata in Cristo Gesù? Coloro che vogliono accelerare la preghiera devono cercare il Signore quando, con la sua provvidenza, li chiama a cercarlo e, con il suo Spirito, li stimola a cercarlo. Nel momento della scoperta, quando il cuore è intenerito dal dolore e appesantito dalla colpa, quando ogni rifugio umano fallisce, quando la mente turbata non trova riposo, allora Dio applica il balsamo curativo per mezzo del suo Spirito.

8 Versetti 8-11

Dio insegna con la sua parola, e guida con le segrete indicazioni della sua volontà. Davide rivolge una parola di ammonimento ai peccatori. La ragione di questo ammonimento è che la via del peccato finirà certamente nel dolore. Ecco una parola di conforto per i santi. Essi possono vedere che una vita di comunione con Dio è di gran lunga la più piacevole e confortevole. Rallegriamoci, o Signore Gesù, in te e nella tua salvezza; così ci rallegreremo davvero.

Riferimenti incrociati:

Genesi 2:15-17

15 Ge 2:2; Giob 31:33
Ge 2:8; Sal 128:2; Ef 4:28

16 1Sa 15:22
Ge 2:9; 3:1,2; 1Ti 4:4; 6:17

17 Ge 2:9; 3:1-3,11,17,19
Ge 3:3,4,19; 20:7; Nu 26:65; De 27:26; 1Sa 14:39,44; 20:31; 22:16; 1Re 2:37,42; Ger 26:8; Ez 3:18-20; 18:4,13,32; 33:8,14; Rom 1:32; 5:12-21; 6:16,23; 7:10-13; 8:2; 1Co 15:22,56; Ga 3:10; Ef 2:1-6; 5:14; Col 2:13; 1Ti 5:6; Giac 1:15; 1G 5:16; Ap 2:11; 20:6,14; 21:8

Genesi 3:1-7

1 Ge 3:13-15; Is 27:1; Mat 10:16; 2Co 11:3,14; Ap 12:9; 20:2
Nu 22:28,29; Ec 4:10; 1P 3:7
Mat 4:3,6,9

2 Sal 58:4

3 Ge 2:16,17
Ge 20:6; Eso 19:12,13; 1Cron 16:22; Giob 1:11; 2:5; 19:21; 1Co 7:1; 2Co 6:17; Col 2:21

4 Giov 8:44
Ge 3:13; De 29:19; 2Re 1:4,6,16; 8:10; Sal 10:11; 2Co 2:11; 11:3; 1Ti 2:14

5 Eso 20:7; 1Re 22:6; Ger 14:13,14; 28:2,3; Ez 13:2-6,22; 2Co 11:3; 11:13-15
Ge 3:7,10; Mat 6:23; At 26:18
Eso 5:2; 2Cron 32:15; Sal 12:4; Ez 28:2,9; 29:3; Dan 4:30; 6:7; At 12:22,23; 2Co 4:4; 2Te 2:4; Ap 13:4,14
Ge 3:22; 2:17

6 Gios 7:21; Giudic 16:1,2
Ez 24:16,21,25
Ge 6:2; 39:7; Gios 7:21; 2Sa 11:2; Giob 31:1; Mat 5:28; 1G 2:16
1Ti 2:14
Ge 3:12,17; Os 6:7; Rom 5:12-19

7 Ge 3:5; De 28:34; 2Re 6:20; Lu 16:23
Ge 3:10,11; 2:25
Giob 9:29-31; Is 28:20; 59:6

Romani 5:12-19

12 Rom 5:19; Ge 3:6
Rom 6:23; Ge 2:17; 3:19,22-24; Ez 18:4; 1Co 15:21; Giac 1:15; Ap 20:14,15
Rom 3:23; Giac 3:2; 1G 1:8-10

