Nuova Riveduta:

Esodo 32

Il vitello d'oro
(Sl 106:19-22; At 7:39-41) 1R 12:26-33
1 Il popolo vide che Mosè tardava a scendere dal monte; allora si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Facci un dio che vada davanti a noi; poiché quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto». 2 E Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie, e portatemeli». 3 E tutto il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d'oro e li portò ad Aaronne. 4 Egli li prese dalle loro mani e, dopo aver cesellato lo stampo, ne fece un vitello di metallo fuso. E quelli dissero: «O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!» 5 Quando Aaronne vide questo, costruì un altare davanti al vitello ed esclamò: «Domani sarà festa in onore del SIGNORE!» 6 L'indomani, si alzarono di buon'ora, offrirono olocausti e portarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi.

(De 9:8-14, 25-29; Sl 106:23) Nu 14:11-20
7 Il SIGNORE disse a Mosè: «Va', scendi; perché il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è corrotto; 8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, l'hanno adorato, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto"». 9 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro. 10 Dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro di loro e che io li consumi, ma di te io farò una grande nazione».
11 Allora Mosè supplicò il SIGNORE, il suo Dio, e disse: «Perché, o SIGNORE, la tua ira s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con mano forte? 12 Perché gli Egiziani direbbero: "Egli li ha fatti uscire per far loro del male, per ucciderli tra le montagne e per sterminarli dalla faccia della terra!" Calma l'ardore della tua ira e pèntiti del male di cui minacci il tuo popolo. 13 Ricòrdati di Abraamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: "Io moltiplicherò la vostra discendenza come le stelle del cielo; darò alla vostra discendenza tutto questo paese di cui vi ho parlato ed essa lo possederà per sempre"».
14 E il SIGNORE si pentì del male che aveva detto di fare al suo popolo.

De 9:15-17, 20-21
15 Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte da una parte e dall'altra. 16 Le tavole erano opera di Dio e la scrittura era scrittura di Dio incisa sulle tavole. 17 Or Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: «Si ode un fragore di battaglia nell'accampamento». 18 Mosè rispose: «Questo non è grido di vittoria, né grido di vinti; il clamore che io odo è di gente che canta». 19 Quando fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mosè s'infiammò ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte. 20 Poi prese il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò col fuoco, lo ridusse in polvere, sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele.
21 Mosè disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai attirato addosso un così grande peccato?» 22 Aaronne rispose: «L'ira del mio signore non s'infiammi; tu conosci questo popolo e sai che è incline al male. 23 Essi mi hanno detto: "Facci un dio che vada davanti a noi; poiché quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto". 24 Io ho detto loro: "Chi ha dell'oro se lo levi di dosso!" Essi me l'hanno dato; io l'ho buttato nel fuoco e ne è venuto fuori questo vitello».

Nu 25; De 33:8-11
25 Quando Mosè vide che il popolo era senza freno e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenarsi esponendolo all'obbrobrio dei suoi nemici, 26 si fermò all'ingresso dell'accampamento, e disse: «Chiunque è per il SIGNORE, venga a me!» E tutti i figli di Levi si radunarono presso di lui. 27 Ed egli disse loro: «Così dice il SIGNORE, il Dio d'Israele: "Ognuno di voi si metta la spada al fianco; percorrete l'accampamento da una porta all'altra di esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!"» 28 I figli di Levi eseguirono l'ordine di Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini. 29 Poi Mosè disse: «Consacratevi oggi al SIGNORE, ciascuno a prezzo del proprio figlio e del proprio fratello, e il SIGNORE vi conceda oggi una benedizione».

De 9:18-20, 25-29; Gm 5:16; Sl 99:6, 8
30 L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò dal SIGNORE; forse otterrò che il vostro peccato vi sia perdonato». 31 Mosè dunque tornò al SIGNORE e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» 33 Il SIGNORE rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».
35 E il SIGNORE colpì il popolo, perché esso era l'autore del vitello che Aaronne aveva fatto.

