C.E.I.:

1Samuele 1-2

1,1 C'era un uomo di Ramatàim, uno Zufita delle montagne di Efraim, chiamato Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Eliàu, figlio di Tòcu, figlio di Zuf, l'Efraimita. 2 Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva.
3 Quest'uomo andava ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti in Silo, dove stavano i due figli di Eli Cofni e Pìncas, sacerdoti del Signore.
4 Un giorno Elkana offrì il sacrificio. Ora egli aveva l'abitudine di dare alla moglie Peninna e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. 5 Ad Anna invece dava una parte sola; ma egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. 6 La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. 7 Così succedeva ogni anno: tutte le volte che salivano alla casa del Signore, quella la mortificava.
Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo. 8 Elkana suo marito le disse: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?».
9 Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore. 10 Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente. 11 Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo».
12 Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. 13 Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. 14 Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal vino che hai bevuto!». 15 Anna rispose: «No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore. 16 Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza». 17 Allora Eli le rispose: «Va' in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto». 18 Essa replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima.
19 Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. 20 Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. «Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato». 21 Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto, 22 Anna non andò, perché diceva al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». 23 Le rispose Elkana suo marito: «Fa' pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola». La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato. 24 Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro. 25 Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli 26 e Anna disse: «Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. 27 Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto. 28 Perciò anch'io lo dò in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.

2,1 Allora Anna pregò:
«Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.
2 Non c'è santo come il Signore,
non c'è rocca come il nostro Dio.
3 Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza;
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.
4 L'arco dei forti s'è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
5 I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
6 Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7 Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
8 Solleva dalla polvere il misero,
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere insieme con i capi del popolo
e assegnar loro un seggio di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi fa poggiare il mondo.
9 Sui passi dei giusti Egli veglia,
ma gli empi svaniscono nelle tenebre.
Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.
10 Il Signore... saranno abbattuti i suoi avversari!
L'Altissimo tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra;
darà forza al suo re
ed eleverà la potenza del suo Messia».
11 Poi Elkana tornò a Rama, a casa sua, e il fanciullo rimase a servire il Signore alla presenza del sacerdote Eli.
12 Ora i figli di Eli erano uomini depravati; non tenevano in alcun conto il Signore, 13 né la retta condotta dei sacerdoti verso il popolo. Quando uno si presentava a offrire il sacrificio, veniva il servo del sacerdote mentre la carne cuoceva, con in mano un forchettone a tre denti, 14 e lo introduceva nella pentola o nella marmitta o nel tegame o nella caldaia e tutto ciò che il forchettone tirava su il sacerdote lo teneva per sé. Così facevano con tutti gli Israeliti che venivano là a Silo. 15 Prima che fosse bruciato il grasso, veniva ancora il servo del sacerdote e diceva a chi offriva il sacrificio: «Dammi la carne da arrostire per il sacerdote, perché non vuole avere da te carne cotta, ma cruda». 16 Se quegli rispondeva: «Si bruci prima il grasso, poi prenderai quanto vorrai!», replicava: «No, me la devi dare ora, altrimenti la prenderò con la forza». 17 Così il peccato di quei giovani era molto grande davanti al Signore perché disonoravano l'offerta del Signore.
18 Samuele prestava servizio davanti al Signore per quanto lo poteva un fanciullo e andava cinto di efod di lino. 19 Sua madre gli preparava una piccola veste e gliela portava ogni anno, quando andava con il marito a offrire il sacrificio annuale. 20 Eli allora benediceva Elkana e sua moglie ed esclamava: «Ti conceda il Signore altra prole da questa donna per il prestito che essa ha fatto al Signore». Essi tornarono a casa 21 e il Signore visitò Anna, che partorì ancora tre figli e due figlie. Frattanto il fanciullo Samuele cresceva presso il Signore.
22 Eli era molto vecchio e gli veniva all'orecchio quanto i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi si univano alle donne che prestavano servizio all'ingresso della tenda del convegno. 23 Perciò disse loro: «Perché dunque fate tali cose? Io sento infatti da parte di tutto il popolo le vostre azioni empie! 24 No, figli, non è bene ciò che io odo di voi, che cioè sviate il popolo del Signore.
25 Se un uomo pecca contro un altro uomo,
Dio potrà intervenire in suo favore,
ma se l'uomo pecca contro il Signore,
chi potrà intercedere per lui?».
Ma non ascoltarono la voce del padre, perché il Signore aveva deciso di farli morire. 26 Invece il giovane Samuele andava crescendo in statura e in bontà davanti al Signore e agli uomini.
27 Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: «Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? 28 Non l'ho scelto da tutte le tribù d'Israele come mio sacerdote, perché salga l'altare, bruci l'incenso e porti l'efod davanti a me? Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. 29 Perché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte che io ho ordinato per sempre e tu hai avuto maggior riguardo ai tuoi figli che a me e vi siete pasciuti in tal modo con le primizie di ogni offerta di Israele mio popolo? 30 Ecco dunque l'oracolo del Signore, Dio d'Israele: Avevo promesso alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora - oracolo del Signore - non sia mai! Perché chi mi onorerà anch'io l'onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. 31 Ecco verranno giorni in cui io taglierò via il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. 32 Guarderai sempre angustiato tutto il bene che farò a Israele, mentre non si troverà mai più un anziano nella tua casa. 33 Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo: ma chiunque sarà nato dalla tua famiglia morirà per la spada degli uomini. 34 Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Cofni e Pìncas: nello stesso giorno moriranno tutti e due. 35 Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele che agirà secondo il mio cuore e il mio desiderio. Io gli darò una casa stabile e camminerà alla mia presenza, come mio consacrato per sempre. 36 Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per una monetina d'argento e per un pezzo di pane e dirà: Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane».

