C.E.I.:

Abacuc

1,1 Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
2 Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
3 Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
4 Non ha più forza la legge,
né mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto
e il giudizio ne esce stravolto.
5 Guardate fra i popoli e osservate,
inorridite e ammutolite:
c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
6 Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare sedi non sue.
7 Egli è feroce e terribile,
da lui esce
il suo diritto e la sua grandezza.
8 Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli,
più agili dei lupi della sera.
Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano,
volano come aquila che piomba per divorare.
9 Tutti avanzano per la rapina.
La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente,
ammassano i prigionieri come la sabbia.
10 Egli dei re si fa beffe,
e dei capi si ride;
si fa gioco di ogni fortezza,
assale una città e la conquista.
11 Poi muta corso il vento: passa e paga il fio.
Questa la potenza del mio Dio!
12 Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo, Signore.
Tu lo hai scelto per far giustizia,
l'hai reso forte, o Roccia, per castigare.
13 Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?
14 Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come un verme che non ha padrone.
15 Egli li prende tutti all'amo,
li tira su con il giacchio,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
16 Perciò offre sacrifici alla sua rete
e brucia incenso al suo giacchio,
perché fanno grassa la sua parte
e succulente le sue vivande.
17 Continuerà dunque a vuotare il giacchio
e a massacrare le genti senza pietà?

2,1 Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
2 Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
3 È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà».
4 Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.
5 La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
6 Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:
Guai a chi accumula ciò che non è suo,
- e fino a quando? -
e si carica di pegni!
7 Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno i tuoi esattori
e tu diverrai loro preda?
8 Poiché tu hai spogliato molte genti,
gli altri popoli spoglieranno te,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e ai suoi abitanti.
9 Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
10 Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
11 La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.
12 Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
13 Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
14 Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.
15 Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
16 Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
17 poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
18 A che giova un idolo
perché l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perché l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?
19 Guai a chi dice al legno: «Svegliati»,
e alla pietra muta: «Alzati».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
20 Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!

3,1 Preghiera del profeta Abacuc, in tono di lamentazione.
2 Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala,
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
3 Dio viene da Teman, il Santo dal monte Paràn. Pausa
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
4 Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
5 Davanti a lui avanza la peste,
la febbre ardente segue i suoi passi.
6 Si arresta e scuote la terra,
guarda e fa tremare le genti;
le montagne eterne s'infrangono,
e i colli antichi si abbassano:
i suoi sentieri nei secoli.
7 Ho visto i padiglioni di Cusàn in preda a spavento,
sono agitate le tende di Madian.
8 Forse contro i fiumi, Signore,
contro i fiumi si accende la tua ira
o contro il mare è il tuo furore,
quando tu monti sopra i tuoi cavalli,
sopra i carri della tua vittoria?
9 Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda. Pausa
Fai erompere la terra in torrenti;
10 i monti ti vedono e tremano,
un uragano di acque si riversa,
l'abisso fa sentire la sua voce.
In alto il sole tralascia di mostrarsi,
11 e la luna resta nella sua dimora,
fuggono al bagliore delle tue saette,
allo splendore folgorante della tua lancia.
12 Sdegnato attraversi la terra,
adirato calpesti le genti.
13 Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.
Hai demolito la cima della casa dell'empio,
l'hai scalzata fino alle fondamenta. Pausa
14 Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri
che irrompevano per disperdermi
con la gioia di chi divora il povero di nascosto.
15 Hai affogato nel mare i suoi cavalli
nella melma di grandi acque.
16 Ho udito e fremette il mio cuore,
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
17 Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
18 Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio mio salvatore.
19 Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.
Per il maestro del coro. Su strumenti a corda.

Nuova Riveduta:

Abacuc

Mi 4:10; 7:7-10; Lu 18:7
Perplessità di Abacuc
Gr 12:1; Sl 94
1,1 Oracolo che il profeta Abacuc ebbe in visione.
2 Fino a quando griderò, o SIGNORE,
senza che tu mi dia ascolto?
Io grido a te: «Violenza!»
e tu non salvi.
3 Perché mi fai vedere l'iniquità
e tolleri lo spettacolo della perversità?
Mi stanno davanti rapina e violenza;
ci sono liti, e nasce la discordia.
4 Perciò la legge è senza forza,
il diritto non si fa strada;
perché l'empio raggira il giusto
e il diritto ne esce pervertito.

Annuncio del castigo di Giuda
Is 28:21-22 (Gr 5:15-17; 6:1-7, 22-24)
5 «Guardate fra le nazioni, guardate,
meravigliatevi e siate stupiti!
Poiché io sto per fare ai vostri giorni un'opera,
che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero.
6 Perché, ecco, io sto per suscitare i Caldei,
questa nazione crudele e impetuosa,
che percorre tutta la terra,
per impadronirsi di dimore che non sono sue.
7 È un popolo terribile e spaventoso;
da lui stesso procede il suo diritto e la sua grandezza.
8 I suoi cavalli sono più veloci dei leopardi,
più agili dei lupi di sera;
i suoi cavalieri procedono con fierezza;
i suoi cavalieri vengono da lontano,
volano come l'aquila che piomba sulla preda.
9 Tutta quella gente viene per darsi alla violenza,
le loro facce bramose sono tese in avanti,
e ammassano prigionieri come sabbia.
10 Si fanno beffe dei re,
i prìncipi sono per loro oggetto di scherno;
ridono di tutte le loro fortezze;
fanno dei terrapieni e le prendono.
11 Poi passano come il vento;
passano oltre e si rendono colpevoli;
questa loro forza è il loro dio».

Gr 25:8-14; 50:23, ecc.
12 Non sei tu dal principio,
o SIGNORE, il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo!
O SIGNORE, tu, questo popolo, lo hai posto per eseguire i tuoi giudizi;
tu, o Rocca, lo hai stabilito per infliggere i tuoi castighi.
13 Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male,
e che non puoi tollerare lo spettacolo dell'iniquità,
perché guardi i perfidi e taci
quando il malvagio divora l'uomo che è più giusto di lui?
14 Perché tratti gli uomini come i pesci del mare
e come i rettili, che non hanno padrone?
15 Il Caldeo li tira tutti su con l'amo,
li piglia nella sua rete,
li raccoglie nel suo giacchio;
perciò si rallegra ed esulta.
16 Per questo fa sacrifici alla sua rete
e offre profumi al suo giacchio;
perché gli provvedono una ricca porzione
e un cibo succulento.
17 Dovrà forse per questo continuare a vuotare la sua rete
e a massacrare le nazioni senza pietà?

La fede di Abacuc
Eb 10:35-39; Mi 7:7-10
2,1 Io starò al mio posto di guardia,
mi metterò sopra una torre,
e starò attento a quello che il SIGNORE mi dirà,
e a quello che dovrò rispondere circa la rimostranza che ho fatta.
2 Il SIGNORE mi rispose e disse:
«Scrivi la visione,
incidila su tavole,
perché si possa leggere con facilità;
3 perché è una visione per un tempo già fissato;
essa si affretta verso il suo termine e non mentirà;
se tarda, aspettala;
poiché certamente verrà; e non tarderà.
4 Egli è pieno d'orgoglio, non agisce rettamente;
ma il giusto per la sua fede vivrà.

Cause del giudizio contro l'oppressore
Ac 1:12-17 (Is 14:3-23; 47; Gr 50; 51)
5 «Certo, il vino è traditore;
l'uomo arrogante non può starsene tranquillo;
egli allarga la sua bocca come il soggiorno dei morti;
come la morte, non si può saziare,
ma raduna presso di sé tutte le nazioni,
raccoglie intorno a sé tutti i popoli.
6 E tutti questi non lo canzoneranno con proverbi,
sarcasmi, enigmi?
Diranno:
"Guai a chi accumula ciò che non è suo!
Fino a quando?
Guai a chi si carica di pegni!"
7 I tuoi creditori non spunteranno forse all'improvviso?
I tuoi oppressori non si desteranno?
Allora tu diventerai loro preda.
8 Poiché tu hai saccheggiato molte nazioni,
tutto il resto dei popoli ti saccheggerà,
a causa del sangue umano sparso,
della violenza fatta ai paesi,
alle città e a tutti i loro abitanti.
9 Guai a colui che è avido d'illecito guadagno per la sua casa,
per mettere il suo nido in alto
e scampare alla mano della sventura!
10 Tu hai designato la vergogna per la tua casa,
sterminando molti popoli,
e hai peccato contro te stesso.
11 Poiché la pietra grida dalla parete
e la trave risponde dall'armatura di legno.
12 Guai a colui che costruisce la città con il sangue
e fonda una città sull'iniquità!
13 Non è forse volere del SIGNORE
che i popoli si affatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per nulla?
14 Poiché la conoscenza della gloria del SIGNORE riempirà la terra
come le acque coprono il fondo del mare.
15 Guai a colui che dà da bere al prossimo,
a te che gli versi il veleno fino a ubriacarlo,
per guardarlo nella sua nudità!
16 Tu sarai saziato d'infamia anziché di gloria;
bevi anche tu ed esibisci la tua nudità!
La coppa della destra del SIGNORE si riverserà su di te,
e l'infamia coprirà la tua gloria.
17 Poiché la violenza fatta al Libano
e la devastazione che spaventava le bestie ricadranno su di te,
a causa del sangue umano sparso,
della violenza fatta ai paesi,
alle città e a tutti i loro abitanti.
18 A che serve l'immagine scolpita, perché l'artefice la scolpisca?
A che serve l'immagine fusa che insegna la menzogna,
perché l'artefice confidi nel suo lavoro
e fabbrichi idoli muti?
19 Guai a chi dice al legno: "Svègliati!"
e alla pietra muta: "Àlzati!"
Può questa istruire?
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento,
ma non c'è in lei nessuno spirito.
20 Ma il SIGNORE è nel suo tempio santo;
tutta la terra faccia silenzio in sua presenza!»

Cantico di Abacuc
Ac 1:5-17; 2:3
3,1 Preghiera del profeta Abacuc, sul tono delle lamentazioni.
2 SIGNORE, io ho udito il tuo messaggio e sono preso da timore.
SIGNORE, da' vita all'opera tua nel corso degli anni!
Nel corso degli anni falla conoscere!
Nell'ira, ricòrdati d'aver pietà!

Gc 5:4-5; Sl 77:11-20; 44:1-4
3 Dio viene da Teman,
il Santo viene dal monte Paran. [Pausa]
La sua gloria copre i cieli,
la terra è piena della sua lode.
4 Il suo splendore è pari alla luce;
dei raggi partono dalla sua mano;
là si nasconde la sua potenza.
5 Davanti a lui cammina la peste,
la febbre ardente segue i suoi passi.
6 Egli si ferma e scuote la terra;
guarda e fa tremare le nazioni;
i monti eterni si frantumano,
le colline secolari si abbassano;
le sue vie sono quelle di un tempo.
7 Vedo le tende d'Etiopia sotto il dolore,
i padiglioni del paese di Madian sono sconvolti.
8 O SIGNORE, ti adiri forse contro i fiumi?
È forse contro i fiumi che si accende la tua ira,
o è contro il mare che va il tuo sdegno,
mentre tu avanzi sui tuoi cavalli,
sui tuoi carri vittoriosi?
9 Hai estratto il tuo arco;
le frecce lanciate dalla tua parola sono esecrazioni. [Pausa]
Tu fendi la terra in tanti letti dei fiumi.
10 I monti ti vedono e tremano;
si riversano torrenti d'acqua:
l'abisso fa udire la sua voce.
Il sole alza in alto le mani;
11 la luna si ferma nella sua dimora,
alla luce delle tue saette che partono
al lampeggiare della tua lancia che brilla.
12 Tu percorri la terra con furore,
tu schiacci le nazioni nella tua ira.
13 Tu esci per salvare il tuo popolo,
per liberare il tuo unto;
tu abbatti la cima della casa dell'empio,
e la demolisci fino alle fondamenta. [Pausa]
14 Tu trafiggi con le loro stesse frecce la testa dei suoi capi,
che vengono come un uragano per disperdermi,
gridando di gioia,
come se già divorassero l'infelice nei loro nascondigli.
15 Con i tuoi cavalli tu calpesti il mare,
le grandi acque spumeggianti.

Gr 30:7-11 (Ro 12:12; 1P 1:6-9)
16 Ho udito e le mie viscere fremono,
le mie labbra tremano a quel rumore;
un tarlo mi entra nelle ossa,
io tremo a ogni passo;
aspetto in silenzio il giorno dell'angoscia,
quando il nemico marcerà contro il popolo per assalirlo.
17 Infatti il fico non fiorirà,
non ci sarà più frutto nelle vigne;
il prodotto dell'ulivo verrà meno,
i campi non daranno più cibo,
le greggi verranno a mancare negli ovili,
e non ci saranno più buoi nelle stalle;
18 ma io mi rallegrerò nel SIGNORE,
esulterò nel Dio della mia salvezza.
19 DIO, il Signore, è la mia forza;
egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve
e mi farà camminare sulle alture.
Al direttore del coro. Per strumenti a corda.

Nuova Diodati:

Abacuc

La prima rimostranza di Habacuc
1,1 Profezia che il profeta Habacuc ebbe in visione. 2 Fino a quando, o Eterno, griderò, senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: «Violenza!», ma tu non salvi. 3 Perché mi fai vedere l'iniquità e mi fai guardare la perversità? Davanti a me stanno rapina e violenza, c'è contesa e cresce la discordia. 4 Perciò la legge non ha forza e la giustizia non riesce ad affermarsi, perché l'empio raggira il giusto e la giustizia ne esce pervertita.

La prima risposta dell'Eterno
5 «Guardate fra le nazioni e osservate, siate stupefatti e sbalorditi, perché io compirò ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste, anche se ve la raccontassero. 6 Poiché ecco, io susciterò i Caldei, nazione feroce e impetuosa, che percorre la terra nella sua ampiezza per impadronirsi di abitazioni non sue. 7 È terribile, spaventevole; il suo giudizio e la sua dignità procedono da lei stessa. 8 I suoi cavalli sono più veloci dei leopardi, più feroci dei lupi della sera. I suoi destrieri si spargono ovunque, i suoi destrieri vengono da lontano, volano come l'aquila che piomba sulla preda per divorare. 9 Vengono tutti per far violenza, le loro facce sono protese in avanti e ammassano prigionieri come la sabbia. 10 Egli si fa beffe dei re e i principi sono per lui oggetto di scherno; si ride di ogni fortezza, perché accumula un po' di terra e la prende. 11 Quindi avanza velocemente come il vento, passa oltre e si rende colpevole, attribuendo questa sua forza al suo dio».

La seconda rimostranza di Habacuc
12 Non sei tu da sempre, o Eterno, mio DIO, il mio Santo? Noi non moriremo, o Eterno, perché tu l'hai designato per fare giustizia e l'hai stabilito, o Rocca, per castigare. 13 Tu hai gli occhi troppo puri per vedere il male e non puoi guardare l'iniquità. Perché stai a guardare quelli che agiscono con frode, e taci quando il malvagio divora chi è più giusto di lui? 14 Perché rendi gli uomini come i pesci del mare e come i rettili, che non hanno signore? 15 Egli li prende tutti all'amo, li cattura con la sua rete e li raccoglie con la sua rete da pesca; quindi si rallegra ed esulta. 16 Per questo fa sacrifici alla sua rete e brucia incenso alla sua rete da pesca, perché con essi la sua parte è ingente e il suo cibo abbondante. 17 Continuerà dunque egli a vuotare la sua rete e a massacrare le nazioni senza pietà?

2,1 Io starò al mio posto di guardia, mi porrò sulla torre e starò attento per vedere ciò che egli mi dirà e ciò che dovrò rispondere circa la rimostranza fatta.

