C.E.I.:

1Re 18,1-40

1 Dopo molto tempo, il Signore disse a Elia, nell'anno terzo: «Su, mostrati ad Acab; io concederò la pioggia alla terra». 2 Elia andò a farsi vedere da Acab.
In Samaria c'era una grande carestia. 3 Acab convocò Abdia maggiordomo. Abdia temeva molto Dio; 4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia prese cento profeti e ne nascose cinquanta alla volta in una caverna e procurò loro pane e acqua. 5 Acab disse ad Abdia: «Va' nel paese verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti della regione; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli e non dovremo uccidere una parte del bestiame». 6 Si divisero la regione da percorrere; Acab andò per una strada e Abdia per un'altra.
7 Mentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quegli lo riconobbe e si prostrò con la faccia a terra dicendo: «Non sei tu il mio signore Elia?». 8 Gli rispose: «Lo sono; su, di' al tuo padrone: C'è qui Elia». 9 Quegli disse: «Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo ad Acab perché egli mi uccida? 10 Per la vita del Signore tuo Dio, non esiste un popolo o un regno in cui il mio padrone non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: Non c'è! egli faceva giurare il popolo o il regno di non averti trovato. 11 Ora tu dici: Su, di' al tuo signore: C'è qui Elia! 12 Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza. 13 Non ti hanno forse riferito, mio signore, ciò che ho fatto quando Gezabele sterminava tutti i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? 14 E ora tu comandi: Su, di' al tuo signore: C'è qui Elia? Egli mi ucciderà». 15 Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi mostrerò a lui».
16 Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia. 17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu la rovina di Israele!». 18 Quegli rispose: «Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal. 19 Su, con un ordine raduna tutto Israele presso di me sul monte Carmelo insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele».
20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. 21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla. 22 Elia aggiunse al popolo: «Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. 23 Dateci due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l'altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. 24 Voi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. La divinità che risponderà concedendo il fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!».
25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco». 26 Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all'altare che avevano eretto. 27 Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà». 28 Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. 29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione.
30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi!». Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l'altare del Signore che era stato demolito. 31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Israele sarà il tuo nome». 32 Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. 33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. 34 Quindi disse: «Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua scorreva intorno all'altare; anche il canaletto si riempì d'acqua. 36 Al momento dell'offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!». 38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l'acqua del canaletto. 39 A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!». 40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò.

Nuova Riveduta:

1Re 18,1-40

Elia e Abdia
(Gr 38:7-13; 39:15-18) Sl 112:1, 5-9
1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, in questi termini: «Va', presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese». 2 Elia andò a presentarsi ad Acab.
La carestia era grave in Samaria. 3 E Acab mandò a chiamare Abdia, che era il sovrintendente del palazzo. Abdia era molto timorato del SIGNORE; 4 e quando Izebel sterminava i profeti del SIGNORE, Abdia aveva preso cento profeti, li aveva nascosti cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li aveva nutriti con pane e acqua. 5 Acab disse ad Abdia: «Va' per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell'erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avremo bisogno di uccidere parte del bestiame». 6 Si spartirono dunque il paese da percorrere; Acab andò da una parte e Abdia dall'altra.
7 Mentre Abdia era in viaggio, gli venne incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostrò con la faccia a terra, e disse: «Sei tu il mio signore Elia?» 8 Quegli rispose: «Sono io; va' a dire al tuo signore: "Ecco qua Elia"». 9 Ma Abdia replicò: «Che peccato ho mai commesso, ché tu dia il tuo servo nelle mani di Acab perché egli mi uccida? 10 Com'è vero che il SIGNORE, il tuo Dio, vive, non c'è nazione né regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: "Egli non è qui", faceva giurare il regno e la nazione, che davvero non ti avevano trovato. 11 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: 'Ecco qua Elia!'". 12 Succederà che quando io ti avrò lasciato, lo Spirito del SIGNORE ti trasporterà non so dove; io andrò a fare l'ambasciata ad Acab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme il SIGNORE fin dalla sua giovinezza! 13 Non ti hanno riferito quello che io feci quando Izebel uccideva i profeti del SIGNORE? Come io nascosi cento uomini di quei profeti del SIGNORE, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li sostentai con pane e acqua? 14 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: 'Ecco qua Elia!'". Ma egli m'ucciderà!» 15 Elia rispose: «Com'è vero che vive il SIGNORE degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab».
16 Abdia dunque andò a trovare Acab, e gli fece l'ambasciata; e Acab andò incontro a Elia. 17 Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in Israele?» 18 Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del SIGNORE, e tu sei andato dietro ai Baali. 19 Adesso, fa' radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel».

