C.E.I.:

1Re 1-2

1,1 Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a riscaldarsi. 2 I suoi ministri gli suggerirono: «Si cerchi per il re nostro signore una vergine giovinetta, che assista il re e lo curi e dorma con lui; così il re nostro signore si riscalderà». 3 Si cercò in tutto il territorio d'Israele una giovane bella e si trovò Abisag da Sunem e la condussero al re. 4 La giovane era molto bella; essa curava il re e lo serviva, ma il re non si unì a lei.
5 Ma Adonia, figlio di Agghìt, insuperbito, diceva: «Sarò io il re». Si procurò carri, cavalli e cinquanta uomini che lo precedessero. 6 Il re suo padre, per non affliggerlo, non gli disse mai: «Perché ti comporti in questo modo?». Adonia era molto bello; sua madre l'aveva partorito dopo Assalonne. 7 Si accordò con Ioab, figlio di Zeruià, e con il sacerdote Ebiatàr, che stavano dalla sua parte. 8 Invece il sacerdote Zadòk, Benaià figlio di Ioiadà, il profeta Natan, Simei, Rei e il nerbo delle milizie di Davide non si schierarono con Adonia. 9 Adonia un giorno immolò pecore e buoi e vitelli grassi sulla pietra Zochelet, che è vicina alla fonte di Roghèl. Invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 10 Ma non invitò il profeta Natan, né Benaià, né i più valorosi soldati e neppure Salomone suo fratello.
11 Allora Natan disse a Betsabea, madre di Salomone: «Non hai sentito che Adonia, figlio di Agghìt, si è fatto re e Davide nostro signore non lo sa neppure? 12 Ebbene, ti do un consiglio, perché tu salvi la tua vita e quella del tuo figlio Salomone. 13 Va', presentati al re Davide e digli: Re mio signore, non hai forse giurato alla tua schiava che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono? Perché si è fatto re Adonia? 14 Ecco, mentre tu starai ancora lì a parlare al re, io ti seguirò e confermerò le tue parole».
15 Betsabea si presentò nella camera del re, che era molto vecchio, e Abisag la Sunammita lo serviva. 16 Betsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re, che le domandò: «Che hai?». 17 Essa gli rispose: «Signore, tu hai giurato alla tua schiava per il Signore tuo Dio che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono. 18 Ora invece Adonia è divenuto re e tu, re mio signore, non lo sai neppure. 19 Ha immolato molti buoi, vitelli grassi e pecore, ha invitato tutti i figli del re, il sacerdote Ebiatàr e Ioab capo dell'esercito, ma non ha invitato Salomone tuo servitore. 20 Re mio signore, gli occhi di tutto Israele sono su di te, perché annunzi loro chi siederà sul trono del re mio signore dopo di lui. 21 Quando il re mio signore si sarà addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati da colpevoli».
22 Mentre Betsabea ancora parlava con il re, arrivò il profeta Natan. 23 Fu annunziato al re: «Ecco c'è il profeta Natan». Questi si presentò al re, davanti al quale si prostrò con la faccia a terra. 24 Natan disse: «Re mio signore, tu forse hai decretato: Adonia regnerà dopo di me e siederà sul mio trono? 25 Difatti oggi egli è andato ad immolare molti buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Ebiatàr. Costoro mangiano e bevono con lui e gridano: Viva il re Adonia! 26 Ma non ha invitato me tuo servitore, né il sacerdote Zadòk, né Benaià figlio di Ioiadà, né Salomone tuo servitore. 27 Proprio il re mio signore ha ordinato ciò? Perché non hai indicato ai tuoi ministri chi siederà sul trono del re mio signore?».
28 Il re Davide, presa la parola, disse: «Chiamatemi Betsabea!». Costei si presentò al re e, restando essa alla sua presenza, 29 il re giurò: «Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angoscia! 30 Come ti ho giurato per il Signore, Dio di Israele, che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di me, sedendo sul mio trono al mio posto, così farò oggi». 31 Betsabea si inginocchiò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re dicendo: «Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!». 32 Il re Davide fece chiamare il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà. Costoro si presentarono al re, 33 che disse loro: «Prendete con voi la guardia del vostro signore: fate montare Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon. 34 Ivi il sacerdote Zadòk e il profeta Natan lo ungano re d'Israele. Voi suonerete la tromba e griderete: Viva il re Salomone! 35 Quindi risalirete dietro a lui, che verrà a sedere sul mio trono e regnerà al mio posto. Poiché io ho designato lui a divenire capo d'Israele e di Giuda». 36 Benaià figlio di Ioiadà rispose al re: «Così sia! Anche il Signore, Dio del re mio signore, decida allo stesso modo! 37 Come il Signore ha assistito il re mio signore, così assista Salomone e renda il suo trono più splendido di quello del re Davide mio signore».
38 Scesero il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei; fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghicon. 39 Il sacerdote Zadòk prese il corno dell'olio dalla tenda e unse Salomone al suono della tromba. Tutti i presenti gridarono: «Viva il re Salomone!». 40 Risalirono tutti dietro a lui, suonando i flauti e mostrando una grandissima gioia e i luoghi rimbombavano delle loro acclamazioni.
41 Li sentirono Adonia e i suoi invitati, che avevano appena finito di mangiare. Ioab, udito il suono della tromba, chiese: «Che cos'è questo frastuono nella città in tumulto?». 42 Mentre parlava ecco giungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatàr, al quale Adonia disse: «Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!». 43 «No - rispose Giònata ad Adonia - il re Davide nostro signore ha nominato re Salomone 44 e ha mandato con lui il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei che l'hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Il sacerdote Zadòk e il profeta Natan l'hanno unto re in Ghicon; quindi sono risaliti esultanti, mentre la città echeggiava di grida. Questo il motivo del frastuono da voi udito. 46 Anzi Salomone si è già seduto sul trono del regno 47 e i ministri del re sono andati a felicitarsi con il re Davide dicendo: Il tuo Dio renda il nome di Salomone più celebre del tuo e renda il suo trono più splendido del tuo! Il re si è prostrato sul letto, 48 poi ha detto: Sia benedetto il Signore, Dio di Israele, perché oggi ha concesso che uno sedesse sul mio trono e i miei occhi lo vedessero».
49 Tutti gli invitati di Adonia allora spaventati si alzarono e se ne andarono ognuno per la sua strada. 50 Adonia, che temeva Salomone, alzatosi andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 51 Fu riferito a Salomone: «Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, ha afferrato i corni dell'altare dicendo: Mi giuri oggi il re Salomone che non farà morire di spada il suo servitore». 52 Salomone disse: «Se si comporterà da uomo leale, neppure un suo capello cadrà a terra; ma se cadrà in qualche fallo, morirà». 53 Il re Salomone ordinò che lo facessero scendere dall'altare; quegli andò a prostrarsi davanti al re Salomone, che gli disse: «Vattene a casa!».