La seconda risposta dell'Eterno
2 Quindi l'Eterno mi rispose e disse: «Scrivi la visione e incidila su tavole, perché si possa leggere speditamente. 3 Poiché la visione è per un tempo già fissato, ma alla fine parlerà e non mentirà; se tarda, aspettala, perché certamente verrà e non tarderà». 4 Ecco, la sua anima si è inorgoglita in lui, non è retta, ma il giusto vivrà per la sua fede. 5 Inoltre il vino tradisce l'uomo superbo, e così non sta a casa. Egli infatti allarga la sua avidità come lo Sceol ed è come la morte, perché non è mai soddisfatto, ma raduna presso di sé tutte le nazioni e raccoglie intorno a sé tutti i popoli. 6 Tutti questi non inizieranno forse a usare un proverbio contro di lui e un indovinello di scherno nei suoi confronti? Essi diranno: «Guai a chi accumula ciò che non è suo (ma fino a quando?) e a chi si carica di pegni!». 7 Non si leveranno forse improvvisamente i tuoi creditori e non si desteranno i tuoi tormentatori? E tu diventerai loro preda. 8 Poiché tu hai depredato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti deprederà, a motivo del sangue umano versato e della violenza fatta al paese, alle città e a tutti i suoi abitanti. 9 Guai a chi è avido di guadagno malvagio per la sua casa, per porre il suo nido in alto e sfuggire al potere della sventura. 10 Tu hai programmato la vergogna della tua casa, sterminando molti popoli, e hai peccato contro te stesso. 11 Poiché la pietra griderà dalla parete e la trave risponderà dal tavolato. 12 Guai a chi costruisce una città con il sangue e fonda una città con l'iniquità! 13 Ecco, non viene forse dall'Eterno degli eserciti che i popoli si affatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per nulla? 14 Poiché la terra sarà ripiena della conoscenza della gloria dell'Eterno, come le acque riempiono il mare. 15 Guai a chi dà da bere al suo prossimo, porgendo a lui la propria bottiglia, e lo ubriaca per guardare la sua nudità! 16 Tu sarai saziato di vergogna e non di gloria; bevi anche tu e la tua incirconcisione sia messa a nudo. La coppa della destra dell'Eterno sarà rivolta verso di te e l'ignominia coprirà la tua gloria. 17 Poiché la violenza fatta al Libano ti coprirà, e la distruzione degli animali ti riempirà di terrore, a motivo del sangue umano versato e della violenza fatta al paese, alle città e a tutti i suoi abitanti. 18 A che giova l'immagine scolpita quando il suo artefice l'ha scolpita, o un'immagine fusa che insegna la menzogna, perché l'artefice si confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti? 19 Guai a chi dice al legno: «Svègliati!», o alla pietra muta: «Lèvati!». Potrebbe essa insegnare qualcosa? Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento, ma in essa non c'è alcun soffio di vita. 20 Ma l'Eterno è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio davanti a lui.

La preghiera di Habacuc
3,1 Preghiera del profeta Habacuc su Scighionoth. 2 «O Eterno, io ho udito il tuo parlare e ho paura; o Eterno, fa' rivivere la tua opera nel corso degli anni, nel corso degli anni falla conoscere. Nell'ira ricordati della compassione. 3 Dio veniva da Teman, il Santo dal monte Paran. La sua gloria copriva i cieli e la terra era piena della sua lode. 4 Il suo splendore era come la luce, raggi si sprigionavano dalla sua mano e là era nascosta la sua potenza. 5 Davanti a lui camminava la peste e pestilenza ardente seguiva i suoi passi. 6 Egli si fermava e misurava la terra, guardava e faceva tremare le nazioni; i monti eterni si disperdevano, i colli antichi si abbassavano; le sue vie sono eterne. 7 Io vedevo nell'afflizione le tende di Kushan, i padiglioni del paese di Madian tremavano. 8 O Eterno, ardeva forse la tua ira contro i fiumi? O era la tua ira contro i fiumi o il tuo furore contro il mare, quando cavalcavi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri di vittoria? 9 Tu hai messo interamente a nudo il tuo arco, secondo i giuramenti fatti sulle tue frecce. Tu hai diviso la terra con i fiumi. 10 I monti ti videro e tremarono; l'uragano d'acqua è passato, l'abisso ha fatto udire la sua voce, e ha levato in alto le mani. 11 Il sole e la luna sono rimasti nella loro dimora; alla luce delle tue frecce si sono mossi veloci, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante. 12 Tu hai percorso la terra indignato, hai calpestato le nazioni adirato. 13 Sei uscito per salvare il tuo popolo, per salvare il tuo unto; tu hai colpito la testa della casa dell'empio, mettendola a nudo dalle fondamenta al collo. 14 Tu hai trafitto con i loro propri dardi la testa dei suoi villaggi; essi erano venuti come un uragano per disperderli, mandando grida di gioia, come se divorassero il misero in segreto. 15 Con i tuoi cavalli hai camminato attraverso il mare, attraverso un mucchio di molte acque. 16 Ho udito e le mie viscere fremettero, a quella voce le mie labbra tremarono; un tarlo entrò nelle mie ossa, e fui preso da gran paura dentro di me. Tuttavia rimarrò tranquillo nel giorno dell'avversità, che verrà contro il popolo che lo invade. 17 Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell'ulivo sarà deludente e i campi non daranno più cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno più buoi nelle stalle, 18 esulterò nell'Eterno e mi rallegrerò nel DIO della mia salvezza. 19 L'Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture».
Al maestro del coro. Per strumenti a corda.

