C.E.I.:

2Cronache 29-31

29,1 Ezechia divenne re a venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abia, figlia di Zaccaria. 2 Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore come aveva fatto Davide suo antenato.
3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, aprì le porte del tempio e le restaurò. 4 Fece venire i sacerdoti e i leviti, ai quali, dopo averli radunati nella piazza d'oriente, 5 disse: «Ascoltatemi, leviti! Ora purificatevi e poi purificate il tempio del Signore Dio dei vostri padri, e portate fuori l'impurità dal santuario. 6 I nostri padri sono stati infedeli e hanno commesso ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio, che essi avevano abbandonato, distogliendo lo sguardo dalla dimora del Signore e voltandole le spalle. 7 Han chiuso perfino le porte del vestibolo, spento le lampade, non hanno offerto più incenso né olocausti nel santuario al Dio di Israele. 8 Perciò l'ira del Signore si è riversata su Giuda e su Gerusalemme ed egli ha reso gli abitanti oggetto di terrore, di stupore e di scherno, come potete constatare con i vostri occhi. 9 Ora ecco, i nostri padri sono caduti di spada; i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono andati per questo in prigionia. 10 Ora io ho deciso di concludere un'alleanza con il Signore, Dio di Israele, perché si allontani da noi la sua ira ardente. 11 Figli miei, non siate negligenti perché il Signore ha scelto voi per stare alla sua presenza, per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso».
12 Si alzarono allora i leviti Macat figlio di Amasai, Gioele figlio di Azaria, dei Keatiti; dei figli di Merari: Kis figlio di Abdi, e Azaria figlio di Ieallelel; dei Ghersoniti: Ioach figlio di Zimma, ed Eden figlio di Ioach; 13 dei figli di Elizafan, Simri e Ieiel; dei figli di Asaf, Zaccaria e Mattania; 14 dei figli di Eman, Iechièl e Simei; dei figli di Idutun, Semaia e Uzziel. 15 Essi riunirono i fratelli e si purificarono; quindi entrarono, secondo il comando del re e le prescrizioni del Signore, per purificare il tempio. 16 I sacerdoti entrarono nell'interno del tempio per purificarlo; portarono fuori, nel cortile del tempio, ogni immondezza trovata nella navata. I leviti l'ammucchiarono per portarla fuori nel torrente Cedron. 17 Il primo mese cominciarono la purificazione; nel giorno ottavo del mese entrarono nel vestibolo del Signore, purificarono il tempio in otto giorni; finirono il sedici del primo mese.
18 Quindi entrarono negli appartamenti reali di Ezechia e gli dissero: «Abbiamo purificato il tempio, l'altare degli olocausti con tutti gli accessori e la tavola dei pani dell'offerta con tutti gli accessori. 19 Abbiamo rinnovato e consacrato tutti gli oggetti che il re Acaz con empietà aveva messo da parte durante il suo regno. Ecco stanno davanti all'altare del Signore». 20 Allora il re Ezechia, alzatosi subito, riunì i capi della città e salì al tempio. 21 Portarono sette giovenchi, sette arieti, sette agnelli e sette capri per offrirli in sacrificio espiatorio per la casa reale, per il santuario e per Giuda. Il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aronne, di offrirli in olocausto sull'altare del Signore. 22 Scannarono i giovenchi, quindi i sacerdoti ne raccolsero il sangue e lo sparsero sull'altare. Scannarono gli arieti e ne sparsero il sangue sull'altare. Scannarono gli agnelli e ne sparsero il sangue sull'altare. 23 Quindi fecero avvicinare i capri per il sacrificio espiatorio, davanti al re e all'assemblea, che imposero loro le mani. 24 I sacerdoti li scannarono e ne sparsero il sangue - sacrificio per il peccato - sull'altare in espiazione per tutto Israele, perché il re aveva ordinato l'olocausto e il sacrificio espiatorio per tutto Israele.
25 Il re assegnò il loro posto ai leviti nel tempio con cembali, arpe e cetre, secondo le disposizioni di Davide, di Gad veggente del re, e del profeta Natan, poiché si trattava di un comando del Signore dato per mezzo dei suoi profeti. 26 Quando i leviti ebbero preso posto con gli strumenti musicali di Davide e i sacerdoti con le loro trombe, 27 Ezechia ordinò di offrire gli olocausti sull'altare. Quando iniziò l'olocausto, cominciarono anche i canti del Signore al suono delle trombe e con l'accompagnamento degli strumenti di Davide re di Israele. 28 Tutta l'assemblea si prostrò, mentre si cantavano inni e si suonavano le trombe; tutto questo durò fino alla fine dell'olocausto.
29 Terminato l'olocausto, il re e tutti i presenti si inginocchiarono e si prostrarono. 30 Il re Ezechia e i suoi capi ordinarono ai leviti di lodare il Signore con le parole di Davide e del veggente Asaf; lo lodarono fino all'entusiasmo, poi si inchinarono e adorarono.
31 Allora Ezechia presa la parola, disse: «Ora siete incaricati ufficialmente del servizio del Signore. Avvicinatevi e portate qui le vittime e i sacrifici di lode nel tempio». L'assemblea portò le vittime e i sacrifici di lode, mentre quelli dal cuore generoso offrirono olocausti. 32 Il numero degli olocausti offerti dall'assemblea fu: settanta buoi, cento arieti, duecento agnelli, tutti per l'olocausto in onore del Signore. 33 Si consacrarono anche seicento buoi e tremila pecore. 34 I sacerdoti erano troppo pochi e non bastavano a scuoiare tutti gli olocausti, perciò i loro fratelli i leviti li aiutarono finché non terminò il lavoro e finché i sacerdoti non si furono purificati; difatti i leviti erano stati più zelanti dei sacerdoti nel purificarsi. 35 Ci fu anche un abbondante olocausto del grasso dei sacrifici di comunione e delle libazioni connesse con l'olocausto. Così fu ristabilito il culto nel tempio. 36 Ezechia con tutto il popolo gioì perché Dio aveva ben disposto il popolo; tutto infatti si fece senza esitazioni.

