C.E.I.:

2Maccabei 2,1-8

1 Si trova scritto nei documenti che Geremia profeta ordinò ai deportati di prendere del fuoco, come è stato significato, 2 e che il medesimo profeta ai deportati consegnò la legge raccomandando loro di non dimenticarsi dei comandi del Signore e di non lasciarsi traviare nelle idee, vedendo i simulacri d'oro e d'argento e il fasto di cui erano circondati, 3 e che con altre simili espressioni li esortava a non ripudiare la legge nel loro cuore. 4 Si diceva anche nello scritto che il profeta, ottenuto un responso, ordinò che lo seguissero con la tenda e l'arca. Quando giunse presso il monte dove Mosè era salito e aveva contemplato l'eredità di Dio, 5 Geremia salì e trovò un vano a forma di caverna e là introdusse la tenda, l'arca e l'altare degli incensi e sbarrò l'ingresso. 6 Alcuni del suo seguito tornarono poi per segnare la strada, ma non trovarono più il luogo. 7 Geremia, saputolo, li rimproverò dicendo: Il luogo deve restare ignoto, finché Dio non avrà riunito la totalità del suo popolo e si sarà mostrato propizio. 8 Allora il Signore mostrerà queste cose e si rivelerà la gloria del Signore e la nube, come appariva sopra Mosè, e come avvenne quando Salomone chiese che il luogo fosse solennemente santificato.

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2Maccabei 2,1-8

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2Maccabei 2,1-8

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