Commentario abbreviato:Matteo 5:23-2421 Versetti 21-26 I maestri giudei avevano insegnato che il sesto comandamento proibiva solo l'omicidio vero e proprio. In questo modo ne avevano spiegato il significato spirituale. Cristo ha mostrato il pieno significato di questo comandamento, in base al quale saremo giudicati in seguito e quindi dovremmo essere governati ora. Ogni collera avventata è un omicidio del cuore. Per fratello si intende qualsiasi persona, anche se molto al di sotto di noi, perché siamo tutti fatti di un solo sangue. "Raca" è una parola sprezzante e deriva dall'orgoglio: "Stupido" è una parola dispettosa e deriva dall'odio. Le calunnie e le censure maligne sono un veleno che uccide segretamente e lentamente. Cristo disse loro che, per quanto avessero fatto luce su questi peccati, sarebbero stati certamente chiamati in giudizio per essi. Dobbiamo conservare con cura l'amore cristiano e la pace con tutti i nostri fratelli; e se in qualsiasi momento c'è un litigio, dobbiamo confessare la nostra colpa, umiliarci con il nostro fratello, facendo o offrendo soddisfazione per il torto fatto a parole o a fatti; e dobbiamo fare questo rapidamente; perché, finché questo non è fatto, siamo inadatti alla comunione con Dio nelle sacre ordinanze. E quando ci prepariamo a qualche esercizio religioso, è bene che ne facciamo un'occasione di seria riflessione e di autoesame. Ciò che viene detto qui è molto applicabile alla nostra riconciliazione con Dio attraverso Cristo. Mentre siamo in vita, siamo in cammino verso il suo tribunale; dopo la morte, sarà troppo tardi. Se consideriamo l'importanza del caso e l'incertezza della vita, quanto è necessario cercare la pace con Dio, senza indugio! Riferimenti incrociati:Matteo 5:23-2423 Mat 8:4; 23:19; De 16:16,17; 1Sa 15:22; Is 1:10-17; Os 6:6; Am 5:21-24 24 Mat 18:15-17; Giob 42:8; Prov 25:9; Mar 9:50; Rom 12:17,18; 1Co 6:7,8; 1Ti 2:8; Giac 3:13-18; 5:16; 1P 3:7,8 Dimensione testo: |