30,1 Ezechia mandò messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Efraim e a Manàsse per convocare tutti nel tempio in Gerusalemme a celebrare la pasqua per il Signore Dio di Israele. 2 Il re, i suoi ufficiali e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la pasqua nel secondo mese, 3 perché non avevano potuto celebrarla nel tempo fissato per il fatto che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. 4 La proposta piacque al re e a tutta l'assemblea. 5 Stabilirono di proclamare con bando in tutto Israele, da Bersabea a Dan, che tutti venissero a celebrare in Gerusalemme la pasqua per il Signore Dio di Israele, perché molti non avevano osservato le norme prescritte. 6 Partirono i corrieri con lettere da parte del re e dei suoi ufficiali per recarsi in tutto Israele e Giuda. Secondo l'ordine del re dicevano: «Israeliti, fate ritorno al Signore Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, ed egli ritornerà a quanti fra voi sono scampati dal pugno dei re d'Assiria. 7 Non siate come i vostri padri e i vostri fratelli, infedeli al Signore Dio dei loro padri, che perciò li ha abbandonati alla desolazione, come potete constatare. 8 Ora non siate di dura cervice come i vostri padri, date la mano al Signore, venite nel santuario che egli ha santificato per sempre. Servite il Signore vostro Dio e si allontanerà da voi la sua ira ardente. 9 Difatti, se fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno compassione presso coloro che li hanno deportati; ritorneranno in questo paese, poiché il Signore vostro Dio è clemente e misericordioso e non distoglierà lo sguardo da voi, se voi farete ritorno a lui».
10 I corrieri passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manàsse fino a Zàbulon, ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro. 11 Solo alcuni di Aser, di Manàsse e di Zàbulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. 12 In Giuda invece si manifestò la mano di Dio e generò negli uomini un pentimento concorde per eseguire il comando del re e degli ufficiali secondo la parola del Signore. 13 Si riunì in Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli azzimi nel secondo mese; fu un'assemblea molto numerosa. 14 Cominciarono a eliminare gli altari che si trovavano in Gerusalemme; eliminarono anche tutti gli altari dei profumi e li gettarono nel torrente Cedron.
15 Essi immolarono la pasqua il quattordici del secondo mese; i sacerdoti e i leviti, pieni di confusione, si purificarono e quindi presentarono gli olocausti nel tempio. 16 Occuparono il proprio posto, secondo le regole fissate per loro nella legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano aspersioni con il sangue che ricevevano dai leviti 17 perché molti dell'assemblea non si erano purificati. I leviti si occupavano dell'uccisione degli agnelli pasquali per quanti non avevano la purità richiesta per consacrarli al Signore. 18 In realtà la maggioranza della gente, fra cui molti provenienti da Efraim, da Manàsse, da Issacar e da Zàbulon, non si era purificata; mangiarono la pasqua senza fare quanto è prescritto. Ezechia pregò per loro: «Il Signore che è buono perdoni 19 chiunque abbia il cuore disposto a ricercare Dio, ossia il Signore Dio dei suoi padri, anche senza la purificazione necessaria per il santuario». 20 Il Signore esaudì Ezechia e risparmiò il popolo.
21 Così gli Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande gioia, mentre i sacerdoti e i leviti lodavano ogni giorno il Signore con gli strumenti che risuonavano in suo onore. 22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti, che avevano dimostrato un profondo senso del Signore; per sette giorni parteciparono al banchetto solenne, offrirono sacrifici di comunione e lodarono il Signore, Dio dei loro padri.
23 Tutta l'assemblea decise di festeggiare altri sette giorni; così passarono ancora sette giorni di gioia. 24 Difatti il re Ezechia aveva donato alla moltitudine mille giovenchi e settemila pecore; anche i capi avevano donato alla moltitudine mille giovenchi e diecimila pecore. I sacerdoti si purificarono in gran numero. 25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti e i leviti, tutto il gruppo venuto da Israele, gli stranieri venuti dal paese di Israele e gli abitanti di Giuda furono in festa. 26 Ci fu una gioia straordinaria in Gerusalemme, perché dal tempo di Salomone figlio di Davide, re di Israele, non c'era mai stata una cosa simile in Gerusalemme.
27 I sacerdoti e i leviti si levarono a benedire il popolo; la loro voce fu ascoltata e la loro preghiera raggiunse la santa dimora di Dio nel cielo.

31,1 Quando tutto fu finito, gli Israeliti presenti andarono tutti nelle città di Giuda a infrangere le stele, a tagliare i pali sacri e a distruggere completamente le alture e gli altari in tutto Giuda, nel territorio di Beniamino, di Efraim e di Manàsse. Poi gli Israeliti tornarono nelle loro città, ognuno nella sua proprietà.
2 Ezechia ricostituì le classi dei sacerdoti e dei leviti secondo le loro funzioni, assegnando a ognuno, ai sacerdoti e ai leviti, il proprio servizio riguardo all'olocausto e ai sacrifici di comunione per celebrare e lodare con inni e per servire alle porte degli accampamenti del Signore. 3 Il re determinò quanto dei suoi beni dovesse essere destinato agli olocausti del mattino e della sera, agli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge del Signore. 4 Egli ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di consegnare ai sacerdoti e ai leviti la loro parte perché questi potessero attendere alla legge del Signore. 5 Appena si diffuse quest'ordine, gli Israeliti offrirono in abbondanza le primizie del grano, del mosto, dell'olio, del miele e di ogni altro prodotto agricolo e la decima abbondante di ogni cosa. 6 Anche gli Israeliti e i Giudei, che abitavano nelle città di Giuda, portarono la decima degli armenti e dei greggi; portarono la decima dei doni consacrati al Signore loro Dio, facendone grandi ammassi.
7 Nel terzo mese si cominciò a fare gli ammassi, che furono completati nel settimo mese. 8 Vennero Ezechia e i capi; visti gli ammassi, benedissero il Signore e il popolo di Israele. 9 Ezechia interrogò i sacerdoti e i leviti riguardo agli ammassi 10 e il sommo sacerdote Azaria della casa di Zadòk gli rispose: «Da quando si è cominciato a portare l'offerta nel tempio, noi abbiamo mangiato e ci siamo saziati, ma ne è rimasto in abbondanza, perché il Signore ha benedetto il suo popolo; ne è rimasta questa grande quantità». 11 Ezechia allora ordinò che si preparassero stanze nel tempio; le prepararono. 12 Vi depositarono scrupolosamente le offerte, le decime e le cose consacrate. A tali cose presiedeva il levita Conania, alle cui dipendenze era il fratello Simei. 13 Iechièl, Azaria, Nacat, Asaèl, Ierimòt, Iozabàd, Eliel, Ismachia, Macat e Benaià erano impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei per ordine del re Ezechia e di Azaria preposto al tempio. 14 Kore figlio di Imna, levita custode della porta d'oriente, si occupava delle offerte spontanee fatte a Dio; egli distribuiva quanto si prelevava per l'offerta al Signore e le cose santissime. 15 Da lui dipendevano Eden, Miniàmin, Giosuè, Semaia, Amaria e Secania nelle città sacerdotali come distributori fedeli tra i loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi, 16 oltre ai maschi registrati dai tre anni in su; questi entravano ogni giorno nel tempio per il loro servizio, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi.
17 La registrazione dei sacerdoti era fatta secondo i loro casati; quella dei leviti, dai vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. 18 Erano registrati con tutti i bambini, le mogli, i figli e le figlie di tutta la comunità, poiché dovevano consacrarsi con fedeltà a ciò che è sacro. 19 Per i figli di Aronne, ossia per i sacerdoti residenti in campagna, nelle zone attorno alle loro città, in ogni città c'erano uomini designati nominalmente per distribuire la parte dovuta a ogni maschio fra i sacerdoti e a ogni registrato fra i leviti.
20 Ezechia fece lo stesso in tutto Giuda; egli fece ciò che è buono e retto davanti al Signore suo Dio. 21 Quanto aveva intrapreso per il servizio del tempio, per la legge e per i comandi, lo fece cercando il suo Dio con tutto il cuore; per questo ebbe successo.

