C.E.I.:

2Re 23,15-20

15 Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.
16 Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole del Signore pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, 17 Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». 18 Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.
19 Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno il Signore. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. 20 Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.

Nuova Riveduta:

2Re 23,15-20

15 Abbatté pure l'altare che stava a Betel, e l'alto luogo, costruito da Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele. Bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'idolo d'Astarte.

1R 13:1-2, 29-32; Sl 69:9
16 Poi Giosia, voltatosi, vide le tombe che stavano là sul monte; mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, e le bruciò sull'altare, profanandolo, secondo la parola del SIGNORE pronunciata dall'uomo di Dio, che aveva annunciato queste cose. 17 Poi disse: «Che monumento è quello che io vedo laggiù?» La gente della città rispose: «È la tomba dell'uomo di Dio, che venne da Giuda, e che proclamò contro l'altare di Betel queste cose che tu hai fatte». 18 Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno rimuova le sue ossa!» Così le sue ossa furono conservate con le ossa del profeta che era venuto da Samaria.
19 Giosia fece anche sparire tutti i templi d'alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatti per provocare lo sdegno del SIGNORE, e ne fece esattamente quel che aveva fatto a Betel. 20 Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.

Nuova Diodati:

2Re 23,15-20

15 Abbattè pure l'altare che era a Bethel e l'alto luogo fatto da Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele: bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'Ascerah. 16 Come Giosia si voltava, vide i sepolcri che erano là sul monte; allora egli mandò a prelevare le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare, contaminandolo, secondo la parola dell'Eterno pronunciata dall'uomo di DIO, che aveva annunciato queste cose. 17 Poi disse: «Che monumento è quello che vedo?». La gente della città gli rispose: «È il sepolcro dell'uomo di DIO che venne da Giuda e che proclamò contro l'altare di Bethel queste cose che tu hai fatto». 18 Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa!». Così essi risparmiarono le sue ossa assieme alle ossa del profeta che era venuto da Samaria. 19 Giosia rimosse pure tutti i templi degli alti luoghi che erano nelle città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatto per provocare ad ira l'Eterno. Egli fece ad essi esattamente ciò che aveva fatto a Bethel. 20 Immolò sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che erano là e vi bruciò sopra ossa umane. Poi fece ritorno a Gerusalemme.

Riveduta 2020:

2Re 23,15-20

15 Abbatté pure l'altare che era a Betel, e l'alto luogo fatto da Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele: bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'idolo di Astarte. 16 Poi Giosia, voltandosi, vide i sepolcri che erano là sul monte, e mandò a prelevare le ossa da quei sepolcri e le bruciò sull'altare, profanandolo, secondo la parola dell'Eterno pronunciata dall'uomo di Dio, che aveva annunciato queste cose. 17 Poi disse: “Che monumento è quello che io vedo là?”. La gente della città gli rispose: “È il sepolcro dell'uomo di Dio che venne da Giuda, e che proclamò contro l'altare di Betel queste cose che tu hai fatto”. 18 Egli disse: “Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa!”. Così le sue ossa furono conservate con le ossa del profeta che era venuto da Samaria. 19 Giosia fece anche sparire tutti i templi degli alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatto per provocare a ira l'Eterno, e fece a essi esattamente quello che aveva fatto a quelli di Betel. 20 Immolò sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che erano là, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.

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