Nuova Riveduta:

1Samuele 1-2

(Os 13:11)
Eli e Samuele, gli ultimi due giudici d'Israele
1:1-12:25 (Sl 99:6)
Nascita di Samuele
(De 12:5-18; 16:16-17)(Ge 29:30-31; 30:1-2)
1,1 C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliù, figlio di Toù, figlio di Suf, efraimita. 2 Aveva due mogli: una di nome Anna e l'altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. 3 Quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il SIGNORE degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di Eli, Ofni e Fineas, sacerdoti del SIGNORE.
4 Nel giorno in cui Elcana offrì il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; 5 ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il SIGNORE l'avesse fatta sterile. 6 La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il SIGNORE l'aveva fatta sterile. 7 Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del SIGNORE, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava più. 8 Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse più di dieci figli?»

Nu 30:4, ecc.; Sl 50:15; 120:1, ecc.; Gm 5:13; Fl 4:6-7
9 Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del tempio del SIGNORE. 10 Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il SIGNORE piangendo dirottamente. 11 Fece un voto e disse: «O SIGNORE degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al SIGNORE per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 La sua preghiera davanti al SIGNORE si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE. 16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». 17 Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» 18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima. 19 L'indomani lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti al SIGNORE; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama.

(Ge 25:21; Sl 116:1-2, 12-14) 1S 2:18-21
Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e il SIGNORE si ricordò di lei. 20 Nel corso dell'anno, Anna concepì e partorì un figlio, che chiamò Samuele; perché disse, l'ho chiesto al SIGNORE.
21 E quell'uomo, Elcana, salì con tutta la sua famiglia per andare a offrire al SIGNORE il sacrificio annuo e a sciogliere il suo voto. 22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al SIGNORE e rimanga là per sempre». 23 Elcana, suo marito, le rispose: «Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il SIGNORE adempia la sua parola!» Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo.
24 Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del SIGNORE a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo. 25 Elcana e Anna sacrificarono il torello e condussero il bambino a Eli. 26 Anna gli disse: «Mio signore! com'è vero che tu vivi, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicina a te, a pregare il SIGNORE. 27 Pregai per avere questo bambino; il SIGNORE mi ha concesso quel che io gli avevo domandato. 28 Perciò anch'io lo dono al SIGNORE; finché vivrà, egli sarà donato al SIGNORE». E si prostrò là davanti al SIGNORE.