Elia sul monte Carmelo
2Cr 28:19 (Mt 6:24; Gs 24:15; Gr 10:1-16; 2Cr 7:1-3) Sl 97:7; De 13
20 Acab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele, e radunò quei profeti sul monte Carmelo. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo, e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del SIGNORE, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz'appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l'altro toro, lo metterò sulla legna, e non vi appiccherò il fuoco. 24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del SIGNORE; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!»
25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. 26 Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà». 28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. 29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.
30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l'altare del SIGNORE che era stato demolito. 31 Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il SIGNORE aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». 32 Con quelle pietre costruì un altare al nome del SIGNORE, e fece intorno all'altare un fosso, della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. 34 E disse: «Riempite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua correva attorno all'altare, ed egli riempì d'acqua anche il fosso.
36 All'ora in cui si offriva l'offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «SIGNORE, Dio di Abraamo, d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. 37 Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!»
38 Allora cadde il fuoco del SIGNORE, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!»
40 Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò.

Nuova Diodati:

1Re 18,1-40

Sfida di Elia ad Achab
1 Molto tempo dopo, durante il terzo anno, la parola dell'Eterno fu indirizzata ad Elia, dicendo: «Va' presentati ad Achab e io manderò la pioggia sul paese». 2 Elia andò a presentarsi ad Achab. Ora in Samaria c'era una grande carestia. 3 Achab mandò a chiamare Abdia che era il suo maggiordomo. (Abdia temeva grandemente l'Eterno; 4 così, quando Jezebel sterminava i profeti dell'Eterno, Abdia prese cento profeti e li nascose cinquanta in una caverna, e provvide loro pane e acqua). 5 Achab disse ad Abdia: «Va' attraverso il paese verso tutte le sorgenti e tutti i corsi d'acqua; forse troveremo erba sufficiente per poter conservare in vita i cavalli e i muli e non dovremo uccidere nessuno dei nostri animali». 6 Così si divisero il paese da percorrere; Achab se ne andò da solo da una parte e Abdia da solo da un'altra parte. 7 Mentre Abdia era in viaggio, ecco venirgli incontro Elia; Abdia lo riconobbe e si prostrò con la faccia a terra, dicendo: «Sei tu il mio signore Elia?». 8 Gli rispose: «Sono io; va' a dire al tuo signore: C'è qui Elia». 9 Ma Abdia rispose: «Che peccato ho fatto perché tu consegni il tuo servo nelle mani di Achab per farmi morire? 10 Com'è vero che l'Eterno, il tuo DIO, vive, non c'è nazione e regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando dicevano: "Non è qui", faceva giurare il regno e la nazione che non avevano potuto trovarti. 11 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: C'è qui Elia!". 12 Ma avverrà che, appena mi sarò allontanato da te, lo Spirito dell'Eterno ti trasporterà in un luogo a me sconosciuto; così io andrò a riferirlo ad Achab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme l'Eterno fin dalla sua giovinezza! 13 Non hanno riferito al mio signore ciò che io feci quando Jezebel uccideva i profeti dell'Eterno? Come io nascosi cento di quei profeti dell'Eterno, cinquanta in una caverna e cinquanta in un'altra e provvidi loro pane e acqua? 14 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: C'è qui Elia!". Ma egli mi ucciderà». 15 Allora Elia rispose: «Com'è vero che vive l'Eterno degli eserciti alla cui presenza io sto, oggi mi presenterò ad Achab». 16 Abdia dunque andò a trovare Achab e gli riferì la cosa; e Achab andò incontro ad Elia. 17 Non appena Achab vide Elia, gli disse: «Sei proprio tu che metti sossopra Israele?». 18 Elia rispose: «Non sono io che metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti dell'Eterno e tu sei andato dietro ai Baal. 19 Perciò ora manda a chiamare tutto Israele presso di me sul monte Karmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Ascerah che mangiano alla mensa di Jezebel».

