Levitico 6

1 Capitolo 6

Riguardo ai peccati contro il nostro prossimo Lev 6:1-7

Sugli olocausti Lev 6:8-13

Sull'oblazione Lev 6:14-23

Sull'offerta per il peccato Lev 6:24-30

Versetti 1-7

Sebbene tutti gli esempi si riferiscano al nostro prossimo, tuttavia si tratta di trasgressioni contro il Signore. Sebbene la persona ferita sia spregevole, la ferita colpisce quel Dio che ha dato il comando di amare il nostro prossimo invece di odiarlo. Le leggi umane fanno una differenza per quel che riguarda le punizioni; ma ogni torto fatto al prossimo è una violazione della legge Divina, nonostante il colpevole, una volta scoperto, rimedi. Le frodi sono generalmente accompagnate dalle bugie e spesso pure da giuramenti falsi. Anche se il colpevole sfuggisse alla vendetta umana, egli deve fare ampia soddisfazione secondo la sua possibilità e cercare il perdono per fede in quell'Offerta che toglie il peccato del mondo. Le trasgressioni menzionate sono da considerarsi anche trasgressioni contro la legge di Cristo, che insiste tanto sulla giustizia e sulla verità, come la legge naturale o la legge di Mosè.

8 Versetti 8-13

Ci si riferisce qui al sacrificio giornaliero di un agnello. Il sacerdote deve occuparsi del fuoco sull'altare. Il primo fuoco sull'altare è venuto dal cielo, vedi Levitico 9:24 e attenendoci sempre a questo si potrebbe dire che tutti i loro sacrifici sarebbero dovuti essere consumati con il fuoco dal cielo come segno dell'accettazione di Dio. Similmente incessante sia il fuoco dei nostri santi sentimenti, dell'esercizio della nostra fede e dell'amore, della preghiera e della lode.

14 Versetti 14-23

La legge dell'oblazione dava ai sacerdoti molto lavoro: la carne doveva essere totalmente bruciata e i sacerdoti ricevevano soltanto la pelle. Comunque la maggior parte di tutte le altre offerte apparteneva a loro. Con ciò Dio vuole che ai suoi ministri siano forniti di tutto il necessario.

23 Versetti 24-30

Il sangue del sacrificio espiatorio doveva essere spruzzato su abiti ben lavati e ciò indica il rispetto che dobbiamo avere del sangue di Cristo, non annoverandolo come cosa comune. Il contenitore in cui la carne del sacrifico veniva bollita doveva essere rotto se di terracotta; ma se di bronzo, ben lavato. Questo dimostra che la contaminazione non era portata via totalmente dall'offerta, invece il sangue di Cristo ci pulisce interamente da tutto il peccato. Tutte queste regole sottolineano la natura contaminante del peccato e la rimozione della colpa dal peccatore per mezzo del sacrificio. Guardiamo estasiati all'amore di Cristo che lo fece sacrificio per noi e ci procurò così il perdono per i nostri peccati e le nostre mancanze continue. Egli che non ha conosciuto alcun peccato è stato reso peccato (cioè, un sacrificio espiatorio) per noi, 2Corinzi 5:21. Pertanto abbiamo perdono e non solo perdono ma anche potenza contro il peccato, Romani 8:3.

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