C.E.I.:

Esodo 32

1 Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: «Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto». 2 Aronne rispose loro: «Togliete i pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me». 3 Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. 4 Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!». 5 Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: «Domani sarà festa in onore del Signore». 6 Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento.
7 Allora il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito. 8 Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto».
9 Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. 10 Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione».
11 Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente? 12 Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. 13 Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre».
14 Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.
15 Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra. 16 Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.
17 Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C'è rumore di battaglia nell'accampamento». 18 Ma rispose Mosè:
«Non è il grido di chi canta: Vittoria!
Non è il grido di chi canta: Disfatta!
Il grido di chi canta a due cori
io sento».
19 Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. 20 Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti.
21 Mosè disse ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?». 22 Aronne rispose: «Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. 23 Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. 24 Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello».
25 Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari. 26 Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: «Chi sta con il Signore, venga da me!». Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27 Gridò loro: «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente».
28 I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29 Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione».
30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
31 Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. 32 Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!».
33 Il Signore disse a Mosè: «Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. 34 Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».
35 Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.

Nuova Diodati:

Esodo 32

Il vitello d'oro
1 Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Orsù, facci un dio che vada davanti a noi, perché quanto a Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa gli sia accaduto». 2 Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie e portatemeli». 3 Così tutto il popolo staccò gli anelli d'oro che avevano ai loro orecchi e li portò ad Aaronne, 4 il quale li prese dalle loro mani e, dopo averlo modellato con il cesello, ne fece un vitello di metallo fuso. Allora essi dissero: «O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!». 5 Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso e fece un bando che diceva: «Domani sarà festa in onore dell'Eterno!». 6 L'indomani essi si alzarono presto, offrirono olocausti e recarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo si adagiò per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi. 7 L'Eterno disse allora a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è corrotto; 8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, si sono prostrati davanti ad esso, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto"». 9 L'Eterno disse ancora a Mosè: «Ho visto questo popolo, ed ecco, è un popolo dal collo duro. 10 Or dunque, lasciami fare, affinché la mia ira si accenda contro di loro e li consumi; ma di te io farò una grande nazione». 11 Allora Mosè supplicò l'Eterno, il suo DIO, e disse: «Perché, o Eterno, dovrebbe la tua ira accendersi contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con mano forte? 12 Perché dovrebbero gli Egiziani dire: "Egli li ha fatti uscire per fare loro del male, per ucciderli sui monti e per sterminarli dalla faccia della terra"? Desisti dalla tua ira ardente e cambia la tua intenzione di far del male al tuo popolo. 13 Ricordati di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: "Io moltiplicherò la vostra discendenza come le stelle del cielo e darò alla vostra discendenza tutto questo paese di cui ti ho parlato, ed essa lo possederà per sempre"». 14 Così l'Eterno cambiò intenzione circa il male che aveva detto di fare al suo popolo.

Mosè spezza le tavole della legge, e dà a Israele una lezione
15 Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani, tavole scritte su entrambi i lati, davanti e di dietro. 16 Le tavole erano opera di DIO e la scrittura era scrittura di DIO, incisa sulle tavole. 17 Or Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: «C'è un rumore di guerra nell'accampamento». 18 Ma egli rispose: «Questo non è né un grido di vittoria, né un grido di sconfitta; il clamore che io odo è di gente che canta». 19 Come fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; allora l'ira di Mosè si accese ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte. 20 Poi prese il vitello che essi avevano fatto, lo bruciò col fuoco e lo ridusse in polvere; e sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele. 21 Quindi Mosè disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un così grande peccato?». 22 Aaronne rispose: «L'ira del mio signore non si accenda, tu stesso conosci questo popolo e sai che è inclinato al male. 23 Essi mi hanno detto: "Facci un dio che vada davanti a noi, perché Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia avvenuto di lui". 24 Allora io ho detto loro: "Chi ha dell'oro se lo levi di dosso". Così essi me l'hanno dato, io l'ho gettato nel fuoco, e ne è uscito fuori questo vitello». 25 Quando Mosè vide che il popolo era senza freno (e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenare esponendolo all'obbrobrio dei suoi nemici), 26 si fermò all'ingresso dell'accampamento e disse: «Chiunque è per l'Eterno, venga a me!». E tutti i figli di Levi si radunarono vicino a lui. 27 Ed egli disse loro: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ognuno di voi si metta la spada al fianco; passate e ripassate da un'entrata all'altra dell'accampamento, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!"». 28 I figli di Levi fecero come aveva detto Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini. 29 Poi Mosè disse: «Consacratevi oggi all'Eterno, affinché egli vi dia una benedizione, perché ognuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello».

