Nuova Riveduta:

Luca 16:1-13

Parabola del fattore infedele
(1Ti 6:17-19; Lu 12:33) Mt 25:14-30; 6:19-20, 24
1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un fattore, il quale fu accusato davanti a lui di sperperare i suoi beni. 2 Egli lo chiamò e gli disse: "Che cos'è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore". 3 Il fattore disse fra sé: "Che farò, ora che il padrone mi toglie l'amministrazione? Di zappare non sono capace; di mendicare mi vergogno. 4 So quello che farò, perché qualcuno mi riceva in casa sua quando dovrò lasciare l'amministrazione". 5 Fece venire uno per uno i debitori del suo padrone, e disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?" 6 Quello rispose: "Cento bati d'olio". Egli disse: "Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: cinquanta". 7 Poi disse a un altro: "E tu, quanto devi?" Quello rispose: "Cento cori di grano". Egli disse: "Prendi la tua scritta, e scrivi: ottanta". 8 E il padrone lodò il fattore disonesto perché aveva agito con avvedutezza; poiché i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce.
9 E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. 10 Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. 11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? 12 E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri? 13 Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona».

C.E.I.:

Luca 16:1-13

1 Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2 Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. 3 L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 4 So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 5 Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: 6 Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 7 Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 8 Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
11 Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? 12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
13 Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».

Nuova Diodati:

Luca 16:1-13

Parabola del fattore infedele
1 Or egli disse ancora ai suoi discepoli: «Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. 2 Allora egli lo chiamò e gli disse: "Che cosa è questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore". 3 E il fattore disse fra se stesso: "Che farò ora, dato che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno. 4 Io so cosa fare affinché, quando io sarò rimosso dall'amministrazione, mi accolgano nelle loro case". 5 Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?". 6 Quello rispose: "Cento bati di olio". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta". 7 Poi disse ad un altro: "E tu quanto devi?". Ed egli disse: "Cento cori di grano". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta". 8 Il padrone lodò il fattore disonesto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce. 9 Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne. 10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. 11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? 13 Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona».

Riveduta:

Luca 16:1-13

Parabola del fattore infedele. Esortazioni diverse
(Matteo 11:12-13; 6:24; 5:18,32)
1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: V'era un uomo ricco che avea un fattore, il quale fu accusato dinanzi a lui di dissipare i suoi beni. 2 Ed egli lo chiamò e gli disse: Che cos'è questo che odo di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più esser mio fattore. 3 E il fattore disse fra sé: Che farò io, dacché il padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non son buono: a mendicare mi vergogno. 4 So bene quel che farò, affinché, quando dovrò lasciare l'amministrazione, ci sia chi mi riceva in casa sua. 5 Chiamati quindi a sé ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: 6 Quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento bati d'olio. Egli disse: Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: Cinquanta. 7 Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Quello rispose: Cento cori di grano. Egli disse: Prendi la tua scritta, e scrivi: Ottanta. 8 E il padrone lodò il fattore infedele perché aveva operato con avvedutezza; poiché i figliuoli di questo secolo, nelle relazioni con que' della loro generazione, sono più accorti dei figliuoli della luce. 9 Ed io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; affinché, quand'esse verranno meno, quelli vi ricevano ne' tabernacoli eterni. 10 Chi è fedele nelle cose minime, è pur fedele nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è pure ingiusto nelle grandi. 11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E se non siete stati fedeli nell'altrui, chi vi darà il vostro? 13 Nessun domestico può servire a due padroni: perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o si atterrà all'uno e sprezzerà l'altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona.

Diodati:

Luca 16:1-13

1 OR egli disse ancora a' suoi discepoli: Vi era un uomo ricco, che avea un fattore; ed esso fu accusato dinanzi a lui, come dissipando i suoi beni. 2 Ed egli lo chiamò, e gli disse: Che cosa è questo che io odo di te? rendi ragione del tuo governo, perciocchè tu non puoi più essere mio fattore. 3 E il fattore disse fra sè medesimo: Che farò? poichè il mio signore mi toglie il governo; io non posso zappare, e di mendicar mi vergogno. 4 Io so ciò che io farò, acciocchè, quando io sarò rimosso dal governo, altri mi riceva in casa sua. 5 Chiamati adunque ad uno ad uno i debitori del suo signore, disse al primo: 6 Quanto devi al mio signore? Ed egli disse: Cento bati d'olio. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e siedi, e scrivine prestamente cinquanta. 7 Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Ed egli disse: Cento cori di grano. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e scrivine ottanta. 8 E il signore lodò l'ingiusto fattore, perciocchè avea fatto avvedutamente; poichè i figliuoli di questo secolo sono più avveduti, nella lor generazione, che i figliuoli della luce. 9 Io altresì vi dico: Fatevi degli amici delle ricchezze ingiuste; acciocchè quando verrete meno, vi ricevano ne' tabernacoli eterni. 10 Chi è leale nel poco, è anche leale nell'assai; e chi è ingiusto nel poco, è anche ingiusto nell'assai. 11 Se dunque voi non siete stati leali nelle ricchezze ingiuste, chi vi fiderà le vere? 12 E se non siete stati leali nell'altrui, chi vi darà il vostro? 13 Niun famiglio può servire a due signori; perciocchè, o ne odierà l'uno, ed amerà l'altro; ovvero, si atterrà all'uno, e sprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio, ed a Mammona.

