Levitico 17

1 Capitolo 17

Tutti i sacrifici da offrire al tabernacolo Lev 17:1-9

La proibizione di mangiare sangue o animali che sono morti di una morte naturale Lev 17:10-16

Versetti 1-9

Tutto il bestiame ucciso dagli Israeliti, mentre erano nel deserto, doveva essere presentato davanti la porta del tabernacolo e la carne, che doveva essere restituita a colui che offriva, sarebbe stata mangiata come sacrificio propiziatorio secondo la legge. Quando essi entrarono a Canaan, questo continuò a farsi solo con i sacrifici. Il sacrificio spirituale che ora dobbiamo offrire non è limitato in un tal luogo o in un altro. Non è il tempio né altare che santifica l'offerta, né il vangelo santifica un determinato posto, ma solo quel cuore in comunione con lo Spirito Santo. Cristo è il nostro Altare e il Tabernacolo vero e proprio. Per mezzo di Lui Dio rimane tra gli uomini. È in lui che i nostri sacrifici sono accettati da Dio e in Lui solo. Concepire altri mediatori, altri altari o altri sacrifici espiatori, è, in effetti, fare altri dei. E sebbene Dio amorevolmente accetti le nostre offerte, non dobbiamo comunque trascurare il servizio all'altare.

10 Versetti 10-16

Ecco una conferma della legge contro il cibarsi di sangue. Essi non dovevano mangiare sangue. Ma questa legge era cerimoniale e ora non ha più forza: la rivelazione piena scaccia quella pallida ombra. Il sangue delle bestie non serve più a riscattare, ma solo il sangue di Cristo, per cui non c'è più ragione ormai di astenersi come si faceva prima. Il sangue è permesso ora come alimento per i nostri corpi, in quanto non serve più a essere espiazione per un'anima. Il sangue di Cristo fa l'espiazione realmente ed efficacemente e a questo, quindi, dobbiamo avere rispetto e non considerarlo come una cosa comune o trattarlo con indifferenza.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata