C.E.I.:

2Re 24-25

24,1 Durante il suo regno, Nabucodonosor re di Babilonia gli mosse guerra; Ioiakìm gli fu sottomesso per tre anni, poi gli si ribellò. 2 Il Signore mandò contro di lui bande armate di Caldei, di Aramei, di Moabiti e di Ammoniti; le mandò in Giuda per annientarlo, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo dei suoi servi, i profeti. 3 Ciò avvenne in Giuda solo per volere del Signore, che volle allontanarlo dalla sua presenza a causa del peccato di Manàsse, per tutto ciò che aveva fatto, 4 e anche a causa del sangue innocente versato quando aveva riempito di sangue innocente Gerusalemme; per questo il Signore non volle placarsi.
5 Le altre gesta di Ioiakìm e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 6 Ioiakìm si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn.
7 Il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia, dal torrente di Egitto sino al fiume Eufrate, aveva conquistato quanto una volta apparteneva al re d'Egitto.
8 Ioiachìn aveva diciotto anni, quando divenne re; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Necusta, figlia di Elnatàn. 9 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto suo padre.
10 In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor re di Babilonia marciarono contro Gerusalemme; la città subì l'assedio. 11 Nabucodònosor re di Babilonia giunse presso la città, mentre i suoi ufficiali l'assediavano. 12 Ioiachìn re di Giuda si presentò con sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunuchi, al re di Babilonia; questi, nell'anno ottavo del suo regno, lo fece prigioniero. 13 Il re di Babilonia portò via di là tutti i tesori del tempio e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro, che Salomone re di Israele aveva posti nel tempio. Così si adempì la parola del Signore. 14 Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i capi, tutti i prodi, in numero di diecimila, tutti i falegnami e i fabbri; rimase solo la gente povera del paese. 15 Deportò in Babilonia Ioiachìn, la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e le guide del paese, conducendoli in esilio da Gerusalemme in Babilonia. 16 Tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilonia dal re di Babilonia. 17 Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattania suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.
18 Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. 19 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Ioiakìm. 20 Ciò accadde in Gerusalemme e in Giuda a causa dell'ira del Signore, tanto che infine li allontanò da sé. Sedecìa poi si ribellò al re di Babilonia.

25,1 Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor re di Babilonia, con tutto l'esercito, marciò contro Gerusalemme, la circondò da tutte le parti e le costruì intorno opere d'assedio. 2 La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. 3 Al nono giorno del quarto mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per la popolazione, 4 fu aperta una breccia nelle mura della città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano tutt'intorno alla città, presero la via dell'Araba.
5 I soldati dei Caldei inseguirono il re nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse abbandonandolo. 6 Il re fu preso e condotto dal re di Babilonia a Ribla ove fu pronunziata contro di lui la sentenza. 7 Furono uccisi alla presenza di Sedecìa i suoi figli e a lui Nabucodònosor fece cavare gli occhi, l'incatenò e lo condusse a Babilonia.
8 Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, 9 bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso. 10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì il muro intorno a Gerusalemme. 11 Nabuzardàn capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. 12 Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. 13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi e il bacino grande di bronzo, che erano ivi, e asportarono tutto il loro bronzo in Babilonia. 14 Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, le coppe e tutte le suppellettili di bronzo che servivano al culto. 15 Il capo delle guardie prese ancora i bracieri e i bacini, quanto era d'oro puro e quanto era d'argento puro. 16 Quanto alle due colonne, al grande bacino e alle basi, tutto opera di Salomone per il tempio, non si poteva calcolare il peso del loro bronzo, cioè di tutti questi oggetti. 17 Delle colonne, poi, ciascuna era alta diciotto cubiti ed era sormontata da un capitello di bronzo, la cui altezza era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato e melagrane, tutto di bronzo; così pure era l'altra colonna.
18 Il capo delle guardie prese Seraià, sacerdote capo, e Zofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme con tre custodi della soglia. 19 Dalla città egli prese un funzionario, che era a capo dei guerrieri, cinque uomini fra gli intimi del re, che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito, che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese, che si trovavano in città. 20 Nabuzardàn capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. 21 Il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.
22 Quanto al popolo che restava nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor re di Babilonia, gli fu posto a loro capo Godolia figlio di Achikam, figlio di Safàn. 23 Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva fatto governatore Godolia, si presentarono a costui in Mizpà. Essi erano: Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita e Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. 24 Godolia giurò a loro e ai loro uomini: «Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio».
25 Nel settimo mese venne Ismaele figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui in Mizpà. 26 Tutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei.
27 Ora nell'anno trentasette della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. 28 Gli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia 29 e gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. 30 Il suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse.

