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Commentario:Matteo 12:4545. Allora va, e prende seco altri sette spiriti, peggiori di lui, i quali entrati prendon quivi dimora, e l'ultima condizione di quell'uomo divien peggiore della prima. Sette è il numero della perfezione: ora una forza diabolica cresciuta fino a sette, ogni grado della quale va aumentando di energia, è l'espressione la più energica che immaginare si possa di una potenza capace di assicurare per sempre il suo dominio sopra il cuore. Che se noi da queste parole del Salvatore, argomentiamo avere i suoi gradi anche la malvagità, e per conseguenza la miseria, anche nei demoni, forse non andiamo troppo lungi dal vero. «Abitano quivi» indica una stabile dimora: costoro trovansi in tal forza da sfidare per l'avvenire ogni spodestamento, e da tener la loro vittima in un perpetuo servaggio. Non è quindi da meravigliare se il nostro Signore dice che l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione. L'ultima condizione di quella generazione in questo, pare che tutti convengano, fu quella che tenne dietro alla nazionale reiezione del Messia e precedette immediatamente la distruzione di Gerusalemme, lo sfacelo e la dispersione della nazione ebraica, che non è ancora cessata. Il loro proprio storico ci narra che il popolo, e specialmente i suoi capi, erano posseduti in quel tempo da un'insania fanatica, non dissimile dalla malattia degli ossessi. Nel tempo in cui il nostro Signore parlava loro, essi come nazione, si erano fatti più ostinati e perversi che mai. L'antica rozza idolatria aveva ormai ceduto il posto alla, sterile formalità. «Sette altri spiriti peggiori del primo» avevano preso possesso di loro, e li precipitavano di male in peggio. Passano quarant'anni, e la iniquità loro trabocca; si avventurano pazzamente in una guerra coi Romani, la Giudea diventa una vera Babele, Gerusalemme è espugnata, il Tempio distrutto, e gli Ebrei dispersi per tutta la terra. Non perdiamo mai di vista però che l'applicazione di questa parabola non si limita alla generazione alla quale fu prima rivolta; come avvertimento, ella si applica anche a tutti coloro che la leggono. Niuno diventa così disperatamente malvagio, come coloro i quali, dopo avere sperimentato profonde convinzioni religiose, sono deliberatamente ritornati al peccato ed al mondo Vedi note Luca 10:24 Luca 10:25 Luca 10:26. PASSI PARALLELI Matteo 12:24; Marco 5:9; 16:9; Efesini 6:12 Matteo 23:15 Luca 11:26; Ebrei 6:4-8; 10:26-31,39; 2Pietro 2:14-22; 1Giovanni 5:16-17 Giuda 10-13 Matteo 21:38-44; 23:32-39,24,34; Luca 11:49-51; 19:41-44: Giovanni 15:22-24 Romani 11:8-10; 1Tessalonicesi 2:15-16 Riferimenti incrociati:Matteo 12:45Mat 12:24; Mar 5:9; 16:9; Ef 6:12 Dimensione testo: |