Nuova Riveduta:

Giovanni 5:1-15

Gesù guarisce un paralitico a Betesda
Gv 7:19-24; 9:1-17
1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l'acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito].
5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù.

C.E.I.:

Giovanni 5:1-15

1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, 3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. 4 [Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.] 5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. 6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?». 7 Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. 10 Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». 12 Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. 14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». 15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.

Nuova Diodati:

Giovanni 5:1-15

Guarigione del paralitico di Betesda
1 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2 Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'è una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua. 4 Perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto. 5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni. 6 Gesù, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: «Vuoi essere guarito?». 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato. 10 I Giudei perciò dissero a colui che era stato guarito: «È sabato; non ti è lecito portare il tuo lettuccio». 11 Egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi allora gli domandarono: «Chi è quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?». 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perché Gesù si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei stato guarito; non peccare più affinché non ti avvenga di peggio». 15 Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che lo aveva guarito.

La Parola è Vita:

Giovanni 5:1-15

I Farisei protestano.
1 In seguito, Gesù tornò a Gerusalemme in occasione di una festa religiosa ebraica. 2 Nella città, vicino alla «Porta delle Pecore», c'era la piscina di Betzaetà, circondata da cinque portici. 3 Molti malati, zoppi, ciechi e paralitici sostavano sotto questi portici, 4 aspettando che l'acqua della vasca si muovesse. (Di tanto in tanto, infatti, un angelo del Signore veniva a smuovere l'acqua; e la prima persona che vi si tuffava guariva). 5 Fra quelli in attesa, c'era un uomo paralizzato da trentotto anni. 6 Quando Gesù lo vide, lì sdraiato, e seppe da quanto tempo era malato, gli chiese: «Non vorresti guarire?»
7 «Non posso», rispose l'uomo, «perché non ho nessuno che mi aiuti a tuffarmi nella vasca, quando l'acqua è mossa. Ogni volta che cerco di buttarmi c'è sempre qualcun altro che arriva prima di me».
8 Allora Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua coperta e cammina!»
9 Immediatamente l'uomo guarì, prese la coperta e cominciò a camminare. Era sabato quando Gesù fece questo miracolo, perciò i capi giudei protestarono. Rivolgendosi all'uomo che era stato guarito, gridarono: «Non puoi lavorare di sabato! È contro la legge portare quella coperta!»
10  11 «È stato quello che mi ha guarito a dirmi di portarla!» rispose l'uomo.
12 «E chi sarebbe quello che ti ha detto una cosa del genere?» gli chiesero.
13 L'uomo non lo sapeva, perché Gesù si era allontanato tra la folla.
14 Ma, dopo un po', Gesù lo ritrovò nel tempio e gli disse: «Ora che stai bene, non continuare a peccare come prima, che non ti accada anche di peggio!»
15 Allora l'uomo andò dai capi giudei ad informarli che era stato Gesù a guarirlo.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giovanni 5:1-15

Il paralitico di Betesda
1 Dopo queste cose ci fu una festa de' Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. 2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, v'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici. 4  5 E quivi era un uomo, che da trentott'anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da gran tempo stava così, gli disse: Vuoi esser risanato? 7 L'infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me. 8 Gesù gli disse: Lèvati, prendi il tuo lettuccio, e cammina. 9 E in quell'istante quell'uomo fu risanato; e preso il suo lettuccio, si mise a camminare. 10 Or quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: È sabato, e non ti è lecito portare il tuo lettuccio. 11 Ma egli rispose loro: È colui che m'ha guarito, che m'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina. 12 Essi gli domandarono: Chi è quell'uomo che t'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina? 13 Ma colui ch'era stato guarito non sapeva chi fosse; perché Gesù era scomparso, essendovi in quel luogo molta gente. 14 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei guarito; non peccar più, che non t'accada di peggio. 15 Quell'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che Gesù era quel che l'avea risanato.

Diodati:

Giovanni 5:1-15

1 DOPO queste cose v'era una festa de' Giudei; e Gesù salì in Gerusalemme. 2 Or in Gerusalemme, presso della porta delle pecore, v'è una pescina, detta in Ebreo Betesda, che ha cinque portici. 3 In essi giaceva gran moltitudine d'infermi, di ciechi, di zoppi, di secchi, aspettando il movimento dell'acqua. 4 Perciocchè di tempo in tempo un angelo scendeva nella pescina, ed intorbidava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo l'intorbidamento dell'acqua, era sanato, di qualunque malattia egli fosse tenuto. 5 Or quivi era un certo uomo, ch'era stato infermo trentotto anni. 6 Gesù, veduto costui giacere, e sapendo che già lungo tempo era stato infermo, gli disse: Vuoi tu esser sanato? 7 L'infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che mi metta nella pescina, quando l'acqua è intorbidata; e quando io vi vengo, un altro vi scende prima di me. 8 Gesù gli disse: Levati, togli il tuo letticello, e cammina. 9 E in quello stante quell'uomo fu sanato, e tolse il suo letticello, e camminava. Or in quel giorno era sabato. 10 Laonde i Giudei dissero a colui ch'era stato sanato: Egli è sabato; non ti è lecito di togliere il tuo letticello. 11 Egli rispose loro: Colui che mi ha sanato mi ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina. 12 Ed essi gli domandarono: Chi è quell'uomo che ti ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina? 13 Or colui ch'era stato sanato non sapeva chi egli fosse; perciocchè Gesù s'era sottratto dalla moltitudine ch'era in quel luogo. 14 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei stato sanato; non peccar più, che peggio non ti avvenga. 15 Quell'uomo se ne andò, e rapportò ai Giudei che Gesù era quel che l'avea sanato.

