C.E.I.:

2Re 2,19-22

19 Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco è bello soggiornare in questa città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e la terra è sterile». 20 Ed egli disse: «Prendetemi una pentola nuova e mettetevi del sale». Gliela portarono. 21 Eliseo si recò alla sorgente dell'acqua e vi versò il sale, pronunziando queste parole: «Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità». 22 Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo.

2Re 4,38-41

38 Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti». 39 Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero. 40 Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: «Nella pentola c'è la morte, uomo di Dio!». Non ne potevano mangiare. 41 Allora Eliseo ordinò: «Portatemi della farina». Versatala nella pentola, disse: «Danne da mangiare alla gente». Non c'era più nulla di cattivo nella pentola.

Nuova Riveduta:

2Re 2,19-22

Es 15:23-26
19 Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco, il soggiorno in questa città è gradevole, come vede il mio signore; ma le acque sono cattive, e il paese è sterile». 20 Egli disse: «Portatemi una scodella nuova, e mettetevi del sale». Quelli gliela portarono. 21 Egli andò alla sorgente delle acque, vi gettò il sale, e disse: «Così dice il SIGNORE: "Io rendo sane queste acque, ed esse non saranno più causa di morte né di sterilità"». 22 Così le acque furono rese sane e tali sono rimaste fino a oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunciata.

2Re 4,38-41

La minestra risanata
2R 2:19-22; Es 15:23-25; Sl 119:91
38 Eliseo se ne tornò a Ghilgal. Nel paese c'era la carestia. Mentre i discepoli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti la pentola grande sul fuoco, e prepara una minestra per i discepoli dei profeti». 39 Uno di questi andò fuori per i campi a cogliere erbe; trovò una specie di vite selvatica, ne colse i frutti, le colloquintide, e se ne riempì la veste; e al suo ritorno, li tagliò a pezzi e li mise nella pentola dov'era la minestra; ma non si sapeva che cosa fossero. 40 Poi versarono la minestra a quegli uomini perché mangiassero; ma appena l'ebbero assaggiata, esclamarono: «Uomo di Dio, c'è la morte nella pentola!» E non ne poterono mangiare. 41 Eliseo disse: «Ebbene, portatemi della farina!» La gettò nella pentola e disse: «Versatene a questa gente perché mangi». E non c'era più nulla di cattivo nella pentola.

Nuova Diodati:

2Re 2,19-22

19 Or gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco, il soggiorno di questa città è piacevole, come il mio signore può constatare, ma le acque sono cattive e il paese è sterile». 20 Egli disse: «Portatemi un piatto nuovo e mettetevi del sale». Essi glielo portarono. 21 Allora egli si recò alla sorgente delle acque, vi gettò il sale e disse: «Così dice l'Eterno: "Io rendo sane queste acque, da esse non verrà più né morte né sterilità"». 22 Così le acque sono rimaste sane fino al giorno d'oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunciato.

2Re 4,38-41

La minestra avvelenata, risanata
38 Poi Eliseo tornò a Ghilgal; or c'era carestia nel paese. Mentre i discepoli dei profeti erano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti sul fuoco la pentola grande e fa' cuocere una minestra per i discepoli dei profeti». 39 Uno di essi, che era uscito nei campi per cogliere delle erbe, trovò una pianta rampicante selvatica, da cui raccolse delle coloquintidi, e ne riempì la veste; quindi ritornò e le tagliò a pezzi nella pentola della minestra, benché non sapessero che cosa fossero. 40 Poi versarono la minestra agli uomini perché mangiassero; come essi l'assaggiarono, esclamarono: «C'è la morte nella pentola, o uomo di DIO», e non ne poterono mangiare. 41 Eliseo allora ordinò: «Portatemi della farina!». La gettò nella pentola, poi disse: «Versatene alla gente perché ne mangi». E non c'era più nulla di cattivo nella pentola.

Riveduta 2020:

2Re 2,19-22

19 Gli abitanti della città dissero a Eliseo: “Ecco, il soggiorno in questa città è gradevole, come vede il mio signore; ma le acque sono cattive e il paese è sterile”. 20 Egli disse: “Portatemi una scodella nuova, e mettetevi del sale”. Quelli gliela portarono. 21 Egli andò alla sorgente delle acque, vi gettò il sale, e disse: “Così dice l'Eterno: 'Io rendo sane queste acque, ed esse non saranno più causa di morte né di sterilità'”. 22 Così le acque furono rese sane e tali sono rimaste fino al giorno d'oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunciato.

2Re 4,38-41

La minestra risanata
38 Eliseo se ne tornò a Ghilgal, e nel paese c'era carestia. Mentre i discepoli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: “Metti la pentola grande al fuoco, e cuoci una minestra per i discepoli dei profeti”. 39 Uno di questi uscì fuori nei campi per cogliere delle erbe; trovò una specie di vite selvatica, ne colse delle coloquintidi, e se ne riempì la veste. Al suo ritorno le tagliò a pezzi nella pentola dove era la minestra; perché non si sapeva che cosa fossero. 40 Poi versarono della minestra a quegli uomini perché mangiassero; ma appena l'ebbero assaggiata, esclamarono: “C'è la morte nella pentola, o uomo di Dio!”. E non ne poterono mangiare. 41 Eliseo disse: “Allora, portatemi della farina!”. La gettò nella pentola, e disse: “Versatene a questa gente perché mangi”. E non c'era più nulla di cattivo nella pentola.

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