Nuova Riveduta:

2Cronache 29-31

Ezechia re di Giuda; purificazione del tempio
2R 18:1-6; 2Cr 34:1-10; Is 52:1; Gv 2:17 (Is 36-39)
29,1 Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abiia, figlia di Zaccaria.
2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio come aveva fatto Davide suo padre.
3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, riaprì le porte della casa del SIGNORE, e le restaurò. 4 Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale, 5 e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa del SIGNORE, Dio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni immondezza. 6 I nostri padri infatti sono stati infedeli e hanno fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE, nostro Dio, l'hanno abbandonato, hanno cessato di volger la faccia verso la casa del SIGNORE, e le hanno voltato le spalle. 7 Hanno chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade, non hanno più bruciato profumi né offerto olocausti nel santuario del Dio d'Israele. 8 Perciò l'ira del SIGNORE ha colpito Giuda e Gerusalemme; egli li ha abbandonati alle oppressioni, alla desolazione e agli scherni, come vedete con i vostri occhi. 9 Ed ecco, per questo, i nostri padri sono periti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono deportati. 10 Ora io ho in cuore di fare un patto con il SIGNORE, Dio d'Israele, affinché la sua ira ardente si allontani da noi. 11 Figli miei, non siate negligenti; perché il SIGNORE ha scelto voi affinché stiate davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri, e per offrirgli incenso».
12 Allora i Leviti si alzarono: Maat, figlio di Amasai, Ioel, figlio di Azaria dei figli di Cheat. Dei figli di Merari: Chis, figlio d'Abdi, e Azaria, figlio di Iealleleel. Dei Ghersoniti: Ioà, figlio di Zimma, e Eden, figlio di Ioa. 13 Dei figli di Elisafan: Simri e Ieiel. Dei figli di Asaf: Zaccaria e Mattania. 14 Dei figli di Eman: Ieiel e Simei. Dei figli di Iedutun: Semaia e Uzziel. 15 Essi riunirono i loro fratelli e, dopo essersi santificati, vennero a purificare la casa del SIGNORE, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole del SIGNORE. 16 I sacerdoti entrarono nell'interno della casa del SIGNORE per purificarla, e portarono fuori, nel cortile della casa del SIGNORE tutte le immondezze che trovarono nel tempio del SIGNORE; i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle nel torrente Chidron. 17 Cominciarono queste purificazioni il primo giorno del primo mese; l'ottavo giorno dello stesso mese vennero al portico del SIGNORE; impiegarono otto giorni per purificare la casa del SIGNORE; il sedicesimo giorno del primo mese avevano finito.
18 Allora andarono dal re Ezechia, nel suo palazzo, e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa del SIGNORE, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili, la tavola dei pani di presentazione con tutti i suoi utensili. 19 Abbiamo pure rimesso in buono stato e purificato tutti gli utensili che il re Acaz aveva profanati durante il suo regno, quando si rese infedele; ed ecco, stanno davanti all'altare del SIGNORE».

Ezechia ristabilisce il culto nel tempio
Le 9; Ed 6:16-18; Ml 3:4
20 Allora Ezechia, alzatosi presto, riunì i capi della città, e salì alla casa del SIGNORE. 21 Essi condussero sette tori, sette montoni, sette agnelli e sette capri, come sacrificio per il peccato, in favore del regno, del santuario e di Giuda. E il re ordinò ai sacerdoti, figli d'Aaronne, d'offrirli sull'altare del SIGNORE. 22 I sacerdoti scannarono i buoi, ne raccolsero il sangue, e lo sparsero sull'altare; scannarono i montoni, e ne sparsero il sangue sull'altare; e scannarono gli agnelli, e ne sparsero il sangue sull'altare. 23 Poi condussero i capri del sacrificio per il peccato davanti al re e all'assemblea, e questi posarono su di loro le mani. 24 I sacerdoti li scannarono, e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione dei peccati di tutto Israele; poiché il re aveva ordinato che si offrisse l'olocausto e il sacrificio per il peccato, in favore di tutto Israele. 25 Il re stabilì i Leviti nella casa del SIGNORE, con cembali, con saltèri e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Natan; poiché tale era il comandamento dato dal SIGNORE per mezzo dei suoi profeti. 26 E i Leviti presero il loro posto con gli strumenti di Davide; e i sacerdoti, con le trombe. 27 Allora Ezechia ordinò che si offrisse l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui si cominciò l'olocausto, cominciò pure il canto del SIGNORE e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 28 Tutta l'assemblea s'inchinò, e i cantori cominciarono a cantare e le trombe a suonare; tutto questo continuò fino alla fine dell'olocausto. 29 Quando l'offerta dell'olocausto fu finita, il re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e si prostrarono. 30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi del SIGNORE con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono.
31 Allora Ezechia disse: «Ora che vi siete consacrati al SIGNORE, avvicinatevi, e offrite vittime e sacrifici di ringraziamento nella casa del SIGNORE». E l'assemblea condusse vittime e offrì sacrifici di ringraziamento; e tutti quelli che avevano il cuore ben disposto, offrirono olocausti. 32 Il numero degli olocausti offerti dall'assemblea fu di settanta buoi, cento montoni, duecento agnelli: tutto per l'olocausto al SIGNORE. 33 Furono pure consacrati seicento buoi e tremila pecore. 34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi, e non potevano scorticare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché l'opera fu compiuta, e finché gli altri sacerdoti si furono santificati; perché i Leviti avevano messo più zelo dei sacerdoti nel santificarsi. 35 C'era pure abbondanza di olocausti, oltre ai grassi dei sacrifici di riconoscenza e alle libazioni degli olocausti. Così fu ristabilito il servizio della casa del SIGNORE.
36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza titubanza.