Commentario abbreviato:

Luca 16:1-13

1 Capitolo 16

La parabola dell'amministratore ingiusto Lc 16:1-12

Cristo rimprovera l'ipocrisia dei farisei bramosi di denaro Lc 16:13-18

Il ricco e Lazzaro Lc 16:19-31

Versetti 1-12

Qualunque cosa abbiamo, la proprietà è di Dio; abbiamo solo il compito di usarla secondo le direttive del nostro grande Signore e per il suo onore. Questo amministratore ha sprecato i beni del suo signore. E tutti noi siamo passibili della stessa accusa: non abbiamo fatto il giusto uso di ciò che Dio ci ha affidato. L'amministratore non può negarlo; deve fare i suoi conti e andarsene. Questo può insegnarci che la morte arriverà e ci priverà delle opportunità che abbiamo ora. L'amministratore si farà amici i debitori o gli affittuari del suo signore, cancellando una parte considerevole del loro debito verso il suo signore. Il signore di cui si parla in questa parabola non lodava la frode, ma la politica dell'amministratore. Solo sotto questo aspetto è stata notata. Gli uomini mondani, nella scelta del loro obiettivo, sono stolti; ma nella loro attività e perseveranza, sono spesso più saggi dei credenti. L'amministratore ingiusto non ci viene presentato come esempio per imbrogliare il suo padrone, o per giustificare qualsiasi disonestà, ma per indicare i modi attenti degli uomini mondani. Sarebbe bene che i figli della luce imparassero la saggezza dagli uomini del mondo e perseguissero con lo stesso impegno il loro obiettivo migliore. Le vere ricchezze significano benedizioni spirituali; e se un uomo spende per se stesso o accumula ciò che Dio gli ha affidato, per quanto riguarda le cose esteriori, che prova può avere di essere un erede di Dio attraverso Cristo? Le ricchezze di questo mondo sono ingannevoli e incerte. Convinciamoci che sono veramente ricchi, e molto ricchi, coloro che sono ricchi di fede, ricchi verso Dio, ricchi in Cristo, nelle promesse; depositiamo allora il nostro tesoro in cielo e attendiamo da lì la nostra parte.

13 Versetti 13-18

A questa parabola il Signore ha aggiunto un solenne avvertimento. Non potete servire Dio e il mondo, tanto sono divisi i due interessi. Quando il Signore parlò così, i farisei bramosi trattarono le sue istruzioni con disprezzo. Ma egli li avvertì che ciò che essi sostenevano come legge, era uno strappo al suo significato: questo il Signore lo dimostrò in un caso riguardante il divorzio. Ci sono molti bramosi attaccati alle forme della pietà, che sono i più acerrimi nemici del suo potere e cercano di mettere gli altri contro la verità.

Riferimenti incrociati:

Luca 16:1-13

1 Mat 18:23,24; 25:14-30
Lu 8:3; 12:42; Ge 15:2; 43:19; 1Cron 28:1; 1Co 4:1,2; Tit 1:7; 1P 4:10
Lu 16:19; 15:13,30; 19:20; Prov 18:9; Os 2:8; Giac 4:3

2 Ge 3:9-11; 4:9,10; 18:20,21; 1Sa 2:23,24; 1Co 1:11; 1Ti 5:24
Lu 12:42; Ec 11:9,10; 12:14; Mat 12:36; Rom 14:12; 1Co 4:2,5; 2Co 5:10; 1P 4:5,10; 1Ti 4:14; Ap 20:12
Lu 12:20; 19:21-26

3 Lu 18:4; Est 6:6
Lu 12:17; Is 10:3; Ger 5:31; Os 9:5; At 9:6
Prov 13:4; 15:19; 18:9; 19:15; 21:25,26; 24:30-34; 26:13-16; 27:23-27; 29:21; 2Te 3:11
Lu 16:20,22; Prov 20:4; Mar 10:46; Giov 9:8; At 3:2

4 Prov 30:9; Ger 4:22; Giac 3:15

5 Lu 7:41,42; Mat 18:24

6 Lu 16:9,12; Tit 2:10

7 Lu 20:9,12; CC 8:11,12

8 Lu 16:10; 18:6
Lu 16:4; Ge 3:1; Eso 1:10; 2Sa 13:3; 2Re 10:19; Prov 6:6-8
Lu 20:34; Sal 17:14; 1Co 3:18; Fili 3:19
Sal 49:10-19; Mat 17:26
Giov 12:36; Ef 5:8; 1Te 5:5; 1P 2:9; 1G 3:10

9 Lu 11:41; 14:14; Prov 19:17; Ec 11:1; Is 58:7,8; Dan 4:27; Mat 6:19; 19:21; 25:35-40; At 10:4,31; 2Co 9:12-15; 1Ti 6:17-19; 2Ti 1:16-18
Lu 16:11,13
Prov 23:5; 1Ti 6:9,10,17
Sal 73:26; Ec 12:3-7; Is 57:16
2Co 4:17,18; 5:1; 1Ti 6:18; Giuda 1:21

10 Lu 16:11,12; 19:17; Mat 25:21; Eb 3:2
Giov 12:6; 13:2,27

11 Lu 16:9
Lu 12:33; 18:22; Prov 8:18,19; Ef 3:8; Giac 2:5; Ap 3:18

12 Lu 19:13-26; 1Cron 29:14-16; Giob 1:21; Ez 16:16-21; Os 2:8; Mat 25:14-29
Lu 10:42; Col 3:3,4; 1P 1:4,5

13 Lu 9:50; 11:23; Gios 24:15; Mat 4:10; 6:24; Rom 6:16-22; 8:5-8; Giac 4:4; 1G 2:15,16
Lu 14:26

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