2,1 Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste raccomandazioni al figlio Salomone: 2 «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo. 3 Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto, 4 perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l'anima, sul trono d'Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti.
5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Zeruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito di Israele, Abner figlio di Ner e Amasà figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e macchiando di sangue innocente la cintura dei suoi fianchi e i sandali dei suoi piedi. 6 Tu agirai con saggezza, ma non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. 7 Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, che mangeranno alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne tuo fratello. 8 Tu hai accanto a te anche Simèi figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile quando fuggivo verso Macanàim. Ma mi venne incontro al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti farò morire di spada. 9 Ora non lasciare impunito il suo peccato. Sei saggio e sai come trattarlo. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta».
10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. 11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in Ebron e trentatré in Gerusalemme.
12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò molto.
13 Adonia figlio di Agghìt si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: «Vieni con intenzioni pacifiche?». «Pacifiche», rispose quello, 14 e soggiunse: «Ho da dirti una cosa». E quella: «Parla!». 15 Egli disse: «Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore. 16 Ora ti rivolgo una domanda; non respingermi». Ed essa: «Parla!». 17 Adonia disse: «Di' al re Salomone - il quale nulla ti può negare - che mi conceda in moglie Abisag la Sunammita». 18 Betsabea rispose: «Bene! Parlerò in tuo favore al re».
19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra 20 e disse: «Ho una piccola grazia da chiederti; non me la negare». Il re le rispose: «Chiedi, madre mia, non ti respingerò». 21 E quella: «Si conceda Abisag la Sunammita in moglie ad Adonia tuo fratello». 22 Il re Salomone rispose alla madre: «Perché tu mi chiedi Abisag la Sunammita per Adonia? Chiedi anche il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià». 23 Il re Salomone giurò per il Signore: «Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha manifestato quest'idea a danno della propria vita. 24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha concesso una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso». 25 Il re Salomone ordinò a Benaià figlio di Ioiadà, di ucciderlo; così morì Adonia.
26 Al sacerdote Ebiatàr il re ordinò: «Vattene in Anatòt, nella tua campagna. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire perché tu hai portato l'arca del Signore davanti a Davide mio padre e perché hai partecipato a tutte le traversie di mio padre». 27 Così Salomone escluse Ebiatàr dal sacerdozio del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunziata in Silo riguardo alla casa di Eli.
28 Quando la notizia giunse a Ioab - questi era stato dalla parte di Adonia, ma non per Assalonne - Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell'altare. 29 Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: «Va', colpiscilo!». 30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: «Per ordine del re, esci!». Quegli rispose: «No! Morirò qui». Benaià riferì al re: «Ioab ha parlato così e così mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fa' come egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo. 32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada - senza che Davide mio padre lo sapesse - ossia Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Israele e Amasà figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricada sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre su Davide e sulla sua discendenza, sul suo casato e sul suo trono si riversi per sempre la pace da parte del Signore». 34 Benaià figlio di Ioiadà andò, lo assalì e l'uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto. 35 Il re lo sostituì, nominando capo dell'esercito Benaià figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Zadòk al posto di Ebiatàr.
36 Il re mandò a chiamare Simèi per dirgli: «Costruisciti una casa in Gerusalemme; ivi sia la tua dimora; non ne uscirai per andartene qua e là. 37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron - sappilo bene! - sarai degno di morte; il tuo sangue ricadrà sulla tua testa». 38 Simèi disse al re: «L'ordine è giusto! Come ha detto il re mio signore, così farà il tuo servo». Simèi dimorò in Gerusalemme per molto tempo. 39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maaca, re di Gat. Fu riferito a Simei che i suoi schiavi erano in Gat. 40 Simei si alzò, sellò l'asino e partì per Gat andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato. 42 Il re, fattolo chiamare, gli disse: «Non ti avevo forse giurato per il Signore e non ti avevo io testimoniato che, quando tu fossi uscito per andartene qua e là - lo sapevi bene! - saresti stato degno di morte? Tu mi avevi risposto: L'ordine è giusto! Ho capito. 43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?». 44 Il re aggiunse a Simei: «Tu conosci tutto il male che hai fatto a Davide mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa. 45 Invece sia benedetto il re Salomone e il trono di Davide sia saldo per sempre davanti al Signore». 46 Il re diede ordine a Benaià figlio di Ioiadà, di andare ad ucciderlo. E quegli morì.
Il regno si consolidò nelle mani di Salomone.

Nuova Riveduta:

1Re 1-2

(De 32:15-18; Os 10:1; 4:15)
Regno di Salomone
1:1-11:43 (2Cr 1-9)(2S 7:12-15; Sl 89)
Vecchiaia di Davide
(Ec 12:3-7; 4:11) Sl 45:10-11
1,1 Il re Davide era vecchio, avanti negli anni; e, per quanto lo coprissero con indumenti, non poteva riscaldarsi. 2 Perciò i suoi servitori gli dissero: «Si cerchi per il nostro signore una ragazza vergine, che stia al servizio del re, ne abbia cura, e dorma fra le sue braccia, e così il re nostro signore si riscalderà». 3 Cercarono dunque per tutto il paese d'Israele una bella ragazza; trovarono Abisag, la Sunamita, e la condussero dal re. 4 La ragazza era bellissima, si prendeva cura del re, e lo serviva; ma il re non ebbe rapporti con lei.

Adonia aspira al regno
2S 15:1-12; Ro 12:3
5 Adonia, figlio di Agghit, mosso dall'ambizione, diceva: «Sarò io il re!» E si procurò carri, cavalieri, e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. 6 Suo padre non gli aveva mai fatto un rimprovero in vita sua, dicendogli: «Perché fai così?» Adonia era inoltre di bellissimo aspetto, ed era nato subito dopo Absalom. 7 Egli prese accordi con Ioab, figlio di Seruia, e con il sacerdote Abiatar; essi si misero dalla sua parte e lo favorirono. 8 Ma il sacerdote Sadoc, Benaia, figlio di Ieoiada, il profeta Natan, Simei, Rei e gli uomini valorosi di Davide non erano dalla parte di Adonia. 9 Adonia sacrificò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zoelet, che è accanto alla fontana di Roghel, e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda che erano al servizio del re; 10 ma non invitò il profeta Natan, né Benaia, né gli uomini valorosi, né Salomone suo fratello.