Solenne celebrazione della Pasqua in Giuda
(Za 1:3-6; Is 55:6-7)(Nu 9:1-14; Es 12:1-28; 2Cr 35:1-19) 1Co 5:8
30,1 Poi Ezechia inviò dei messaggeri per tutto Israele e Giuda, e scrisse anche lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa del SIGNORE, a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele. 2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea, in un consiglio tenuto a Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese. 3 Infatti non potevano celebrarla al tempo dovuto, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, e il popolo non si era radunato a Gerusalemme. 4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea; 5 e stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché la gente venisse a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele; infatti in passato essa non era stata celebrata in modo generale, secondo come è prescritto.
6 I corrieri dunque andarono con le lettere del re e dei suoi capi per tutto Israele e Giuda. E, conformemente all'ordine del re, dissero: «Figli d'Israele, tornate al SIGNORE, Dio di Abraamo, d'Isacco e d'Israele, affinché egli torni al residuo che di voi è scampato dalle mani dei re d'Assiria. 7 Non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che sono stati infedeli al SIGNORE, Dio dei loro padri, al punto che egli li ha dati in preda alla desolazione, come voi vedete. 8 Ora non irrigidite il vostro collo, come i padri vostri; date la mano al SIGNORE, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre, e servite il SIGNORE, vostro Dio, affinché la sua ardente ira si ritiri da voi. 9 Infatti, se tornate al SIGNORE, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno pietà presso quelli che li hanno fatti schiavi, e ritorneranno in questo paese; poiché il SIGNORE, vostro Dio, è clemente e misericordioso, e non volgerà la faccia lontano da voi, se tornate a lui». 10 Quei corrieri dunque passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro e li derideva. 11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme. 12 Anche in Giuda la mano di Dio operò in modo da dar loro un medesimo cuore per mettere a effetto l'ordine del re e dei capi, secondo la parola del SIGNORE.
13 Un gran popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi, il secondo mese: fu un'assemblea immensa. 14 Si levarono e tolsero via gli altari sui quali si offrivano sacrifici a Gerusalemme, tolsero via tutti gli altari sui quali si offrivano incensi, e li gettarono nel torrente Chidron. 15 Poi sacrificarono l'agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, si erano santificati, offrirono olocausti nella casa del SIGNORE; 16 e occuparono il posto assegnato loro dalla legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano l'aspersione del sangue, che ricevevano dalle mani dei Leviti. 17 Siccome molti dell'assemblea non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico di sacrificare gli agnelli pasquali, consacrandoli al SIGNORE, per tutti quelli che non erano puri. 18 Infatti una gran parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quanto è prescritto. Ma Ezechia pregò per loro, e disse: «Il SIGNORE, che è buono, perdoni 19 chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, il SIGNORE, Dio dei suoi padri, anche senza avere la purificazione richiesta dal santuario». 20 Il SIGNORE esaudì Ezechia, e perdonò il popolo. 21 Così i figli d'Israele che si trovarono a Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande gioia; e ogni giorno i Leviti e i sacerdoti celebravano il SIGNORE con gli strumenti consacrati ad accompagnare le sue lodi. 22 Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano grande intelligenza nel servizio del SIGNORE; e si fecero i pasti della festa durante i sette giorni, offrendo sacrifici di riconoscenza e lodando il SIGNORE, Dio dei loro padri.
23 Tutta l'assemblea deliberò di celebrare la festa per altri sette giorni; e la celebrarono con gioia durante questi sette giorni. 24 Infatti Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea mille tori e settemila pecore, e i capi pure avevano donato all'assemblea mille tori e diecimila pecore; e un gran numero di sacerdoti si erano santificati. 25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti, i Leviti, tutta l'assemblea di quelli venuti da Israele e gli stranieri giunti dal paese d'Israele o stabiliti in Giuda, furono in festa. 26 Così ci fu gran gioia a Gerusalemme; dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non c'era stato nulla di simile a Gerusalemme. 27 Poi i sacerdoti e i Leviti si levarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita, e la loro preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora del SIGNORE.

Ezechia riordina il culto levitico
(Nu 18:8, ecc.; Ne 13:10-14; 10:35-39) 3Gv 5
31,1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si trovavano lì partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue, abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, e in Efraim e in Manasse, in modo che nulla più ne rimase. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono alle loro città, ciascuno nella sua proprietà.
2 Ezechia ristabilì le classi dei sacerdoti e dei Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio: sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, per il servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo del SIGNORE. 3 Stabilì pure la parte che il re avrebbe prelevato dai suoi beni per gli olocausti, per gli olocausti del mattino e della sera, per gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge del SIGNORE. 4 Ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la loro parte, affinché potessero darsi all'adempimento della legge del SIGNORE. 5 Non appena quest'ordine fu pubblicato, i figli d'Israele diedero in gran quantità le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele, e di tutti i prodotti dei campi; e portarono la decima di ogni cosa, in abbondanza. 6 I figli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda portarono anch'essi la decima degli armenti e delle greggi, e la decima delle cose sante che erano consacrate al SIGNORE, al loro Dio, e delle quali si fecero tanti ammassi. 7 Cominciarono a far affluire tutto in quegli ammassi il terzo mese, e finirono il settimo mese. 8 Ezechia e i capi vennero a vedere quanto era stato ammassato, e benedissero il SIGNORE e il suo popolo Israele. 9 Poi Ezechia interrogò i sacerdoti e i Leviti, relativamente a quegli ammassi; 10 e il sommo sacerdote Azaria, della casa di Sadoc, gli rispose: «Da che si è cominciato a portare le offerte nella casa del SIGNORE, abbiamo mangiato, ci siamo saziati, ed è rimasta roba in abbondanza, perché il SIGNORE ha benedetto il suo popolo; ed ecco qui la gran quantità che è rimasta».
11 Allora Ezechia ordinò che si preparassero delle stanze nella casa del SIGNORE; e furono preparate. 12 E vi riposero fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate. Conania, il Levita, ne ebbe la sovrintendenza, e Simei, suo fratello, era suo aiutante. 13 Ieiel, Aazia, Naat, Asael, Ierimot, Iozabad, Eliel, Ismachia, Maat e Benaia erano impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei, per ordine del re Ezechia e di Azaria, capo della casa di Dio. 14 Il Levita Core, figlio di Imna, guardiano della porta orientale, era responsabile dei doni volontari fatti a Dio per distribuire le offerte fatte al SIGNORE e le cose santissime. 15 Sotto di lui stavano Eden, Miniamin, Iesua, Semaia, Amaria, Secania, nelle città dei sacerdoti, come uomini di fiducia, per fare la distribuzione ai loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi: 16 ai maschi registrati nelle loro genealogie dall'età di tre anni in su; a tutti quelli che entravano giornalmente nella casa del SIGNORE per fare il loro servizio secondo le loro funzioni e secondo le loro classi; 17 ai sacerdoti registrati secondo le loro case patriarcali; ai Leviti dall'età di vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi; 18 a quelli di tutta l'assemblea che erano registrati con tutti i loro bambini, con le loro mogli, con i loro figli e con le loro figlie, perché si consacravano fedelmente al servizio del santuario. 19 Per i sacerdoti, figli d'Aaronne, che abitavano in campagna, nelle campagne delle loro città, c'erano in ogni città degli uomini designati per nome per distribuire le porzioni a tutti i maschi tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie.
20 Ezechia fece così per tutto Giuda; fece ciò che è buono, retto e vero davanti al SIGNORE, suo Dio. 21 In tutto quello che intraprese per il servizio del tempio di Dio, per la legge e per i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nella sua opera, e prosperò.

