Esodo 1

1 Il libro dell'Esodo racconta la fondazione della chiesa e della nazione d'Israele. Abbiamo visto finora la religione vissuta nella vita domestica, ora invece vediamo i suoi effetti sui regni e sulle nazioni. Esodo significa "partenza", infatti l'avvenimento principale di questo libro è la partenza d'Israele dall'Egitto e la liberazione dalla schiavitù egiziana. Esso ci riferisce, inoltre, l'adempimento di numerose promesse e profezie fatte ad Abramo riguardo alla sua discendenza e ci presenta lo stato della chiesa nel deserto di questo mondo fino al suo arrivo alla terra promessa, quale esempio del giorno del nostro riposo eterno.

Capitolo 1

L'aumento del numero dei figli di Israele in Egitto dalla morte di Giuseppe in poi Es 1:1-7

Pur essendo oppressi essi si moltiplicano grandemente Es 1:8-14

I figli degli israeliti assassinati Es 1:15-22

Versetti 1-7

Per più di 200 anni Abramo, Isacco e Giacobbe vissero liberi e il popolo ebreo aumentò lentamente di numero; solo circa settanta persone scesero in Egitto. Nello stesso numero di anni, sebbene sotto una schiavitù crudele in Egitto, essi diventarono una grande nazione. Questo aumento miracoloso adempì la promessa fatta ai padri. Sebbene gli adempimenti delle promesse di Dio siano talvolta lente, possiamo sempre essere sicuri che si compiranno.

8 Versetti 8-14

L'Egitto diventò per Israele una casa di schiavitù. Laddove siamo stati un tempo felici, potremmo trovarvi in seguito la nostra afflizione e la nostra croce più grande può ugualmente trasformarsi in ciò che ci consolerà. Non confidiamo, perciò, nell'uomo e non diciamo di un luogo terreno: "Ecco il mio riposo!". Tutti coloro che conobbero Giuseppe, l'amarono e furono gentili con i suoi fratelli per amor suo, ma nonostante i migliori e benefici che un uomo possa fare ad altri, questi è presto dimenticato dopo la sua morte. La nostra più grande preoccupazione dovrebbe essere quella di servire Dio e soddisfare Colui non è infedele, al contrario degli uomini che velocemente dimenticano le nostre opere e il nostro amore. La colpa d'Israele fu quella di prosperare. Il malvagio odia fortemente che il giusto prosperi. Gli egiziani temevano che i figli d'Israele si unissero ai loro nemici per cacciarli dalla loro terra. La malvagità è sempre codarda e ingiusta: rende l'uomo pauroso dove non c'è da temere e lo rende un fuggiasco sebbene nessuno lo perseguiti. E la saggezza umana è spesso insensatezza e molto peccaminosa. Il popolo di Dio ebbe un giogo su di esso, non solo per pesare su di lui, ma per affliggerlo con questo peso. Gli egiziani non solo utilizzare gli israeliti per i guadagni di Faraone ma fecero sì che le loro vite diventassero amare. Ma gli Israeliti crebbero miracolosamente. Così la Cristianità si è diffusa più di quante sono state le persecuzioni: il sangue dei martiri è il seme della chiesa. Coloro che agiscono contro il Signore e il suo Israele fanno un'opera vana e creano una grande oppressione a se stessi.

15 Versetti 15-22

Gli egiziani cercarono di distruggere Israele assassinando i loro bambini. L'inimicizia che è nel seme del serpente verso la discendenza della donna, fa in modo che gli uomini non abbiano nessuna pietà. È chiaro che gli ebrei avevano adesso una benedizione fuori del comune. E vediamo che come si tratta l'Israele di Dio così allo stesso modo si viene spesso ripagati, Faraone diede ordine di affogare tutti i bambini maschi ebrei. Il nemico che, per mezzo di Faraone, tentò di distruggere la chiesa in questo suo stato infantile, si preoccupa oggi di soffocare dall'inizio i seri proponimenti che nascono nel cuore dell'uomo. Che coloro che fuggono da Dio possano temere il peccato e piangere ferventemente davanti al Signore in cerca del suo aiuto!

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