13 Ge 4:7-11; 6:5,6,11; 8:21; 13:13; 18:20; 19:4,32,36; 38:7,10
Rom 4:15; 1Co 15:56; 1G 3:4,14

14 Rom 5:17,21; Ge 4:8; 5:5-31; 7:22; 19:25; Eso 1:6; Eb 9:27
Rom 8:20,22; Eso 1:22; 12:29,30; Gion 4:11

15 Rom 5:16,17,20; Is 55:8,9; Giov 3:16; 4:10
Rom 5:12,18; Dan 12:2; Mat 20:28; 26:28
Ef 2:8
Rom 6:23; 2Co 9:15; Eb 2:9; 1G 4:9,10; 5:11
Rom 5:20; Is 53:11; 55:7; 1G 2:2; Ap 7:9,10,14-17

16 Ge 3:6-19; Ga 3:10; Giac 2:10
Is 1:18; 43:25; 44:22; Lu 7:47-50; At 13:38,39; 1Co 6:9-11; 1Ti 1:13-16

17 Rom 5:12; Ge 3:6,19; 1Co 15:21,22,49
Rom 5:20; Giov 10:10; 1Ti 1:14
Rom 6:23; Is 61:10; Fili 3:9
Rom 8:39; Mat 25:34; 1Co 4:8; 2Ti 2:12; Giac 2:5; 1P 2:9; Ap 1:6; 3:21; 5:9,10; 20:4,6; 22:5

18 Rom 5:12,15,19; 3:19,20
Rom 3:21,22; 2P 1:1
Giov 1:7; 3:26; 12:32; At 13:39; 1Co 15:22; 1Ti 2:4-6; Eb 2:9; 1G 2:20

19 Rom 5:12-14
Is 53:10-12; Dan 9:24; 2Co 5:21; Ef 1:6; Ap 7:9-17

Matteo 4:1-11

1 Mar 1:12,13-15; Lu 4:1-13; Rom 8:14
1Re 18:12; 2Re 2:16; Ez 3:12,14; 8:3; 11:1,24; 40:2; 43:5; At 8:39
Ge 3:15; Giov 14:30; Eb 2:18; 4:15,16

2 Eso 24:18; 34:28; De 9:9,18,25; 18:18; 1Re 19:8; Lu 4:2
Mat 21:18; Mar 11:12; Giov 4:6; Eb 2:14-17

3 Giob 1:9-12; 2:4-7; Lu 22:31,32; 1Te 3:5; Ap 2:10; 12:9-11
Mat 3:17; Lu 4:3,9
Ge 3:1-5; 25:29-34; Eso 16:3; Nu 11:4-6; Sal 78:17-20; Eb 12:16

4 Mat 4:7,10; Lu 4:4,8,12; Rom 15:4; Ef 6:17
De 8:3; Lu 4:4
Mat 14:16-21; Eso 16:8,15,35; 23:15; 1Re 17:12-16; 2Re 4:42-44; 7:1,2; Ag 2:16-19; Mal 3:9-11; Mar 6:38-44; 8:4-9; Giov 6:5-15; 31-59,63

5 Lu 4:9; Giov 19:11
Mat 27:53; Ne 11:1; Is 48:2; 52:1; Dan 9:16; Ap 11:2
2Cron 3:4

6 Mat 4:4; 2Co 11:14
Sal 91:11,12; Lu 4:9-12; Eb 1:14
Giob 1:10; 5:23; Sal 34:7,20

7 Mat 4:4,10; 21:16,42; 22:31,32; Is 8:20
Eso 17:2,7; Nu 14:22; De 6:16; Sal 78:18,41,56; 95:9; 106:14; Mal 3:15; At 5:9; 1Co 10:9; Eb 3:9

8 Mat 4:5; Lu 4:5-7
Mat 16:26; Est 1:4; 5:11; Sal 49:16,17; Dan 4:30; Eb 11:24-26; 1P 1:24; 1G 2:15,16; Ap 11:15

9 Mat 26:15; Giov 13:3
1Sa 2:7,8; Sal 72:11; 113:7,8; Prov 8:15; Ger 27:5,6; Dan 2:37,38; 4:32; 5:18,19,26-28; Giov 12:31; 14:30; 16:11; Ap 19:16
1Co 10:20,21; 2Co 4:4; 1Ti 3:6; Ap 19:10; 22:8,9