Nuova Diodati:

2Cronache 29-31

Ezechia, re di Giuda, ordina la purificazione del tempio e ristabilisce il culto
29,1 Ezechia aveva venticinque anni quando iniziò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abijah, figlia di Zaccaria. 2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Davide, suo padre. 3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, egli aperse le porte della casa dell'Eterno e le restaurò. 4 Poi fece venire i sacerdoti e i Leviti e li radunò nella piazza orientale, 5 e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi e santificate la casa dell'Eterno, il DIO dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni cosa immonda. 6 Poiché i nostri padri hanno peccato e hanno fatto ciò che è male agli occhi dell'Eterno, il nostro DIO e l'hanno abbandonato, distogliendo le loro facce dalla dimora dell'Eterno e voltandogli le spalle. 7 Essi hanno persino chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade e non hanno più bruciato incenso né offerto olocausti nel santuario al DIO d'Israele. 8 Perciò l'ira dell'Eterno si è riversata su Giuda e Gerusalemme, ed egli li ha abbandonati ai guai, alla desolazione e allo scherno, come potete vedere con i vostri occhi. 9 Ed ecco, a causa di questo, i nostri padri sono caduti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono in cattività. 10 Ora io ho in cuore di fare un patto con l'Eterno, il DIO d'Israele, affinché l'ardore della sua ira si allontani da noi. 11 Figli miei, non siate ora negligenti, perché l'Eterno ha scelto voi per stare davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso». 12 Allora i Leviti si levarono: Mahath figlio di Amasai, Joel figlio di Azariah, dei figli di Kehath. Dei figli di Merari, Kish figlio di Abdi e Azariah figlio di Jehallelel. Dei Ghershoniti, Joah figlio di Zimmah e Eden figlio di Joah. 13 Dei figli di Elitsafan, Scimri e Jeiel. Dei figli di Asaf, Zaccaria e Mattaniah. 14 Dei figli di Heman, Jehiel e Scimei. Dei figli di Jeduthun, Scemaiah e Uzziel. 15 Essi radunarono i loro fratelli e si santificarono; quindi entrarono a purificare la casa dell'Eterno, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole dell'Eterno. 16 Così i sacerdoti entrarono nell'interno della casa dell'Eterno per purificarla e portarono fuori, nel cortile della casa dell'Eterno, tutte le cose immonde che trovarono nel tempio dell'Eterno; i Leviti le presero per portarle fuori al torrente Kidron. 17 Cominciarono a santificarsi il primo giorno del primo mese; nel giorno ottavo del mese entrarono nel portico dell'Eterno; in otto giorni purificarono la casa dell'Eterno e terminarono il sedicesimo giorno del primo mese. 18 Quindi entrarono nel palazzo del re Ezechia e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa dell'Eterno, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili e la tavola dei pani della presentazione con tutti i suoi utensili. 19 Inoltre abbiamo rimesso a posto e purificato tutti gli utensili che il re Achaz nel suo peccato aveva gettato via durante il suo regno; ed ecco, ora sono davanti all'altare dell'Eterno». 20 Allora il re Ezechia si alzò presto, radunò i capi della città e salì alla casa dell'Eterno. 21 Essi portarono sette torelli, sette montoni, sette agnelli e sette capri, come sacrificio per il peccato per il regno, per il santuario e per Giuda. Quindi il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aaronne, di offrirli sull'altare dell'Eterno. 22 Così scannarono i tori, e i sacerdoti ne raccolsero il sangue e lo spruzzarono sull'altare; allo stesso modo scannarono i montoni e ne spruzzarono il sangue sull'altare; poi scannarono gli agnelli e ne spruzzarono il sangue sull'altare. 23 Quindi presentarono al re e all'assemblea i capri del sacrificio per il peccato, ed essi posarono su di loro le mani. 24 I sacerdoti li scannarono e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, in espiazione per tutto Israele, perché il re aveva ordinato di offrire l'olocausto e il sacrificio per il peccato, per tutto Israele. 25 Il re stabilì inoltre i Leviti, nella casa dell'Eterno con cembali, con arpe e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Nathan, perché l'ordine era dato dall'Eterno per mezzo dei suoi profeti. 26 Così i Leviti presero posto con gli strumenti di Davide, e i sacerdoti con le trombe. 27 Allora Ezechia ordinò di offrire l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui iniziò l'olocausto, ebbe pure inizio il canto dell'Eterno assieme alle trombe e l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 28 Allora tutta l'assemblea si prostrò, mentre i cantori cantavano e i trombettieri suonavano; tutto questo continuò fino alla fine dell'olocausto. 29 Terminato l'olocausto, il re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e adorarono. 30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di lodare l'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; essi lo lodarono con gioia, quindi s'inchinarono e adorarono. 31 Allora Ezechia prese la parola e disse: «Ora che vi siete consacrati all'Eterno, avvicinatevi e portate sacrifici e offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno». Così l'assemblea portò sacrifici e offerte di ringraziamento; e tutti quelli di cuore volenteroso portarono olocausti. 32 Il numero degli olocausti portati dall'assemblea fu di settanta tori, cento montoni e duecento agnelli; tutti questi erano in olocausto all'Eterno. 33 Gli animali consacrati furono seicento buoi e tremila pecore. 34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi e non potevano scuoiare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché il lavoro non fu terminato e finché gli altri sacerdoti non si furono santificati, perché i Leviti avevano maggior rettitudine di cuore nel santificarsi dei sacerdoti. 35 Ci fu anche un gran numero di olocausti assieme al grasso dei sacrifici di ringraziamento e alle libazioni degli olocausti. Così fu ristabilito il servizio della casa dell'Eterno. 36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che DIO avesse preparato il popolo; la cosa infatti era avvenuta in fretta.

