1Tessalonicesi 4

1 Capitolo 4

Esortazioni alla purezza e alla santità 1Tess 4:1-8

all'amore fraterno, al comportamento pacifico e alla diligenza 1Tess 4:9-12

Non addolorarsi eccessivamente per la morte di parenti e amici pii, considerando la gloriosa resurrezione dei loro corpi alla seconda venuta di Cristo 1Tess 4:13-18

Versetti 1-8

Non basta rimanere nella fede del Vangelo, bisogna abbondare nell'opera della fede. La regola secondo la quale tutti devono camminare e agire sono i comandamenti dati dal Signore Gesù Cristo. La santificazione, il rinnovamento dell'anima sotto l'influenza dello Spirito Santo e l'attenzione ai doveri stabiliti, costituiscono la volontà di Dio nei loro confronti. Nell'aspirare a questo rinnovamento dell'anima verso la santità, si deve porre un severo freno agli appetiti e ai sensi del corpo, nonché ai pensieri e alle inclinazioni della volontà, che portano a un uso sbagliato di essi. Il Signore non chiama nessuno nella sua famiglia per vivere una vita non santa, ma per insegnargli e metterlo in grado di camminare davanti a lui in santità. Alcuni prendono alla leggera i precetti di santità, perché li sentono dagli uomini; ma sono comandi di Dio, e trasgredirli significa disprezzare Dio.

9 Versetti 9-12

Dobbiamo notare negli altri ciò che è buono, a loro lode, per impegnarli ad abbondare sempre di più. A tutti coloro che sono istruiti salvificamente da Dio, viene insegnato ad amarsi gli uni gli altri. L'insegnamento dello Spirito supera quello degli uomini; e l'insegnamento degli uomini è vano e inutile, se non è Dio a insegnare. Coloro che si distinguono per questa o per qualsiasi altra grazia, hanno bisogno di aumentarla e di perseverare fino alla fine. È molto desiderabile avere un temperamento calmo e tranquillo, e avere un comportamento pacifico e tranquillo. Satana si dà da fare per turbarci e noi abbiamo nel cuore ciò che ci predispone all'inquietudine; studiamo quindi di essere tranquilli. Coloro che sono indaffarati, che si occupano delle faccende altrui, hanno poca tranquillità nella propria mente e causano grandi disordini tra i loro vicini. Raramente tengono conto dell'altra esortazione: essere diligenti nella propria vocazione, lavorare con le proprie mani. Il cristianesimo non ci sottrae al lavoro e al dovere delle nostre particolari vocazioni, ma ci insegna a essere diligenti in esse. Spesso gli uomini, a causa della loro pigrizia, si riducono in grandi ristrettezze e sono soggetti a molte sofferenze, mentre chi è diligente nei propri affari, si guadagna il pane da solo e ha un grande piacere nel farlo.

13 Versetti 13-18

Ecco il conforto per i parenti e gli amici di coloro che muoiono nel Signore. Il dolore per la morte degli amici è lecito; possiamo piangere per la nostra perdita, anche se è un guadagno per loro. Il cristianesimo non proibisce e la grazia non cancella i nostri affetti naturali. Tuttavia, non dobbiamo essere eccessivi nel nostro dolore; questo è troppo simile a chi non ha speranza di una vita migliore. La morte è una cosa sconosciuta e sappiamo poco dello stato dopo la morte; tuttavia le dottrine della risurrezione e della seconda venuta di Cristo sono un rimedio contro la paura della morte e il dolore eccessivo per la morte dei nostri amici cristiani; di queste dottrine abbiamo piena certezza. Sarà una certa felicità che tutti i santi si incontrino e rimangano insieme per sempre; ma la principale felicità del cielo è essere con il Signore, vederlo, vivere con lui e goderlo per sempre. Dobbiamo sostenerci l'un l'altro nei momenti di dolore, non spegnere gli spiriti o indebolire le mani dell'altro. E questo può essere fatto grazie ai molti insegnamenti che si possono trarre dalla risurrezione dei morti e dalla seconda venuta di Cristo. Come si può confortare un uomo dicendogli che sta per comparire davanti al tribunale di Dio? Chi può sentirsi confortato da queste parole? Solo quell'uomo con il cui spirito lo Spirito di Dio testimonia che i suoi peccati sono cancellati e i pensieri del cui cuore sono purificati dallo Spirito Santo, in modo che possa amare Dio e magnificare degnamente il suo nome. Non siamo in uno stato sicuro se non è così per noi, o se non desideriamo esserlo.

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