C.E.I.:

1Maccabei 2,15-41

15 Ora vennero nella città di Modin i messaggeri del re, incaricati di costringere all'apostasia e a far sacrificare. 16 Molti Israeliti andarono da loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte. 17 I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli; 18 su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti in Gerusalemme; così passerai tu e i tuoi figli nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità». 19 Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, 20 io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell'alleanza dei nostri padri; 21 ci guardi il Signore dall'abbandonare la legge e le tradizioni; 22 non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra». 23 Terminate queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull'altare in Modin secondo il decreto del re. 24 Ciò vedendo Mattatia arse di zelo; fremettero le sue viscere ed egli ribollì di giusto sdegno. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull'altare; 25 uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l'altare. 26 Egli agiva per zelo verso la legge come aveva fatto Pincas con Zambri figlio di Salom. 27 La voce di Mattatia tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuol difendere l'alleanza mi segua!». 28 Fuggì con i suoi figli tra i monti, abbandonando in città quanto avevano.
29 Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero per dimorare nel deserto 30 con i loro figli, le loro mogli e i greggi, perché si erano addensati i mali sopra di essi. 31 Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano in Gerusalemme, nella città di Davide, che si erano raccolti laggiù in luoghi nascosti del deserto uomini che avevano stracciato l'editto del re. 32 Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato. 33 Dicevano loro: «Basta ormai; uscite, obbedite ai comandi del re e avrete salva la vita». 34 Ma quelli risposero: «Non usciremo, né seguiremo gli ordini del re, profanando il giorno del sabato». 35 Quelli si precipitarono all'assalto contro di loro. 36 Ma essi non risposero, né lanciarono pietra, né ostruirono i nascondigli, 37 protestando: «Moriamo tutti nella nostra innocenza. Testimoniano per noi il cielo e la terra che ci fate morire ingiustamente». 38 Così quelli mossero contro di loro a battaglia di sabato: essi morirono con le mogli e i figli e i loro greggi, in numero di circa mille persone.
39 Quando Mattatia e i suoi amici lo seppero, ne fecero gran pianto. 40 Poi dissero tra di loro: «Se faremo tutti come hanno fatto i nostri fratelli e non combatteremo contro i pagani per la nostra vita e per le nostre leggi, ci faranno sparire in breve dalla terra». 41 Presero in quel giorno questa decisione: «Noi combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono morti i nostri fratelli nei nascondigli».

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