Cantico di Anna
Lu 1:46-55
2,1 Allora Anna pregò e disse:
«Il mio cuore esulta nel SIGNORE,
il SIGNORE ha innalzato la mia potenza,
la mia bocca si apre contro i miei nemici
perché gioisco nella tua salvezza.
2 Nessuno è santo come il SIGNORE,
poiché non c'è altro Dio all'infuori di te;
e non c'è rocca pari al nostro Dio.
3 Non parlate più con tanto orgoglio;
non esca più l'arroganza dalla vostra bocca;
poiché il SIGNORE è un Dio che sa tutto
e da lui sono pesate le azioni dell'uomo.
4 L'arco dei potenti è spezzato,
ma quelli che vacillano sono rivestiti di forza.
5 Quelli che una volta erano sazi si offrono a giornata per il pane,
e quanti erano affamati ora hanno riposo.
La sterile partorisce sette volte,
ma la donna che aveva molti figli diventa fiacca.
6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere;
fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.
7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire,
egli abbassa e innalza.
8 Alza il misero dalla polvere
e innalza il povero dal letame,
per farli sedere con i nobili,
per farli eredi di un trono di gloria;
poiché le colonne della terra sono del SIGNORE
e su queste ha poggiato il mondo.
9 Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli,
ma gli empi periranno nelle tenebre;
infatti l'uomo non trionferà per la sua forza.
10 Gli avversari del SIGNORE saranno frantumati;
egli tuonerà contro di essi dal cielo;
il SIGNORE giudicherà l'estremità della terra
e darà forza al suo re;
innalzerà la potenza del suo unto».
11 Dopo, Elcana andò a casa sua a Rama e il bambino rimase a servire il SIGNORE sotto gli occhi del sacerdote Eli.

Scelleraggini dei figli di Eli e loro castigo
(Os 4:6-10; Ml 2:1-9) Gr 7:3-11
12 I figli di Eli erano uomini scellerati; non conoscevano il SIGNORE. 13 Ecco qual era il modo di agire di questi sacerdoti riguardo al popolo: quando qualcuno offriva un sacrificio, il servo del sacerdote veniva nel momento in cui si faceva cuocere la carne; teneva in mano una forchetta a tre punte, 14 la piantava nella caldaia o nel paiuolo o nella pentola o nella marmitta, e tutto quello che la forchetta tirava su, il sacerdote lo prendeva per sé. Così facevano a tutti gl'Israeliti che andavano là, a Silo. 15 Anche prima che si fosse bruciato il grasso, il servo del sacerdote veniva e diceva all'uomo che faceva il sacrificio: «Dammi della carne da fare arrostire, per il sacerdote; poiché egli non accetterà da te carne cotta, ma cruda». 16 Se quell'uomo gli diceva: «Si bruci prima di tutto il grasso, poi prenderai quello che vorrai», egli rispondeva: «No, me la devi dare ora; altrimenti la prenderò con la forza!» 17 Il peccato di quei giovani era dunque grandissimo agli occhi del SIGNORE, perché disprezzavano le offerte fatte al SIGNORE.

1S 1:20-28; Sl 128
18 Ma Samuele faceva il servizio davanti al SIGNORE; era ancora un bambino e indossava un efod di lino. 19 Sua madre gli faceva ogni anno una piccola tunica e gliela portava quando saliva con suo marito a offrire il sacrificio annuale. 20 Eli benedisse Elcana e sua moglie, e disse: «Il SIGNORE ti dia prole da questa donna, in cambio del dono che lei ha fatto al SIGNORE!» Essi ritornarono a casa loro. 21 Il SIGNORE visitò Anna, la quale concepì e partorì tre figli e due figlie. Intanto il piccolo Samuele cresceva presso il SIGNORE.

De 21:18-21; Pr 15:10
22 Eli era molto vecchio e udì tutto quello che i suoi figli facevano a tutto Israele e come si univano alle donne che erano di servizio all'ingresso della tenda di convegno. 23 Disse loro: «Perché fate queste cose? Poiché odo tutto il popolo parlare delle vostre azioni malvagie. 24 Non fate così, figli miei, poiché quel che odo di voi non è buono; voi traviate il popolo di Dio. 25 Se un uomo pecca contro un altro uomo, Dio lo giudica; ma se pecca contro il SIGNORE, chi intercederà per lui?» Quelli però non diedero ascolto alla voce del loro padre, perché il SIGNORE li voleva far morire.
26 Intanto, il piccolo Samuele continuava a crescere ed era gradito sia al SIGNORE sia agli uomini.