Ezechia celebra solennemente la Pasqua
30,1 Poi Ezechia inviò messaggeri a tutto Israele e a Giuda e scrisse pure lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa dell'Eterno a Gerusalemme per celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, il DIO d'Israele. 2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea in Gerusalemme decisero di celebrare la Pasqua nel secondo mese; 3 infatti non avevano potuto celebrarla nel tempo stabilito, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. 4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea. 5 Stabilirono così di proclamare un bando in tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché venissero a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, il DIO d'Israele, poiché da molti anni non l'avevano celebrata nel modo prescritto. 6 I corrieri andarono dunque in tutto Israele e Giuda con le lettere da parte del re e dei suoi capi, proclamando secondo l'ordine del re: «Figli d'Israele, tornate all'Eterno, il DIO di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, affinché egli ritorni al residuo di voi che è scampato dalle mani dei re di Assiria. 7 Non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che hanno peccato contro l'Eterno, il DIO dei loro padri, che perciò li ha abbandonati in preda alla desolazione, come voi vedete. 8 Ora non indurite la vostra cervice come i vostri padri, ma date la mano all'Eterno, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre e servite l'Eterno, il vostro DIO, affinché l'ardore della sua ira si allontani da voi. 9 Poiché, se tornate all'Eterno, i vostri fratelli e i vostri figli saranno trattati con compassione da quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo paese, perché l'Eterno, il vostro DIO, è clemente e misericordioso e non ritirerà la sua faccia da voi, se ritornerete a lui». 10 I corrieri passarono quindi di città in città nel paese di Efraim e Manasse fino a Zabulon; ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro. 11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. 12 Ma in Giuda la mano di DIO operò dando loro uno stesso cuore per eseguire l'ordine del re e dei capi, secondo la parola dell'Eterno. 13 Una grande folla si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi nel secondo mese; era un'assemblea enorme. 14 Si levarono ed eliminarono gli altari che erano in Gerusalemme; eliminarono pure tutti gli altari per l'incenso e li gettarono nel torrente Kidron. 15 Poi immolarono la Pasqua, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, pieni di vergogna, si santificarono e offrirono olocausti nella casa dell'Eterno. 16 Essi occuparono il proprio posto secondo le norme loro imposte dalla legge di Mosè, uomo di DIO. I sacerdoti spruzzavano il sangue, che ricevevano dalle mani dei Leviti. 17 Poiché molti nell'assemblea non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico di immolare gli agnelli della Pasqua per tutti quelli che non erano puri, per consacrarli all'Eterno. 18 Infatti una gran parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono ugualmente la Pasqua, facendo diversamente di come era scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo: «L'Eterno, che è buono, perdoni chiunque 19 ha disposto il proprio cuore a ricercare DIO, l'Eterno, il DIO dei suoi padri, anche senza la purificazione richiesta dal santuario». 20 E l'Eterno ascoltò Ezechia e guarì il popolo. 21 Così i figli d'Israele, che si trovavano a Gerusalemme, celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande allegrezza, mentre i Leviti e i sacerdoti lodavano ogni giorno l'Eterno, cantando con strumenti sonori all'Eterno. 22 Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano buon intendimento delle cose dell'Eterno. Così essi mangiarono per i sette giorni stabiliti dalla festa, offrendo sacrifici di ringraziamento e lodando l'Eterno, il DIO dei loro padri. 23 Quindi tutta l'assemblea decise di celebrare la festa per altri sette giorni; così la celebrarono per altri sette giorni con gioia. 24 Infatti Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea mille torelli e settemila pecore; anche i capi avevano donato all'assemblea mille torelli e diecimila pecore; e un gran numero di sacerdoti si era santificato. 25 Tutta l'assemblea di Giuda fu in festa, assieme ai sacerdoti, ai Leviti, a tutta l'assemblea di quelli venuti da Israele e agli stranieri giunti dal paese d'Israele o che risiedevano in Giuda. 26 Così vi fu gran gioia in Gerusalemme. Dal tempo di Salomone figlio di Davide, re d'Israele, non c'era stato nulla di simile in Gerusalemme. 27 Poi i sacerdoti Leviti si levarono e benedissero il popolo; la loro voce fu udita e la loro preghiera giunse fino alla santa dimora dell'Eterno nel cielo.

Ezechia riordina il servizio dei sacerdoti e dei Leviti
31,1 Terminato tutto questo, tutti gli Israeliti presenti partirono per le città di Giuda, per fare a pezzi le colonne sacre, abbattere gli Ascerim e demolire gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, come pure in Efraim e Manasse, fino alla completa distruzione. Poi tutti i figli d'Israele tornarono nelle loro città, ognuno nella sua proprietà. 2 Ezechia ricostruì le classi dei sacerdoti e dei Leviti in base alle loro classi, ognuno secondo il suo servizio, i sacerdoti e i Leviti per gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento per servire, per ringraziare e per lodare alle porte degli accampamenti dell'Eterno. 3 Il re stabilì pure la parte dei suoi beni che sarebbe destinata per gli olocausti: gli olocausti del mattino e della sera, gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste solenni, come sta scritto nella legge dell'Eterno. 4 Inoltre ordinò al popolo, a quelli che abitavano in Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la parte loro dovuta affinché fossero resi fermi nella legge dell'Eterno. 5 Appena l'ordine fu diffuso, i figli d'Israele diedero in abbondanza le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele e di tutti i prodotti dei campi; e portarono una decima abbondante di ogni cosa. 6 I figli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda portarono anch'essi la decima dei buoi e delle pecore, come pure la decima delle cose sante che erano consacrate all'Eterno, il loro DIO, e ne fecero tanti mucchi. 7 Incominciarono a fare i mucchi nel terzo mese e finirono nel settimo mese. 8 Quando Ezechia e i capi vennero a vedere i mucchi, benedissero l'Eterno e il suo popolo d'Israele. 9 Poi Ezechia interrogò i sacerdoti e i Leviti riguardo ai mucchi; 10 il sommo sacerdote Azariah, della casa di Tsadok, gli rispose: «Da quando si è cominciato a portare le offerte nella casa dell'Eterno, abbiamo mangiato a sazietà ed è rimasta roba in abbondanza, perché l'Eterno ha benedetto il suo popolo; e questa è la grande quantità rimasta». 11 Allora Ezechia ordinò loro di preparare delle stanze nella casa dell'Eterno. Essi le prepararono, 12 e vi portarono fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate. Il Levita Konaniah ne ebbe la sovrintendenza, e dopo di lui c'era suo fratello Scimei. 13 Jehiel, Ahaziah, Nahath, Asahel, Jerimoth, Jozabad, Eliel, Ismakiah, Mahath e Benaiah erano sorveglianti agli ordini di Konaniah e di suo fratello Scimei, per comando del re Ezechia e di Azariah, capo della casa di DIO. 14 Il Levita Kore, figlio di Imnah, guardiano della porta orientale, era preposto alle offerte volontarie fatte a DIO per distribuire le offerte elevate dell'Eterno e le cose santissime. 15 Ai suoi ordini c'erano Eden, Miniamin, Jeshua, Scemaiah, Amariah, Scekaniah nelle città dei sacerdoti, che dovevano compiere fedelmente la distribuzione ai loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi; 16 ad eccezione dei maschi che erano registrati nelle loro genealogie dall'età di tre anni in su, essi distribuivano a tutti quelli che entravano nella casa dell'Eterno la loro porzione giornaliera per il loro servizio, secondo le loro funzioni e in base alle loro classi, 17 ai sacerdoti registrati nelle genealogie secondo le case paterne e ai Leviti dall'età di vent'anni in su, secondo le loro mansioni e secondo le loro classi, 18 e a tutti quelli che erano scritti nella genealogia, e cioè, i loro piccoli, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, come membri dell'intera assemblea; poiché nell'ufficio loro assegnato si consacrarono nella santità. 19 Anche per i sacerdoti, figli di Aaronne, che dimoravano in campagna, nelle zone attorno alle loro città, c'erano in ogni città uomini designati per nome per distribuire le porzioni a ogni maschio tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie. 20 Ezechia fece così in tutto Giuda; fece ciò che è buono, retto e vero davanti all'Eterno, il suo DIO. 21 In ogni lavoro che intraprese per il servizio della casa di DIO, per la legge e per i comandamenti, per cercare il suo DIO, egli lo fece con tutto il suo cuore; per questo egli prosperò.