Commentario abbreviato:

Giovanni 5:1-15

1 Capitolo 5

La guarigione alla piscina di Betesda Gv 5:1-9

Il dispiacere dei Giudei Gv 5:10-16

Cristo rimprovera i Giudei Gv 5:17-23

Il discorso di Cristo Gv 5:24-47

Versetti 1-9

Per natura siamo tutti impotenti nelle cose spirituali, ciechi, inattivi e inariditi; ma sono state prese tutte le misure necessarie per la nostra guarigione, se ci prestiamo attenzione. Un angelo scese e turbò l'acqua; e quale che fosse la malattia, quest'acqua la curò, ma solo chi vi entrò per primo ne ebbe beneficio. Questo ci insegna a stare attenti a non lasciarci sfuggire una stagione che potrebbe non tornare più. Quell'uomo aveva perso l'uso degli arti da trentotto anni. Possiamo noi, che forse per molti anni non abbiamo quasi mai saputo cosa sia stato un giorno di malattia, lamentarci di una sola notte di stanchezza, quando molti altri, migliori di noi, non hanno quasi mai saputo cosa sia stato un giorno di salute? Cristo ha distinto questo dagli altri. Chi è stato a lungo nelle afflizioni, può consolarsi del fatto che Dio tiene conto di quanto tempo. Osservate che quest'uomo parla della scortesia di coloro che lo circondano, senza alcun riflesso di stizza. Come dovremmo essere grati, così dovremmo essere pazienti. Il Signore Gesù lo guarisce, anche se lui non l'ha chiesto né ci ha pensato. Alzati e cammina. Il comando di Dio: "Voltati e vivi"; "Fatti un cuore nuovo" non suppone una potenza in noi senza la grazia di Dio, la sua grazia distintiva, così come questo comando supponeva una tale potenza nell'uomo impotente: era per la potenza di Cristo, e a lui spetta tutta la gloria. Quale gioiosa sorpresa per il povero storpio, trovarsi all'improvviso così facile, così forte, così capace di aiutarsi da solo! La prova della guarigione spirituale è il nostro alzarci e camminare. Se Cristo ha guarito le nostre malattie spirituali, andiamo ovunque ci mandi, prendiamo tutto ciò che ci impone e camminiamo davanti a Lui.

10 Versetti 10-16

Coloro che sono stati liberati dalla pena del peccato, rischiano di tornare a peccare, quando il terrore e la costrizione sono finiti, a meno che la grazia divina non prosciughi la fonte. La miseria da cui i credenti sono guariti ci avverte di non peccare più, dopo aver provato l'intelligenza del peccato. È la voce di ogni provvidenza: "Va' e non peccare più". Cristo ha ritenuto necessario dare questo ammonimento; perché è comune che le persone, quando sono malate, promettano molto; quando sono appena guarite, facciano solo qualcosa; ma dopo un po' dimenticano tutto. Cristo ha parlato dell'ira che verrà, che è molto peggiore delle molte ore, anzi, delle settimane e degli anni di dolore che alcuni uomini malvagi devono soffrire a causa delle loro indulgenze illegali. E se tali afflizioni sono gravi, quanto sarà terribile la punizione eterna dei malvagi!

Riferimenti incrociati:

Giovanni 5:1-15

1 Giov 2:13; Eso 23:14-17; 34:23; Lev 23:2-4; De 16:16; Mat 3:15; Ga 4:4

2 Ne 3:1; 12:39
Is 22:9,11

3 Mat 15:30; Lu 7:22
1Re 13:4; Zac 11:17; Mar 3:1-4
Prov 8:34; Lam 3:26; Rom 8:25; Giac 5:7

4 Sal 119:60; Prov 6:4; 8:17; Ec 9:10; Os 13:13; Mat 6:33; 11:12; Lu 13:24-28; 16:16
2Re 5:10-14; Ez 47:8; Zac 13:1; 14:8; 1Co 6:11; 1G 1:7

5 Giov 5:14; 9:1,21; Mar 9:21; Lu 8:43; 13:16; At 3:2; 4:22; 9:33; 14:8

6 Giov 21:17; Sal 142:3; Eb 4:13,15
Is 65:1; Ger 13:27; Lu 18:41

7 De 32:36; Sal 72:12; 142:4; Rom 5:6; 2Co 1:8-10
Giov 5:4; 1Co 9:24

8 Mat 9:6; Mar 2:11; Lu 5:24; At 9:34

9 Giov 5:14; Mar 1:31,42; 5:29,41,42; 10:52; At 3:7,8
Giov 5:10-12; 7:23; 9:14; Mat 12:10-13; Mar 3:2-4; Lu 13:10-16

10 Eso 20:8-11; 31:12-17; Ne 13:15-21; Is 58:13; Ger 17:21,27; Mat 12:2-8; Mar 2:24; 3:4; Lu 6:2; 13:14; 23:56

11 Giov 9:16; Mar 2:9-11

12 Giudic 6:29; 1Sa 14:38; Mat 21:23; Rom 10:2

13 Giov 14:9
Giov 8:59; Lu 4:30; 24:31

14 Lev 7:12; Sal 9:13; 27:6; 66:13-15; 107:20-22; 116:12-19; 118:18; Is 38:20,22
Giov 8:11; Esd 9:13,14; Ne 9:28; 1P 4:3
Giov 5:5; Lev 26:23,24,27; 2Cron 28:22; Mat 12:45; Ap 2:21-23

15 Giov 4:29; 9:11,12; Mar 1:45
Giov 5:12; 9:15,25,30,34

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