1S 3:11-14 (1S 4:11-18; 22:16-21; 1R 2:26-27, 35; Ez 44:15-16) Os 8:7
27 Un uomo di Dio andò da Eli e gli disse: «Così parla il SIGNORE: "Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, quando essi erano in Egitto al servizio del faraone? 28 Non lo scelsi dunque fra tutte le tribù d'Israele per diventare mio sacerdote, per salire al mio altare, per bruciare il profumo e indossare l'efod in mia presenza? Non diedi alla casa di tuo padre tutti i sacrifici, consumati dal fuoco, dei figli d'Israele? 29 Allora, perché calpestate i miei sacrifici e le mie oblazioni che ho comandato di offrire nel mio santuario? Come mai onori i tuoi figli più di me e vi ingrassate con il meglio di tutte le oblazioni d'Israele, mio popolo?" 30 Perciò, così dice il SIGNORE, il Dio d'Israele: "Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio per sempre"; ma ora il SIGNORE dice: "Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati. 31 Ecco, i giorni vengono, in cui troncherò il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, in modo che non vi sia in casa tua nessun vecchio. 32 Vedrai lo squallore nella mia dimora, mentre Israele sarà ricolmo di beni, e non vi sarà mai più nessun vecchio nella tua casa. 33 Quello dei tuoi che non toglierò via dal mio altare, rimarrà per consumarti gli occhi e rattristarti il cuore; e tutti i nati e cresciuti in casa tua moriranno nel fiore degli anni. 34 Ti servirà di segno quello che accadrà ai tuoi figli, a Ofni e a Fineas: tutti e due moriranno in uno stesso giorno. 35 Io mi susciterò un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e secondo il mio desiderio; gli darò una casa stabile ed egli sarà al servizio del mio unto per sempre. 36 Chiunque rimarrà della tua casa verrà a prostrarsi davanti a lui per avere una moneta d'argento e un pezzo di pane, e dirà: Ammettimi, ti prego, a fare qualcuno dei servizi del sacerdozio, perché io abbia un boccone di pane da mangiare"».

Nuova Diodati:

1Samuele 1-2

Sterilità di Anna
1,1 C'era un uomo di Ramathaim-Tsofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elkanah, figlio di Jeroham, figlio di Elihu, figlio di Tohu, figlio di Tsuf, Efraimita. 2 Aveva due mogli: una si chiamava Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva. 3 Ogni anno quest'uomo saliva dalla sua città per adorare ed offrire sacrifici all'Eterno degli eserciti a Sciloh, dove erano i due figli di Eli, Hofni e Finehas, sacerdoti dell'Eterno. 4 Quando per Elkanah veniva il giorno di offrire il sacrificio, egli soleva dare a sua moglie Peninna e a tutti i suoi figli e figlie le loro parti; 5 ma ad Anna dava una parte doppia, perché amava Anna, benché l'Eterno avesse chiuso il suo grembo. 6 Or la sua rivale la molestava continuamente per farla irritare, perché l'Eterno aveva chiuso il suo grembo. 7 Così succedeva ogni anno; tutte le volte che Anna saliva alla casa dell'Eterno, Peninna la molestava; per cui ella piangeva e non prendeva più cibo. 8 Allora suo marito Elkanah le disse: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono io per te meglio di dieci figli?». 9 Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Sciloh, Anna si levò. Or il sacerdote Eli stava seduto sul sedile all'entrata del tabernacolo dell'Eterno. 10 Nell'amarezza della sua anima pregava l'Eterno piangendo dirottamente. 11 Poi fece un voto, dicendo: «O Eterno degli eserciti, se veramente riguardi all'afflizione della tua serva, ti ricordi di me e non dimentichi la tua serva, ma vuoi dare alla tua serva un figlio maschio, io lo darò all'Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 Mentre essa prolungava la sua preghiera davanti all'Eterno, Eli stava osservando la sua bocca. 13 Anna parlava in cuor suo; soltanto le sue labbra si muovevano, ma la sua voce non si udiva; per questo Eli pensava che fosse ubriaca. 14 Così Eli le disse: «Fino a quando sarai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!». 15 Ma Anna rispose e disse: «No, signor mio, io sono una donna afflitta nello spirito e non ho bevuto né vino né bevanda inebriante, ma stavo effondendo la mia anima davanti all'Eterno. 16 Non considerare la tua serva una donna perversa, perché è l'eccesso del mio dolore e della mia afflizione che mi ha fatto parlare finora». 17 Allora Eli le rispose: «Va' in pace, e il DIO d'Israele ti conceda ciò che gli hai richiesto». 18 Ella rispose: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Così la donna se ne andò per la sua via, prese cibo e il suo aspetto non fu più triste.