Riveduta 2020:

2Cronache 29-31

Ezechia, re di Giuda, purifica il tempio e ristabilisce il culto
29,1 Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abiia, figlia di Zaccaria. 2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come aveva fatto Davide suo padre. 3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, riaprì le porte della casa dell'Eterno, e le restaurò. 4 Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale, 5 e disse loro: “Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa dell'Eterno, dell'Iddio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni cosa impura. 6 Poiché i nostri padri sono stati infedeli e hanno fatto ciò che è male agli occhi dell'Eterno, del nostro Dio, lo hanno abbandonato, hanno cessato di rivolgere la faccia verso la casa dell'Eterno, e le hanno voltato le spalle. 7 Hanno chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade, non hanno più bruciato profumi né offerto olocausti nel santuario all'Iddio d'Israele. 8 Perciò l'ira dell'Eterno ha colpito Giuda e Gerusalemme; ed egli li ha abbandonati alle oppressioni, alla desolazione e agli scherni, come vedete con i vostri occhi. 9 Ed ecco che, a causa di questo, i nostri padri sono morti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono in prigionia. 10 Ora io ho in cuore di fare un patto con l'Eterno, l'Iddio d'Israele, affinché la sua ira ardente si allontani da noi. 11 Figli miei, non siate negligenti; poiché l'Eterno vi ha scelti affinché stiate davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri, e per offrirgli profumi”. 12 Allora i Leviti si alzarono: Maat, figlio di Amasai, Ioel, figlio di Azaria, dei figli di Cheat. Dei figli di Merari: Chis, figlio di Abdi, e Azaria, figlio di Iealleleel. Dei Ghersoniti: Ioà, figlio di Zimma, e Eden, figlio di Ioa. 13 Dei figli di Elisafan: Simri e Ieiel. Dei figli di Asaf: Zaccaria e Mattania. 14 Dei figli di Eman: Ieiel e Simei. Dei figli di Iedutun: Semaia e Uzziel. 15 Essi riunirono i loro fratelli e, dopo essersi santificati, vennero a purificare la casa dell'Eterno, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole dell'Eterno. 16 I sacerdoti entrarono all'interno della casa dell'Eterno per purificarla e portarono fuori, nel cortile della casa dell'Eterno, tutte le cose impure che trovarono nel tempio dell'Eterno; e i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle nel torrente Chidron. 17 Cominciarono queste purificazioni il primo giorno del primo mese; e l'ottavo giorno dello stesso mese vennero al portico dell'Eterno, impiegarono otto giorni a purificare la casa dell'Eterno; il sedicesimo giorno del primo mese avevano finito. 18 Allora andarono dal re Ezechia, nel suo palazzo, e gli dissero: “Noi abbiamo purificato tutta la casa dell'Eterno, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili, la tavola dei pani della presentazione con tutti i suoi utensili; 19 abbiamo anche rimesso in buono stato e purificato tutti gli utensili che il re Acaz aveva profanato durante il suo regno, quando si rese infedele; ed ecco, stanno davanti all'altare dell'Eterno”. 20 Allora Ezechia, si alzò di buon'ora, radunò i capi della città, e salì alla casa dell'Eterno. 21 Essi portarono sette tori, sette montoni, sette agnelli e sette capri come sacrificio per il peccato, in favore del regno, del santuario e di Giuda. E il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aaronne, di offrirli sull'altare dell'Eterno. 22 I sacerdoti sgozzarono i giovenchi, ne raccolsero il sangue e lo sparsero sull'altare; sgozzarono i montoni e ne sparsero il sangue sull'altare; e sgozzarono gli agnelli e ne sparsero il sangue sull'altare. 23 Poi portarono i capri del sacrificio per il peccato davanti al re e all'assemblea, e questi posarono su di essi le loro mani. 24 I sacerdoti li sgozzarono e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione dei peccati di tutto Israele; poiché il re aveva ordinato che si offrisse l'olocausto e il sacrificio per il peccato, in favore di tutto Israele. 25 Il re stabilì i Leviti nella casa dell'Eterno, con cembali, con saltèri e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Natan; poiché tale era il comandamento dato dall'Eterno per mezzo dei suoi profeti. 26 E i Leviti presero il loro posto con gli strumenti di Davide; e i sacerdoti, con le trombe. 27 Allora Ezechia ordinò che si offrisse l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui si cominciò l'olocausto, iniziò anche il canto dell'Eterno e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 28 Tutta l'assemblea si prostrò, e i cantori cominciarono a cantare e le trombe a suonare; e tutto questo continuò fino alla fine dell'olocausto. 29 E quando l'offerta dell'olocausto fu finita, il re e tutti quelli che erano con lui si inchinarono e si prostrarono. 30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi dell'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono. 31 Allora Ezechia prese a dire: “Ora che vi siete consacrati all'Eterno, avvicinatevi, e offrite vittime e sacrifici di lode nella casa dell'Eterno”. E l'assemblea condusse vittime e offrì sacrifici di ringraziamento; e tutti quelli che avevano il cuore ben disposto, offrirono olocausti. 32 Il numero degli olocausti offerti dall'assemblea fu di settanta giovenchi, cento montoni, duecento agnelli: tutto per l'olocausto all'Eterno. 33 Furono consacrati anche seicento buoi e tremila pecore. 34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi, e non potevano scuoiare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché l'opera fu compiuta, e finché gli altri sacerdoti si furono santificati; perché i Leviti avevano messo più zelo a santificarsi, dei sacerdoti. 35 C'era anche abbondanza di olocausti, oltre ai grassi dei sacrifici di ringraziamento e alle libazioni degli olocausti. Così fu ristabilito il servizio della casa dell'Eterno. 36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza esitazione.

