C.E.I.:

2Samuele 22,2-15

2 Egli disse:
«Il Signore è la mia roccia,
la mia fortezza, il mio liberatore,
3 il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio,
il mio scudo, la mia salvezza, il mio riparo!
Sei la mia roccaforte che mi salva:
tu mi salvi dalla violenza.
4 Invoco il Signore, degno di ogni lode,
e sono liberato dai miei nemici.
5 Mi circondavano i flutti della morte,
mi atterrivano torrenti esiziali.
6 Mi avviluppavano le funi degli inferi;
mi stavano davanti i lacci della morte.
7 Nell'angoscia ho invocato il Signore,
ho gridato al mio Dio,
Egli ha ascoltato dal suo tempio la mia voce;
il mio grido è giunto ai suoi orecchi.
8 Si scosse la terra e sobbalzò;
tremarono le fondamenta del cielo;
si scossero, perché egli si era irritato.
9 Fumo salì dalle sue narici;
dalla sua bocca uscì un fuoco divoratore;
carboni accesi partirono da lui.
10 Egli piegò i cieli e discese;
una nube oscura era sotto i suoi piedi.
11 Cavalcò un cherubino e volò;
si librò sulle ali del vento.
12 Si avvolse di tenebra tutto intorno;
acque scure e dense nubi erano la sua tenda.
13 Per lo splendore che lo precedeva
arsero carboni infuocati.
14 Il Signore tuonò nei cieli,
l'Altissimo emise la sua voce.
15 Scagliò frecce e li disperse;
vibrò folgori e li mise in fuga.

Nuova Riveduta:

2Samuele 22,2-15

2 «Il SIGNORE è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore;
3 il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio,
il mio scudo, il mio potente salvatore,
il mio alto rifugio, il mio asilo.
O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza!
4 Io invocai il SIGNORE che è degno di ogni lode
e fui salvato dai miei nemici.
5 Le onde della morte mi avevano circondato
e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.
6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,
i lacci della morte mi avevano sorpreso.
7 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE,
gridai al mio Dio.
Egli udì la mia voce dal suo tempio.
Il mio grido giunse ai suoi orecchi.
8 Allora la terra fu scossa e tremò,
le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate,
perché egli era colmo di sdegno.
9 Un fumo saliva dalle sue narici;
un fuoco consumante gli usciva dalla bocca,
e ne venivano fuori carboni accesi.
10 Egli abbassò i cieli e discese,
avendo sotto i piedi una densa caligine.
11 Cavalcava un cherubino e volava;
appariva sulle ali del vento.
12 Delle tenebre s'era fatto una tenda,
s'era circondato di masse d'acqua e di dense nubi.
13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi.
14 Il SIGNORE tonò dai cieli.
L'Altissimo fece udire la sua voce.
15 Scagliò frecce e disperse i nemici;
lanciò folgori e li mise in rotta.

Nuova Diodati:

2Samuele 22,2-15

2 «L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza e il mio liberatore, 3 il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la potenza della mia salvezza, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! 4 Io invoco l'Eterno che è degno di essere lodato, e sono salvato dai miei nemici. 5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. 6 I dolori dello Sceol mi avevano avvolto e i lacci della morte mi stavano davanti. 7 Nella mia angoscia invocai l'Eterno e gridai al mio DIO. Egli udì la mia voce dal suo tempio e il mio grido giunse ai suoi orecchi. 8 Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era acceso d'ira. 9 Un fumo saliva dalle sue narici e un fuoco divorante gli usciva dalla bocca; da lui sprizzavano carboni accesi. 10 Egli abbassò i cieli e discese con una densa caligine sotto i suoi piedi. 11 Cavalcava sopra un cherubino e volava e appariva sulle ali del vento. 12 Per padiglione intorno a sé aveva posto le tenebre, l'oscurità delle acque e le dense nubi del cielo. 13 Dallo splendore che lo precedeva, si sprigionavano carboni ardenti. 14 L'Eterno tuonò dai cieli e l'Altissimo fece udire la sua voce. 15 Avventò saette, e disperse i nemici, scagliò le sue frecce e li disperse.

Riveduta 2020:

2Samuele 22,2-15

2 “L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; 3 l'Iddio che è la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! 4 Io invocai l'Eterno che è degno di ogni lode e fui salvato dai miei nemici. 5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. 6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso. 7 Nella mia angoscia invocai l'Eterno e gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio e il mio grido giunse ai suoi orecchi. 8 Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era acceso d'ira. 9 Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne procedevano carboni accesi. 10 Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa nube. 11 Cavalcava sopra un cherubino e volava, appariva sulle ali del vento. 12 Aveva posto intorno a sé, come un padiglione, le tenebre, le raccolte delle acque, le dense nubi dei cieli. 13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi. 14 L'Eterno tuonò dai cieli e l'Altissimo fece udire la sua voce. 15 Scagliò saette e disperse i nemici; lanciò folgori e li mise in rotta.

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