Salomone re d'Israele
(1Cr 17:11-15; 22:6-13) Pr 16:10, 12; 2Co 1:17-20
11 Allora Natan parlò a Bat-Sceba, madre di Salomone, e le disse: «Non hai udito che Adonia, figlio di Agghit, è diventato re senza che Davide nostro signore ne sappia nulla? 12 Vieni dunque, e permetti che io ti dia un consiglio, affinché tu salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone. 13 Va', entra dal re Davide e digli: "O re, mio signore, non giurasti alla tua serva, dicendo: 'Salomone, tuo figlio, regnerà dopo di me, sedendo sul mio trono'? Perché dunque regna Adonia?" 14 Ecco, mentre tu starai ancora parlando al re, io entrerò dopo di te, e confermerò le tue parole».
15 Bat-Sceba entrò dunque nella camera del re. Il re era molto vecchio e Abisag, la Sunamita, lo serviva. 16 Bat-Sceba s'inchinò e si prostrò davanti al re. Il re disse: «Che vuoi?» 17 Lei gli rispose: «Mio signore, alla tua serva tu giurasti per il SIGNORE, il tuo Dio, dicendo: "Salomone, tuo figlio, regnerà dopo di me, sedendo sul mio trono". 18 Ora, invece, ecco che Adonia è diventato re senza che tu, o re mio signore, ne sappia nulla. 19 Ha sacrificato buoi, vitelli grassi e pecore in gran numero, e ha invitato tutti i figli del re, il sacerdote Abiatar e Ioab, il capo dell'esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 20 Ora gli occhi di tutto Israele sono rivolti verso di te, o re mio signore, perché tu gli dichiari chi debba sedere sul trono del re mio signore, dopo di lui. 21 Altrimenti, quando il re mio signore si sarà addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli».
22 Lei parlava ancora con il re, quando arrivò il profeta Natan. 23 Andarono a dire al re: «Ecco il profeta Natan». Questi venne in presenza del re, e gli si prostrò davanti con la faccia a terra. 24 Natan disse: «O re, mio signore, sei tu che hai detto: "Adonia regnerà dopo di me, sedendo sul mio trono?" 25 Infatti oggi egli è sceso, ha sacrificato buoi, vitelli grassi e pecore in gran numero, e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Abiatar; ed ecco che mangiano e bevono davanti a lui, e dicono: "Viva il re Adonia!" 26 Ma egli non ha invitato me, tuo servo, né il sacerdote Sadoc, né Benaia figlio di Ieoiada, né Salomone tuo servitore. 27 Tutto questo è proprio stato fatto dal re mio signore, senza dichiarare al tuo servo chi sia colui che deve sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?»
28 Il re Davide rispose: «Chiamatemi Bat-Sceba». Lei entrò alla presenza del re e rimase in piedi davanti a lui. 29 Il re fece questo giuramento: «Com'è vero che vive il SIGNORE, il quale mi ha liberato da ogni angoscia, 30 io farò oggi quel che ti giurai per il SIGNORE, per il Dio d'Israele, quando dissi: "Salomone tuo figlio regnerà dopo di me sedendo sul mio trono al mio posto"». 31 Bat-Sceba s'inchinò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re, e disse: «Possa il re Davide, mio signore, vivere per sempre!»

(1Cr 23:1; 29:22-25) 2Cr 23:9-11 (Pr 20:8; Ec 8:4)
32 Poi il re Davide disse: «Chiamatemi il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benaia, figlio di Ieoiada». Essi vennero alla sua presenza e il re disse loro: 33 «Prendete con voi i servitori del vostro signore, fate salire Salomone mio figlio sulla mia mula, e conducetelo a Ghion. 34 In quel luogo il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lo ungeranno re d'Israele. Poi suonate la tromba e gridate: "Viva il re Salomone!" 35 Voi risalirete al suo seguito, ed egli verrà, si metterà seduto sul mio trono, e regnerà al mio posto. Io nomino lui come principe d'Israele e di Giuda». 36 Benaia, figlio di Ieoiada, rispose al re: «Amen! Così voglia il SIGNORE, il Dio del re mio signore! 37 Come il SIGNORE è stato con il re mio signore, così sia con Salomone, e renda il suo trono più grande del trono del re Davide, mio signore!»
38 Allora il sacerdote Sadoc, il profeta Natan, Benaia figlio di Ieoiada, i Cheretei e i Peletei scesero, fecero salire Salomone sulla mula del re Davide, e lo condussero a Ghion. 39 Il sacerdote Sadoc prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Suonarono la tromba, e tutto il popolo gridò: «Viva il re Salomone!» 40 Tutto il popolo risalì al suo seguito suonando flauti e abbandonandosi a una gran gioia, e la terra rimbombava delle loro grida.

1R 2:13, ecc. (Pr 21:6; Gr 17:11) Gb 5:12
41 Adonia e tutti i suoi convitati, mentre finivano di mangiare, udirono questo rumore; quando Ioab udì il suono della tromba, disse: «Che vuol dire questo chiasso nella città?» 42 Mentre egli parlava ancora, ecco giungere Gionatan, figlio del sacerdote Abiatar. Adonia gli disse: «Entra, poiché tu sei un valoroso, e devi portare buone notizie». 43 Gionatan rispose ad Adonia: «Tutt'altro! Il re Davide, nostro signore, ha costituito re Salomone. 44 Egli ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, il profeta Natan, Benaia figlio di Ieoiada, i Cheretei e i Peletei, i quali l'hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Il sacerdote Sadoc e il profeta Natan l'hanno unto re a Ghion, e di là sono risaliti abbandonandosi alla gioia, e la città è tutta in subbuglio. Questo è il frastuono che avete udito. 46 E c'è di più: Salomone si è seduto sul trono reale. 47 E i servitori del re sono venuti a benedire il re Davide, nostro signore, dicendo: "Renda Dio il nome di Salomone più glorioso del tuo, e renda il suo trono più grande del tuo!" E il re si è prostrato sul suo letto, 48 poi ha detto: "Benedetto sia il SIGNORE, Dio d'Israele, che mi ha dato oggi uno che sieda sul mio trono, e mi ha permesso di vederlo con i miei occhi!"»
49 Allora tutti gli invitati di Adonia furono presi da spavento, si alzarono, e se ne andarono ciascuno per la sua strada. 50 Adonia, che aveva paura di Salomone, si alzò e andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 51 Vennero a dire a Salomone: «Adonia ha paura del re Salomone, e si è aggrappato ai corni dell'altare, dicendo: "Il re Salomone mi giuri oggi che non farà morire di spada il suo servo"». 52 Salomone rispose: «Se dimostra di essere una persona perbene, non cadrà in terra neppure uno dei suoi capelli; ma, se sarà trovato colpevole, morirà». 53 Allora il re Salomone mandò gente a farlo scendere dall'altare. Ed egli venne a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: «Vattene a casa tua».