Mosè intercede per Israele
30 L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò all'Eterno; forse potrò fare espiazione per il vostro peccato». 31 Mosè dunque ritornò dall'Eterno e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro. 32 Ciò nonostante ora, ti prego, perdona il loro peccato; se no deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». 33 Ma l'Eterno rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andrà davanti a te, ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato». 35 Così l'Eterno percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello che Aaronne aveva modellato.

La Parola è Vita:

Esodo 32

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 32

Il vitello d'oro
1 Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scender dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: 'Orsù, facci un dio, che ci vada dinanzi; poiché, quanto a Mosè, a quest'uomo che ci ha tratto dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato'. 2 E Aaronne rispose loro: 'Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figliuoli e delle vostre figliuole, e portatemeli'. 3 E tutto il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d'oro e li portò ad Aaronne, 4 il quale li prese dalle loro mani, e, dopo averne cesellato il modello, ne fece un vitello di getto. E quelli dissero: 'O Israele, questo è il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto!' 5 Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso, e fece un bando che diceva: 'Domani sarà festa in onore dell'Eterno!' 6 E l'indomani, quelli si levarono di buon'ora, offrirono olocausti e recarono de' sacrifizi di azioni di grazie; e il popolo si adagiò per mangiare e bere, e poi si alzò per divertirsi. 7 E l'Eterno disse a Mosè: 'Va', scendi; perché il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto, s'è corrotto; 8 si son presto sviati dalla strada ch'io avevo loro ordinato di seguire; si son fatti un vitello di getto, l'hanno adorato, gli hanno offerto sacrifizi, e hanno detto: O Israele, questo è il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto'. 9 L'Eterno disse ancora a Mosè: 'Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo di collo duro. 10 Or dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro a loro, e ch'io li consumi! ma di te io farò una grande nazione'. 11 Allora Mosè supplicò l'Eterno, il suo Dio, e disse: 'Perché, o Eterno, l'ira tua s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto con gran potenza e con mano forte? 12 Perché direbbero gli Egiziani: Egli li ha tratti fuori per far loro del male, per ucciderli su per le montagne e per sterminarli di sulla faccia della terra? Calma l'ardore della tua ira e pèntiti del male di cui minacci il tuo popolo. 13 Ricordati d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: Io moltiplicherò la vostra progenie come le stelle de' cieli; darò alla vostra progenie tutto questo paese di cui vi ho parlato, ed essa lo possederà in perpetuo'. 14 E l'Eterno si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo.

Mosè spezza le tavole della legge
15 Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte d'ambo i lati, di qua e di là. 16 Le tavole erano opera di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, incisa sulle tavole. 17 Or Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: 'S'ode un fragore di battaglia nel campo'. 18 E Mosè rispose: 'Questo non è né grido di vittoria, né grido di vinti; il clamore ch'io odo è di gente che canta'. 19 E come fu vicino al campo, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mosè s'infiammò, ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò appiè del monte. 20 Poi prese il vitello che quelli avean fatto, lo bruciò col fuoco, lo ridusse in polvere, sparse la polvere sull'acqua, e la fece bere ai figliuoli d'Israele. 21 E Mosè disse ad Aaronne: 'Che t'ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un sì gran peccato?' 22 Aaronne rispose: 'L'ira del mio signore non s'infiammi; tu conosci questo popolo, e sai ch'è inclinato al male. 23 Essi m'hanno detto: Facci un dio che ci vada dinanzi; poiché, quanto a Mosè, a quest'uomo che ci ha tratti dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato. 24 E io ho detto loro: Chi ha dell'oro se lo levi di dosso! Essi me l'hanno dato; io l'ho buttato nel fuoco, e n'è venuto fuori questo vitello'.

