Commentario abbreviato:Osea 14:2Capitolo 14 Un'esortazione al pentimento Os 14:1-3 Le benedizioni promesse, che mostrano le ricche comodità del Vangelo Os 14:4-8 Il giusto e il malvagio Os 14:9 Versetti 1-3 Israele è esortato a ritornare a Geova, dai suoi peccati e idoli, per fede nella sua misericordia e grazia attraverso il Redentore promesso, e frequentando diligentemente il suo culto e servizio. Togliete l'iniquità; toglietela come un fardello sotto cui siamo pronti a sprofondare o come un ostacolo su cui siamo spesso caduti. Toglietela tutta con un perdono libero e pieno, perché non possiamo cancellarne nessuna. Accogli la nostra preghiera con benevolenza. Non dicono quale bene cercano, ma lo rimandano a Dio. Non è il bene che il mondo mostra, ma il bene che Dio dona. Dovevano considerare i loro peccati, i loro desideri e il rimedio; dovevano prendere non sacrifici, ma parole che esprimessero i desideri del loro cuore e con esse rivolgersi al Signore. Il tutto forma una chiara descrizione della natura e della tendenza della conversione del peccatore a Dio attraverso Gesù Cristo. Quando ci avviciniamo a Dio con la preghiera di fede, dobbiamo prima pregarlo di insegnarci cosa chiedere. Dobbiamo essere sinceri con lui affinché tolga ogni iniquità. Riferimenti incrociati:Osea 14:2Giob 34:31,32; Gioe 2:17; Mat 6:9-13; Lu 11:2-4; 18:13 Dimensione testo: |