Ultime raccomandazioni di Davide a Salomone
(De 31:7-8; 1Cr 22:6-13) 2S 23:1-7; 1Cr 29:26-30 (Sl 15:4; 101:4, 6, 8)
2,1 Si avvicinava per Davide il giorno della morte, ed egli diede questi ordini a Salomone suo figlio:
2 «Io m'incammino per la via di tutti gli abitanti della terra; fortìficati e compòrtati da uomo! 3 Osserva quello che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato d'osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volga, 4 e affinché il SIGNORE adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: "Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà, con tutto il cuore e con tutta l'anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d'Israele".
5 Sai anche tu quel che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner figlio di Ner e ad Amasa figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno dei morti.
7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anch'essi mi trattarono così quando vennero da me, mentre fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello.
8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per il SIGNORE che non lo avrei fatto morire di spada. 9 Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».
10 Davide si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide. 11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni: regnò sette anni a Ebron e trentatré anni a Gerusalemme. 12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.

Provvedimenti del re Salomone
1R 1:1-10, 41-53; Sl 21:8, ecc.
13 Adonia, figlio di Agghit, andò da Bat-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?» Egli rispose: «Sì, pacifiche». 14 Poi aggiunse: «Devo parlarti». Quella rispose: «Di' pure». 15 Ed egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato il SIGNORE. 16 Ti domando dunque una cosa; non negarmela». Lei rispose: «Di' pure». 17 Egli disse: «Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abisag la Sunamita per moglie». 18 Bat-Sceba rispose: «Sta bene, parlerò al re in tuo favore».
19 Bat-Sceba dunque andò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, le si inchinò, poi si risedette sul trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si sedette alla sua destra. 20 Lei gli disse: «Ho una piccola cosa da chiederti; non negarmela». Il re rispose: «Chiedimela pure, madre mia; io non te la negherò». 21 Lei disse: «Abisag la Sunamita sia data in moglie a tuo fratello Adonia». 22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: «E perché chiedi Abisag la Sunamita per Adonia? Chiedi piuttosto il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiatar e per Ioab, figlio di Seruia!»
23 Allora il re Salomone giurò per il SIGNORE, dicendo: «Dio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonia non ha pronunciato questa parola a costo della sua vita! 24 E ora, com'è vero che vive il SIGNORE, il quale mi ha stabilito, mi ha concesso il trono di Davide mio padre, e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonia sarà messo a morte!» 25 Il re Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, il quale colpì Adonia e quello morì.

Pr 24:21-22; 1S 2:30-36; Mt 19:30; 24:13
26 Poi il re disse al sacerdote Abiatar: «Vattene ad Anatot, nelle tue terre, perché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, nostro DIO, e partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre». 27 Così Salomone destituì Abiatar dalle funzioni di sacerdote del SIGNORE, adempiendo in tal modo la parola che il SIGNORE aveva pronunciata contro la casa di Eli a Silo.

(2S 3:23-39; 20:8-10; Es 21:14)
28 Questa notizia giunse a Ioab, il quale aveva seguito il partito di Adonia, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo del SIGNORE e si aggrappò ai corni dell'altare. 29 Fu riferito al re Salomone: «Ioab si è rifugiato nel tabernacolo del SIGNORE, e sta accanto all'altare». Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!» 30 Benaia entrò nel tabernacolo del SIGNORE e disse a Ioab: «Così dice il re: "Vieni fuori!"» Quegli rispose: «No! voglio morire qui!» E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: «Così ha parlato Ioab e così mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fa' com'egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così toglierai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab sparse senza motivo. 32 Il SIGNORE farà ricadere sul suo capo il suo sangue, perché colpì due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise con la spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Ieter, capitano dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Ioab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte del SIGNORE per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». 34 Allora Benaia, figlio di Ieoiada, salì, lo colpì e lo uccise; e Ioab fu sepolto in casa sua nel deserto. 35 Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiatar.

2S 16:5-13; Sl 109:17-20; Nu 32:23
36 Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarvi, e non ne uscire per andare qua o là; 37 perché il giorno che ne uscirai e oltrepasserai il torrente Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». 38 Simei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re, mio signore, ha detto». E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.
39 Tre anni dopo, due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei, e gli fu detto: «Ecco, i tuoi servi sono a Gat». 40 Simei si alzò, sellò il suo asino e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò, e condusse via da Gat i suoi servi. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. 42 Il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per il SIGNORE, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: "Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là, morirai"? E tu non mi rispondesti: "Ho udito la tua parola: sta bene"? 43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto al SIGNORE e non hai osservato l'ordine che ti avevo dato?» 44 Il re disse inoltre a Simei: «Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora il SIGNORE fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti al SIGNORE». 46 E il re ordinò a Benaia, figlio di Ieoiada, di andare a ucciderlo. E quello morì.
Così il regno rimase saldo nelle mani di Salomone.

Nuova Diodati:

1Re 1-2

Adonijah si costituisce re
1,1 Ora il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo ricoprissero di panni, non riusciva a riscaldarsi. 2 Perciò i suoi servi gli dissero: «Si cerchi per il re, nostro signore, una fanciulla vergine, che assista il re, ne abbia cura e dorma sul suo seno; così il re nostro signore potrà riscaldarsi». 3 Allora cercarono per tutto il territorio d'Israele una bella fanciulla e trovarono Abishag, la Shunamita, e la condussero dal re. 4 La fanciulla era bellissima, si prendeva cura del re e lo serviva; ma il re non la conobbe. 5 Or Adonijah, figlio di Haggith, insuperbitosi, diceva: «Sarò io il re!». E si procurò carri, cavalieri e cinquanta uomini che corressero davanti a lui. 6 (Suo padre non lo aveva mai rimproverato in vita sua, dicendogli: «Perché fai così?». Anche Adonijah era bellissimo, ed era nato dopo Absalom). 7 Egli si accordò con Joab, figlio di Tseruiah, e col sacerdote Abiathar, i quali seguirono Adonijah e lo spalleggiarono. 8 Ma il sacerdote Tsadok, Benaiah figlio di Jehoiada, il profeta Nathan, Scimei, Rei e gli uomini prodi di Davide non erano per Adonijah. 9 Adonijah immolò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zohelet che è vicino alla fontana di Roghel e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 10 Ma non invitò il profeta Nathan, né Benaiah, né gli uomini prodi, né Salomone suo fratello. 11 Allora Nathan parlò a Bath-Sceba, madre di Salomone, e le disse: «Non hai sentito che Adonijah, figlio di Hagghith, è diventato re, e Davide nostro signore non lo sa neppure? 12 Or dunque permetti che ti dia un consiglio, affinché salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone. 13 Va', entra dal re Davide e digli: "O re, mio signore, non hai forse giurato alla tua serva dicendo: Tuo figlio Salomone, regnerà dopo di me e siederà sul mio trono? Perché dunque è divenuto re Adonijah?". 14 Poi, mentre tu starai ancora lì a parlare col re, io entrerò dopo di te e confermerò le tue parole». 15 Così Bath-Sceba entrò nella camera del re. (Il re era molto vecchio e Abishag, la Shunamita, serviva il re). 16 Bath-Sceba s'inchinò e si prostrò davanti al re. Il re disse: «Che cosa vuoi?». 17 Ella gli rispose: «O mio signore, tu hai giurato alla tua serva per l'Eterno, il tuo DIO, dicendo: "Tuo figlio Salomone regnerà dopo di me e siederà sul mio trono". 18 Ora invece Adonijah è divenuto re e tu, o re mio signore, non lo sai neppure. 19 Egli ha immolato un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re e il sacerdote Abiathar e Joab, il capo dell'esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 20 Ora gli occhi di tutto Israele sono rivolti a te, o re mio signore, perché tu indichi loro chi dovrà sedere sul trono del re mio signore dopo di lui. 21 Altrimenti avverrà che, quando il re mio signore si addormenterà con i suoi padri, io e il mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli». 22 Mentre essa parlava ancora con il re, giunse il profeta Nathan. 23 Allora riferirono la cosa al re, dicendo: «Ecco il profeta Nathan!». Questi entrò alla presenza del re e si prostrò davanti al re con la faccia a terra. 24 Nathan disse: «O re, mio signore, hai forse detto: "Adonijah regnerà dopo di me e siederà sul mio trono"? 25 Oggi infatti egli è sceso ad immolare un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Abiathar; ed ecco, ora essi mangiano e bevono davanti a lui e dicono: "Viva il re Adonija". 26 Ma egli non ha invitato me, tuo servo, né il sacerdote Tsadok, né Benaiah figlio di Jehoiada, né Salomone tuo servo. 27 Questa cosa è proprio stata fatta dal re mio signore, senza far sapere al tuo servo chi dovrà sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?».

Davide designa come re Salomone
28 Il re Davide, rispondendo, disse: «Chiamatemi Bath-Sceba». Ella entrò alla presenza del re e rimase in piedi davanti a lui. 29 Il re giurò e disse: «Com'è vero che vive l'Eterno che ha liberato la mia vita da ogni avversità, 30 io farò oggi esattamente ciò che ti ho giurato per l'Eterno, il DIO d'Israele, dicendo: "Tuo figlio Salomone regnerà dopo di me e siederà sul mio trono al mio posto"». 31 Bath-Sceba s'inchinò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re e disse: «Possa il re Davide mio signore vivere in perpetuo!». 32 Poi il re Davide disse: «Chiamatemi il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan e Benaiah, figlio di Jehoiada». Essi vennero alla presenza del re. 33 Il re disse loro: «Prendete con voi i servi del vostro signore, fate montare mio figlio Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghihon. 34 Lì il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo ungano re d'Israele. Poi suonate la tromba e dite: "Viva il re Salomone!". 35 Risalirete quindi dietro di lui, ed egli verrà a sedersi sul mio trono e regnerà al mio posto, poiché ho costituito lui come principe su Israele e Giuda». 36 Benaiah, figlio di Jehoiada, rispose al re: «Amen! Così vuole anche l'Eterno, il DIO del re mio signore! 37 Come l'Eterno è stato col re mio signore, così sia con Salomone e renda il suo trono più grande del trono del re Davide, mio signore!». 38 Allora il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei scesero, fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghihon. 39 Il sacerdote Tsadok prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Poi suonarono la tromba e tutto il popolo disse: «Viva il re Salomone!». 40 Poi tutto il popolo risalì dietro di lui, suonando i flauti e rallegrandosi di grande gioia tanto che la terra alle loro acclamazioni sembrava spaccarsi. 41 Adonijah e tutti i suoi convitati, come stavano finendo di mangiare, udirono il clamore; e quando Joab udì il suono della tromba, disse: «Cosa significa questo grande fragore proveniente dalla città?». 42 Mentre parlava ancora, ecco giungere Gionathan, figlio del sacerdote Abiathar. Adonijah gli disse: «Entra, poiché tu sei un uomo di valore e rechi certo buone notizie». 43 Gionathan, rispose a Adonijah e disse: «Tutt'altro! Il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone. 44 Egli ha mandato con lui il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei, che lo hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Così il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo hanno unto re a Ghihon, e di là sono risaliti tutti pieni di esultanza e la città è tutta in agitazione. Questo è il fragore che avete udito. 46 Inoltre Salomone si è posto a sedere sul trono del regno. 47 E i servi del re sono andati a congratularsi col re Davide nostro signore, dicendo: "Il tuo DIO renda il nome di Salomone più glorioso del tuo e renda il suo trono più grande del tuo!". Poi il re si è prostrato sul letto, 48 e ha pure detto: "Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele, che oggi ha fatto sedere uno sul mio trono, permettendo ai miei occhi di vederlo"». 49 Allora tutti i convitati di Adonijah furono presi da spavento, si alzarono e se ne andarono ciascuno per la sua strada. 50 Adonijah, avendo paura di Salomone, si levò e andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 51 Fu quindi riferito a Salomone: «Ecco, Adonijah ha paura del re Salomone e si è afferrato ai corni dell'altare, dicendo: "Il re Salomone mi giuri oggi che non farà morire di spada il suo servo"». 52 Salomone rispose: «Se si mostra uomo retto, non cadrà in terra neppure uno dei suoi capelli, ma se in lui sarà trovata alcuna malvagità, morirà». 53 Così il re Salomone mandò gente a farlo scendere dall'altare. Egli venne quindi a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: «Vattene a casa tua».