Strage del popolo per ordine di Mosè
25 Quando Mosè vide che il popolo era senza freno e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenarsi esponendolo all'obbrobrio de' suoi nemici, 26 si fermò all'ingresso del campo, e disse: 'Chiunque è per l'Eterno, venga a me!' E tutti i figliuoli di Levi si radunarono presso a lui. 27 Ed egli disse loro: 'Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ognuno di voi si metta la spada al fianco; passate e ripassate nel campo, da una porta all'altra d'esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!' 28 I figliuoli di Levi eseguirono l'ordine di Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini. 29 Or Mosè avea detto: 'Consacratevi oggi all'Eterno, anzi ciascuno si consacri a prezzo del proprio figliuolo e del proprio fratello, onde l'Eterno v'impartisca una benedizione'.

Mosè intercede per Israele
30 L'indomani Mosè disse al popolo: 'Voi avete commesso un gran peccato; ma ora io salirò all'Eterno; forse otterrò che il vostro peccato vi sia perdonato'. 31 Mosè dunque tornò all'Eterno e disse: 'Ahimè, questo popolo ha commesso un gran peccato, e s'è fatto un dio d'oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!' 33 E l'Eterno rispose a Mosè: 'Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Or va', conduci il popolo dove t'ho detto. Ecco, il mio angelo andrà dinanzi a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato'. 35 E l'Eterno percosse il popolo, perch'esso era l'autore del vitello che Aaronne avea fatto.

Diodati:

Esodo 32

1 OR il popolo, veggendo che Mosè tardava a scender dal monte, si adunò appresso ad Aaronne, e gli disse: Levati, facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant'è a quell'uomo Mosè, che ci ha condotti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 2 Ed Aaronne disse loro: Spiccate i pendenti d'oro che sono alle orecchie delle vostre mogli, de' vostri figliuoli, e delle vostre figliuole; e portatemeli. 3 E tutto il popolo si spiccò i pendenti d'oro che avea agli orecchi; e li portò ad Aaronne. 4 Ed egli li prese dalle lor mani; e, dopo aver fatto il modello con lo scarpello, ne fece un vitello di getto. E gl'Israeliti dissero: O Israele, questi sono i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 5 Ed Aaronne, veggendo questo, edificò un altare davanti ad esso; e fece fare una grida, dicendo: Domani sarà festa solenne al Signore. 6 E la mattina seguente, i figliuoli di Israele si levarono a buon'ora, e sacrificarono olocausti, e offersero sacrificii da render grazie; e il popolo si assettò per mangiare e per bere; poi si levò per sollazzare.
7 E il Signore disse a Mosè: Va', scendi giù; perciocchè il tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, si è corrotto. 8 Essi si son tosto stornati dalla via che io avea lor comandata; essi si hanno fatto un vitello di getto, e l'hanno adorato, e gli hanno sacrificato, e hanno detto: Questi, o Israele, sono i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 9 Il Signore disse ancora a Mosè: Io ho riguardato questo popolo, ed ecco, egli è un popolo di collo duro. 10 Ora dunque, lasciami fare, e l'ira mia si accenderà contro a loro, e io li consumerò; e io ti farò diventare una gran nazione. 11 Ma Mosè supplicò al Signore Iddio suo, e disse: Perchè si accenderebbe, o Signore, l'ira tua contro al tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, con gran forza e con possente mano? 12 Perchè direbbero gli Egizj: Egli li ha tratti fuori per male, per farli morir su per que' monti, e per consumarli d'in su la terra? Racqueta il tuo cruccio acceso, e pentiti di questo male inverso il tuo popolo. 13 Ricordati di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servitori, ai quali tu giurasti per te stesso; ed a' quali dicesti: Io moltiplicherò la vostra progenie, come le stelle del cielo; e darò alla vostra progenie tutto questo paese, del quale io ho parlato, acciocchè lo possegga in perpetuo. 14 E il Signore si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo.
15 E Mosè, rivoltosi, scese dal monte, avendo in mano le due Tavole della Testimonianza, tavole scritte da' due lati, di qua e di là. 16 E le Tavole erano lavoro di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, intagliata sopra le Tavole. 17 Or Giosuè udì il romor del popolo, mentre gridava, e disse a Mosè: E' vi è un grido di battaglia nel campo. 18 E Mosè disse: Questo non è punto grido di vittoriosi; nè grido di vinti; io odo un suono di canto. 19 E, come egli fu vicino al campo, vide quel vitello e le danze. E l'ira sua si accese, ed egli gittò le Tavole dalle sue mani, e le spezzò appiè del monte. 20 Poi prese il vitello, che i figliuoli d'Israele aveano fatto, e lo bruciò col fuoco, e lo tritò, finchè fu ridotto in polvere; e sparse quella polvere sopra dell'acqua, e fece bere quell'acqua a' figliuoli d'Israele.
21 E Mosè disse ad Aaronne: Che ti ha fatto questo popolo, che tu gli hai tratto addosso un gran peccato? 22 Ed Aaronne disse: Non accendasi l'ira del mio signore; tu conosci questo popolo, come egli è dato al male. 23 Essi mi dissero: Facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant'è a quell'uomo Mosè, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 24 E io dissi loro: Chi ha dell'oro? spiccatevelo d'addosso. Ed essi mi diedero quell'oro, e io lo misi nel fuoco, e n'è uscito questo vitello. 25 E Mosè, veggendo che il popolo era spogliato (conciossiachè Aaronne lo avesse spogliato, per essere in vituperio appo i suoi assalitori), 26 si fermò alla porta del campo, e disse: Chi è qui per lo Signore? venga a me. E tutti i figliuoli di Levi si adunarono appresso a lui. 27 Ed egli disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Ciascun di voi metta la sua spada al fianco; e passate, e ripassate per lo campo, da una porta all'altra, e uccidete ciascuno il suo fratello, il suo amico, e il suo prossimo parente. 28 E i figliuoli di Levi fecero secondo la parola di Mosè; e in quel giorno caddero morti del popolo intorno a tremila uomini. 29 Or Mosè avea lor detto: Consacratevi oggi al Signore; anzi ciascuno si consacri nel suo proprio figliuolo, e nel suo fratello; e ciò affin di attrarre oggi benedizione sopra voi.
30 E IL giorno seguente, Mosè disse al popolo: Voi avete commesso un gran peccato; ma ora io salirò al Signore: forse farò io che vi sia perdonato il vostro peccato. 31 Mosè dunque ritornò al Signore, e disse: Deh! Signore; questo popolo ha commesso un gran peccato, facendosi degl'iddii d'oro. 32 Ma ora, rimetti loro il lor peccato; se no, cancellami ora dal tuo Libro che tu hai scritto. 33 E il Signore disse a Mosè: Io cancellerò dal mio Libro colui che avrà peccato contro a me. 34 Or va' al presente, conduci il popolo al luogo del quale ti ho parlato; ecco, un mio Angelo andrà davanti a te; e al giorno della mia visitazione, io li punirò del lor peccato. 35 E il Signore percosse il popolo, perciocchè avea fatto il vitello, che Aaronne avea fabbricato.

Commentario abbreviato:

Esodo 32

1 Capitolo 32

Il popolo fa in modo che Aronne faccia un vitello d'oro Es 32:1-6

Il dispiacere di Dio, l'intercessione di Mosè Es 32:7-14

Mosè rompe le tavole della legge e distrugge il vitello d'oro Es 32:15-20

La scusa di Aronne, l'eliminazione degli idolatri Es 32:21-29

Mosè prega per la gente Es 32:30-35

Versetti 1-6

Mentre Mosè era sul monte per ricevere la legge da Dio, il popolo si ribellò contro Aronne. Questa grande folla era stanca dell'attesa di Mosè. La stanchezza induce a molte tentazioni. Il Signore deve essere atteso finché egli verrà, e bisogna attendere sebbene ritardi. Essi rinunciarono ai loro orecchini per fare un idolo. Essi non tennero conto del prezzo della loro idolatria e noi lesineremo le spese per la religione? Aronne costruì un idolo a forma di bue o vitello, dandogli qualche tocco finale con uno strumento di carenaggio. Essi offrivano sacrificio a questo idolo. Avendo realizzato un'immagine davanti a loro e avendo cambiato così la verità di Dio in una bugia, i loro sacrifici erano un orrore. Non sentirono solo alcuni giorni prima la voce del Dio Signore parlare dal fuoco "Tu no ti farai un'immagine intagliata? Se essi avevano solennemente stretto il patto con Dio, non dovevano fare tutto quello che egli aveva detto a loro ed essere ubbidienti? vedi Esodo 24:7. Ancora prima che essi lasciassero il luogo dove questo patto fu fatto solennemente, già disubbidivano a un comando preciso, sfidandolo in modo repentino. Si vede chiaramente come la legge non sia più in grado di santificare o giustificare; tramite essa abbiamo la conoscenza del peccato, ma non la cura del peccato. Aronne è stato scelto per nomina Divina come Sacerdote ma egli, che doveva già vergognarsi di aver costruito un altare a un vitello d'oro, si rese immeritevole dell'onore di servire all'altare di Dio e in debito con la grazia che lo poteva liberare. Così l'orgoglio e il vantarsi è stato fatto tacere.

7 Versetti 7-14

Dio disse a Mosè che gli Israeliti si erano corrotti. Il peccato è la corruzione del peccatore ed è un auto-corruzione; ogni uomo è tentato quando egli è soggiogato dalla lussuria personale. Essi avevano imboccato volontariamente la via sbagliata. Il peccato è un allontanamento dal dovere in un vicolo cieco. Essi dimenticarono presto le opere di Dio. Egli vede quello che essi non possono scoprire, né qualsiasi malvagità del mondo è a Lui nascosta. Non riusciamo a vedere solo la millesima parte di quel male che Dio vede ogni giorno. Dio esprime la grandezza del suo giusto dispiacere, dopo che solo Mosè in preghiera poté salvarli dalla rovina; egli era così una sorta di Cristo, per mezza della cui mediazione Dio riconciliò il mondo a sé stesso. Mosè chiede la gloria di Dio. La gloria del nome di Dio, che deve essere la nostra prima petizione ed è così nella preghiera del Signore, deve essere pure la nostra grande preoccupazione. E le promesse di Dio devono essere la nostra ricerca nella preghiera perché quel che egli ha promesso è in grado di compiere. Vedete la potenza della preghiera. In risposta alle preghiere di Mosè, Dio volle risparmiare il popolo, dato che aveva prima deciso di distruggerli e questo cambio di atteggiamento è chiamato pentirsi del male.

15 Versetti 15-20

Che cambiamento c'è nello scendere dal monte dove c'era comunione con Dio e incontrare un mondo malvagio. In Dio vediamo soltanto quello che è puro e piacevole; nel mondo soltanto quello che è peccaminoso ed esasperante. Un idolo sembra una cosa banale per il mondo ma Mosè frantumò quel vitello. Mescolare questa polvere con la loro acqua significò che il cuore si riempie di ciò che si merita.

21 Versetti 21-29

Mai un saggio usò una scusa più frivola e sciocca di quella di Aronne. Non cadiamo in peccato per qualunque cosa un uomo possa dire o fare, ma sebbene gli uomini possono indurci a peccare, essi non possono forzarci. Il ritorno di Mosè trasformò la danza in timore. Essi si disonorarono per il loro peccato. Il comportamento che Mosè adottò per dimenticare questo rimprovero, non fu nascondere il peccato o mettendo un velo pietoso su esso, ma punendolo. I Leviti dovevano ammazzare i capobanda di questa malvagità e nessuno fu punito se non i colpevoli. Sono destinati alla rovina coloro che persistono nel peccato: coloro che di mattina cantavano e ballavano, prima di quella stessa notte furono uccisi. Con questa improvvisa modalità agiscono i giudizi del Signore specialmente verso quei peccatori non temono Dio e godono dei loro peccati.

