Nuova Riveduta:

Matteo 20:1-16

Parabola dei lavoratori delle diverse ore
Mt 19:30; Sl 145:17; 1Co 4:7; 2Co 8:12
1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che è giusto". Ed essi andarono. 5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 6 Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" 7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha assunti". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna". 8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 9 Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. 10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. 11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: 12 "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo". 13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?" 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».

C.E.I.:

Matteo 20:1-16

1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

Nuova Diodati:

Matteo 20:1-16

Parabola degli operai delle diverse ore
1 «Il regno dei cieli infatti è simile a un padrone di casa, che di buon mattino uscì per prendere a giornata dei lavoratori e mandarli nella sua vigna. 2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso l'ora terza, ne vide altri che stavano in piazza disoccupati. 4 E disse loro: "Andate anche voi nella vigna e io vi darò ciò che è giusto". Ed essi andarono. 5 Uscito di nuovo verso l'ora sesta e l'ora nona, fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso l'undicesima ora, ne trovò altri che se ne stavano disoccupati e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?". 7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna e riceverete ciò che è giusto". 8 Poi fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 9 E, venuti quelli dell'undicesima ora, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando vennero i primi, pensavano di ricevere di più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. 11 Nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa, 12 dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato solo un'ora, e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso e il caldo della giornata". 13 Ma egli, rispondendo, disse a uno di loro: "Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi ciò che è tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non mi è forse lecito fare del mio ciò che voglio? O il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono?". 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Riveduta:

Matteo 20:1-16

Parabola dei lavoratori delle diverse ore
1 Poiché il regno de' cieli è simile a un padron di casa, il quale, in sul far del giorno, uscì a prender ad opra de' lavoratori per la sua vigna. 2 E avendo convenuto coi lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Ed uscito verso l'ora terza, ne vide degli altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, 4 e disse loro: Andate anche voi nella vigna, e vi darò quel che sarà giusto. Ed essi andarono. 5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 6 Ed uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi? 7 Essi gli dissero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Egli disse loro: Andate anche voi nella vigna. 8 Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Allora, venuti quei dell'undicesima ora, ricevettero un denaro per uno. 10 E venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. 11 E ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo: 12 Questi ultimi non han fatto che un'ora e tu li hai fatti pari a noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma egli, rispondendo a un di loro, disse: Amico, io non ti fo alcun torto; non convenisti meco per un denaro? 14 Prendi il tuo, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non m'è lecito far del mio ciò che voglio? o vedi tu di mal occhio ch'io sia buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi.

Diodati:

Matteo 20:1-16

1 PERCIOCCHÈ, il regno de' cieli è simile ad un padron di casa, il quale, in sul far del dì, uscì fuori, per condurre a prezzo de' lavoratori, per mandarli nella sua vigna. 2 E convenutosi co' lavoratori in un denaro al dì, li mandò nella sua vigna. 3 Poi, uscito intorno alle tre ore, ne vide altri che stavano in su la piazza scioperati. 4 Ed egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, ed io vi darò ciò che sarà ragionevole. Ed essi andarono. 5 Poi, uscito ancora intorno alle sei, ed alle nove ore, fece il simigliante. 6 Ora, uscito ancora intorno alle undici ore, ne trovò degli altri che se ne stavano scioperati, ed egli disse loro: Perchè ve ne state qui tutto il dì scioperati? 7 Essi gli dissero: Perciocchè niuno ci ha condotti a prezzo. Egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, e riceverete ciò che sarà ragionevole. 8 Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori, e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino a' primi. 9 Allora quei delle undici ore vennero, e ricevettero un denaro per uno. 10 Poi vennero i primi, i quali pensavano di ricever più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. 11 E, ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo: 12 Questi ultimi han lavorato solo un'ora, e tu li hai fatti pari a noi, che abbiam portata la gravezza del dì, e l'arsura. 13 Ma egli, rispondendo, disse all'un di loro: Amico, io non ti fo alcun torto; non ti convenisti tu meco in un denaro? 14 Prendi ciò che ti appartiene, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non mi è egli lecito di far ciò che io voglio del mio? l'occhio tuo è egli maligno, perciocchè io son buono? 16 Così, gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi; perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti.