Nuova Riveduta:

2Re 24-25

24,1 Al suo tempo, venne Nabucodonosor, re di Babilonia, e Ioiachim gli fu soggetto per tre anni; poi tornò a ribellarsi. 2 Il SIGNORE mandò contro Ioiachim schiere di Caldei, di Siri, schiere di Moabiti, schiere di Ammoniti; le mandò contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola che il SIGNORE aveva pronunciata per mezzo dei profeti, suoi servi. 3 Questo avvenne solo per ordine del SIGNORE, il quale voleva allontanare Giuda dalla sua presenza, a causa di tutti i peccati che Manasse aveva commessi, 4 e a causa pure del sangue innocente che egli aveva sparso, e di cui aveva riempito Gerusalemme. Per questo il SIGNORE non volle perdonare.
5 Il rimanente delle azioni di Ioiachim, tutto quello che fece, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.
6 Ioiachim si addormentò con i suoi padri, e Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto.
7 Il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva conquistato tutto il territorio che era stato del re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate.

Ioiachin, re di Giuda. Deportazione a Babilonia
(2Cr 36:9-10; Gr 22:24-30)(Et 2:5-6; Ez 1:2)
8 Ioiachin aveva diciotto anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Neusta, figlia di Elnatan, da Gerusalemme.
9 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, in tutto e per tutto come aveva fatto suo padre.
10 In quel tempo, i guerrieri di Nabucodonosor, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu assediata. 11 Nabucodonosor, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando. 12 Allora Ioiachin, re di Giuda, si presentò al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno. 13 Come il SIGNORE aveva predetto, portò via di là tutti i tesori della casa del SIGNORE e i tesori del palazzo del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatti per il tempio del SIGNORE. 14 E deportò tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila, e tutti i falegnami e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese. 15 E condusse Ioiachin a Babilonia; e deportò da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi, i notabili del paese, 16 tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li deportò a Babilonia. 17 Il re di Babilonia fece re, al posto di Ioiachin, Mattania, zio di lui al quale cambiò il nome chiamandolo Sedechia.

Sedechia, ultimo re di Giuda
2Cr 36:11-16; Gr 52:1-11; 39:1-7
18 Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, figlia di Geremia da Libna.
19 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE in tutto e per tutto come aveva fatto Ioiachim. 20 A causa dell'ira del SIGNORE contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che il SIGNORE li cacciò via dalla sua presenza. E Sedechia si ribellò al re di Babilonia.

25,1 L'anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò di fronte a essa, e le costruì attorno delle trincee. 2 La città fu assediata fino all'undicesimo anno del re Sedechia.
3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c'era più pane per il popolo del paese. 4 Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura; 5 ma l'esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nella pianura di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e l'abbandonò. 6 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunciata la sentenza contro di lui. 7 I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia; lo incatenarono con una doppia catena di bronzo, e lo portarono a Babilonia.