Nascita di Samuele
19 Essi si alzarono al mattino presto e si prostrarono davanti all'Eterno; poi partirono e ritornarono a casa loro a Ramah. Elkanah conobbe Anna, sua moglie, e l'Eterno si ricordò di lei. 20 A suo tempo, Anna concepì e partorì un figlio, a cui pose nome Samuele, dicendo: «Perché l'ho chiesto all'Eterno». 21 Allora il marito Elkanah salì con tutta la sua famiglia per offrire all'Eterno il sacrificio annuale e per adempiere il suo voto. 22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti all'Eterno e vi rimanga per sempre». 23 Suo marito Elkanah le rispose: «Fa' come meglio ti sembra; rimani finché tu l'abbia divezzato, purché l'Eterno adempia la sua parola!». Così la donna rimase a casa e allattò suo figlio finché non l'ebbe divezzato. 24 Dopo averlo divezzato, lo condusse con sé, assieme a tre torelli, un'efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa dell'Eterno a Sciloh. Il fanciullo era ancora giovane. 25 Quindi loro immolarono un torello e condussero il fanciullo ad Eli. 26 Anna gli disse: «Signor mio! Com'è vero che vive l'anima tua, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicino a te a pregare l'Eterno. 27 Ho pregato per avere questo fanciullo, e l'Eterno mi ha concesso ciò che gli ho chiesto. 28 Perciò a mia volta lo dono all'Eterno; finché egli vive sarà ceduto all'Eterno». E là si prostrarono davanti all'Eterno.

Cantico profetico di Anna
2,1 Allora Anna pregò e disse: «Il mio cuore esulta nell'Eterno, la mia forza è innalzata nell'Eterno; la mia bocca si dilata contro i miei nemici, perché mi rallegro della tua salvezza. 2 Non c'è alcuno santo come l'Eterno, perché non c'è alcun altro all'infuori di te, né c'è alcuna rocca come il nostro DIO. 3 Non continuate a parlare con tanto orgoglio; non escano parole arroganti dalla vostra bocca, perché l'Eterno è un Dio di conoscenza, e da lui sono pesate le azioni. 4 Gli archi dei potenti sono spezzati, mentre i deboli sono cinti di forza. 5 Quelli che erano sazi vanno a giornata per un po' di pane, mentre quelli che erano affamati non soffrono più fame. Persino la sterile ha partorito sette volte, mentre quella che ha molti figli si è indebolita. 6 L'Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nello Sceol e ne fa risalire. 7 L'Eterno fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa ma anche innalza. 8 Egli solleva il misero dalla polvere e tira fuori il povero dal letame, per farli sedere con i principi e far loro ereditare un trono di gloria; poiché le colonne della terra appartengono all'Eterno, e su di esse egli ha poggiato il mondo. 9 Egli veglia sui passi dei suoi santi, ma gli empi periranno nelle tenebre, perché l'uomo non prevarrà per la forza. 10 Gli avversari dell'Eterno saranno frantumati; egli tuonerà dal cielo contro di essi. L'Eterno giudicherà i popoli fino alle estremità della terra, darà forza al suo re e innalzerà la potenza del suo unto». 11 Poi Elkanah ritornò a casa sua a Ramah, e il fanciullo rimase a servire l'Eterno alla presenza del sacerdote Eli.

