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Commentario:Romani 5:17Perchè, se per il fallo di quell'uno la morte ha regnato mediante quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dicendo: «Coloro che ricevono l'abbondanza accenna alla fede individuale quale condizione della efficacia della grazia; e questo aggiunge certezza al risultato. Infatti l'eredità d'Adamo, che riceviamo incoscienti, ha effetto certo sulla nostra sorte individuale, quanto più lo dovrà avere una appropriazione cosciente e libera della grazia di Cristo? Invece di dire: «ha vita, regnerà», Paolo dice: regneranno in vita o nella vita. Sono stati schiavi tremanti dinanzi, al «re degli spaventi»; ora sono affrancati, fatti re con Cristo nel regno, ove tutto è vita, ove la morte non è più, perchè è stata «inabissata nella vittoria» 1Corinzi 15:54. L'accenno al futuro regno conduce a dare alla parola vita il suo senso più completo, includendovi la pace con Dio, la vita spirituale di comunione con lui e la risurrezione del corpo «Regnar nella vita!», non è questo l'ideale supremo dell'uomo? A quella meta di gloria e di santa felicità sono i peccatori condotti dall'opera feconda del secondo Adamo, Gesù Cristo. Riferimenti incrociati:Romani 5:17Rom 5:12; Ge 3:6,19; 1Co 15:21,22,49 Dimensione testo: |