Commentario abbreviato:

Matteo 20:1-16

Capitolo 20

La parabola degli operai nella vigna Mt 20:1-16

Gesù preannuncia nuovamente le sue sofferenze Mt 20:17-19

L'ambizione di Giacomo e Giovanni Mt 20:20-28

Gesù dona la vista a due ciechi vicino a Gerico Mt 20:29-34

Versetti 1-16

L'obiettivo diretto di questa parabola sembra essere quello di mostrare che, sebbene i Giudei siano stati chiamati per primi nella vigna, alla fine il Vangelo sarebbe stato predicato ai Gentili e questi sarebbero stati ammessi a godere di uguali privilegi e vantaggi rispetto ai Giudei. La parabola può anche essere applicata più in generale e mostra: 1. Che Dio non è debitore di nessuno. 2. Che molti di coloro che iniziano per ultimi e che promettono poco in campo religioso, a volte, grazie alla benedizione di Dio, arrivano a una grande quantità di conoscenza, grazia e utilità. 3. Che la ricompensa sarà data ai santi, ma non in base al tempo della loro conversione. Descrive lo stato della Chiesa visibile e spiega la dichiarazione che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi, nei suoi vari riferimenti. Finché non siamo assunti al servizio di Dio, stiamo tutto il giorno in ozio: uno stato peccaminoso, anche se è uno stato di ozio per Satana, può essere chiamato uno stato di ozio. La piazza del mercato è il mondo, da cui siamo chiamati dal Vangelo. Venite, venite da questo mercato. Il lavoro per Dio non ammette inezie. Un uomo può andare ozioso all'inferno, ma chi vuole andare in cielo deve essere diligente. Il soldo romano era sette pence e mezzo nel nostro denaro, salario allora sufficiente per il sostentamento della giornata. Questo non dimostra che la ricompensa della nostra obbedienza a Dio sia data dalle opere o dal debito; quando abbiamo fatto tutto, siamo servi inutili; ma significa che c'è una ricompensa davanti a noi; tuttavia, nessuno, per questa presunzione, rimandi il pentimento alla vecchiaia. Alcuni furono mandati nella vigna all'undicesima ora, ma nessuno li aveva assunti prima. I Gentili entrarono all'undicesima ora; il Vangelo non era stato predicato loro prima. Coloro che hanno ricevuto offerte del Vangelo alla terza o alla sesta ora e le hanno rifiutate, non dovranno dire all'undicesima ora, come questi, "Nessuno ci ha assunti". Perciò, non per scoraggiare nessuno, ma per risvegliare tutti, ricordiamo che questo è il momento giusto. Le ricchezze della grazia divina vengono mormorate a gran voce dai farisei orgogliosi e dai cristiani nominali. Siamo molto inclini a pensare che noi abbiamo troppo poco e gli altri troppo dei segni del favore di Dio; e che noi facciamo troppo e gli altri troppo poco nell'opera di Dio. Ma se Dio dà grazia agli altri, è gentilezza nei loro confronti e non ingiustizia nei nostri. I mondani carnali si accordano con Dio per il loro centesimo in questo mondo e scelgono la loro parte in questa vita. I credenti obbedienti sono d'accordo con Dio per la loro parte nell'altro mondo e devono ricordarsi di essersi accordati in tal senso. Non hai forse accettato di prendere il cielo come tua parte, il tuo tutto; cercherai la felicità nella creatura? Dio non punisce nessuno più di quanto meriti e ricompensa ogni servizio reso a lui; quindi non fa torto a nessuno, mostrando una grazia straordinaria ad alcuni. Osservate qui la natura dell'invidia. È un occhio maligno, che si dispiace del bene degli altri e desidera il loro male. È un dolore per noi stessi, un dispiacere per Dio e un danno per i nostri vicini: è un peccato che non ha né piacere, né profitto, né onore. Rinunciamo a ogni pretesa orgogliosa e cerchiamo la salvezza come dono gratuito. Non invidiamo e non rancoriamo mai, ma gioiamo e lodiamo Dio per la sua misericordia verso gli altri e verso noi stessi.

