Esodo 33

1 Capitolo 33

Il Signore rifiuta di andare con l'Israele Es 33:1-6

Il tabernacolo di Mosè si trasferisce fuori dall'accampamento Es 33:7-11

Il desidero di Mosè di vedere la gloria di Dio Es 33:12-23

Versetti 1-6

Coloro a cui Dio perdona, devono far sapere quello che il loro peccato meritava. "Falli andare avanti per la loro strada!" ecco il modo molto espressivo del dispiacere di Dio. Sebbene egli prometta di continuare a far valere il suo patto con Abramo nel dare Canaan a loro, tuttavia nega a loro i segni della sua presenza con cui essi erano stati benedetti. Il popolo si umiliò per il suo peccato. Fra tutti gli amari frutti e le conseguenze di peccato, i penitenti veri temono maggiormente e rimpiangono di più l'allontanamento di Dio. Canaan stesso non sarebbe stata alcuna terra piacevole senza la presenza del Signore. Quelli che non rinunciarono ai loro ornamenti non fecero meno di quelli che li abbandonano ma senza segno di dispiacere e vergogna per esso.

7 Versetti 7-11

Mosè prese il tabernacolo e la fuori dal campo. Sembra che questo fosse una sistemazione provvisoria, realizzata per il culto e dove egli giudicava le controversie tra la gente. Il popolo lo seguì poiché esso era molto desideroso di essere in pace con Dio e per sapere quello che sarebbe accaduto. La colonna di nuvole che si era ritirata dal campo quando essi si contaminarono con l'idolatria, ora viene restituita. Se i nostri cuori vanno verso Dio per incontrarlo, egli amorevolmente verrà all'incontro.

12 Versetti 12-23

Mosè fu molto serio con Dio. Per l'intercessione di Cristo, siamo salvati non solo dalla rovina, ma siamo pure degni della felicità eterna. Osservate qui come egli supplica. Troviamo grazia alla vista di Dio, se disponiamo i nostri cuori per guidarci e affrettarci verso di Lui. Mosè parlo come uno che temeva di avanzare senza la presenza di Signore . Le dolci promesse e la clemenza di Dio per noi dovrebbero non solo incoraggiare la nostra fede, ma eccitare anche il nostro infervoramento per la preghiera. Osservate come egli si affretta. Vedete l'esempio dell'intercessione di Cristo vivente che guida tutti coloro che vanno a Dio per mezzo di Lui e non per i privilegi di quelli per cui egli intercede. Mosè quindi chiese una visione della gloria di Dio ed è pure ascoltato. La piena visione della gloria di Dio avrebbe schiacciato anche lo stesso Mosè. L'uomo è un mezzo indegno per essa, troppo debole per sopportarla, colpevole e non fare altro che temerla. La manifestazione misericordiosa quale è stata fatta in Cristo Gesù, lei sola può essere sopportata da noi. Il Signore ci ha concesso quello che ci soddisfa in grande abbondanza. La bontà di Dio è la sua gloria ed Egli ci farà conoscere la gloria della sua clemenza, più che la gloria della sua maestà. Sulla roccia c'era un posto adatto affinché Mosè vedesse la bontà e la gloria di Dio. La roccia di Oreb fu l'immagine di Cristo La Roccia, la Roccia di rifugio, di salvezza e di fortezza. Felice coloro che restano su questa Roccia. La cavità può anche essere un emblema di Cristo colpito, crocifisso annientato e ucciso. Quel che ne segue indica la nostra conoscenza difettosa di Dio nello stato attuale, nonostante la rivelazione di Cristo; per cui, quando paragoniamo la nostra visione di Dio è come vedere solo le spalle di un uomo che è appena passato. Dio in Cristo, quale Egli è e le manifestazioni più piene e luminose della sua gloria, della sua grazia e della sua bontà, sono a noi riservate in un altro stato.

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