30 Versetti 30-35

Mosè lo chiamò un grande peccato. L'opera dei ministri è quella di denunciare la grandezza dei loro peccati al popolo. Il grande male del peccato appare nel prezzo del perdono. Mosè intercedette presso Dio per avere misericordia e non venne a scusarsi, ma a fare espiazione. Non possiamo supporre che Mosè fosse stato disposto a perire al posto del popolo. Dobbiamo comunque amare il nostro prossimo come noi e non più di noi stessi. Ma avendo quella mente che fu di Cristo, probabilmente era disposto a perdere la vita nel modo più doloroso, se questo fosse servito a preservare il popolo. Mosè non riuscì a placare totalmente la collera di Dio e questo ci fa capire che la legge di Mosè non era in grado di riconciliare gli uomini a Dio e a perfezionare la nostra pace con Lui. In Cristo solamente, Dio perdona il peccato e non si ricorda più di esso In questa storia vediamo che il cuore carnale e superbo non può sopportare a lungo i precetti santi, l'umiltà, la verità e il culto spirituale di Dio. Ma un dio, un Sacerdote, un culto, una dottrina e un sacrificio che nutrono una mente carnale, incontreranno abbondanza di adoratori. Il vangelo stesso può essere così pervertito per uniformarsi a un gusto terreno. Bene è per noi, che un Profeta simile a Mosè, ma più potente e misericordioso a conforto, ha fatto espiazione per le nostre anime e ora intercede per il nostro beneficio. Rallegriamoci nella sua grazia.

Riferimenti incrociati:

Esodo 32

1 Eso 24:18; De 9:9; Mat 24:43; 2P 3:4
Ge 19:14; 44:4; Gios 7:13
Eso 20:3-5; De 4:15-18; At 7:40; 17:29; 19:26
Eso 13:21; 33:3,14,15
Eso 32:7,11; 14:11; 16:3; Os 12:13; Mic 6:4
Ge 21:26; 39:8; 44:15; Mat 24:48; 2P 3:4

2 Eso 12:35,36; Ge 24:22,47; Giudic 8:24-27; Ez 16:11,12,17; Os 2:8

3 Giudic 17:3,4; Is 40:19,20; 46:6; Ger 10:9

4 Eso 20:23; De 9:16; Sal 106:19-21; Is 44:9,10; 46:6; At 7:41; 17:29
Eso 28:9,11
1Re 12:28,32; 2Re 10:29; 2Cron 11:15; 13:8; Os 8:4,5; 10:5; 13:2
Eso 32:8; Giudic 17:3,4; Ne 9:18; Is 40:18,19; Rom 1:21-23
Eso 32:1,8; 20:2

5 1Sa 14:35; 2Re 16:11; Os 8:11,14
Lev 23:2,4,21,37; 1Re 21:9; 2Re 10:20; 2Cron 30:5
Eso 32:4; 10:9; 12:14; 1Re 12:32,33; 1Co 5:8

6 Eso 24:4,5
Nu 25:2; Giudic 16:23-25; Am 2:8; 8:10; At 7:41,42; 1Co 10:7; Ap 11:10

7 Eso 19:24; 33:1; De 9:12; Dan 9:24
Eso 32:1,11
Ge 6:11,12; De 4:16; 32:5; Giudic 2:19; Os 9:9

8 De 9:16; Giudic 2:17
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Eso 32:4; 1Re 12:28

9 De 9:13; Ger 13:27; Os 6:10
Eso 33:3,5; 34:9; De 9:6,13; 10:16; 31:27; 2Cron 30:8; Ne 9:17; Sal 78:8; Prov 29:1; Is 48:4; Zac 7:11,12; At 7:51

10 Ge 18:32,33; 32:26-28; Nu 14:19,20; 16:22,45-48; De 9:14,19; Ger 14:11; 15:1; Giac 5:16
Eso 32:11,19; 22:24
Nu 14:12; De 9:14,19

11 De 9:18-20,26-29; Sal 106:23
Nu 11:11; 16:22; De 9:18-20; Sal 74:1,2; Is 63:17; Ger 12:1,2
Eso 32:7

12 Nu 14:13-16; De 9:28; 32:26,27; Gios 7:9; Sal 74:18; 79:9,10; Ez 20:9,14,22
De 13:17; Gios 7:26; Esd 10:14; Sal 78:38; 85:3
Eso 32:14; Ge 6:6; De 32:36; Sal 90:13; 106:45; Am 7:3,6; Gion 3:9; Zac 8:14