Elia e i profeti di Baal sul monte Karmel
20 Così Achab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele e radunò i profeti sul monte Karmel. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l'Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Ci siano dunque dati due torelli; essi scelgano un torello per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna senza appiccarvi il fuoco; io preparerò l'altro torello e lo metterò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. 24 Voi invocherete quindi il nome del vostro dio e io invocherò il nome dell'Eterno; il dio che risponderà mediante il fuoco è DIO». Tutto il popolo rispose e disse: «Ben detto!». 25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi un torello e preparatelo per primi, perché siete i più numerosi; poi invocate il vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». 26 Così essi presero il torello che fu dato loro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, dicendo: «O Baal, rispondici!». Ma non si udì alcuna voce e nessuno rispose; intanto essi saltavano intorno all'altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno Elia incominciò a beffarsi di loro e a dire: «Gridate più forte perché egli è dio; forse sta meditando o è indaffarato o è in viaggio, o magari si è addormentato e dev'essere svegliato». 28 Così essi si misero a gridare più forte e a farsi incisioni con spade e lance secondo le loro usanze finché grondavano sangue. 29 Passato mezzogiorno, essi profetizzarono fino al tempo di offrire l'oblazione; ma non si udì alcuna voce, nessuno rispose e nessuno diede loro retta. 30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Così tutto il popolo si avvicinò a lui, ed egli restaurò l'altare dell'Eterno che era stato demolito. 31 Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale l'Eterno aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». 32 Con le pietre edificò un altare al nome dell'Eterno e fece intorno all'altare un fosso della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il torello e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro brocche d'acqua e versatela sull'olocausto e sulla legna». 34 Di nuovo disse: «Fatelo una seconda volta». Ed essi lo fecero una seconda volta. Egli disse ancora: «Fatelo per la terza volta». Ed essi lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua scorreva attorno all'altare ed egli riempì d'acqua anche il fosso. 36 All'ora in cui si offriva l'oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: «O Eterno, DIO di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si sappia che tu sei DIO in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei DIO, e che hai fatto ritornare i loro cuori a te». 38 Allora cadde il fuoco dell'Eterno e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. 39 A tale vista, tutto il popolo si gettò con la faccia a terra e disse: «L'Eterno è DIO! L'Eterno è DIO!». 40 Quindi Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; non lasciatene scappare neppure uno!». Così essi li presero ed Elia li fece scendere al torrente Kishon, dove li scannò.

Riveduta 2020:

1Re 18,1-40

Elia e i profeti di Baal
1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola dell'Eterno fu rivolta a Elia in questi termini: “Va', presentati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese”. 2 Allora Elia andò a presentarsi ad Acab. La carestia era grave in Samaria. 3 E Acab mandò a chiamare Abdia, che era il sovrintendente del palazzo. Abdia era molto timorato dell'Eterno; 4 e quando Izebel sterminava i profeti dell'Eterno, Abdia aveva preso cento profeti, li aveva nascosti cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li aveva nutriti con del pane e dell'acqua. 5 Acab disse ad Abdia: “Va' per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell'erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avremo bisogno di uccidere parte del bestiame”. 6 Si divisero dunque il paese da percorrere; Acab andò da solo da una parte e Abdia da solo dall'altra. 7 Mentre Abdia era in viaggio, ecco che gli venne incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostrò con la faccia a terra, e disse: “Sei tu il mio signore Elia?”. 8 Egli rispose: “Sono io; va' a dire al tuo signore: 'Ecco qua Elia'”. 9 Ma Abdia replicò: “Che peccato ho mai commesso, che tu dia il tuo servo nelle mani di Acab, perché egli mi faccia morire? 10 Com'è vero che l'Eterno, il tuo Dio, vive, non c'è nazione né regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: 'Egli non è qui', faceva giurare il regno e la nazione, che non ti avevano davvero trovato. 11 E ora tu dici: 'Va' a dire al tuo signore: Ecco qua Elia!'. 12 Succederà che, quando io sarò partito da te, lo Spirito dell'Eterno ti trasporterà non so dove; io andrò a riferirlo ad Acab e lui, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure, il tuo servo teme l'Eterno fin dalla sua giovinezza! 13 Non hanno riferito al mio signore ciò che io feci quando Izebel uccideva i profeti dell'Eterno? Come nascosi cento uomini di quei profeti dell'Eterno, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li nutrii con del pane e dell'acqua? 14 E ora tu dici: 'Va' a dire al tuo signore: Ecco qua Elia!'. Ma egli mi ucciderà!”. 15 Ed Elia rispose: “Com'è vero che vive l'Eterno degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab”. 16 Abdia dunque andò a trovare Acab e gli diede il messaggio; e Acab andò incontro a Elia. 17 Appena Acab vide Elia, gli disse: “Sei tu colui che mette sottosopra Israele?”. 18 Elia rispose: “Non sono io che metto sottosopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti dell'Eterno, e tu sei andato dietro ai Baali. 19 Adesso fa' radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel”. 20 Acab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele, e radunò quei profeti sul monte Carmelo. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo, e disse: “Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se l'Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui”. Il popolo non gli rispose parola. 22 Allora Elia disse al popolo: “Sono rimasto solo io dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Ci siano dati dunque due giovenchi; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senza appiccare il fuoco; anch'io preparerò l'altro giovenco, lo metterò sulla legna, e non appiccherò il fuoco. 24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome dell'Eterno; il dio che risponderà mediante il fuoco, egli è Dio”. Tutto il popolo rispose e disse: “Ben detto!”. 25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: “Sceglietevi uno dei giovenchi; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il vostro dio, ma non appiccate il fuoco”. 26 E quelli presero il giovenco che fu dato loro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: “O Baal, rispondici!”. Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro e a dire: “Gridate forte; poiché egli è dio, ma sta meditando, è indaffarato o è in viaggio; può anche darsi che dorma e si risveglierà”. 28 E quelli si misero a gridare ad alta voce, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle lance, finché grondavano sangue. 29 E, passato mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'oblazione, senza che si udisse voce o risposta o ci fosse chi desse loro retta. 30 Allora Elia disse a tutto il popolo: “Avvicinatevi a me!”. E tutto il popolo si avvicinò a lui; Elia restaurò l'altare dell'Eterno che era stato demolito. 31 Poi prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale l'Eterno aveva detto: “Il tuo nome sarà Israele”. 32 Con quelle pietre costruì un altare al nome dell'Eterno, e fece intorno all'altare un fosso, della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra la legna. 34 E disse: “Riempite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulla legna”. Di nuovo disse: “Fatelo una seconda volta”. E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: “Fatelo per la terza volta”. E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua scorreva intorno all'altare, ed egli riempì d'acqua anche il fosso. 36 Nell'ora in cui si offriva l'oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: “O Eterno, Dio di Abraamo, di Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. 37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!”. 38 Allora cadde il fuoco dell'Eterno, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. 39 Tutto il popolo, visto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: “L'Eterno è Dio! L'Eterno è Dio!”. 40 Ed Elia disse loro: “Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!”. Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e là li sgozzò.

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