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Commentario:Giovanni 7:22. or la festa dei Giudei, cioè la solennità dei tabernacoli, era vicina. Questa era l'ultima delle tre grandi feste istituite nei libri di Mosè, le altre essendo la Pasqua, o festa dei pani azzimi, hag amazot e la festa delle settimane, hag shabuot, o Pentecoste. Siccome la festa che si avvicinava era stata istituita per una duplice commemorazione, cioè quella della bontà di Dio inverso Israele nel deserto, e quella della sua misericordia nell'averlo arricchito durante l'anno corrente coi frutti della terra, essa portava due nomi: festa dei tabernacoli Levitico 23:34, e festa della ricolta Esodo 23:16. La si celebrava il 15 del mese di Tisri "Ethanim", il settimo dell'anno ecclesiastico, ma il primo dell'anno civile. Per sette giorni i Giudei vivevano in capanne fatte con rami di alberi Nehemia 8:16-17, costruite nei cortili o sui tetti delle case, nel recinto del Tempio, e in tutte le strade più larghe di Gerusalemme e, andavano attorno recando in mano frutti scelti. Eran giorni di universale allegrezza, perché il grano, il vino, l'olio erano tutti stati raccolti, i lavori più faticosi dell'anno eran giunti al loro termine, perciò questa festa chiamavasi "la maggiore delle feste". Per la sua istituzione e il suo significato, rimandiamo il lettore a Levitico 23:34; Numeri 29:12; Deuteronomio 16:13; Nehemia 8:14-17. PASSI PARALLELI Esodo 23:16-17; Levitico 23:34-43; Numeri 29:12-38; Deuteronomio 16:13-16; 1Re 8:2,65 2Cronache 7:9-10; Esdra 3:4; Nehemia 8:14-18; Zaccaria 14:16-19 Riferimenti incrociati:Giovanni 7:2Dimensione testo: |