Distruzione di Gerusalemme e del tempio; ultima deportazione
(Gr 52:12-27; 39:8, ecc.; 2Cr 36:17-21)(Sl 74; 79; La 1-5) De 29:25-28
8 Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 9 bruciò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case dei grandi personaggi. 10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme.
11 Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione. 12 Il capitano della guardia non lasciò che alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
13 I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nella casa del SIGNORE, le basi e il mare di bronzo che era nella casa del SIGNORE, e ne portarono via il metallo a Babilonia. 14 Presero le pignatte, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva il servizio. 15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri, le bacinelle: ciò che era d'oro e ciò che era d'argento. 16 Quanto alle due colonne, al mare e alle basi che Salomone aveva fatte per la casa del SIGNORE, il metallo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile. 17 Ciascuna di queste colonne era alta diciotto cubiti, e aveva sopra un capitello di bronzo alto tre cubiti; e attorno al capitello c'erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di bronzo; così era la seconda colonna, munita pure di reticolato.
18 Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia il secondo sacerdote, 19 e i tre custodi della porta d'ingresso, e prese nella città un eunuco che comandava la gente di guerra, cinque uomini dei consiglieri intimi del re che furono trovati nella città, il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta privati che furono anch'essi trovati nella città. 20 Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla; 21 e il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat.

Ghedalia, governatore di Giuda
Gr 40-43
Così la popolazione di Giuda fu deportata lontano dal suo paese. 22 Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodonosor, re di Babilonia, il re pose a governarli Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan.
23 Quando tutti i capitani della gente di guerra e i loro uomini udirono che il re di Babilonia aveva fatto Ghedalia governatore, si recarono da Ghedalia a Mispa: erano Ismael figlio di Netania, Iocanan figlio di Carea, Seraia figlio di Tanumet da Netofa, Iaazania figlio di uno di Maaca, con la loro gente. 24 Ghedalia fece a loro e alla loro gente, un giuramento, dicendo: «Non v'incutano timore i funzionari dei Caldei; restate nel paese, servite il re di Babilonia, e vi troverete bene». 25 Ma il settimo mese, Ismael, figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe reale, venne con dieci uomini e colpirono a morte Ghedalia insieme con i Giudei e con i Caldei che erano con lui a Mispa. 26 E tutto il popolo, piccoli e grandi, e i capitani della gente di guerra partirono e andarono in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.

Ioiachin, re di Giuda, rimesso in libertà
Gr 52:31-34; Sl 102
27 Il trentasettesimo anno dalla deportazione di Ioiachin, re di Giuda, il ventisettesimo giorno del dodicesimo mese, Evil-Merodac, re di Babilonia, l'anno stesso che cominciò a regnare, fece grazia a Ioiachin, re di Giuda, e lo fece uscire di prigione; 28 gli parlò benevolmente e mise il suo trono più in alto di quello degli altri re che erano con lui a Babilonia. 29 Gli fece cambiare le vesti di prigione; e Ioiachin mangiò sempre a tavola con lui per tutto il tempo che egli visse. 30 Il re provvide continuamente al suo mantenimento quotidiano, fintanto che visse.

Nuova Diodati:

2Re 24-25

24,1 Durante il suo regno venne Nebukadnetsar, re di Babilonia, e Jehoiakim divenne suo servo per tre anni; poi tornò a ribellarsi contro di lui. 2 Allora l'Eterno mandò contro di lui bande di Caldei, bande di Siri, bande di Moabiti e bande di Ammoniti; le mandò contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola dell'Eterno che egli aveva pronunciato per mezzo dei suoi servi i profeti. 3 Questo accadde a Giuda unicamente per comando dell'Eterno, che voleva allontanarlo dalla sua presenza a motivo dei peccati di Manasse, per tutto ciò che aveva fatto, 4 e anche a motivo del sangue innocente da lui versato, perché egli aveva riempito Gerusalemme di sangue innocente. Per questo l'Eterno non volle perdonare. 5 Il resto delle gesta di Jehoiakim e tutto quello che fece non è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 6 Così Jehoiakim si addormentò con i suoi padri, e al suo posto regnò suo figlio Jehoiakin. 7 Or il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva preso tutto ciò che apparteneva al re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate.