Riveduta 2020:

Abacuc

Il giudizio di Giuda mediante l'invasione dei Caldei
1,1 Oracolo che il profeta Abacuc ebbe in visione.
2 Fino a quando, o Eterno, griderò senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: “Violenza!” e tu non salvi. 3 Perché mi fai vedere l'iniquità e tolleri lo spettacolo della perversità? Mi stanno davanti rapina e violenza; ci sono liti e nasce la discordia. 4 Perciò la legge è senza forza e il diritto non si afferma, perché l'empio inganna il giusto e il diritto ne esce pervertito.
5 Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste nemmeno se ve la raccontassero. 6 Perché, ecco, io sto per suscitare i Caldei, questa nazione feroce e impetuosa, che percorre tutta la terra per impadronirsi di case che non sono sue. 7 È un popolo terribile, spaventoso; il suo diritto e la sua grandezza procedono da lui stesso. 8 I suoi cavalli sono più veloci dei leopardi, più agili dei lupi di sera; i suoi cavalieri procedono con fierezza; i suoi cavalieri vengono da lontano, volano come l'aquila che piomba sulla preda. 9 Tutta quella gente viene per darsi alla violenza, le loro facce avide sono tese in avanti, e ammassano prigionieri come la sabbia. 10 Si fanno beffe dei re, e i prìncipi sono per loro oggetto di scherno; ridono di tutte le fortezze: accumulano un po' di terra e le prendono. 11 Poi passano come il vento; passano oltre e si rendono colpevoli, questa loro forza è il loro dio. 12 Non sei tu dal principio, o Eterno, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! O Eterno, tu lo hai posto, questo popolo, per eseguire i tuoi giudizi, tu, o Rocca, lo hai stabilito per infliggere i tuoi castighi. 13 Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male e che non puoi tollerare lo spettacolo dell'iniquità, perché guardi i perfidi e taci quando il malvagio divora l'uomo che è più giusto di lui? 14 Perché tratti gli uomini come i pesci del mare e come i rettili, che non hanno padrone? 15 Il Caldeo li tira tutti su con l'amo, li prende nella sua rete, li raccoglie nella sua rete da pesca; perciò si rallegra ed esulta. 16 Per questo fa sacrifici alla sua rete e offre profumi alla sua rete da pesca; perché gli provvedono una ricca porzione e un cibo succulento. 17 Continuerà dunque a vuotare la sua rete e a massacrare le nazioni senza pietà?