Ezechia celebra solennemente la Pasqua
30,1 Poi Ezechia inviò dei messaggeri a tutto Israele e a Giuda, e scrisse anche lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa dell'Eterno a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 2 Il re, i suoi capi e tutta la comunità, in un consiglio tenuto a Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese; 3 infatti non la potevano celebrare al tempo dovuto, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. 4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea; 5 e stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché la gente venisse a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; poiché nel passato essa non era stata celebrata in modo generale, secondo quanto è prescritto. 6 I corrieri dunque andarono con le lettere del re e dei suoi capi per tutto Israele e Giuda; e, conformemente all'ordine del re, dissero: “Figli d'Israele, tornate all'Eterno, all'Iddio di Abraamo, di Isacco e d'Israele, affinché egli torni al residuo che di voi è scampato dalle mani dei re d'Assiria. 7 E non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che sono stati infedeli all'Eterno, all'Iddio dei loro padri, al punto che egli li ha dati in preda alla desolazione, come voi vedete. 8 Ora non indurite il vostro collo, come i vostri padri; date la mano all'Eterno, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre, e servite l'Eterno, il vostro Dio, affinché l'ardente sua ira si ritiri da voi. 9 Infatti, se tornate all'Eterno, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno pietà presso coloro che li hanno resi schiavi, e ritorneranno in questo paese; poiché l'Eterno, il vostro Dio, è clemente e misericordioso, e non rivolgerà la faccia lontano da voi, se tornate a lui”. 10 Quei corrieri dunque passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro e li derideva. 11 Tuttavia, alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme. 12 Anche in Giuda la mano di Dio operò in modo da dare loro un medesimo cuore per mettere a effetto l'ordine del re e dei capi, secondo la parola dell'Eterno. 13 Un grande popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli azzimi, il secondo mese: fu un'adunanza immensa. 14 Si alzarono e tolsero via gli altari sui quali si offrivano sacrifici a Gerusalemme, tolsero via tutti gli altari sui quali si offrivano profumi, e li gettarono nel torrente Chidron. 15 Poi immolarono l'agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, si erano santificati, offrirono olocausti nella casa dell'Eterno; 16 e occuparono il posto assegnato loro dalla legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano l'aspersione del sangue che ricevevano dalle mani dei Leviti. 17 Siccome ve ne erano molti nell'assemblea che non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico di immolare gli agnelli pasquali, consacrandoli all'Eterno, per tutti quelli che non erano puri. 18 Infatti una grande parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quello che è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo: 19 “L'Eterno, che è buono, perdoni chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, dell'Eterno, che è l'Iddio dei suoi padri, anche senza avere la purificazione richiesta dal santuario”. 20 L'Eterno esaudì Ezechia, e perdonò il popolo. 21 Così i figli d'Israele che si trovarono a Gerusalemme, celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande gioia; e ogni giorno i Leviti e i sacerdoti celebravano l'Eterno con gli strumenti consacrati per accompagnare le sue lodi. 22 Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano grande intelligenza nel servizio dell'Eterno; e si fecero i pasti della festa durante i sette giorni, offrendo sacrifici di ringraziamento, e lodando l'Eterno, l'Iddio dei loro padri. 23 E tutta l'assemblea deliberò di celebrare la festa per altri sette giorni; e la celebrarono con gioia durante questi sette giorni; 24 poiché Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea mille giovenchi e settemila pecore, e anche i capi avevano donato all'assemblea mille tori e diecimila pecore; e i sacerdoti in gran numero si erano santificati. 25 Tutta la comunità di Giuda, i sacerdoti, i Leviti, tutta l'adunanza di quelli venuti da Israele e gli stranieri giunti dal paese d'Israele o stabiliti in Giuda furono in festa. 26 Così vi fu grande gioia a Gerusalemme; dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non c'era stato nulla di simile a Gerusalemme. 27 Poi i sacerdoti Leviti si alzarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita, e la loro preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora dell'Eterno.

Ezechia riordina il culto levitico
31,1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si trovavano là partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue, abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, in Efraim e in Manasse, in modo che non ne rimase più nulla. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono nelle loro città, ciascuno nella sua proprietà. 2 Ezechia ristabilì le classi dei sacerdoti e dei Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio, sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento, per il servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo dell'Eterno. 3 Stabilì pure la parte che il re avrebbe prelevato dai suoi beni per gli olocausti, per gli olocausti del mattino e della sera, per gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge dell'Eterno; 4 e ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la loro parte, affinché potessero dedicarsi all'adempimento della legge dell'Eterno. 5 Non appena questo ordine fu pubblicato, i figli d'Israele diedero in grande quantità le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele e di tutti i prodotti dei campi; e portarono la decima di ogni cosa, in abbondanza. 6 Anche i figli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda portarono la decima dei buoi e delle pecore, e la decima delle cose sante che erano consacrate all'Eterno, al loro Dio, e delle quali si fecero tanti ammassi. 7 Cominciarono ad ammassare tutto il terzo mese, e finirono il settimo mese. 8 Ezechia e i capi vennero a vedere quanto era stato accumulato, e benedissero l'Eterno e il suo popolo Israele. 9 Ezechia interrogò i sacerdoti e i Leviti, relativamente a quegli ammassi; 10 e il sommo sacerdote Azaria, della casa di Sadoc, gli rispose: “Da quando si è cominciato a portare le offerte nella casa dell'Eterno, noi abbiamo mangiato, ci siamo saziati, ed è rimasta roba in abbondanza, perché l'Eterno ha benedetto il suo popolo; ed ecco qui la grande quantità che è rimasta”. 11 Allora Ezechia ordinò che si preparassero delle stanze nella casa dell'Eterno; e furono preparate. 12 E vi riposero fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate; Conania, il Levita, ebbe la sovrintendenza, e Simei, suo fratello, veniva dopo di lui. 13 Ieiel, Aazia, Naat, Asael, Ierimot, Iozabad, Eliel, Ismachia, Maat e Benaia erano impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei, per ordine del re Ezechia e di Azaria, capo della casa di Dio. 14 Il Levita Core, figlio di Imna, guardiano della porta orientale, era preposto ai doni volontari fatti a Dio per distribuire le offerte fatte all'Eterno e le cose santissime. 15 Sotto di lui stavano Eden, Miniamin, Iesua, Semaia, Amaria, Secania, nelle città dei sacerdoti, come uomini di fiducia, per fare le distribuzioni ai loro fratelli grandi e piccoli, secondo le loro classi, 16 a eccezione dei maschi che erano registrati nelle loro genealogie dall'età di tre anni in su, cioè tutti quelli che entravano giornalmente nella casa dell'Eterno per fare il loro servizio secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. 17 La registrazione dei sacerdoti si faceva secondo le loro case patriarcali, quella dei Leviti dall'età di vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. 18 Erano registrati con tutti i loro bambini, con le loro mogli, con i loro figli e con le loro figlie; poiché nel loro incarico si consacravano con fedeltà a ciò che è sacro. 19 Per i sacerdoti, figli di Aaronne, che abitavano in campagna, nelle campagne delle loro città, c'erano in ogni città degli uomini designati per nome per distribuire le porzioni a tutti i maschi tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie. 20 Ezechia fece così per tutto Giuda; fece ciò che è buono, retto e vero davanti all'Eterno, al suo Dio. 21 In tutto quello che prese a fare per il servizio della casa di Dio, per la legge e per i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nella sua opera, e prosperò.

Dimensione testo:


Nuovo brano:

Brano da visualizzare: 

Bibbia(Da https://www.laparola.net/)