Jehoiakin, re di Giuda. Il principio della cattività di Giuda
8 Jehoiakin aveva diciotto anni quando iniziò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Nehushta, figlia di Elnathan di Gerusalemme. 9 Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto suo padre. 10 In quel tempo i servi di Nebukadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu stretta d'assedio. 11 Nebukadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla città, mentre i suoi servi l'assediavano. 12 Allora Jehoiakin, re di Giuda, uscì incontro al re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. Così il re di Babilonia lo fece prigioniero nell'ottavo anno del suo regno. 13 Poi, come l'Eterno aveva detto, portò via di là tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del palazzo reale e frantumò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto per il tempio dell'Eterno. 14 Deportò quindi tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigionieri, e tutti gli artigiani e i fabbri; non rimase che la gente più povera del paese. 15 Così deportò Jehoiakin in Babilonia; egli condusse pure in cattività da Gerusalemme in Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e i nobili del paese, 16 tutti gli uomini di valore in numero di settemila, gli artigiani e i fabbri, in numero di mille, tutti uomini valorosi e idonei alla guerra. Il re di Babilonia li deportò in Babilonia. 17 Al posto di Jehoiakin il re di Babilonia fece re Mattaniah, suo zio, a cui cambiò il nome in quello di Sedekia.

Sedekia, ultimo re di Giuda
18 Sedekia aveva ventun anni quando iniziò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figlia di Geremia di Libnah. 19 Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Jehoiakim. 20 Questo accadde in Gerusalemme e Giuda a motivo dell'ira dell'Eterno, che alla fine li cacciò via dalla sua presenza. Sedekia poi si ribellò al re di Babilonia.

Presa e distruzione di Gerusalemme. Cattività babilonese
25,1 Nel nono anno del suo regno nel decimo mese, il dieci del mese, avvenne che Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, si accampò contro di lei e le costruì intorno opere d'assedio. 2 Così la città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedekia. 3 Al nono giorno del quarto mese, la fame era così grave in città, che non c'era più pane per il popolo del paese. 4 Allora fu aperta una breccia nelle mura della città e tutti gli uomini di guerra fuggirono di notte, per la via della porta fra le due mura, che si trovava presso il giardino del re, nonostante i Caldei fossero tutt'intorno alla città. Così il re prese la via dell'Arabah. 5 Ma l'esercito dei Caldei inseguì il re e lo raggiunse nella pianura di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui. 6 Così essi catturarono il re e lo condussero dal re di Babilonia a Riblah, dove fu pronunciata contro di lui la sentenza. 7 Uccisero quindi i figli di Sedekia sotto i suoi occhi; poi cavarono gli occhi a Sedekia, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero in Babilonia. 8 Il settimo giorno del quinto mese (era il diciannovesimo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), giunse a Gerusalemme Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, servo del re di Babilonia. 9 Egli bruciò la casa dell'Eterno e il palazzo del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, cioè tutte le case dei nobili. 10 Così tutto l'esercito dei Caldei che era con il capitano della guardia, demolì le mura tutt'intorno a Gerusalemme. 11 Poi Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della folla. 12 Ma il capitano della guardia lasciò alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi. 13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, i carrelli e il mare di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, e ne portarono il bronzo a Babilonia. 14 Essi presero anche le padelle, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo, usati nel servizio del tempio. 15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri e le coppe, ciò che era d'oro puro e d'argento puro. 16 Quanto alle due colonne, al mare e ai carrelli che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso che non si poteva calcolare. 17 L'altezza di una colonna era di diciotto cubiti; su di essa vi era un capitello di bronzo. L'altezza del capitello era di tre cubiti; tutt'intorno al capitello c'era un reticolo e delle melagrane, tutto di bronzo. L'altra colonna, con il reticolo, era identica a questa. 18 Il capitano della guardia prese Seraiah, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre portinai. 19 Dalla città egli prese anche un eunuco che comandava gli uomini di guerra, cinque uomini fra i consiglieri personali del re che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese che furono trovati in città. 20 Così Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Riblah; 21 e il re di Babilonia li fece uccidere a Riblah nel paese di Hamath. Così Giuda fu deportato lontano dal suo paese.