Ultime esortazioni di Davide a Salomone e sua morte
2,1 Avvicinandosi per Davide il giorno della sua morte, egli ordinò a suo figlio Salomone, dicendo: 2 «Io sto per andare dove vanno tutti gli abitanti della terra; perciò sii forte e comportati da uomo! 3 Osserva gli ordini dell'Eterno, il tuo DIO, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi precetti, come sta scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque ti volga, 4 e affinché l'Eterno adempia la promessa che mi ha fatto quando disse: "Se i tuoi figli faranno attenzione alla loro condotta per camminare davanti a me in verità con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti mancherà mai qualcuno sul trono d'Israele". 5 Anche tu sai ciò che ha fatto a me Joab, figlio di Tseruiah, e ciò che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Jether, che egli uccise; in tempo di pace ha versato sangue di guerra e ha macchiato di sangue di guerra la cintura che aveva ai fianchi e i sandali che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua sapienza e non permettere che la sua canizie scenda in pace nello Sceol. 7 Ma usa bontà con i figli di Barzillai il Galaadita e siano tra coloro che mangiano alla tua mensa, perché con uguale bontà essi vennero da me quando io fuggivo di fronte ad Absalom tuo fratello. 8 Ecco, presso di te c'è pure Scimei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim. Egli proferì un'orribile maledizione il giorno che andavo a Mahanaim, ma poi scese ad incontrarmi al Giordano e io gli giurai per l'Eterno: "Non ti farò morire di spada". 9 Ora perciò non lasciarlo impunito, perché sei un uomo saggio e sai ciò che devi fare. Fa' scendere la sua canizie nello Sceol tinta di sangue». 10 Così Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. 11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni: regnò sette anni a Hebron e trentatrè anni a Gerusalemme. 12 Poi Salomone si assise sul trono di Davide suo padre e il suo regno fu saldamente stabilito.

Adonijah, Joab e Scimei messi a morte da Salomone. Abiathar destituito dal suo ufficio di sacerdote
13 Or Adonijah, figlio di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?». Egli rispose: «Sì, pacifiche». 14 Poi aggiunse: «Ho qualcosa da dirti». Quella rispose: «Di' pure». 15 Così egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele si aspettava che io regnassi. Ma il regno mi è stato tolto ed è passato a mio fratello, perché a lui lo ha dato l'Eterno. 16 Ora ho una richiesta da farti; non rifiutarmela». Ella rispose: «Di' pure». 17 Allora egli disse: «Ti prego, di' al re Salomone, il quale non ti rifiuterà nulla, che mi dia in moglie Abishag, la Shunamita». 18 Bath-Sceba rispose: «Bene! Parlerò al re in tuo favore». 19 Bath-Sceba si recò dunque dal re Salomone per parlargli in favore di Adonijah. Il re si alzò per andarle incontro, si inchinò davanti a lei, poi si pose a sedere sul suo trono e fece mettere un trono per la madre del re, ed ella si sedette alla sua destra. 20 Ella disse: «Ho una piccola richiesta da farti; non negarmela». Il re le rispose: «Fa' pure la richiesta, madre mia; io non te la negherò». 21 Allora ella disse: «Si dia Abishag la Shunamita in moglie a tuo fratello Adonijah». 22 Il re Salomone rispose a sua madre e disse: «Perché chiedi Abishag la Shunamita per Adonijah? Chiedi per lui anche il regno, perché è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figlio di Tseruiah!». 23 Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se Adonijah non ha proferito questa parola a costo della sua vita! 24 Ora perciò, com'è vero che vive l'Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonijah sarà messo a morte!». 25 Così il re Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, che piombò addosso a Adonijah, e questi morì. 26 Poi il re disse al sacerdote Abiathar: «Vattene ad Anathoth nei tuoi campi, perché tu meriti la morte; ma non ti farò morire oggi, perché hai portato l'arca del Signore, l'Eterno, davanti a mio padre Davide, e perché hai partecipato a tutte le sofferenze di mio padre». 27 Così Salomone allontanò Abiathar dall'ufficio di sacerdote dell'Eterno, perché si adempisse la parola che l'Eterno aveva pronunziato riguardo alla casa di Eli a Sciloh. 28 Intanto la notizia giunse a Joab, perché Joab aveva seguito Adonijah, ma non aveva seguito Absalom. Perciò egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno e si afferrò ai corni dell'altare. 29 Fu quindi riferito al re Salomone: «Joab si è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno ed è vicino all'altare». Allora Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!». 30 Così Benaiah entrò nel tabernacolo dell'Eterno e disse a Joab: «Così dice il re: "Vieni fuori!"». Quegli rispose: «No, voglio morire qui!». Benaiah riferì la cosa al re, dicendo: «Così ha parlato Joab e così mi ha risposto». 31 Allora il re gli disse: «Fa' com'egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Joab versò senza motivo. 32 Così l'Eterno farà ricadere sul suo capo il sangue che ha versato, quando colpì due uomini più giusti e migliori di lui e li uccise con la spada, senza che mio padre Davide neppure lo sapesse: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Jether, capitano dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Joab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte dell'Eterno per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». 34 Allora Benaiah, figlio di Jehoiada, salì, lo colpì e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua, nel deserto. 35 Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaiah, figlio di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al posto di Abiathar. 36 Poi il re mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme e là abiterai, e non ne uscirai più per andare qua o là. 37 Il giorno infatti che uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». 38 Scimei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto». Così Scimei dimorò in Gerusalemme per molto tempo. 39 Ma, dopo tre anni, avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akish, figlio di Maakah, re di Gath. Perciò riferirono la cosa a Scimei e gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono a Gath». 40 Allora Scimei si levò, sellò il suo asino e andò a Gath da Akish in cerca dei suoi servi; Scimei andò e ricondusse i suoi servi da Gath. 41 A Salomone fu riferito che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath ed era tornato. 42 Il re allora mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per l'Eterno e non ti avevo solennemente avvertito, dicendoti: "Sappi per certo che il giorno in cui uscirai per andare qua o là, morirai"? E tu mi avevi risposto: "La parola che ho udita mi sta bene". 43 Perché dunque non hai osservato il giuramento dell'Eterno e il comando che ti avevo impartito?». 44 Il re disse inoltre a Scimei: «Tu conosci tutto il male che facesti a Davide mio padre e il tuo cuore ne è consapevole; perciò l'Eterno farà ricadere sul tuo capo la tua malvagità, 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile davanti all'Eterno per sempre». 46 Quindi il re diede ordine a Benaiah, figlio di Jehoiada, che uscì e colpì Scimei; e questi morì. Così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone.