La malvagità dei figli di Eli
12 Or i figli di Eli erano uomini perversi; non conoscevano l'Eterno. 13 Ed ecco come si comportavano questi sacerdoti con il popolo: quando qualcuno offriva un sacrificio, il servo del sacerdote veniva, mentre la carne cuoceva, con in mano un forchettone a tre punte, 14 e lo ficcava nella pentola o nel paiolo o nel calderone o nella pignatta, e tutto ciò che il forchettone tirava su, il sacerdote lo teneva per sé. Così facevano con tutti gl'Israeliti che andavano a Sciloh. 15 Anche prima che avessero fatto bruciare il grasso, il servo del sacerdote veniva e diceva a colui che faceva il sacrificio: «Dammi della carne da arrostire per il sacerdote, perché egli non accetterà da te carne cotta, ma cruda». 16 E se l'uomo gli diceva: «Si faccia prima fumare il grasso, poi prenderai quanto vorrai», egli rispondeva: «No, me la devi dare ora; altrimenti la prenderò per forza». 17 Perciò il peccato dei due giovani era molto grande davanti all'Eterno, perché essi disprezzavano le offerte fatte all'Eterno. 18 Ma Samuele prestava servizio davanti all'Eterno, anche se ancora fanciullo, ed era cinto di un efod di lino. 19 Sua madre gli faceva una piccola veste e gliela portava ogni anno quando saliva con suo marito a offrire il sacrificio annuale. 20 Eli allora benediceva Elkanah e sua moglie, dicendo: «L'Eterno ti dia altri figli da questa donna, per la richiesta da lei fatta all'Eterno!». Poi essi tornavano a casa loro. 21 Così l'Eterno visitò Anna, ed ella concepì e diede alla luce tre figli e due figlie. Intanto il fanciullo Samuele cresceva presso l'Eterno. 22 Or Eli era molto vecchio e udì tutto ciò che i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi si coricavano con le donne che facevano servizio all'ingresso della tenda di convegno; 23 e disse loro: «Perché fate tali cose? Poiché sento da parte di tutto il popolo delle vostre malvagie azioni. 24 No, figli miei, perché le voci che sento di voi non sono affatto buone; voi inducete il popolo dell'Eterno a peccare. 25 Se un uomo pecca contro un altro uomo, DIO lo giudica, ma se un uomo pecca contro l'Eterno, chi intercederà per lui?». Ma essi non diedero ascolto alla voce del loro padre, perché l'Eterno voleva farli morire. 26 Intanto il fanciullo Samuele cresceva in statura e nel favore dell'Eterno e degli uomini.

Profezia contro la casa di Eli
27 Or un uomo di DIO venne da Eli e gli disse: «Così parla l'Eterno: Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre, quando essi erano in Egitto schiavi della casa del Faraone? 28 Non l'ho io scelto fra tutte le tribù d'Israele, per essere mio sacerdote, salire il mio altare, bruciare e portare l'efod davanti a me? E non ho io dato alla casa di tuo padre tutti i sacrifici dei figli d'Israele, fatti col fuoco? 29 Perché dunque disprezzate i miei sacrifici e le mie oblazioni che ho comandato nella mia dimora, e perché onori i tuoi figli più di me, ingrassandovi col meglio di tutte le oblazioni di Israele, mio popolo? 30 Perciò così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero sempre camminato davanti a me; ma ora l'Eterno dice: Lungi da me tal cosa; poiché io onoro quelli che mi onorano ma quelli che mi disprezzano saranno pure disprezzati. 31 Ecco, i giorni vengono, in cui io stroncherò il tuo vigore e il vigore della casa di tuo padre, di modo che non vi sia più alcun vecchio in casa tua. 32 E vedrai lo squallore nella mia dimora, nonostante tutto il bene che Dio fa per Israele, e non vi sarà mai più alcun vecchio nella tua casa. 33 Ma quello dei tuoi che non reciderò dal mio altare consumerà i tuoi occhi e rattristerà il tuo cuore; e tutti i discendenti della tua casa moriranno nel fior degli anni. 34 Ti servirà di segno ciò che accadrà ai tuoi due figli, Hofni e Finehas: moriranno entrambi nello stesso giorno. 35 Ma io susciterò per me un sacerdote fedele che agirà secondo ciò che è nel mio cuore e nella mia anima; io gli edificherò una casa stabile, ed egli camminerà davanti al mio unto per sempre. 36 E chiunque rimarrà nella tua casa verrà a prostrarsi davanti a lui per una moneta d'argento e un tozzo di pane, e dirà: "Ammettimi, ti prego, in uno degli uffici sacerdotali, perché possa mangiare un pezzo di pane"».

Riveduta 2020:

1Samuele 1-2

Nascita di Samuele
1,1 C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliù, figlio di Tou, figlio di Suf, Efraimita. 2 Aveva due mogli: una di nome Anna, e l'altra si chiamava Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. 3 E quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare l'Eterno degli eserciti e a offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di Eli, Ofni e Fineas, sacerdoti dell'Eterno. 4 Quando venne il giorno, Elcana offrì il sacrificio, e diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; 5 ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché l'Eterno l'avesse fatta sterile. 6 La rivale mortificava continuamente Anna per inasprirla perché l'Eterno l'aveva fatta sterile. 7 Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa dell'Eterno, Peninna la mortificava in quel modo; così lei piangeva e non mangiava più. 8 Elcana, suo marito, le diceva: “Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non valgo io per te più di dieci figli?”. 9 E, dopo aver mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli a quell'ora stava seduto sulla sua sedia all'entrata del tempio dell'Eterno. 10 Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò l'Eterno piangendo a dirotto. 11 Fece un voto, dicendo: “O Eterno degli eserciti! se hai riguardo all'afflizione della tua serva, e ti ricordi di me, e non dimentichi la tua serva, e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò all'Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passerà sulla sua testa”. 12 E, mentre lei prolungava la sua preghiera davanti all'Eterno, Eli stava osservando la sua bocca. 13 Anna parlava nel suo cuore e si muovevano soltanto le sue labbra ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca e le disse: 14 “Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!”. 15 Ma Anna, rispondendo, disse: “No, signor mio, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto né vino né bevanda alcolica, ma stavo spandendo la mia anima davanti all'Eterno. 16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora”. 17 Allora Eli replicò: “Va' in pace, e l'Iddio d'Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolto!”. 18 Lei rispose: “Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!”. Così la donna se ne andò per la sua strada, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima. 19 L'indomani, lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti all'Eterno; poi partirono e ritornarono a casa loro a Rama. Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e l'Eterno si ricordò di lei. 20 Nel corso dell'anno, Anna concepì e partorì un figlio che chiamò Samuele, “perché”, disse, “l'ho chiesto all'Eterno”. 21 E quell'uomo, Elcana, salì con tutta la sua famiglia per andare a offrire all'Eterno il sacrificio annuale e per adempiere il suo voto. 22 Ma Anna non salì, e disse a suo marito: “Io non salirò finché il bambino non sia svezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti all'Eterno e rimanga là per sempre”. 23 Elcana, suo marito, le rispose: “Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia svezzato, purché l'Eterno adempia la sua parola!”. Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di svezzarlo. 24 E quando lo ebbe svezzato, lo condusse con sé, e prese tre giovenchi, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa dell'Eterno a Silo. Il fanciullo era ancora molto piccolo. 25 Elcana e Anna immolarono il giovenco e condussero il fanciullo da Eli. 26 Anna gli disse: “Signor mio! Com'è vero che vive l'anima tua, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicino a te a pregare l'Eterno. 27 Pregai per avere questo fanciullo e l'Eterno mi ha concesso quello che io gli avevo domandato. 28 E, dal canto mio, lo dono all'Eterno; e, finché vivrà, egli sarà donato all'Eterno”. E si prostrarono là davanti all'Eterno.

Cantico di Anna
2,1 Allora Anna pregò e disse: “Il mio cuore esulta nell'Eterno, l'Eterno mi ha dato una forza vittoriosa, la mia bocca si apre contro i miei nemici perché gioisco per la liberazione che tu mi hai concesso. 2 Non c'è nessuno che sia santo come l'Eterno, poiché non c'è altro Dio fuori di te; né c'è rocca pari al nostro Dio. 3 Non parlate più con tanto orgoglio; non esca più l'arroganza dalla vostra bocca; poiché l'Eterno è un Dio che sa tutto, e da lui sono pesate le azioni dell'uomo. 4 L'arco dei potenti è spezzato, e i deboli sono rivestiti di forza. 5 Quelli che una volta erano sazi si offrono a giornata per il pane, e quelli che soffrivano la fame non la soffrono più; perfino la sterile partorisce sette volte, mentre quella che aveva molti figli diventa fiacca. 6 L'Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 L'Eterno fa impoverire e arricchisce, egli abbassa e innalza. 8 Rileva il misero dalla polvere e tira su il povero dal letame, per farli sedere con i prìncipi, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono dell'Eterno, e sopra queste egli ha poggiato il mondo. 9 Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli, ma gli empi periranno nelle tenebre; poiché l'uomo non trionferà per la sua forza. 10 Gli avversari dell'Eterno saranno frantumati. Egli tuonerà contro di loro dal cielo; l'Eterno giudicherà gli estremi confini della terra, darà forza al suo re, farà grande la potenza del suo unto”. 11 Elcana se ne andò a casa sua a Rama, e il fanciullo rimase a servire l'Eterno sotto gli occhi del sacerdote Eli.