13 Lev 26:42; De 7:8; 9:27; Lu 1:54,55
Ge 22:16; 26:3,4; Eb 6:13
Ge 12:2,7; 13:15,16; 15:5,7,18; 26:4; 28:13,14; 35:11,12; 48:16

14 De 32:26; 2Sa 24:16; 1Cron 21:15; Sal 106:45; Ger 18:8; 26:13,19; Gioe 2:13; Gion 3:10; 4:2

15 Eso 24:18; De 9:15
Eso 16:34; 40:20; De 5:22; Sal 19:7
Ap 5:1

16 Eso 31:18; 34:1,4; De 9:9-11,15; 10:1; 2Co 3:3,7; Eb 8:10

17 Eso 17:9; 24:13
Eso 32:18; Esd 3:11-13; Sal 47:1
Gios 6:5,10,16,20; Giudic 15:14; 1Sa 4:5,6; 17:20,52; Giob 39:25; Ger 51:14; Am 1:14; 2:2

18 Eso 15:1-18; Dan 5:4,23

19 Eso 32:4-6; De 9:16,17
Eso 15:20; 2Sa 6:14; Lam 5:15
Eso 32:11; Nu 12:3; Mat 5:22; Mar 3:5; 10:14; Ef 4:26
De 9:17; 27:26; Ger 31:32; Zac 11:10,11,14

20 De 7:5,25; 9:21; 2Re 23:6,15
Prov 1:31; 14:14

21 Ge 20:9; 26:10; De 13:6-8; 1Sa 26:19; Gios 7:19-26; 1Re 14:16; 21:22; 2Re 21:9-11

22 Eso 14:11; 15:24; 16:2-4,20,28; 17:2-4; De 9:7,24
De 31:27; 1Sa 15:24; Sal 36:4; Prov 4:16

23 Eso 32:1-4,8

24 Eso 32:4; Ge 3:12,13; Lu 10:29; Rom 3:10

25 Eso 33:4-6; Ge 3:10; Is 47:3; Os 2:3; Mic 1:11; Ap 3:17,18; 16:15
De 9:20; 2Cron 28:19
Ez 16:63; Dan 12:2; Rom 6:21

26 Gios 5:13; 2Sa 20:11; 2Re 9:32; Mat 12:30

27 Eso 32:26,29; Nu 25:5,7-12; De 33:8,9; Lu 14:26; 2Co 5:16

28 De 33:9; Mal 2:4-6
Nu 16:32-35,41; 1Co 10:8; Eb 2:2,3

29 Nu 25:11-13; De 13:6-11; 33:9,10; 1Sa 15:18-22; Prov 21:3; Gioe 2:12-14; Zac 13:3; Mat 10:37

30 Eso 32:31; 1Sa 2:17; 12:20,23; 2Sa 12:9; 2Re 17:21; Lu 7:47; 15:18
2Sa 16:12; Am 5:15; Gion 3:9; 2Ti 2:25
Eso 32:32; Nu 16:47; 25:13; Giob 42:7,8; Rom 9:3; Ga 3:13; Giac 5:16

31 Eso 34:28; De 9:18,19
Eso 32:30; Esd 9:6,7,15; Ne 9:33; Dan 9:5,8,11
Eso 20:4,23

32 Nu 14:19; Dan 9:18,19; Am 7:2; Lu 23:34
Eso 32:10; De 9:14; 25:19; 29:20; Sal 56:8; 69:28; 139:16; Ez 13:9; Dan 12:1; Rom 9:3; Fili 4:3; Ap 3:5; 17:8; 21:27; 22:19

33 Lev 23:30; Sal 69:28; Ez 18:4
Sal 109:13,14; Fili 4:3; Ap 13:8; 20:12

34 Eso 23:20; 33:2,14,15; Nu 20:16; Is 63:9
Eso 20:5; Nu 14:27-30; De 32:35; Ger 5:9,29; Am 3:14; Mat 23:35; Rom 2:4-6

35 Eso 32:25; 2Sa 12:9,10; Mat 27:3-7; At 1:18; 7:41

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