Riveduta 2020:

1Re 1-2

REGNO DI SALOMONE
(capitoli da 1 a 11)
Vecchiaia di Davide. Adonia, uno dei suoi figli, aspira al regno. Salomone scelto da Davide per succedergli al trono
1,1 Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni; e, per quanto lo coprissero di indumenti, non poteva riscaldarsi. 2 Perciò i suoi servi gli dissero: “Si cerchi per il re nostro signore una ragazza vergine, che stia al servizio del re, ne abbia cura, e dorma fra le sue braccia, così il re nostro signore potrà riscaldarsi”. 3 Cercarono dunque per tutto il paese d'Israele una bella ragazza; trovarono Abisag, la Sunamita, e la condussero dal re. 4 La ragazza era bellissima, si prendeva cura del re, e lo serviva; ma il re non si unì a lei. 5 Adonia, figlio di Agghit, mosso dall'ambizione, diceva: “Sarò io il re!”. E si procurò dei carri, dei cavalieri, e cinquanta uomini che corressero davanti a lui. 6 Suo padre non gli aveva mai fatto un rimprovero in vita sua, dicendogli: “Perché fai così?”. Anche Adonia era bellissimo di aspetto, ed era nato subito dopo Absalom. 7 Egli si accordò con Ioab, figlio di Seruia, e con il sacerdote Abiatar, i quali si misero dalla sua parte e lo favorirono. 8 Ma il sacerdote Sadoc, Benaia figlio di Ieoiada, il profeta Natan, Simei, Rei e gli uomini prodi di Davide non erano schierati per Adonia. 9 Adonia sacrificò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zoelet che è accanto alla fontana di Roghel, e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda che erano al servizio del re; 10 ma non invitò il profeta Natan, né Benaia, né gli uomini valorosi, né Salomone suo fratello. 11 Allora Natan parlò a Bat-Sceba, madre di Salomone, e le disse: “Non hai udito che Adonia, figlio di Agghit, è diventato re senza che Davide nostro signore ne sappia nulla? 12 Vieni dunque, e permetti che io ti dia un consiglio, affinché tu salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone. 13 Va', entra dal re Davide, e digli: 'O re, mio signore, non giurasti alla tua serva, dicendo: Salomone, tuo figlio, regnerà dopo di me e siederà sul mio trono? Perché dunque regna Adonia?'. 14 Ed ecco che mentre tu starai ancora là parlando con il re, io entrerò dopo di te, e confermerò le tue parole”. 15 Bat-Sceba entrò dunque nella camera del re. - Il re era molto vecchio e Abisag, la Sunamita, lo serviva. - 16 Bat-Sceba si inchinò e si prostrò davanti al re. E il re disse: “Che cosa vuoi?”. 17 Lei gli rispose: “Signore mio, tu giurasti alla tua serva, per l'Eterno che è il tuo Dio, dicendo: 'Salomone, tuo figlio, regnerà dopo di me e siederà sul mio trono'; 18 ora invece, ecco che Adonia è diventato re senza che tu, o re mio signore, ne sappia nulla. 19 Ha sacrificato buoi, vitelli grassi e pecore in gran numero, e ha invitato tutti i figli del re e il sacerdote Abiatar e Ioab, il capo dell'esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 20 Ora gli occhi di tutto Israele sono rivolti verso di te, o re mio signore, perché tu gli dichiari chi debba sedere sul trono del re mio signore, dopo di lui. 21 Altrimenti avverrà che, quando il re mio signore si sarà addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli”. 22 Mentre lei parlava ancora con il re, ecco arrivare il profeta Natan. 23 La cosa fu riferita al re, dicendo: “Ecco il profeta Natan!”. E questi venne in presenza del re e gli si prostrò davanti con la faccia a terra. 24 Natan disse: “O re, mio signore, sei tu che hai detto: 'Adonia regnerà dopo di me e siederà sul mio trono'? 25 Infatti oggi egli è sceso, ha sacrificato buoi, vitelli grassi e pecore in gran numero, e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Abiatar; ed ecco che mangiano e bevono davanti a lui, e dicono: 'Viva il re Adonia!'. 26 Ma egli non ha invitato me, tuo servo, né il sacerdote Sadoc, né Benaia figlio di Ieoiada, né Salomone tuo servo. 27 Tutto questo è stato fatto proprio dal re mio signore, senza che tu abbia dichiarato al tuo servo chi sia colui che deve sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?”. 28 Il re Davide, rispondendo, disse: “Chiamatemi Bat-Sceba”. Lei entrò alla presenza del re e rimase in piedi davanti a lui. 29 Il re giurò e disse: “Com'è vero che vive l'Eterno che mi ha liberato da ogni avversità, 30 oggi io farò quello che ti giurai per l'Eterno, per l'Iddio d'Israele, dicendo: 'Salomone tuo figlio regnerà dopo di me e siederà sul mio trono al posto mio'”. 31 Bat-Sceba si inchinò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re, e disse: “Possa il re Davide mio signore vivere per sempre!”. 32 Poi il re Davide disse: “Chiamatemi il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benaia, figlio di Ieoiada”. Essi vennero in presenza del re, e il re disse loro: 33 “Prendete con voi i servi del vostro signore, fate montare mio figlio Salomone sulla mia mula, e conducetelo a Ghion. 34 Là il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lo ungano re d'Israele. Poi suonate la tromba e dite: 'Viva il re Salomone!'. 35 Voi risalirete al suo seguito, ed egli verrà, si metterà a sedere sul mio trono, e regnerà al mio posto. Io costituisco lui come principe d'Israele e di Giuda”. 36 Benaia, figlio di Ieoiada, rispose al re: “Amen! Così voglia l'Eterno, l'Iddio del re mio signore! 37 Come l'Eterno è stato con il re mio signore, così sia con Salomone, e innalzi il suo trono al di sopra del trono del re Davide, mio signore!”. 38 Allora il sacerdote Sadoc, il profeta Natan, Benaia figlio di Ieoiada, i Cheretei e i Peletei scesero, fecero montare Salomone sulla mula del re Davide, e lo condussero a Ghion. 39 Il sacerdote Sadoc prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Suonarono la tromba, e tutto il popolo disse: “Viva il re Salomone!”. 40 E tutto il popolo risalì al suo seguito suonando flauti e abbandonandosi a una grande gioia, tanto che la terra rimbombava delle loro grida. 41 Adonia e tutti i suoi convitati, mentre stavano per finire di mangiare, udirono questo rumore; e quando Ioab udì il suono della tromba, disse: “Che vuol dire questo frastuono della città in tumulto?”. 42 E mentre parlava ancora, ecco giungere Gionatan, figlio del sacerdote Abiatar. Adonia gli disse: “Entra, poiché tu sei un uomo di valore, e devi portare buone notizie”. 43 Gionatan, rispondendo ad Adonia, disse: “Tutt'altro! Il re Davide, nostro signore, ha costituito re Salomone. 44 Egli ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, il profeta Natan, Benaia figlio di Ieoiada, i Cheretei e i Peletei, i quali lo hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lo hanno unto re a Ghion, e di là sono risaliti abbandonandosi alla gioia, e la città è tutta in subbuglio. Questo è il frastuono che avete udito. 46 E c'è di più: Salomone si è posto a sedere sul trono reale. 47 E i servi del re sono venuti a benedire il re Davide signore nostro, dicendo: 'Iddio renda il nome di Salomone più glorioso del tuo, e innalzi il suo trono al di sopra del tuo!'. E il re si è prostrato sul suo letto, poi il re ha detto così: 48 'Sia benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che oggi mi ha dato uno che sieda sul mio trono, e mi ha permesso di vederlo con i miei occhi!'”. 49 Allora tutti i convitati di Adonia furono presi da spavento, si alzarono, e se ne andarono ciascuno per la sua strada. 50 Adonia, avendo paura di Salomone, si alzò e andò a impugnare i corni dell'altare. 51 E vennero a dire a Salomone: “Ecco, Adonia ha paura del re Salomone, e ha impugnato i corni dell'altare, dicendo: 'Il re Salomone mi giuri oggi che non farà morire di spada il suo servo'”. 52 Salomone rispose: “Se egli si dimostra un uomo leale, non cadrà a terra neppure uno dei suoi capelli; ma, se sarà trovato colpevole, morirà”. 53 Il re Salomone mandò gente a farlo scendere dall'altare. Ed egli venne a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: “Vattene a casa tua”.