Riferimenti incrociati:

Matteo 20:1-16

1 Mat 3:2; 13:24,31,33,44,45,47; 22:2; 25:1,14
Mat 9:37,38; 21:33-43; CC 8:11,12; Is 5:1,2; Giov 15:1
Mat 23:37; CC 8:11,12; Ger 25:3,4
Mar 13:34; 1Co 15:58; Eb 13:21; 2P 1:5-10

2 Mat 20:13; Eso 19:5,6; De 5:27-30
Mat 18:28; 22:19; Lu 10:35; Ap 6:6
1Sa 2:18,26; 3:1,21; 16:11,12; 1Re 3:6-11; 18:12; 2Cron 34:3; Ec 12:1; Lu 1:15; 2Ti 3:15

3 Mar 15:25; At 2:15
Mat 20:6,7; 11:16,17; Prov 19:15; Ez 16:49; At 17:17-21; 1Ti 5:13; Eb 6:12

4 Mat 9:9; 21:23-31; Lu 19:7-10; Rom 6:16-22; 1Co 6:11; 1Ti 1:12,13; Tit 3:8; 1P 1:13; 4:2,3
Col 4:1

5 Mat 27:45; Mar 15:33,34; Lu 23:44-46; Giov 1:39; 4:6; 11:9; At 3:1; 10:3,9
Ge 12:1-4; Gios 24:2,3; 2Cron 33:12-19; Eb 11:24-26

6 Ec 9:10; Lu 23:40-43; Giov 9:4
Prov 19:15; Ez 16:49; At 17:21; Eb 6:12

7 At 4:16; 17:30,31; Rom 10:14-17; 16:25; Ef 2:11,12; 3:5,6; Col 1:26
Mat 22:9,10; Ec 9:10; Lu 14:21-23; Giov 9:4
Ef 6:8; Eb 6:10

8 Mat 13:39,40; 25:19,31; Rom 2:6-10; 2Co 5:10; Eb 9:28; Ap 20:11,12
Ge 15:2; 39:4-6; 43:19; Lu 10:7; 12:42; 16:1,2; 1Co 4:1,2; Tit 1:7; 1P 4:10

9 Mat 20:2,6,7; Lu 23:40-43; Rom 4:3-6; 5:20,21; Ef 1:6-8; 2:8-10; 1Ti 1:14-16

11 Lu 5:30; 15:2,28-30; 19:7; At 11:2,3; 13:45; 22:21,22; 1Te 2:16; Giuda 1:16

12 Lu 14:10,11; Rom 3:22-24,30; Ef 3:6
Is 58:2,3; Zac 7:3-5; Mal 1:13; 3:14; Lu 15:29,30; 18:11,12; Rom 3:27; 9:30-32; 10:1-3; 11:5,6; 1Co 4:11; 2Co 11:23-28

13 Mat 22:12; 26:50
Ge 18:25; Giob 34:8-12,17,18; 35:2; 40:8; Rom 9:14,15,20

14 Mat 6:2,6,16; 2Re 10:16,30,31; Ez 29:18-20; Lu 15:31; 16:25; Rom 3:4,19
Giov 17:2

15 Mat 11:25; Eso 33:19; De 7:6-8; 1Cron 28:4,5; Ger 27:5-7; Giov 17:2; Rom 9:15-24; 11:5,6; 1Co 4:7; Ef 1:11; 2:1,5; Giac 1:18
Mat 6:23; De 15:9; 28:54; Prov 23:6; 28:22; Mar 7:22; Giac 5:9
Gion 4:1-4; At 13:45

16 Mat 8:11,12; 19:30; 21:31; Mar 10:31; Lu 7:47; 13:28-30; 15:7; 17:17,18; Giov 12:19-22; Rom 5:20; 9:30
Mat 7:13; 22:14; Lu 14:24; Rom 8:30; 1Te 2:13; 2Te 2:13,14; Giac 1:23-25

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