Ghedaliah fatto governatore di Giuda
22 Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciatovi da Nebukadnetsar, re di Babilonia, questi pose loro a capo Ghedaliah, figlio di Ahikam, figlio di Shafan. 23 Quando tutti i capitani delle truppe e i loro uomini sentirono che il re di Babilonia aveva fatto Ghedaliah governatore, si recarono da Ghedaliah a Mitspah; essi erano Ishmael figlio di Nethaniah, Johanan figlio di Kareah, Seraiah figlio di Tanhumeth di Netofah, Jaazaniah figlio di un Maakathita, assieme ai loro uomini. 24 Ghedaliah giurò ad essi e ai loro uomini, dicendo: «Non abbiate paura dei servi dei Caldei; rimanete nel paese, servite il re di Babilonia e vi troverete bene». 25 Ma il settimo mese, Ishmael, figlio di Nethaniah, figlio di Elishama, di stirpe reale, venne assieme a dieci uomini; essi colpirono e uccisero Ghedaliah e anche i Giudei e i Caldei che erano con lui a Mitspah. 26 Allora tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, e i capitani delle truppe si levarono e andarono in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.

Jehoiakin è rimesso in libertà in Babilonia
27 Nel trentasettesimo anno della cattività di Jehoiakin, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evilmerodak, re di Babilonia, nell'anno stesso in cui iniziò a regnare, fece grazia a Jehoiakin, re di Giuda, e lo fece uscire dalla prigione. 28 Gli parlò con benevolenza e gli assegnò un seggio più alto dei seggi dei re che erano con lui in Babilonia. 29 Così Jehoiakin cambiò i suoi abiti di prigioniero e mangiò sempre alla presenza del re per tutti i giorni della sua vita. 30 Il suo sostentamento gli era procurato regolarmente dal re, una razione ogni giorno, per tutti i giorni della sua vita.

Riveduta 2020:

2Re 24-25

24,1 Al suo tempo, venne Nabucodonosor, re di Babilonia, e Ioiachim gli fu sottomesso per tre anni; poi tornò a ribellarsi. 2 Allora l'Eterno mandò contro Ioiachim schiere di Caldei, di Siri, schiere di Moabiti, schiere di Ammoniti, le mandò contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola che l'Eterno aveva pronunciato per mezzo dei profeti, suoi servi. 3 Questo avvenne soltanto per ordine dell'Eterno, il quale voleva allontanare Giuda dalla sua presenza, a causa di tutti i peccati che Manasse aveva commesso, 4 e anche a causa del sangue innocente che egli aveva sparso, e di cui aveva riempito Gerusalemme. Per questo l'Eterno non volle perdonare. 5 Il resto delle azioni di Ioiachim, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 6 Ioiachim si addormentò con i suoi padri, e Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto. 7 Ora il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva preso tutto quello che era stato del re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate.

Ioiachin, re di Giuda. Il principio della prigionia di Giuda
8 Ioiachin aveva diciotto anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Neusta, figlia di Elnatan da Gerusalemme. 9 Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come aveva fatto suo padre. 10 In quel tempo, gli ufficiali di Nabucodonosor, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu assediata. 11 E Nabucodonosor, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando. 12 Allora Ioiachin, re di Giuda, si recò dal re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno. 13 E, come l'Eterno aveva predetto, portò via di là tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto per il tempio dell'Eterno. 14 Deportò tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigionieri, e tutti i falegnami e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese. 15 E deportò Ioiachin a Babilonia; e condusse da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi, 16 i notabili del paese, tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li condusse in esilio a Babilonia. 17 Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachin, Mattania, suo zio, al quale cambiò il nome in Sedechia.