Ultime raccomandazioni di Davide
2,1 Si avvicinava per Davide il giorno della morte, ed egli diede i suoi ordini a Salomone suo figlio, dicendo: 2 “Io me ne vado per la via di tutti gli abitanti della terra; fortificati e comportati da uomo! 3 Osserva quello che l'Eterno, il tuo Dio, ti ha comandato di osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come è scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti diriga, 4 e affinché l'Eterno adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: 'Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando nel mio cospetto con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d'Israele'. 5 Sai anche tu ciò che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quello che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo sangue di guerra in tempo di pace, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua vecchiaia scendere in pace nel soggiorno dei morti. 7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita e siano fra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anche loro mi trattarono così quando vennero da me, quando io fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello. 8 Ed ecco, tu hai vicino a te Simei figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per l'Eterno che non lo avrei fatto morire di spada. - 9 Ma ora non lasciarlo impunito; poiché sei saggio e sai ciò che devi fargli. Farai scendere la sua vecchiaia tinta di sangue nel soggiorno dei morti”. 10 Davide si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide. 11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni: regnò sette anni a Ebron e trentatré anni a Gerusalemme. 12 E Salomone sedette sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.

Adonia, Ioab e Simei messi a morte da Salomone. Il sacerdote Abiatar destituito dalle sue funzioni e allontanato da Gerusalemme
13 Adonia figlio di Agghit, andò da Bat-Sceba, madre di Salomone. Lei gli disse: “Vieni con intenzioni pacifiche?”. Egli rispose: “Sì, pacifiche”. 14 Poi aggiunse: “Ho da dirti una cosa”. Lei rispose: “Di' pure”. 15 Ed egli disse: “Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato l'Eterno. 16 Ora dunque io ti domando una cosa; non me la rifiutare”. Lei rispose: “Di' pure”. 17 Ed egli disse: “Ti prego, di' al re Salomone, il quale non ti negherà nulla, che mi dia Abisag la Sunamita per moglie”. 18 Bat-Sceba rispose: “Sta bene, parlerò al re in tuo favore”. 19 Bat-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, le si inchinò, poi si mise a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si sedette alla sua destra. 20 Lei gli disse: “Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare”. Il re rispose: “Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò”. 21 E lei: “Si dia per moglie Abisag la Sunamita a tuo fratello Adonia”. 22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: “E perché chiedi Abisag la Sunamita per Adonia? Chiedi piuttosto il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiatar e per Ioab, figlio di Seruia!”. 23 Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: “Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonia non ha pronunciato questa parola a costo della sua vita! 24 E ora, com'è vero che vive l'Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonia sarà messo a morte!”. 25 E il re Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, il quale si scagliò contro Adonia ed egli morì. 26 Poi il re disse al sacerdote Abiatar: “Vattene ad Anatot, nelle tue terre, poiché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché hai portato davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, dell'Eterno, e perché hai partecipato a tutte le sofferenze di mio padre”. 27 Così Salomone depose Abiatar dalle funzioni di sacerdote dell'Eterno, adempiendo così la parola che l'Eterno aveva pronunciato contro la casa di Eli a Silo. 28 La notizia giunse a Ioab, il quale aveva seguito il partito di Adonia, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno e impugnò i corni dell'altare. 29 E fu detto al re Salomone: “Ioab si è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno e sta vicino all'altare”. Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: “Va', scagliati contro di lui!”. 30 Benaia entrò nel tabernacolo dell'Eterno e disse a Ioab: “Così dice il re: 'Vieni fuori!'”. Egli rispose: “No! voglio morire qui!”. E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: “Così ha parlato Ioab e così mi ha risposto”. 31 E il re gli disse: “Fa' come ha detto; scagliati contro di lui e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab sparse senza motivo. 32 L'Eterno farà ricadere sul suo capo il sangue che lui sparse, quando si avventò contro due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise con la spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Ieter, capitano dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Ioab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma ci sarà pace per sempre, da parte dell'Eterno, per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono”. 34 Allora Benaia, figlio di Ieoiada, salì, si scagliò contro di lui e lo uccise; e Ioab fu sepolto in casa sua nel deserto. 35 Al suo posto il re costituì capo dell'esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiatar. 36 Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: “Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarla, e non ne uscire per andare qua o là; 37 poiché il giorno che ne uscirai e attraverserai il torrente Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo”. 38 Simei rispose al re: “Va bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto”. E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo. 39 Dopo tre anni avvenne che due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei, e gli fu detto: “Ecco i tuoi servi sono a Gat”. 40 E Simei si alzò, sellò il suo asino, e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò, e ricondusse via da Gat i suoi servi. 41 E fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. 42 Il re mandò a chiamare Simei, e gli disse: “Non ti avevo fatto giurare per l'Eterno, e non ti avevo solennemente avvertito, dicendoti: 'Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là, morirai?'. E non mi avevi risposto: 'La parola che ho udito mi sta bene?'. 43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto all'Eterno e non hai osservato l'ordine che ti avevo dato?”. 44 Il re disse inoltre a Simei: “Tu sai tutto il male che hai fatto a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora l'Eterno fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti all'Eterno”. 46 E il re diede i suoi ordini a Benaia, figlio di Ieoiada, il quale uscì, si scagliò contro Simei, e l'uccise. Così il regno rimase saldo nelle mani di Salomone.

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