Il giudizio dei Caldei
2,1 Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sopra una torre e starò attento a quello che l'Eterno mi dirà, e a quello che dovrò rispondere riguardo alla rimostranza che ho fatta. 2 L'Eterno mi rispose e disse: “Scrivi la visione, incidila su delle tavole, perché si possa leggere speditamente; 3 poiché è una visione per un tempo già fissato; essa si affretta verso la fine e non mentirà; se tarda, aspettala; poiché per certo verrà; non tarderà”.
4 Egli è pieno di orgoglio e non agisce rettamente; ma il giusto per la sua fede vivrà. 5 Inoltre, il vino è traditore; l'uomo arrogante non può starsene tranquillo; egli allarga la sua bocca come il soggiorno dei morti; come la morte non si può saziare, ma raduna presso di sé tutte le nazioni, raccoglie intorno a sé tutti i popoli. 6 Tutti questi non faranno contro di lui proverbi, sarcasmi, enigmi? Si dirà: 'Guai a colui che accumula ciò che non è suo! Fino a quando? Guai a colui che si carica di pegni!'. 7 I tuoi creditori non spunteranno forse all'improvviso? I tuoi oppressori non si desteranno? E tu diventerai loro preda. 8 Poiché tu hai saccheggiato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti saccheggerà, a causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti.
9 Guai a colui che è avido di guadagno illecito per la sua casa, per collocare il suo nido in alto e mettersi al sicuro dalla mano della sventura! 10 Tu hai designato la vergogna per la tua casa, sterminando molti popoli, e hai peccato contro te stesso. 11 Poiché la pietra grida dalla parete, e la trave le risponde dall'armatura di legno.
12 Guai a colui che costruisce la città con il sangue e fonda una città sull'iniquità! 13 Ecco, non è forse volere dell'Eterno che i popoli si affatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per nulla? 14 Poiché la terra sarà piena della conoscenza della gloria dell'Eterno, come le acque coprono il fondo del mare.
15 Guai a colui che dà da bere al prossimo, a te che gli versi il veleno e lo fai ubriacare, per guardarlo nella sua nudità! 16 Tu sarai saziato di vergogna anziché di gloria; bevi anche tu e mostra la tua incirconcisione! La coppa della destra dell'Eterno arriverà fino a te e l'infamia coprirà la tua gloria. 17 Poiché la violenza fatta al Libano e la devastazione che spaventava le bestie ricadranno su di te, a causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti.
18 A che serve l'immagine scolpita, perché l'artefice la scolpisca? A che serve l'immagine fusa che insegna la menzogna, perché l'artefice confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti? 19 Guai a chi dice al legno: “Svegliati!” e alla pietra muta: “Alzati!”. Può essa forse ammaestrare? Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento, ma non c'è in lei nessuno spirito. 20 Ma l'Eterno è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in sua presenza!

3,1 Preghiera del profeta Abacuc, in tono di lamentazione.
2 O Eterno, io ho udito il tuo messaggio e sono preso da timore; o Eterno, da' vita all'opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere! Nell'ira, ricordati di avere pietà! 3 Iddio viene da Teman, e il Santo viene dal monte di Paran. Sela. La sua gloria copre i cieli e la terra è piena della sua lode. 4 Il suo splendore è pari alla luce; dei raggi partono dalla sua mano; là si nasconde la sua potenza. 5 Davanti a lui cammina la peste, la febbre ardente segue i suoi passi. 6 Egli si ferma e scuote la terra; guarda e fa tremare le nazioni; i monti eterni si frantumano, i colli antichi si abbassano; le sue vie sono quelle di un tempo. 7 Io vedo le tende di Etiopia nell'afflizione; i padiglioni del paese di Madian tremano.
8 O Eterno, ti adiri forse contro i fiumi? È forse contro i fiumi che si accende la tua ira, o è contro il mare che va il tuo sdegno, quando avanzi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri di vittoria? 9 Tu estrai il tuo arco; le frecce lanciate dalla tua parola sono esecrazioni. Sela. Tu fendi la terra in tanti letti dei fiumi. 10 I monti ti vedono e tremano; si riversa un uragano di acque: l'abisso fa udire la sua voce e alza in alto le mani. 11 Il sole e la luna si fermano nella loro dimora; si cammina alla luce delle tue saette, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante. 12 Tu percorri la terra nella tua indignazione, tu schiacci le nazioni nella tua ira. 13 Tu esci per salvare il tuo popolo, per liberare il tuo unto; tu abbatti la cima della casa dell'empio e la demolisci fino alle fondamenta. Sela. 14 Tu trafiggi con le loro frecce la testa dei suoi capi, che vengono come un uragano per disperdermi, gridando di gioia, come se già divorassero il misero nei loro nascondigli. 15 Con i tuoi cavalli tu calpesti il mare, le grandi acque spumeggianti.
16 Ho udito, e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quella voce; un tarlo mi entra nelle ossa, io tremo a ogni passo, aspettando in silenzio il giorno dell'angoscia, quando il nemico salirà contro il popolo per assalirlo. 17 Poiché il fico non fiorirà, non ci sarà più frutto nelle vigne; il prodotto dell'ulivo verrà meno, i campi non daranno più cibo, le greggi verranno a mancare negli ovili, e non ci saranno più buoi nelle stalle; 18 ma io mi rallegrerò nell'Eterno, esulterò nell'Iddio della mia salvezza. 19 L'Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture. Per il direttore del coro. Per strumenti a corda.

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