Sedechia, ultimo re di Giuda. Presa e distruzione di Gerusalemme. Gli abitanti di Giuda deportati a Babilonia
18 Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, figlia di Geremia da Libna. 19 Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come aveva fatto Ioiachim. 20 E, a causa dell'ira dell'Eterno contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che l'Eterno li cacciò via dalla sua presenza. E Sedechia si ribellò al re di Babilonia.

25,1 Il nono anno del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò contro di essa, e le costruì attorno delle trincee. 2 La città fu assediata fino all'undicesimo anno del re Sedechia. 3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; non c'era più pane per il popolo del paese. 4 Allora fu aperta una breccia alla città, e tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte. E il re prese la via della pianura; 5 ma l'esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nelle pianure di Gerico, e tutto il suo esercito si disperse e lo abbandonò. 6 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunciata la sentenza contro di lui. 7 I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia, lo incatenarono con una doppia catena di bronzo e lo portarono a Babilonia. 8 Ora il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, servo del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 9 e bruciò la casa dell'Eterno e la casa del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case della gente illustre. 10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté le mura di Gerusalemme da tutte le parti. 11 Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione. 12 Il capitano della guardia lasciò soltanto alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi. 13 I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, le basi, il mare di bronzo che era nella casa dell'Eterno, e ne portarono via il bronzo a Babilonia. 14 Presero le pentole, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva il servizio. 15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri, le bacinelle: l'oro di ciò che era d'oro, l'argento di ciò che era d'argento. 16 Quanto alle due colonne, al mare e alle basi che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile. 17 L'altezza di una di queste colonne era di diciotto cubiti, e c'era su un capitello di bronzo alto tre cubiti; e attorno al capitello c'erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di bronzo; lo stesso era per la seconda colonna, munita pure di reticolato. 18 Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, 19 e i tre custodi dell'ingresso, e prese nella città un eunuco che comandava la gente di guerra, cinque uomini fra i consiglieri intimi del re che furono trovati nella città, il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese, che furono anche loro trovati nella città. 20 Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li portò dal re di Babilonia a Ribla; e il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat.

Governo e morte di Ghedalia
21 Così il popolo di Giuda fu deportato lontano dal suo paese. 22 Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciato da Nabucodonosor, re di Babilonia, il re pose a governarli Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan. 23 Quando tutti i capitani della gente di guerra e i loro uomini ebbero udito che il re di Babilonia aveva fatto Ghedalia governatore, si recarono da Ghedalia a Mispa: erano Ismael figlio di Netania, Iocanan figlio di Carea, Seraia figlio di Tanumet da Netofa, Iaazania figlio di uno di Maaca, con la loro gente. 24 Ghedalia fece a loro e alla loro gente un giuramento, dicendo: “Non vi incutano timore i servi dei Caldei; restate nel paese, servite il re di Babilonia, e vi troverete bene”. 25 Ma il settimo mese, Ismael, figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe reale, venne accompagnato da dieci uomini e colpirono a morte Ghedalia insieme ai Giudei e ai Caldei che erano con lui a Mispa. 26 E tutto il popolo, piccoli e grandi, e i capitani della gente di guerra si alzarono e se ne andarono in Egitto, perché avevano paura dei Caldei. 27 Il trentasettesimo anno della deportazione di Ioiachin, re di Giuda, il ventisettesimo giorno del dodicesimo mese, Evil-Merodac, re di Babilonia, lo stesso anno che cominciò a regnare, fece grazia a Ioiachin, re di Giuda, e lo fece uscire dalla prigione; 28 gli parlò con benevolenza e mise il suo trono più in alto di quello degli altri re che erano con lui a Babilonia. 29 Gli fece cambiare i vestiti di prigione; e Ioiachin mangiò sempre a tavola con lui per tutto il tempo che egli visse: 30 il re provvide continuamente al suo mantenimento quotidiano, finché visse.

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