10 Mat 16:23; Giac 4:7; 1P 5:9
1Cron 21:1; Giob 1:6,12; 2:1; Sal 109:6; Zac 3:1,2
De 6:13,14; 10:20; Gios 24:14; 1Sa 7:3; Lu 4:8

11 Lu 4:13; 22:53; Giov 14:30
Mat 4:6; 26:53; 28:2-5; Mar 1:13; Lu 22:43; 1Ti 3:16; Eb 1:6,14; Ap 5:11,12

Salmi 32

1 Sal 27:14; Is 35:3,4; Lu 22:31,32; Eb 12:12,13; Giac 5:10,11
Sal 29:11; 138:3; Col 1:11
Sal 146:5; Rom 15:12,13; 1P 1:21

2 Sal 42:1; 45:1; 52:1; 53:1; 55:1
Sal 1:1,2; 40:4; 84:12; 89:15; 106:3; 119:1,2; 128:1; Ger 17:7,8; Mat 5:3-12; 16:17; Lu 11:28; Ap 22:14
Is 1:18; 43:25; 44:22; Mic 7:18,19; At 13:38,39; Rom 4:6-8
Sal 85:2; Ne 4:5

3 Lev 17:4; Rom 5:13; 2Co 5:19-21
Giov 1:47; 2Co 1:12; 1P 2:1,2; Ap 14:5

4 Ge 3:8-19; 1Sa 31:13; 2Sa 11:27; 12:1-12; 21:12-14; Prov 28:13; Is 57:17; Ger 31:18,19; Lu 15:15,16
Sal 6:2; 31:9,10; 38:3; 51:8; 102:3-5; Giob 30:17,30; Lam 1:3; 3:4
Sal 22:1; 38:8; Giob 3:24; Is 51:20; 59:11; Lam 3:8; Os 7:14

5 Sal 38:2-8; 39:10,11; 1Sa 5:6,7,9,11; 6:9; Giob 16:21; 33:7
Sal 22:15; 90:6,7; 102:3,4; Giob 30:30; Lam 4:8; 5:10

6 Sal 38:18; 51:3-5; Lev 26:39,40; Gios 7:19; 2Sa 12:13; 24:10; Giob 33:27; Prov 28:13; Ger 3:13; 1G 1:8-10
Giob 31:33; Prov 30:20; Ger 2:23,35; Lu 16:15
Is 65:24; Os 6:1; Lu 15:17-19,21
Sal 30:5; 86:5,15; 103:3; 2Sa 12:13; Is 65:24; Ger 31:20; Lu 7:47; 15:20-23; Ef 4:32
Sal 51:4; 2Sa 12:9,13; Mal 3:8

7 Sal 34:2-5; 40:3; 51:12,13; 2Co 1:4; 1Ti 1:16
Sal 4:3; 2Co 7:9,10; Tit 2:12
Prov 1:28; Is 49:8; 55:6; Lu 19:42-44; Giov 7:34; 2Co 6:2
Sal 42:7; 69:1,2,13-15; 124:4,5; Ge 7:17-22; Is 43:2; Mat 7:24-27; Ap 12:15,16

8 Sal 9:9; 27:5; 31:20; 119:114; 143:9; Ger 36:26; Col 3:3
Sal 32:10; 5:12; 18:5
Sal 40:3; 98:1; Eso 15:1-3; Giudic 5:1; 2Sa 22:1; Ap 7:10; 15:2,3

9 Sal 34:11; Prov 3:1; 4:1-13; 8:10,11; Mat 11:29
Sal 25:9,10; 33:18; Prov 3:5,6; Is 49:10

10 Prov 26:3; Ger 31:18; Giac 3:3; 4:7-10
Giob 35:11; Ger 4:22; 8:6,7

11 Sal 16:4; 34:19-21; 140:11; Prov 13:21; Ec 8:12; Is 3:11; 57:21; Rom 2:8,9; 1Ti 6:10
Sal 2:12; 5:12; 34:8; 40:4; 84:12; 146:5; 147:11; Prov 16:20; Is 12:2,3; Ger 17:7,8

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