Scelleratezze dei figli di Eli
12 Ora i figli di Eli erano uomini scellerati; non conoscevano l'Eterno. 13 Ed ecco qual era il modo di agire di questi sacerdoti riguardo al popolo: quando qualcuno offriva un sacrificio, il servo del sacerdote veniva, nel momento in cui si faceva cuocere la carne, avendo in mano una forchetta a tre punte; 14 la piantava nella caldaia o nel paiolo o nella pentola o nella marmitta; e tutto quello che la forchetta tirava su, il sacerdote lo prendeva per sé. Così facevano a tutti gli Israeliti che andavano là, a Silo. 15 E anche prima che si fosse fatto bruciare il grasso, il servo del sacerdote veniva e diceva all'uomo che faceva il sacrificio: “Dammi della carne da fare arrostire, per il sacerdote; poiché egli non accetterà da te carne cotta, ma cruda”. 16 E se quell'uomo gli diceva: “Si faccia, prima di tutto, bruciare il grasso; poi prenderai quello che vorrai”, egli rispondeva: “No, me la devi dare ora; altrimenti la prenderò per forza!”. 17 Dunque, il peccato di quei giovani era grandissimo agli occhi dell'Eterno, perché la gente disprezzava le offerte fatte all'Eterno. 18 Ma Samuele faceva il servizio davanti all'Eterno; era un bambino, e portava un efod di lino. 19 Sua madre gli faceva ogni anno una piccola tunica e gliela portava quando saliva con suo marito a offrire il sacrificio annuale. 20 Eli benedisse Elcana e sua moglie, dicendo: “L'Eterno ti dia prole da questa donna, al posto del dono che lei ha fatto all'Eterno!”. E se ne tornarono a casa loro. 21 E l'Eterno visitò Anna, la quale concepì e partorì tre figli e due figlie. E il bambino Samuele cresceva presso l'Eterno. 22 Ora Eli era molto vecchio e udì tutto quello che i suoi figli facevano a tutto Israele e come si univano alle donne che erano di servizio all'ingresso della tenda di convegno. 23 E disse loro: “Perché fate queste cose? poiché odo tutto il popolo parlare delle vostre azioni malvagie. 24 Non fate così, figli miei, poiché quello che odo di voi non è buono; voi inducete il popolo di Dio a trasgredire. 25 Se un uomo pecca contro un altro uomo, Iddio lo giudica; ma, se pecca contro l'Eterno, chi intercederà per lui?”. Quelli però non diedero ascolto alla voce del padre loro, perché l'Eterno li voleva far morire. 26 Intanto, il piccolo Samuele continuava a crescere ed era gradito sia all'Eterno sia agli uomini.

La rovina della casa di Eli predetta
27 Un uomo di Dio andò da Eli e gli disse: “Così parla l'Eterno: 'Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre, quando essi erano in Egitto al servizio del Faraone? 28 Non lo scelsi io forse, fra tutte le tribù d'Israele, perché fosse mio sacerdote, salisse al mio altare, bruciasse il profumo e portasse l'efod in mia presenza? E non diedi io forse alla casa di tuo padre tutti i sacrifici dei figli d'Israele, fatti mediante il fuoco? 29 E allora perché calpestate i miei sacrifici e le mie oblazioni che ho comandato mi siano offerti nella mia dimora? E come mai onori i tuoi figli più di me, e vi ingrassate con il meglio di tutte le oblazioni d'Israele, mio popolo?'. 30 Perciò così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio, per sempre'; ma ora l'Eterno dice: 'Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati. 31 Ecco, vengono i giorni in cui io troncherò il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, in modo che non ci sarà in casa tua nessun vecchio. 32 Vedrai lo squallore nella mia dimora, mentre Israele sarà ricolmo di beni, e non ci sarà più mai nessun vecchio nella tua casa. 33 E quello dei tuoi che lascerò sussistere presso il mio altare, rimarrà per consumarti gli occhi e rattristarti il cuore; e tutti i nati e cresciuti in casa tua moriranno nel fiore degli anni. 34 E ti servirà di segno quello che accadrà ai tuoi figli, Ofni e Fineas: entrambi moriranno in uno stesso giorno. 35 Io mi susciterò un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e secondo l'anima mia; io gli costruirò una casa stabile ed egli sarà al servizio del mio unto per sempre. 36 E chiunque rimarrà della tua casa verrà a prostrarsi davanti a lui per avere una moneta d'argento e un tozzo di pane, e dirà: Ammettimi, ti prego, a fare qualcuno dei servizi del sacerdozio perché io abbia un boccone di pane da mangiare'”.

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